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L'altro sogno

Si trovava ad Hogsmeade, le strade colme di gente. Era una bellissima giornata e il tramonto colorava Hogwarts di un colore caldo e magico. Poi, improvvisamente, si sentì un urlo, a seguire, un'esplosione.

"NO! " Albus si svegliò di scatto, la schiena sudata.

"Ancora... questo... sogno" Sussurrò prima di richiudere delicatamente gli occhi.

"Ehi, 'giorno Al"

"B-buongiorno Rose"

"Qualcosa non va?"

"Oh, no. Sto benissimo, mai stato meglio"

"Sei stanco?"

"Si vede?" Si incamminarono nella Sala Grande.

"Parecchio"

"Fantastico"

"Hai fatto Storia della Magia?"

"Cosa? C'erano compiti?"

"Si, il riassunto del capitolo dodici"

Albus la guardò con un'aria del tipo ma-di-che-cosa-stai-parlando-?

"Cosa vuoi in cambio?" Chiese lui meccanicamente.

"Niente, stavolta te li faccio gratis"

"Non so come ringraziarti Rose, sei fantastica" Al le mise il braccio intorno al collo.

"Sei la mia cugina preferita"

"Si, ma non ti prendere l'abitudine"

I rapporti tra Al e Rose andavano bene, la loro parentela li rendeva più uniti che mai, anche se Rose aveva un caratterino non indifferente.

Ad Erbologia la professoressa Lovegood raccontò la sua avventura ad Hogwarts, Albus ne era rimasto affascinato, insieme a tutti i presenti. Perfino raccontò che un giorno addestrò un Thestral di nome MouMou nella Foresta Proibita.

"Mi piace tantissimo la professoressa Lovegood" Scorpius sembrava innamorato di Luna, la trovava prima di tutto bella, diceva che aveva dei bei capelli tipici dei Malfoy.

"Sei innamorato?" Rose Rise.

"No, la trovo carina e ha sempre degli argomenti interessanti" Si giustificò Scorpius alzando le sopracciglia.

Albus voleva parlare del sogno con i sue due amici, ma era meglio di no. Quell'esplosione... Quell'urlo... Hogsmeade... L'unica cosa che Albus sperò, era che questo non fosse un altro avvertimento.

Il trio si stava dirigendo nella Torretta Grifondoro quando Spartamus passò davanti a loro.

I tre si ammutolirono all'istante e rallentarono il passo, fissandolo. Lui non li notò, e forse era meglio.

Quando se ne andò ripresero a camminare come prima.

"Venite!" Rose fece dietrofront e si diresse giù in biblioteca.

"Dove stiamo andando?" Chiese Albus mentre camminava frettolosamente dietro Rose.

"In biblioteca!"

Arrivati nel luogo dove Hermione Granger passava la maggior parte del tempo nei primi anni ad Hogwarts, Rose si fermò davanti al punto di accesso che portava al Reparto Proibito.

"Dovete confondere Madama Prince, io devo trovare una cosa quì dentro!" Disse convinta la Weasley.

"Una cosa? Nel Reparto Proibito?" Scorpius abbassò la voce: Hogwarts si poteva considerare anche un orecchio sempre in ascolto.

"Si, dopo le spiegazioni, ora andate!"

"Ma..."

"Fila!"

Scorpius abbassò lo sguardo e, mentre Rose arricciava le labbra in un sorrisino di chi ha appena vinto, si diresse insieme ad Al dalla bibliotecaria di Hogwarts.

"Mi scusi Madama Prince" La chiamò timidamente Albus.

"Oh, cari, cercate qualcosa?" Rispose lei, in cima ad una scala.

"Emh... si... noi volevamo... " Esitò.

"Volevate?"

"La Seconda Guerra!" Rispose convinto Malfoy.

"Oh, La Seconda Guerra, seguitemi!"

Madama Prince si stava avvicinando al passaggio del Reparto Proibito.

"Emh... ho detto La Seconda Guerra? Che stupido che sono! Volevo dire Il Quidditch attraverso i secoli! Mi scusi Madama Prince" Scorpius sudava, lui e Albus nemmeno sapevano cosa Rose cercava nel Reparto Proibito.

"Oh, bene" La bibliotecaria cambiò direzione e, dopo aver consegnato il libro ai due, li seguì con lo sguardo finché non sparirono dietro uno scaffale.

"Oh, eccovi!" Rose aveva un libro rilegato in quella che sembrava pelliccia "Andiamo nella Sala Comune"

Il trio si diresse di nuovo nella Torretta Grifondoro. Era semi-deserta e si misero seduti sulle soffici poltrone davanti al caminetto spento.

