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attrazione o gioco?

come sono finita in questo estenuante limbo mi chiedo, accolta amorevolmente e finire ad essere maltrattata , sento le sue orripilati e disgustose mani addosso, la sua lingua esplora ogni centimetro della mia pelle calda, il mio corpo sotto la sua completa disposizione. Sussurravo suppliche e preghiere facendolo sogghignare della mia situazione a dir poco degradante, un demone cosi non si ferma di fronte a nulla finchè non ottiene ciò che vuole... ciò che brama. Avevo raggiunto una sufficiente fiducia per fare l'errore più grande che ho fatto nella mia vita dopo la morte, il suo sorriso...era sincero, almeno mi sembrava. I suoi occhi infuocati mi hanno catturato l'anima, l'ho data via per una pura illusione di essere accettata. Mi ha accolta in un mondo che ho sempre messo da parte nella vita, ma che ho rivalutato facendomi manipolare da lui. Mentre penso a questo lui fa di me ciò che vuole, sono la sua bambina, il suo passatempo, una delle sue tante schiave. Illusa che potessi essere qualcos' altro per lui, che potessi acquisire potere come lui, che potessi essere rispettata come lui. Non è accaduto niente di tutto questo. Illusa di nuovo. Un sussurro mi dice qualcosa di incomprensibile, dopo un po' che ripete le stesse parole sempre con voce più potente riesco a udirla: "Vai verso la luce! Svegliati!"

Y/n: stringo gli occhi doloranti e lentamente gli apro. "dove sono...ah che dolore" mi tocco la testa "un altro incubo" sussurro e sospiro. Ho la sensazioni delle sue manacce impresse dappertutto sul mio corpo e tremo di rabbia. "fottutissimo bastardo" dico voce più alta. " me la pagherai! fosse l'ultima cosa che faccio in questo cazzo di inferno". Mi metto seduta sul letto matrimoniale e provo un po' di piacere non sentendo le anime sofferenti quel giorno. L'Hotel era abbastanza appartato dal resto di pentagram city e questo mi rincuorava molto.

Bussano, la pace durò poco. Circa 3 minuti da quando alle mie orecchie arrivò la voce di Charlie.

Charlie: "questa volta è quella buona...Y/n sei sveglia?" attende risposta respirando cosi affannosamente che era impossibile ignorarla per farla andare via

Y/n: "si credo di si" sento un tonfo e mi precipito ad aprirle la porta, me la ritrovo in lacrime che mi abbraccia urlando di gioia, sono impalata, li impacciata se ricambiare o meno l'abbraccio. Penso troppo e si è già staccata.

Charlie: "ci hai fatto preoccupare! non ti svegliavi, nonostante gli schiaffi di Angel" ridacchia pensando alla scena

Y/n: "ah ecco il bruciore sulla guancia" me la accarezzo.

Charlie: "si ci è andato giù pesante...pensavamo che fossi andata!" mi abbraccia di nuovo. " siamo entrati in camera e stavi già in tenuta da notte sul letto, ammetto che mi è sembrato strano..ma cavolo eri incosciente e non ci ho dato troppo peso"

Y/n: realizzo quello che ha detto...mi guardo "mi ha vestita quello la???" anzi" mi ha spogliata!?"

Charlie: "ehi ehi calmati...chi è che ti ha spogliata?" mi prende le spalle per guardarmi meglio

Y/n: "nessuno tranquilla, sai chi mi ha portata in camera?" dico abbastanza innervosita

Charlie: "beh il primo ad accorgersi della tua prolungata assenza è stato Husk e ti abbiamo trovato direttamente in camera, non abbiamo visto nessuno, perchè?" il suo tono è sempre più preoccupato

Y/n: non si è nemmeno preoccupato di avvisare gli altri ... che stronzo di merda, penso e sforzo un sorriso e le stringo le mani per calmare la tensione " noo tranquilla Charlie, chiedevo...ora non so chi ringraziare per avermi soccorso"

Charlie: "ohh gentile da parte tua! il paradiso ti aprirà le porte in men che non si dica!" sorride raggiante e dopo avermi abbracciata mi lascia sola con miei pensieri.

Bruciore.

E questa volta non era sulla guancia.

