SCHEDA: UNITÀ DI MISURA
A grande richiesta ecco a voi la scheda tematica sulle unità di misura! Qui spiegherò principalmente la misura del tempo, dedicandovi gran parte del capitolo, mentre gli ultimi paragrafi tratteranno altre misurazioni come la distanza e l'intensità della luce.
//NB: potrebbero esserci delle incongruenze con i precedenti capitoli poiché, in corso di stesura di questa scheda, ho deciso di modificare piccoli dettagli, come ad esempio la durata delle pause, che in precedenza duravano 80 scansioni invece di 40.//
Il tempo: premessa.
Prima d'introdurre la misura degli Aliusiani e degli abitanti della Cupola, vorrei parlarvi un attimo del tempo effettivo del pianeta Alius. Come sapete, la Terra impiega 24 ore per ruotare attorno al proprio asse e circa 365 giorni (a eccezione degli anni bisestili) per terminare un giro attorno alla sua stella, il Sole.
Ebbene: Alius impiega molto più tempo. Si tratta di un pianeta simile alla Terra in quanto a composizione rocciosa e atmosfera, ma con massa maggiore. Anch'esso ruota attorno a un astro singolo, una nana gialla. Possiede due satelliti e la sua orbita è più ampia rispetto a quella terrestre, cosa che, aggiunta alla sua velocità di rotazione, rende gli anni più lunghi. Anche la rotazione intorno al suo asse è più lenta, quindi anche i giorni risultano prolungati.
Il tempo per gli abitanti della Cupola.
La Cupola è una struttura chiusa e isolata dall'ambiente esterno. Su di essa, regnano delle eterne nubi nere, segno indelebile dell'avvento del Flagello. Queste nuvole scure bloccano i raggi dell'astro, mantenendo l'ambiente in una condizione di perpetua oscurità, interrotta solo dai bagliori dei lampi.
In una situazione del genere, il tempo viene scandito in base a un criterio matematico, che molto poco ha a che vedere con i moti planetari. L'anno che noi definiremmo 0 corrisponde al momento in cui il Calcolatore Centrale è entrato in funzione, sebbene in realtà il più delle volte gli abitanti facciano riferimento anche all'avvento del Flagello per definire le epoche antiche.
Il Calcolatore Centrale si occupa anche di scandire l'avvicendarsi del giorno e della notte, preoccupandosi di accendere e spegnere le luci in determinati momenti. Paradossalmente, il sistema meccanizzato ha reso il tempo molto più rapido: un giorno effettivo del pianeta potrebbe corrisponde a diversi giorni nella Cupola.
La scansione temporale della Cupola è così definita:
- Secondi: un secondo si chiama scansione e ha la stessa valenza dei secondi terrestri. Il nome è dovuto al fatto che il tempo viene appunto scansionato, ossia analizzato metricamente.
- Minuti: un minuto è composto da 40 scansioni ed è detto pausa. Il nome è dato dal fatto che, una volta contate 40 scansioni, il Calcolatore Centrale ferma il conto per un secondo e aumenta il numero di minuti trascorsi, poi riprende il conto delle scansioni da dove lo aveva lasciato.
- Ore: un'ora è composta da 40 pause ed è chiamata scatto. Il nome deriva dal fatto che, una volta contate 40 pause, il Calcolatore Centrale resetta completamente il conto delle scansioni e ricomincia da zero.
- Giorni: un giorno completo, che comprende sia il dì che la notte, è composto da 60 scatti. I giorni non hanno un nome: per il Calcolatore Centrale hanno rilevanza solo i periodi di luminosità e oscurità, dati dall'accensione delle luci.
- Dì: un dì è composto dai primi 30 scatti e corrisponde al periodo luminoso, detto arco. Il nome deriva dalle testimonianze antiche, che descrivevano il periodo luminoso basandosi sul movimento ad arco, appunto, dell'astro di Alius nella volta celeste. L'accensione delle luci, ossia l'inizio del periodo luminoso, corrispondente all'alba, è detto inizio d'arco.
- Notte: la notte è composta dai 30 scatti che vengono dopo lo spegnimento delle luci ed è detta antiarco. Anche questo nome deriva dalle antiche testimonianze dei Fondatori, nelle quali è spiegato come l'astro di Alius, dopo aver compiuto il suo tragitto nella volta, si affacciava dall'altro lato del pianeta, per illuminare anche quella parte. Lo spegnimento delle luci, ossia l'inizio del periodo buio, corrispondente al crepuscolo, è detto fine d'arco.
