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Alastor

Y/n: data la stanchezza non me lo faccio ripetere due volte e mi accomodo accanto a lui. 

Husk che aveva alzato la testa per guardarmi mi chiede se volessi qualcosa da bere senza smettere di pulire i suoi "preziosissimi" bicchieri. Prima che potessi proferire parola, Angel mi tira un leggero pizzicotto sul braccio

Angel: "dolcezza a malapena ti tieni in piedi, non vorrai prendere qualcosa vero?" sussurra

Y/n: " non ne avevo alcuna intenzione...sto bene cosi grazie Husk" mi stiracchio e sbadiglio appoggiandomi sulla spalla morbida del ragno affianco a me

Husk: "come vuoi cerbiatta"

come mi aveva chiamato? in che senso...avevo capito male.

Y/n: guardo Angel con aria interrogativa " cerbiatta? che vuol dire cerbiatta...non alludi mica al fatto che abbia le coo ... " mi metto le mani in testa e le mie mani toccano qualcosa di liscio e arcuato. " ma che...HO LE CORNA!" 

Angel: scoppia a ridere e mi punta con il suo dito " davvero non te ne sei mi resa conto per tutto questo tempo?"

Y/n: "mi serve un fottuto specchio, ora! ho le corna...ma davvero? Satana mi prende in giro per la mia vita terrena?" mi metto le mani in faccia e poi rialzo il volto "lo specchio!"

Angel: " dolcezza puoi andare direttamente in camera tua a vederti...chiedi a Charlie dove ti ha collocata" vedendo che mi stavo già allontanando di corsa mi urla "spero che saremo vicini di stanza cerbiattina !!!" mi prende in giro

Y/n: "smettila non chiamarmi cosi!" soffoco una risata e salgo al primo piano dove presumibilmente si sarebbe potuta trovare la principessa.

Mi trovo dinanzi ad un lungo corridoio dall'aspetto molto elegante ,al contrario di com'erra arredata la hall , era davvero trascurata, i muri tappezzati da quelli che dovevano essere ritratti di famiglia della principessa Charlie...che carina che era da bambina. Spalanco gli occhi, quel pizzicore è tornato e raddoppia la mia motivazione di trovare uno specchio per vedere in che condizioni sto. Quel corridoio è inquietante, mi sento osservata da qualsiasi punto. I miei pensieri vengono interrotti dalla voce della principessa. Cerco di avvicinarmi il più possibile al luogo da cui proviene la voce e mi trovo davanti ad una porta elegantemente decorata. Udisco un'altra voce, la principessa sta parlando con qualcuno. Mi ritrovo ad origliare involontariamente e appoggio l'orecchio alla porta... silenzio, mi avranno sentito? no impossibile... ecco ricominciano

Charlie: "ce la faremo con lei Alastor! io ci credo!" canticchia la principessa

Oh sta parlando con Alastor, quel tizio che avevano nominato prima

Alastor: "AHAHAHA fantastico Charlie! meraviglioso! ..." si ferma  "ma la prima regola che le devi insegnare è....non ascoltare i discorsi altrui." zompetta verso la porta e si sposta di lato mentre la apre

Appena quella frase arriva alle mie orecchie mi scorre un brivido di freddo lungo la schiena, la porta si apre togliendomi il sostegno e mi ritrovo per terra nella stanza di Charlie, sul suo comodo tappeto. Arrossisco violentemente pensando all'enorme figura che ho fatto e mi tiro sù senza proferire parola.

Charlie: "Y/n tranquilla cara...credo che origliare sia uno dei vizi minori all'inferno" Mi regala uno dei suoi tanti sorrisi pieni di affetto e fiducia, si alza mi prende le mani delicatamente. " riusciremo insieme , andrai in paradiso! ne sono certa!" 

Y/n: annuisco cercando di smorzare la situazione diventata ancora più imbarazzante quando ha iniziato intonare una canzone sulle scuse.

ve la risparmio.

