Capitolo 18. Meg's Pov
Erano trascorsi, ormai, tre mesi dal viaggio a Londra e dovevo ammettere che il mio rapporto con Andrews era diventato abbastanza civile. Mi aveva aiutato a scrivere l'articolo che successivamente avevo consegnato alla nostra stagista, la quale era rimasta abbastanza colpita dalle mie capacità.
Avevo capito che se volevo apprendere molte cose utili dal mio futuro lavoro, dovevo assolutamente fare coppia fissa con l'inglesino.
Si poteva dire che la fortuna stava iniziando a girare per il verso giusto. Anche il mio rapporto con Josh stava migliorando, soprattutto dopo quella volta che era tornato a casa con un Mcregalo. Sapeva, di certo, come conquistarmi. Purtroppo, la gola rientrava tra i possibili gironi che avrei potuto occupare, peccato che gli altri avevano il sopravvento su quest'ultimo. Anche i miei rapporti sociali stavano migliorando molto. Oltre a sentire telefonicamente Roby ogni settimana, avevo legato anche con gli altri tirocinanti del mio corso, tanto che uscivamo spesso insieme, per cenare fuori.
Sì, avete capito bene! La signorina Ryan stava davvero facendo amicizia con delle persone reali!
Pensate che avevamo organizzato un gruppo di studio non solo nelle aule riservate al nostro dipartimento, ma anche nelle nostre rispettive case. Ricapitolando: Uscivo con persone sconosciute; andavo quasi d'accordo con Andrews e non litigavo da mesi con Josh. Quanti progressi!
La strada che anni fa avevo scelto, era quella giusta per me. Oltre alla teoria, il mio stage mi permetteva di poter affrontare anche momenti di pratica. Dunque, potevo poter lavorare a stretto contatto con fotografi, politici, personaggi di notorietà...e tutto questo grazie al giornalismo.
<< Kid, la smetti di sbavare come Homer davanti a delle ciambelle? Sai, quello che stai guardando senza accennare a distogliere lo sguardo, si chiama autostrada! >>
<< In America non esistono posti così! Lasciami assaporare ogni chilometro, inglesino rompipalle >>
Ormai non mi sorprendevo, quando dalla sua bocca uscivano frasi sarcastiche. Avevo imparato a convivere con l'ironia di Andrews. Dopotutto, anche se aveva un carattere difficile, posso assicurarvi che era un bravo maestro. Riusciva a farti appassionare ad ogni argomento e sapeva farti innamorare di ogni dettaglio più nascosto. Tutto sommato, avere lui come insegnante era stato, per me, un terno al lotto!
<< Ascoltatemi bene! I reali sfileranno, come da tradizione, lungo tutto il viale che conduce a Buckingham Palace, voi avete il compito di immortalare chi su foto, chi su carta, ogni sensazione tangibile che il popolo londinese mostra nei loro confronti...>>
Che emozione! Tutti eravamo carichi di adrenalina e il popolo era in fermento. C'erano guardie reali da tutte le parti; alcune sfilavano, precedendo così, il passaggio dei sovrani, altri invece, erano appostati nei pressi dell' ingresso del palazzo. Oltre loro, la città era stata blindata dalla presenza della polizia e delle forze armate.
Era davvero una scena indescrivibile, pazzesca. L'unica pecca era non poter condividere queste sensazioni con i miei amici; forse loro, mi avrebbero dato quella carica necessaria a distinguermi dagli altri miei colleghi.
<< Meg, che bello averti incontrata! Dei ragazzi mi avevano detto che anche voi di giornalismo avreste presenziato all'evento! >>
Oh mio Dio. Vederlo in giacca e cravatta mi faceva sempre uno strano effetto; diciamo che, ogni volta, mi scioglievo ad una velocità pari a quella di un ghiacciolo abbandonato nel deserto del Sahara. Era davvero perfetto bei panni dell'avvocato in carriera e di certo io, non potevo che non sbavare a quella vista, esattamente come facevano tutte le altre ragazze che avevano la fortuna di incontrarlo.
<< Ciao Josh! Si, emm... anche noi siamo qui...>> sembravo una perfetta rincoglionita, mentre cercavo di dare una risposta sensata alla sua domanda.
Farsi prendere dal panico in quel modo, dopo averlo visto come mamma lo ha fatto, era da stupidi.
<< Senti, mi è venuta un'idea, perché non ci tratteniamo qui a Londra, così possiamo pranzare insieme? Che ne pensi? >>
La mia risposta sarebbe stata un bel sì, urlato a squarciagola, in modo che anche quelle papere avrebbero potuto sentire il suo invito. Purtroppo, una terza persona, fece ingresso nel nostro piccolo sipario...
<< Sì tesoro, mi sembra proprio una bellissima idea! >> Andrews aveva deciso di creare un po' di movimento ed io, infondo, lo avrei lasciato fare.
<< E tu saresti..? >>
<< Un amico speciale di Meg, piacere! >> così dicendo l'inglesino allungò la mano per presentarsi.
Non c'era niente di più divertente che vedere Josh con quello sguardo confuso. Le rughe che molto spesso in quelle occasioni comparivano sul suo volto, erano un toccasana per il mio inconscio, che sperava di avere ancora una chance con lui.
<< Va bene...ok...allora ci vediamo più tardi >> ecco che i miei castelli di sabbia venivano sciolti da tre frasi, buttate lì con freddezza.
Subito dopo averlo salutato, Andy mi allontanò da quella posizione. Immagino che, in quel momento, potevo sembrare tanto patetica, da suscitargli anche quel minimo di pietà umana.
<< Sei patetica! Appena avremo modo di parlare mi racconti questa pseudo storia romantica...intanto...cerca di stare serena, non è il luogo adatto, ti prego...>>
Come mi ero ridotta? Mi stavo annullando, forse, per qualcuno che non sarebbe stato mai mio. Fiumi di lacrime iniziarono a rigarmi il viso, salutando la ragazza che, da ben tre mesi, aveva deciso di ricominciare dal principio. Peccato che il mio inizio sarebbe stato per sempre lui.
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Hey guys! Sono riuscita finalmente a pubblicare un nuovo capitolo, non troppo lungo, perché gli ultimi tre erano solo dei capitoli di "transito" utili, per arrivare alla zona calda della storia 🔥
Quindi, armatevi di un po' di pazienza e continuate a seguirmi 🌸
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