- Anni: un anno è composto da 175 archi e 175 antiarchi ed è detto gruppo primario. Il nome deriva da un concetto semplicemente matematico, in cui i giorni sono raggruppati in un insieme, il quale è primario, poiché su di esso si basa poi la conta delle decadi, dei secoli, ecc.
- Mesi: ho ritenuto opportuno inserirlo dopo gli anni, per una definizione più chiara. Essi sono infatti definiti sottogruppi: un singolo gruppo primario è suddiviso in 5 sottogruppi. Un sottogruppo è costituito quindi da 35 archi e 35 antiarchi.
- Decadi: una decade è formata da 10 gruppi primari ed è detta gruppo secondario.
- Secoli: un secolo è formato da 10 gruppi secondari ed è detto gruppo terziario.
- Millenni: un millennio è formato da 10 gruppi terziari ed è detto gruppo quaternario. Il Calcolatore Centrale non conta altri gruppi oltre a questo, quindi non esistono definizioni per le ere o gli eoni. In ogni caso le date della Cupola raramente vanno oltre il gruppo secondario.
Prima di passare a spiegare come vengono indicate le date e gli orari, vorrei soffermarmi su alcuni particolari.
Avrete notato che, durante la conta delle pause, il Calcolatore Centrale non azzera le scansioni, come invece fa quando inizia un nuovo scatto. Mentre la pausa prevede solo un istante di intermezzo dal conto (per esempio: si contano 40 scansioni, si segna una pausa e poi si riprende a contare le scansioni da 41), lo scatto richiede un annullamento totale del conto, che riparte da zero (esempio: si contano 40 pause e 1600 scansioni, si segna uno scatto e poi si ricomincia a contare le pause e le scansioni da 0).
Questa differenza permette due modi diversi per indicare il tempo: per esempio 2 ore e 32 minuti per gli abitanti della Cupola possono essere espresse sia come 2 scatti e 32 pause sia come 2 scatti e 1240 scansioni.
Il diverso utilizzo dei due modi espressivi dipende sostanzialmente da quanta precisione è necessaria sul momento. Per esempio, nel calcolo dell'istante esatto in cui avviene un fenomeno, è necessaria la seconda espressione, mentre per concordare un appuntamento informale è sufficiente la prima. Inoltre il metodo più preciso è quello sempre usato dal Calcolatore Centrale, mentre quello più impreciso è lasciato a uso degli abitanti, che naturalmente non sono delle macchine.
Va da sé che per esprimere un orario ci sono due differenti metodi: quello informale e quello formale. Come per l'orario terrestre, l'unità di misura è indicata in ordine: scatti, pause e poi scansioni. Pensavo fosse divertente fornire esempi di reali conversazioni.
Per indicare una data di un anno, i terrestri usano prima il giorno, poi il mese e poi l'anno. Il meccanismo della Cupola è simile: si indica prima l'arco (o antiarco, in base al fatto che ci si riferisca al periodo luminoso o buio), poi il sottogruppo, poi i gruppi primari e poi, se ce ne sono, i gruppi secondari e terziari. In verità, solo le macchine specificano i diversi gruppi, mentre gli abitanti si limitano al gruppo primario.
Il tempo per gli Aliusiani.
Come già accennato, il tempo nella Cupola viene scandito in maniera indipendente rispetto ai moti planetari. Questa è la sostanziale differenza che li allontana dagli Aliusiani, i loro, per così dire, "coinquilini".
Questi ultimi, infatti, per ragioni che non spiegherò se non nei prossimi capitoli, seguono esattamente l'andamento naturale del tempo di Alius, basandosi sull'alternanza dei giorni.
Il tempo degli Aliusiani è quindi dilatato, molto più ampio rispetto a quello degli abitanti della Cupola. Il diverso stile di vita ha inoltre favorito la longevità della popolazione Aliusiana, rendendola, di fatto, immortale in confronto agli abitanti della Cupola.
Questo sistema di misura è estremamente più semplice e ciò si denota anche dalle conversazioni meno macchinose.
La scansione temporale di Alius è così definita:
- Secondi: per gli Aliusiani il concetto di secondo è quasi del tutto incomprensibile, o per lo più assimilabile al minuto. Il tempo scorre troppo lentamente per poter percepire ciò che gli abitanti della Cupola definirebbero una scansione.
- Minuti: considerati la misura più piccola del tempo, sono detti millesimi di rotazione, questo perché la percezione temporale degli Aliusiani è interamente basata sulla rotazione del pianeta. Ciò li ha portati a definire i periodi di tempo inferiori a un giorno come "una parte dell'unità temporale".
