Capitolo 31
La mattina dopo Martina si svegliò alle prime luci dell'alba e, vedendo Ermal ancora dormiente, decise di non svegliarlo e andò sotto la doccia senza fare alcun rumore. Rimase sotto il getto d'acqua calda per un po' e dopo essersi lavata e asciugata per bene si vestì e scese al piano di sotto a preparare la colazione.
Poco prima che iniziasse ad apparecchiare la tavola anche Alessia la raggiunse augurandole buon compleanno con grande euforia. Le tirò ventiquattro volte le orecchie che iniziò a sentire enormi quanto quelle di Dumbo.
-Non fare rumore! Ermal dorme ancora...- disse Martina parlando a bassa voce.
-Oh oh non dirmi che sei stata tu a stancare lui questa notte...-
-Ma sei impazzita per caso?-
-È tutto così bello!- esclamò la ragazza tornando al suo momento di euforia.
-Ma io devo ancora darti il tuo regalo quindi vado a prenderlo immediatamente.- disse salendo le scale, per poi scendere di nuovo con una busta in mano.
-No tu non mi hai fatto davvero un regalo!- rispose lei agitando le mani.
-Sì invece!-
-Ma non dovevi...-
-Shh silenzio! Aprilo e spero ti piaccia! Appena l'ho visto ho pensato subito a te.-
Alessia le aveva regalato una borsa nera nuova. Uno di quei modelli che lei preferiva anche se probabilmente ne avrebbe ricevute altre nel corso della giornata.
-Ahhh bellissima la adoro già!- esclamò Martina abbracciando la sua amica per ringraziarla. Messa la colazione sul tavolo salì a chiamare Ermal. Lo trovò ad indossare i suoi vestiti mentre parlava a telefono. A distanza di poco fece segno alla ragazza di aiutarlo a sistemare la maglia appena indossata.
-Buon compleanno tesoro!- disse lui con un bacio dolce sulle labbra.
-Grazie! Tutto bene a telefono? Ho appena preparato la colazione, ci raggiungi di sotto?-
-Sì assolutamente! Era mia madre e dice che verrà più tardi per salutarci. Forza andiamo a fare colazione!- rispose lui dirigendosi al piano di sotto. La donna arrivò nel giro di un'ora insieme alla nipotina piccola che corse in braccio a suo zio non appena lo vide aprire la porta. Martina pensò di non aver visto niente di più dolce al mondo. Alessia invece, una volta terminato di fare colazione salì in camera sua per provare a studiare qualcosa. Anche se non sarebbe riuscita a studiare molto.
-Zio Ermal! Giochiamo insieme?-
-Tutto il tempo che vuoi amore!- rispose il cantante portando la bambina e i giochi in sala.
-Ermal, ti riempirà la casa di giochi.- disse la donna vedendolo andare più avanti con la piccola.
-Non c'è problema mamma!- rispose lui mentre si sedeva sul tappeto.
-Martina che piacere rivederti!- esclamò la donna avvicinandosi verso di lei.
-Anche per me lo è!- rispose a sua volta ricambiando felice l'abbraccio della donna.
-Volevano venire anche gli altri due miei figli ma erano impegnati a far compere per la città e hanno lasciato la piccola con me. Allora cosa mi racconti? Non ci vediamo dai giorni di Sanremo.-
-Si è vero! Due mesi sono passati alla velocità di un fulmine. Tra impegni vari non siamo riusciti a venire più a Bari.-
-Ermal parla continuamente di te. Gli ho consigliato di venire dopo il suo ritorno da Lisbona. Avrebbe sicuramente più tempo a disposizione da passare con noi.-
-Me lo dice sempre infatti.- rispose la ragazza con un leggero velo di imbarazzo.
-La trovo un'ottima idea venire da voi a maggio.
-Ermal non vedeva l'ora che arrivasse questo giorno per presentarti i suoi fratelli. Mi ha detto che ci sarà anche la tua famiglia e quella di Andrea.-
-Si ho già presentato Ermal alla mia famiglia e vorrebbe presentare a loro anche voi.
-Sarà un piacere per noi fare la loro conoscenza.
