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Il mare è piatto e i gabbiani volano alti nel cielo e Alessandro si gira ad osservare il marito.
Ormai è una routine.
Ogni sera al tramonto scendono dal palazzo e si siedono sugli scogli, ad attendere che il sole si tuffi nell'acqua salata, e ogni volta, Alessandro non riesce a vedere il momento in cui il sole scompare del tutto all'orizzonte, troppo intento ad osservare i giochi di luci e ombre che si creano in quegli occhi azzurri che tanto ama.
ma a lui non importa
Perché dovrebbe guardare un tramonto quando la cosa più bella del mondo è già seduta al suo fianco?
Così ogni sera Alessandro si concentra nell' imprimersi nella memoria ogni singolo particolare, ogni segno lasciato dalla vecchiaia, ogni rughetta intorno agli occhi per i troppi sorrisi, ogni cicatrice in memoria dei tempi lontani di guerre e conquiste, ormai inutili in un regno dove le popolazioni sono unite fra di loro come un unico popolo.
E Alessandro si gode finalmente la sua pace, su una piccola isola della Grecia, passando le sere a guardare il tramonto riflesso negli occhi di Efestione con il grido dei gabbiani nelle orecchie.
Enniente fa già ridere così
*Piange in un angolino*
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