- Ore: sono dette decimi di rotazione, così definite per lo stesso motivo per cui i minuti sono chiamati millesimi di rotazione. Un decimo di rotazione è formato da cento millesimi di rotazione.
- Giorni: la vera unità base del tempo Aliusiano è il giorno. Su di esso si basa il resto della scansione temporale. È detto rotazione planetaria e indica il tempo impiegato da Alius a ruotare interamente attorno al proprio asse. Se per gli abitanti della Cupola l'arco e l'antiarco sono distinti, per gli Aliusiani sono invece la stessa cosa. Loro considerano l'avvicendarsi del periodo luminoso e di quello buio come parti di una stessa entità, come modificazioni di un unico imponente fenomeno. Per tale motivo, non sentono la necessità di definire i due momenti come situazioni separate e indipendenti tra loro.
- Mesi: gli Aliusiani assimilano i mesi all'avvicendarsi delle stagioni, le quali a loro volta non hanno un nome preciso. Il loro alternarsi è, come sempre, dettato dall'ambiente presente sul pianeta, che può variare di anno in anno.
- Anni: la seconda unità di misura più importante per gli Aliusiani è l'anno, anche detto rotazione astrale. Ovviamente, il nome si riferisce al tempo impiegato dal pianeta per compiere un'orbita completa attorno alla sua stella. Un anno è composto da ben 685 giorni. L'anno 0 per gli Aliusiani corrisponde al momento della scissione del loro mondo da quello degli abitanti della Cupola (la questione verrà spiegata meglio nei capitoli successivi della storia).
- Decadi, Secoli e Millenni: agli Aliusiani non interessa misurare il tempo astratto, motivo per cui non usano misure superiori a quelle delle rotazioni astrali e planetarie.
Gli orari per gli Aliusiani non hanno un particolare valore. Raramente capita loro di far riferimento ai millesimi di rotazione: al massimo si sbilanciano sui decimi. Il loro riferimento permane la rotazione del pianeta. Quando parlando di una data, indicano prima le rotazioni astrali e poi quelle planetarie, usando il termine rotazione astro-planetaria.
Riepilogando e confrontando i diversi metodi di misura del tempo.
I secondi:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamati scansioni.
- per gli Aliusiani, sono irrilevanti e/o assimilabili ai minuti.
I minuti:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamati pause (sono composti da 40 scansioni).
- per gli Aliusiani, sono chiamati millesimi di rotazione. Un singolo millesimo di rotazione aliusiano può corrispondere a diverse centinaia di pause della Cupola.
Le ore:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamate scatti (sono composti da 40 pause).
- per gli Aliusiani, sono chiamate decimi di rotazione (sono composte da 10 millesimi di rotazione). Un decimo di rotazione aliusiana nella Cupola potrebbe corrispondere a numerose alternanze giorno-notte.
I giorni:
- per gli abitanti della Cupola, il giorno è irrilevante e vengono distinti solo il dì, detto arco, e la notte, detta antiarco (entrambi sono composti da 30 scatti). I momenti di passaggio sono detti inizio d'arco e fine d'arco.
- per gli Aliusiani, sono chiamati rotazioni planetarie (sono composti da 10 decimi di rotazione). A differenza degli abitanti della Cupola, per loro l'alternanza giorno-notte non contribuisce alla scansione temporale.
I mesi:
- per gli abitanti della Cupola, esistono 5 mesi, detti sottogruppi (sono composti da 35 archi e 35 antiarchi).
- per gli Aliusiani, sono assimilati alle diverse stagioni, pur tuttavia non hanno un nome predefinito.
Gli anni:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamati gruppi primari (sono composti da 175 archi e 175 antiarchi).
- per gli Aliusiani, sono chiamati rotazioni astrali (sono composti da 685 rotazioni planetarie).
Le decadi:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamati gruppi secondari (sono composti da 10 gruppi primari).
- per gli Aliusiani, sono irrilevanti.
I secoli:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamati gruppi terziari (sono composti da 10 gruppi secondari).
- per gli Aliusiani, sono irrilevanti.
I millenni:
- per gli abitanti della Cupola, sono chiamati gruppi quaternari (sono composti da 10 gruppi terziari).
- per gli Aliusiani, sono irrilevanti.