Vado in bagno e mi sfilo la canotta . Mi specchio. Per la prima volta che sono in quel postaccio capisco come sono fatta. Mi tocco il volto incredula che la figura dinanzi a me fosse veramente la sottoscritta. Mi viene un po' da ridere...almeno sono di bell'aspetto. Pelle bianchissima come neve. Gli occhi cosi penetranti e rossi che invidiavo a quel demone fanno parte anche della mia persona. I miei capelli sapevo che fossero diventati di un grigio spento sulle punte, ma sulla nuca erano di un bianco latte davvero particolare. Mi girai di spalle e provai a guardarmi dietro la schiena in cerca dei segni che da un po' mi recavano fastidio e dolore, non trovai nulla stranamente e quindi mi rimisi la canotta. Sento un vuoto e un gorgoglio dal mio stomaco, allargo le narici sentendo il delizioso profumo della colazione che sicuramente stavano preparando i ragazzi al piano di sotto. Non indosso niente di particolare, semplicemente per non presentarmi nuda.

Sospiro ed apro la porta della stanza. Ed eccolo li, sempre impeccabile con la sua aria di superiorità e stronzaggine

Alastor:" buongiorno cara! dormito bene?" sogghigna e mette le braccia dietro la schiena

sa benissimo quello che ho passato, che sorta di imbecille

Y/n: "oh ma per favore! cacati in mano e fai il verso degli indiani demone dei miei stivali! non voglio vedere quella faccia da stronzo per il resto della giornata" stringo i pugni e prima che lui possa proferire parola, giro e mi dirigo verso le scale

Alastor: "AHAHAHAHA oh no no no cara, cosi non va bene" manda la sua ombra a bloccarmi il passaggio e mi afferra per un polso " prova soltanto un'altra volta a parlarmi cosi e ti faccio fare una spiacevole fine" mi scruta il viso in cerca di qualche traccia di paura e pentimento.

Y/n: " lasciami il polso cosi posso mandarti a fanculo di nuovo" sbotto acidamente

Alastor: "provaci" mi lascia il polso e non stacca lo sguardo da una mia probabile avventata mossa sbagliata.

Un idea mi venne nella mia testa malata, me ne pentirò ? probabile, ma chi se ne frega

Y/n: sospiro , ghigno. " hai mai toccato una donna in vita tua?" allungo lentamente le mani e gli sistemo il papillon.

Alastor: ritorna al suo stato 'normale'. "davvero è cosi che vuoi giocare y/n? AHAHAHAAH lascia che ti dica una cosa..." mi stringe le mani nelle sue e mi attira a se affinchè le sue labbra mi dessero la sensazione di contatto con il mio orecchio destro. " non sei l'unica che può giocare sporco"

Y/n: irrigidisco le mani e le chiudo formando due pugni per mantenere sempre un certo contegno, decido di continuare la farsa " non capisco cosa intendi...tesoro"

Alastor: "sai a cosa vai incontro cara...ti avverto" mi prende il volto con la mano e stringe leggermente costringendolo a guardarlo negli occhi

le mie guance prendono fuoco e maledico il fatto di avere la carnagione chiara.

Alastor: " perdi al tuo stesso gioco, incredibile...molto divertente piccola Y/n" sussurra al mio orecchio " non hai speranza".

Y/n: strattono via la mano e mi copro la guancia " V-V-VA A FARTI FOTTERE ALASTOR" questa volta il demone mi lascia scendere al piano terra a fare questa maledettissima colazione.

Alastor: "e pensare che eri cosi docile inconscia AHAHAHAHAH"

mi provoca ancora ma decido di ignorarlo, il mio stomaco è la priorità al momento e non ho tempo di pensare a quella faccia da radio, nonostante questo mio pensiero, le sue parole mi avevano fatto avvampare di più di quanto lo ero prima e cerco di calmarmi per far passare almeno parzialmente il rossore... non accadrà più, non si troverà più in una posizione tale da farmi fare questa imbarazzante fine. arrivata in cucina mi siedo accanto a Angel spostando 'gentilmente' Husk accanto a me

Husk: mi regala una delle sue tante facce infastidite

Angel: "tutto bene Y/n? ti sei svegliata finalmente" mi mette amorevolmente una mano sulla testa

Y/n: "si risveglio traumatico, dopo ti spiego" dico sentendomi tutti gli occhi addosso

noto che non c'è Alastor a tavola con noi ma decido di non chiedere per non sembrare troppo interessata a quell'individuo. Prendo due salsicce dalla padella sui fornelli e un uovo stapazzato, mi accomodo nuovamente accanto al ragno che sbircia nel mio piatto

Angel: "addirittura due Y/n! non ti è bastato quello del pappone color fragola?" ride e si risistema in ciuffo

Y/n: " non lo accetterei nemmeno gratis" sbuffo e alzo gli occhi al cielo nascondendo un lieve rossore sulle gote. " Ora posso mangiare le mie salsicce senza doppi sensi???"

Angel: "certo tesoro" fa spallucce ridacchiando, mi pizzica le guance arrossate.

non è male qui, potrei farmici l'abitudine, penso, contenta di aver riempito il mio povero stomaco

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