Ermal prima di iniziare a giocare con la nipote le presentò Martina che, dopo aver preparato il caffè con la madre di Ermal, li raggiunse sul tappeto insieme alla donna.
-Mamma potreste venire tutti qui a pranzo. Sarebbe bello passare questa giornata tutti insieme fino a stasera.- propose Ermal vedendo più entusiasta di tutti la bambina che iniziò a saltare felice sul tappeto.
-D'accordo chiamerò i tuoi fratelli e li farò venire qui.-
-Zio Ermal giochiamo a nascondino con la nonna e Martina?-
-Certo! Conto io e voi vi nascondete.- disse il riccio con la testa contro il muro mentre iniziò a contare ad occhi chiusi.
-Vieni ti mostro un posto dove non verrà mai a cercarci.- bisbigliò Martina a bassa volte e prendendo per mano la piccola. Salirono le scale e raggiunsero la stanza degli ospiti dove Alessia stava studiando. Ermal non sarebbe mai andato a cercare da lei rischiando di interrompere le sue ore di studio. A differenza della sua fidanzata che, la faccia tosta proprio non le mancava.
-Alessia apri la porta.- disse continuando a bisbigliare in attesa di risposta. Quando Alessia aprì la porta, le due intruse entrarono velocemente e chiusero di nuovo la porta.
-Mi spieghi cosa sta succedendo? Oh ciao bimba!- parlò Alessia mentre Martina dovette riprenderla per farle abbassare il tono di voce.
-Stiamo giocando a nascondino.- spiegò Martina tentando di spiegare la situazione venuta a crearsi all'amica.
-A ventiquattro anni suonati? Davvero?-
-Beh se vogliamo proprio dirla tutta lui ne ha trentasette.-
-Peggio mi sento...-
-E poi come fai a dire di no quando è la tua stessa nipotina a chiedertelo?- parlò successivamente Martina con occhi dolci e indicando la bambina accanto a lei e che teneva ancora per mano.
-È la figlia della sorella di Ermal?-
-Esatto! Quindi resteremo qui in silenzio finché non riuscirà a trovarci. Tesoro dobbiamo restare mute o perderemo una marea di punti.-
-Ci tieni di più tu a vincere contro Ermal che lei.-
-Hai indovinato! Quindi fai finta di ripetere qualsiasi cosa tu voglia.-
Martina andò a sedersi sul letto, invitò la piccola a raggiungerla ed ella la accontentò.
-Con il vestito di carnevale eri più bella.- disse la piccola improvvisamente facendo voltare le due amiche verso di lei.
-Che hai detto?- chiese Alessia per ricevere delucidazioni.
-Zio ha una foto nel suo telefono. Io e la mamma l'abbiamo vista e c'era lei vestita con un abito enorme. Ha detto che è stato un regalo suo. Noi vediamo spesso lei perché zio manda alla nonna le foto.-
-Posso chiederti cosa dice?-
-Dice che è felice perché a lui piace tanto lei e che presto verranno a casa, a Bari.-
-Sto per dire una cosa ma quasi quasi me la tengo per me.-
Proprio mentre Martina stava per chiedergli di dire le cose apertamente, Ermal bussò alla porta e Alessia andò ad aprire mentre la piccola si nascose dietro la porta insieme a Martina.
-Sono qui Martina e Miria?-
-Veramente ho sentito dei passi provenire dalla stanza accanto. Prova a vedere magari.-
Nell'attimo in cui Ermal si scostò per sbirciare nella stanza adiacente, la piccola uscì allo scoperto e riuscì a vincere.
-Nonna abbiamo vinto!- esultò la bambina giocosa tra le braccia della nonna. Ermal si voltò verso Martina per acciuffarla prima che possa arrivare a fuggire. Non aveva molta via di scampo e si lasciò catturare.
-Sembra io abbia una preda in ostaggio.- disse Ermal scendendo le scale con la ragazza sulle spalle.