Le date:
- per gli abitanti della Cupola, la data gg/mm/aaaa è espressa sotto forma di arco/antiarco del sottogruppo del gruppo (esempio: 14/01/0783 = 14.01.783 a/an.s.gp). Ci sono altri metodi, non ufficiali, per indicare una data.
- per gli Aliusiani, la data gg/mm/aaaa è espressa sotto forma di rotazioni astro-planetarie, ma escludendo i mesi (esempio: 14/01/0783 = 783-14 rotazioni astro-planetarie)
L'orario:
- per gli abitanti della Cupola, l'orario h:m:s è espresso sotto forma di scatti, pause e scansioni (esempio: 02:43:31 = 02:43:1751 s.p.s. oppure omettendo le scansioni 02:43 s.p.s.).
- per gli Aliusiani, l'orario h:m:s non ha senso, al massimo indicano le ore (esempio: l'orario 11:30:25 per loro è definito solo come un momento del secondo decimo di rotazione).
Conversioni:
- 4 archi e 4 antiarchi nella Cupola corrispondono a 1 sola rotazione planetaria per gli Aliusiani, per cui facendo i dovuti conteggi si ha che 1 gruppo primario equivale a sole 43 rotazioni planetarie circa; viceversa 1 rotazione astrale equivale a ben 15 gruppi primari circa.
- come convertire da gruppi primari (composti da 175 archi e antiarchi) a rotazioni astrali (composte da 685 rotazioni planetarie)? Se i miei calcoli sono esatti, si procede nel seguente modo:
----------> Da Gp a Ra: prendendo il numero degli archi e dividendolo per 4, si ottiene il numero di rotazioni planetarie corrispondenti. Qualora il numero di rotazioni planetarie sia pari o superiore a 685, è possibile ricavare le rotazioni astrali dividendo il dato numero per 685.
Esempio: dati 3 Gp e 7 archi, ossia 532 archi, ottengo solo 133 rotazioni planetarie (532/4 = 133).
Altro esempio: dati 75 Gp, ossia 13125 archi, si ottengono 3281 rotazioni planetarie circa, che equivalgono a 5 rotazioni astrali (arrotondando per eccesso).
----------> Da Ra a Gp: prendendo il numero delle rotazioni planetarie e moltiplicandolo per 4, si ottiene il numero di archi corrispondente. Qualora il numero di archi sia pari o superiore a 175, è possibile ricavare i gruppi primari dividendo il dato numero per 175.
Esempio: date 3 Ra e 7 rotazioni planetarie, ossia 2062 rotazioni planetarie, si ottengono ben 8248 archi, che equivalgono a 47 Gp e 3 sottogruppi circa.
Altre unità di misura.
Quanto detto in precedenza descrive i due diversi modi di concepire il tempo presenti su Alius. Tuttavia, ci sono anche altre unità di misura, che stranamente accomunano sia gli Aliusiani che gli abitanti della Cupola.
Per esempio, il sistema di misura della distanza è composto da:
- Staffe: la staffa è l'unità di misura base della distanza, equivalente a mezzo metro terrestre, per cui un metro è composto da due staffe.
- Tratti: l'unità equivalente al centimetro terrestre, viene definita come un cinquantesimo di una staffa. Per formare una staffa sono quindi necessari 50 tratti.
- Sequenze: una sequenza è l'equivalente del chilometro terrestre. Per formare una singola sequenza sono necessarie ben 2000 staffe, che dal punto di vista umano sarebbero 1000 metri.
Altri sistemi di misura comprendono:
- Scale: le scale sono l'unità di misura base della temperatura, equivalenti ai gradi centigradi terrestri.
- Luci: le luci sono l'unità di misura base della luminosità ambientale. I terrestri possono usare le candele come unità di misura, che però risulta essere di molto inferiore a una luce: mentre per definire l'intensità di una lampada fluorescente da 40watt sono necessarie 200 candele, su Alius basterebbe definirla come mezza luce. Una luce infatti equivale a 500 candele terrestri.
- Pesi: il peso è l'unità di misura base della pressione, equivalente a un pascal terrestre.
- Spostamento: i popoli di Alius hanno anche imparato a misurare i movimenti della terra, per poter prevedere i terremoti. Lo spostamento è l'unità di misura che indica, appunto, il movimento orizzontale di una singola placca tettonica. Per prevedere eventuali collisioni e terremoti, gli spostamenti vengono analizzati e messi in rapporto ogni tot tempo, tramite particolari formule matematiche.
Per ora questo è tutto! Spero che la scheda vi sia piaciuta e vi do appuntamento per il capitolo 6! :D
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