Per chi vuole fare coming out:
-assicurati di essere in un safe place: chiedi cosa ne pensano riguardo il tuo orientamento/genere o prova a dire "questa persona famosa è *** " e vedi cosa succede
-fallo se ti senti a tuo agio. Se non ne senti il bisogno, non farlo, potrebbe solo farti stare male.
-fallo se ti puoi fidare (cerchiamo di evitare l'outing)

Come fare coming out:
Ehm, non sono la persona giusta a cui chiedere.
Il mio coming out più complesso è stato:
Io«Sono genderfluid»
Lei«ok, è una fase?»
Io:«no, ti dà fastidio?»
Lei:«nope, vuoi un panino?»

Prova a lasciare piccole molliche di pane per iniziare ad abituare.
"Sai, quella ragazza è davvero carina"
"Mi piacciono molto i vestiti maschili/femminili"

Nomi non binary:
-Cerca su google una lista di nomi unisex
-Scriviti quali ti piacciono di più
-Segnati le cose positive e negative riguardo quel nome, e vedi quale ti fa stare meglio

Come sembrare mascolino:
Mettere pantaloni a vita bassa con cose sopra che coprano fino a sotto i fianchi, mettere pantoloni e magliette larghe, usare un binder/due top sportivi. Riempire le sopracciglia/farle più dritte (i maschi hanno le sopracciglie più folte rispetto a quelle femminili), tagliarsi i capelli corti, anche se non sempre è necessario.
E fare palestra per aumentare la massa muscolare.

Come sembrare femminile:
Mettere pantaloni a vita alta, mettere pantaloni e magliette attilate, usare reggiseni imbottiti (per fare spessore).
Assottigliare le sopracciglia/farle più dritte (le femmine le hanno di natura più curate), tenere i capelli lunghi, anche se non sempre è necessario.

In generale: osservate i comportamenti tipici (e stereotipati) di un determinato sesso e provate a riproporli. Come la camminata, la postura...

Binder:  non usate fascie o binder fatti in casa (anche se nei cortometraggi trans sono molto utilizzati), potrebbero creare seri danni.
Stessa cosa per binder fatti male (quelli che costano poco e/o presi su siti poco affidabili) e binder di una taglia troppo piccola.
Non portatelo più di otto ore, non fateci esercizio e non dormiteci.

Se me lo richiedi quando sarò una psicologa di successo forse potrei saper rispondere. Non lo so, è come chiedere: perchè ti piace il gelato? Non c'è una risposta vera e propria.
Ci sono numerose teorie but non si è ancora arrivati ad una risposta concreta.

"Non l'ho scoperto, lo sono sempre stato" disse un lgbt medio.
Ed è vero, ma capisco che la tua domanda è più un "come hai capito che questa è l'etichetta giusta?".

Anche da piccola dicevo "a me piace stare con i maschi perchè sono maschio".
Verso ad agosto ho notato che i pronomi femminili mi facevano star male ma non avevo il coraggio di chiedere ai miei amici di provar a chiamarmi al maschile.
Poi sono entrato in un gruppo lgbt (era  atema fandom, ma sono tutti gay) e mi hanno fatto scoprire che si può non essere del genere di nascita (ero ignorante, non lo sapevo).
Fino a gennaio sono stata molto attenta a cosa sentivo e a febbraio circa ho capito che il mio odiare il dover scegliere un genere preciso era dovuto a auesto.
Ho parlato con diverse persone, ho letto diverse definizioni.
L'etichetta che mi "entrava" meglio era questa.

Non ho propriamente capito la domanda quindi ti rispondo nei due modi in cui l'ho interpretata.
-Come ci si sente a sentirsi chiamare con pronomi diversi ogni volta?
Bene (?) Sono i pronomi giusti, non fanno provare qualcosa di preciso.
-Come ci si sente a sentirsi chiamare con pronomi diversi dai tuoi?
Male. Moolto male. Si chiama disforia. E fa male. Mooolto male.

Chiedilo. Fa un sacco piacere ed è l'unico modo per saperlo.

Yep.
L'identità di genere la puoi vedere come una cipolla, ha diversi strati.
C'è il genere, l'espressione di genere e i pronomi.
Non sempre corrispondono.
Io per esempio una volta era agender, volevo essere fisicamente maschio e mi trovavo a mio agio coi pronomi femminili.