-Ermal ti ordino di mettermi giù!- esclamò contrariata la ragazza cercando di colpire la sua schiena. Così il riccio la fece cadere a peso morto sul divano e iniziò a rincorrere la bambina per poter catturare anche lei. Nel frattempo la madre di Ermal fece la conoscenza di Alessia che scese le scale poco dopo e andò ad aprire la porta sentendo il suono di un campanello. I restanti due figli entrarono in casa con le mani piene di buste di negozi. La bambina corse da sua madre per raccontarle quell'entusiasmante mattinata di giochi mentre Martina, aiutata da Ermal, si alzò dal divano e datasi una veloce sistemata si avvicinò ed Ermal fece le tanto attese presentazioni. Pensò al giorno di Natale quando Andrea vide dei loro video sul telefono e le disse che Ermal avrebbe fatto poi le presentazioni ufficiali al momento giusto. Lei non voleva credergli finché non sarebbe accaduto davanti ai suoi occhi e ora tutto stava succedendo davvero, lei era sveglia e niente di tutto quello era un sogno. Una volta seduti a tavola con la piccola che decise di sedersi tra Martina e suo zio.
-Allora quando metterai di nuovo il vestito di Carnevale?-
-Non è qui il vestito purtroppo ma è a casa mia. Sarà per il prossimo Carnevale che ne pensi?-
-A casa mia?-
-Certo amore di zio! Verremo a Bari e staremo tutti insieme. Anzi zio comprerà un vestito bello anche per te.-
La piccola era contenta, non vedeva l'ora che quel giorno arrivasse e iniziò così a raccontare quello che avrebbero fatto. Dopo mangiato la madre e i fratelli salutarono per darsi appuntamento da lì a poche ore. La bambina non voleva seguirli invece e così lo zio convinse sua madre a farla restare lì.
-Starà con Martina vedrai! Ma comunque vi farò sistemare tutti nella stessa zona del palco. Ci sarà la moglie di Fabrizio con i bambini, ci saranno loro due, ci sarete voi e anche la famiglia di Andrea e Martina.-
Prima di raggiungere il Forum andarono a prepararsi prima Alessia e poi Martina. Ermal sarebbe stato invece vestito dal suo stilista. Martina dopo aver passato il ferro ai capelli, indossò una maglia grigia sopra dei pantaloni di pelle e stivaletti neri. Era da un po' che non provava a fare qualche riccio ai capelli e chiese aiuto ad Alessia. Erano le sette di sera quando salirono in macchina perché erano previste le prove con la band, prima dell'inizio del concerto, e poi avrebbero aspettato l'ora X. Talmente impegnata a trascorrere la giornata con la nipotina di Ermal e successivamente anche con Anita, quando entrò dentro la struttura insieme a Libero ed i suoi genitori, che dimenticò il suo compleanno e di aver ricevuto solamente gli auguri di Alessia ed Ermal. Quest'ultimo gli fece il regalo più bello ed inaspettato: aveva conosciuto la sua famiglia e loro l'avevano accolta da subito con grande gioia e la piccola volle giocare con lei per tutta la giornata e senza sosta. Tuttavia la mattina, pensò che la sua famiglia e gli altri amici le avrebbero fatto gli auguri la sera stessa. Ma così non fu! Non le interessò più di tanto. Lei voleva bene a tutti loro e sapeva di essere riamata. Anche se in quel momento aveva ben altro a cui pensare. Il Forum sembrava una nuvola di fan, Ermal era felice e scatenato, le piccole saltavano e si divertivano a ritmo di musica. Nonostante tutto stava trascorrendo il compleanno più bello di sempre. Cantava a squarciagola insieme al coro di fan e guardava verso Ermal nella speranza che anche lui spostasse lo sguardo verso la sua direzione. Poi improvvisamente lo fece e lei gli sorrise emozionata con qualche lacrima di gioia che bagnava il sul viso. Perfino suo padre vide canticchiare di tanto in tanto qualche canzone mentre sua madre e sua zia cercavano i testi su internet. Anita quando vide suo padre salire sul palco provò a chiamarlo ma era chiaro che con tutti quei rumori non si sarebbe girato. A fine spettacolo, dopo aver salutato tutti, Ermal scese dal palco per raggiungere il backstage. Martina lo seguì e lo abbracciò nonostante il sudore. Mentre lui si diede una veloce sciacquata, lei gli preparò i vestiti di ricambio da mettere.
