Questo è il centesimo capitolo se contate anche la introduzione. Wow.

(io e lei)

Oggi a scuola abbiamo parlato delle maschere.

Io ho detto che non penso di usarne, ma che in prima/seconda superiore nascondevo un sacco di cose. Decidevo di non dirle.
Era pesante, emotivamente ed anche fisicamente. Era doloroso. E dovevi ricordatu cosa non avevi detto, e ricordarti cosa non dire. Faticoso.
Ma poi quest'estate ho iniziato ad accettarmi e ho capito che non dovevo per forza dire o non dire. Non ero obbligato a scegliere se dire che ero in modo o se nasconderlo a tutti, se le persone chiedevano potevo dire, ma non avevo bisogno di nascondermi.

Penso fosse abbastanza evidente che parlassi del genere.
Sprattutto perchè con la voce mettevo in evidenzia certe parole: accettarmi, dire che ero in un modo...
I miei compagni sono molto Lgbt, spero che abbiano capito cosa intendevano, o che abbiano almeno sospettato.

Ed è vero, ora sono molto più tranquillo sul genere. Non è più tutti devono saperlo o nessuno deve saperlo, è diventato una parte di me, una cosa di importante di cui parlare ma non essenziale, come che faccio teatro.
Io lo dico spesso che faccio teatro, è un orgoglio per me, per i miei compagni è scontato che se si parla di recitazione vengo presa in causa io.
Ecco cosa vorrei per il mio genere: ovvio, scontato, di orgoglio.
Vorrei che tutti lo sapessero, ma non per parlarne ogni secondo. Solo perchè cosí lo sanno, hanno questa informazione su di me e non dobbiamo parlarne più.

Spesso sogno questo: di prendere un momento in classe e chiedere ai miei compagni di usare il maschile.
Perchè mi amo e mi accetto abbastanza da provare.
Ma sarei solo a farlo. Nessuno mi sosterebbe. E questo mi spaventa.
Non ho amicizie in classe. Una mia compagna lo sa, ma non mi aiuterebbe mai.
I miei genitori non lo sanno neanche che vorrei un altro nome e altri pronomi.
Ho fatto coming out, ma poi non me ne hanno più parlato.
Mi fa male solo perchè vorrei tirare fuori l'argomento per dirgli dei pronomi. Di lascermeli cambiare. Non per altro.

E niente, questo è il mio piccolo sogno.

Ai miei compagni non penso che direi "Sono genderfluid bla bla bla". Vorrei solo dire "Potreste usare il maschile con me?" E al massimo dire che sono non binary, non trans.
Se mi chiedessero spiegherei tutto, ma se no no. Se non mi chiedono non dico niente, non ce n'è bisogno.

Solo un piccolo sogno.

(Io)

Stavo parlando con uno, e ho usato sia il maschile che il femminile nella stessa frase per riferirmi a me stesso.
Lui non sapeva quindi quale usare.
E io ho detto "prova il neutro e fai prima ahah"
Lui ha risposto "io non lo uso".

ma che cazzo vuol dire?

Comunque chi dice "è facile, basta che dici che vuoi il maschile" si nota che non è trans o che è lgbt.

La tranfobia, l'odio, il disprezzo, non avete idea di quanto disgusto ti scagliano adosso le persone.

Non è facile.

E se dici che è facile sei abbastanza superfuciale ed ignori le situazuoni diverse dalla tua.

Io terrorizzato dal sembrare troppo etero.

Comunque miky è Mango-

aaaaaa ho divuto rinominare tutti i capitoli dopo l'85 perchè c'erano due capitoli chiamati 85. Che palle.

Come state?
Tutto okay?

Comunque sono Abro, non ricordo se l'ho detto. Dovrei cambiare la introduzione.

Tre secoli per mettere due foto.

Che fate?
Come sta andando la scuola?

Ricordatevi, siete fantasti e potete fare tutto.
Non ignoragevi, vogliatevi bene.

Anyway, se volete scrivermi in privato non esitate.

Ciaooo