Y/n: "Charlie, ero venuta per chiederti dove mi avresti collocata nell'hotel" dico sussurrando, il demone Alastor, che ora si trovava dietro la principessa, ha lo sguardo fisso su di me cercando dalla sottoscritta una sottospecie di eyecontact. Che gentilmente ho rifiutato.

Charlie: "OH! si la tua camera! beh Alastor è il nostro maitre ... quindi ti ho sistemata accanto alla sua camera per tutti i tipi di necessità che possono sorgere"


Y/n: "sicura che sia una buona idea? non è che non mi fida...ma...oh dai va bene grazie Charlie per la tua disponibilità, basta che ci sia uno specchio"

Alastor:  " ma certo tesoro che c'è uno specchio, ti accompagno volentieri alla tua camera" allarga ancora di più il suo sorriso maniacale e fa girare con la mano il suo strano bastone.

ma che razza di voce ha questo tipo

Charlie: "Al sii gentile" si risiede alla sua scrivania

Alastor: "Charlie, Charlie, Charlie...sai che sono un gentiluomo con i fiocchi" si sistema il papillon e mi apre lentamente la porta per farmi passare. " prego cara, prima le signore " fa un leggero inchino

Y/n: lo guardo a malapena e esco dalla stanza della principessa seguita dal demone. Iniziamo ad incamminarci verso la mia stanza nel silenzio più totale, emana un aura nettamente oscura e sinistra, mi guardo i miei piedi che uno alla volta spariscono e ricompaiono ad ogni mio passo.

Alastor: "sei di poche parole tesoro?" tiene costantemente la schiena dritta e le braccia dietro di essa, guarda dritto. Appena si accorge che mi sto perdendo nei pensieri per descriverlo mi guarda, i suoi occhi rossi più del sangue si impiantano nei miei. "ascolti molto, vedi molto, pensi molto e non parli". 

come scusa? Devo dirgli qualcosa! non posso farmi prendere in giro cosi. Apro la bocca per parlare ma non mi da il tempo di dire nulla .Ma cosa sta facendo- 

MI afferra per un corno e mi alza il mento con due dita.

Alastor: fa uno sguardo compiaciuto e continua a guardarmi negli occhi provando a mettermi paura " non è educazione ignorare le domande e chi ti parla cara"

Y/n: un mix di emozioni si scatena nel mio stomaco, nel mio cuore e nel mio cervello...paura? rabbia? frustrazione? non mento quei gesti cosi improvvisi mi hanno fatto sentire le farfalle nello stomaco. L'unica parola flebile che esce dalla mia bocca è :

 "togliti"

Il demone lascia il corno e riprende il bastone, il suo fastidioso sorriso si allarga di più guardando le mie mani che tremavano leggermente. 

Non ci vidi più dal nervoso

Y/n: strinsi i pugni e fermai quel tremolio "ma chi ti credi di essere per mettermi le mani addosso cosi? che razza di gentiluomo saresti eh? solo perchè mi apri la porta e mi stai accompagnando nella mia stanza con il tuo fare superiore non ti rende un uomo di principio! Mi metti a disagio, sei fottutamente inquietante e da quello che mi raccontano sul tuo conto anche stronzo!" mi ero liberata, quella situazione era terribilmente scomoda per me. Ma a lui sembrava non essere minimamente turbato dal mio scatto d'ira, anzi.

Alastor: "AHAHAHAHAHA mia cara che linguaggio...eh colorito! ecco! un po' di carattere ci vuole!" prova a riavvicinarsi. 

Y/n: "ancora non hai capito? Togliti ho detto!" sento il sangue pulsare nella vena del collo, il pizzicore è peggiorato dall'ultima volta, le forze abbandonano il mio corpo, sento solo il bisogno di chiudere le palpebre, e l'ultima cosa che ricordo sono due tentacoli neri sbucati dal pavimento che mi sorreggono per evitare che cada in terra e i due occhi rossi del demone dinanzi a me.

Buio.

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