-Ti è piaciuto il concerto?- le chiese Ermal mentre si cambiava.
-Sì è stato bellissimo e tu sei stato eccezionale! Mai sentito così tante emozioni in poche ore: gioia, amore, divertimento, commozione...per non parlare di tutte quelle ragazze che ti mandavano bacetti e cuoricini fatti con cartoncino.-
-Ti ha dato fastidio?- le chiese con un pizzico di divertimento.
-Veramente no! Ma capisco che in un modo o nell'altro si sentano legate a te grazie alle tue canzoni.- rispose lei con un bacio passionale sulle labbra.
-E poi sono convinta che il tuo interesse sia stato catturato da altro.-
-Immagini bene! Il lupo ha spesso fame e non si sente mai completamente sazio.- rispose lui con una punta di malizia mentre teneva la presa sui fianchi della giovane.
-Dai andiamo ora! Marco dice che sono già tutti di là a mangiare e a festeggiare.- continuò lui spingendola verso gli altri. Qualcosa non le quadrava. Non per sminuire il mega concerto del suo fidanzato ma tutti entrarono e la salutarono come se nulla fosse, invece Ermal parlò di cibo e festeggiamenti. Smise di farsi domande quando il riccio aprì la porta liberando un boato di esultanza, di auguri verso di lei e persone che si avvicinarono per abbracciarla nella sua completa confusione. Questa sì che si chiama sorpresa!
-Qualcosa mi dice che oggi avremo un compleanno da festeggiare.- disse lui alla ragazza mentre continuava a guardarsi intorno.
-Io direi due...- rispose lei indicando il numero con le dita. Dopotutto lui aveva compiuto gli anni la settimana prima. Ermal pensò a tutto, anche alla torta che fece Maria, la madre di Martina, scrivendo il nome di entrambi con la glassa al cioccolato.
-Sto per dire una cosa ma quasi quasi me la tengo per me...posso dire che Ermal è proprio da sposare?- chiese Alessia avvicinandosi all'amica dopo che finirono di scattare le foto.
-Alessia non sto capendo nulla.- disse la giovane Vigentini ancora confusa nel suo limbo perenne.
-Questo è positivo. Ti sorprende ogni giorno di più.-
-Sì io sono felice!-
Martina ricevette una seconda borsa da sua zia, profumi, collane, bracciali. Diede il suo regalo ad Ermal che si aspettò tutto tranne di ricevere la chitarra che tanto aspettava di comprare ed Ermal le regalò una smartbox per fare un viaggio in una destinazione a loro scelta.
-Potremmo andare a Barcellona.-
-O magari a New York- propose Ermal a sua volta.
-Aggiudicato!-
-Abbiamo già deciso? Siamo stati dei fulmini nella scelta!-
-Non sono mai stata a New York quindi mi piacerebbe molto andare lì con te!- disse lei abbracciandolo.
Poco dopo Marco chiamò Ermal e quest'ultimo decise di raggiungerlo. Martina, curiosa di sapere cosa fosse successo, si affacciò alla finestra e lo vide parlare con Silvia. Cercò di capire l'argomento della conversazione, attraverso i loro labiali ma non riuscì a capire molto con le bambine che la chiamavano in continuazione. Vide solo un momento abbastanza rilevante: Silvia prese la mano di Ermal e da lì Martina iniziò a mettere qualche tassello al suo posto. Perché i problemi si presentano nel momento sbagliato, quando tutta la vita sembra finalmente andare per il verso giusto? Voleva vederci chiaro in tutta quella storia e avrebbe indagato. Forse gli stava chiedendo di dare una seconda possibilità alla loro storia, forse era successo qualcosa di cui lei era tenuta all'oscuro da tutti. Sarebbe stato difficile competere con quella donna. Ma la vera domanda era: E se così fosse? Se le sue previsioni si sarebbero rivelate giuste, lei come avrebbe agito? Sarebbe riuscita a rimanere nonostante tutto per salvare la sua storia con Ermal?
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