"Mi spieghi cos'è quel libro?" Chiese Albus.
"Come comportarsi davanti ad un Lupo Mannaro, di Gregoritch Moodlym"

Consultò l'indice e trovò la pagina.

"I mezzi Lupi Mannari, nella loro trasformazione, sono fisicamente delle bestie quadrupedi, ma il loro cervello ragiona come quello di un umano e hanno la capacità di parlare, quindi un mezzo Lupo Mannaro è coscente di essere un umano quando non c'è la luna piena" Lesse Rose.

"Quindi?" Albus non capiva ancora.

"Connor è un mezzo Lupo Mannaro! Ti ha attaccato non da 'lupo', ma da 'Connor'... mi capisci?"

"Si"

"Quindi quella notte ti ha inseguito non per sfamarsi, come fanno tutti i lupi, ma per darti una lezione dopo quello che è successo con il furto della tua bacchetta a Volo! I casi sono rarissimi"

"Lo aveva detto Snape nell'ufficio della McGonagall, che lui mi aveva attaccato con il suo 'conscio umano' "

"E aveva ragione! Quin... un attimo... Snape?" Rose era confusa.

"Il quadro" Rispose Albus sorridendo.

"Oh, si. Stavo dicendo... Connor dovrebbe essere espulso! Ti ha inseguito e attaccato mentre era un Lupo Mannaro alto due metri, in una scuola, a mezzanotte! Non capisco perché la McGonagall non l'ha espuslo"

"Hai ragione... " Albus pensava. Pensava che la teoria di Rose era corretta, Spartamus era un mezzo Lupo Mannaro, caso rarissimo, e quella notte nei corridoi di Hogwarts lo aveva attaccato per vendetta.

'Però se fossi rimasto nel mio baldacchino e non fossi andato a spiarlo lì sotto, non sarebbe successo niente' Pensò Albus.

'Però ho scoperto la verità' Sorrise, e forse sorridere era l'unica cosa da fare in quei tempi, tempi strani e troppo lunghi.

'E se fossi rimasto nel mio letto, lui che cosa avrebbe fatto da solo nell'aula di Pozioni mentre era una bestia? Forse sarebbe andato nella foresta?

A cena, Albus ed Elly mangiarono insieme, da soli, Rose e Scorpius invece stavano mangiando con tutti i Weasley ad una decina di metri dai due.

"Come va questi giorni?" Gli chiese la Alamon.

"Non c'è male... e tu?"

"Bene, ma l'unica cosa che mi turba è vedere ogni tanto dei grossi cavalli neri alati, sono scheletrici... sai cosa sono?"

"Oh, si... " Albus rise "Sono Thestral"

"E cosa sono?"

"Sono come li hai definiti tu, ma li puoi vedere solo se hai visto una persona... morire davanti ai tuoi occhi. In q-questo caso il p-professor... "

"UN ATTIMO DI ATTENZIONE RAGAZZI" La voce della McGonagall echeggiò per tutta la Sala Grande.

"In quest'anno scolastico gli studenti del primo non hanno partecipato ad alcuna uscita, perciò, discutendone con la professoressa Gewerind, s'è presa la decisione di andare un'intera giornata ad Hogsmeade, il villaggio dei maghi"

Tutti gli alunni del primo anno furono contenti.

Albus rimase pietrificato. Mentre guardava tutti gli studenti ridere e scherzare, le immagini del sogno si susseguivano dentro la sua testa.

"Ovviamente sarete scortati da cinque professori e tre Auror che verranno direttamente dal Ministero, per garantire la vostra sicurezza. Non vogliamo imprevisti. Entro una settimana voglio tutte le firme dei vostri genitori che acconsentono a questa uscita, buona cena!"

"Wow! Hogsmeade! È pieno di negozi! Rose mi ha detto che suo zio è proprietario di un negozio di scherzi, non vedo l'ora di andarci!" Elly era entusiasta.

"Si..." Le disse distrattamente Al.

Quella settimana volò, e quasi tutti gli alunni erano pronti per andare ad Hogsmeade. Alcuni genitori non avevano acconsentito per timore del ladro della Bacchetta di Sambuco, ovvio, all'inizio dell'anno assassinò Rosmerta dei Tre Manici di Scopa.

"Non sono convinto di andare" Disse Albus a Malfoy e alla Weasley.

"Dai! Andiamo, ci divertiremo, cosa c'è che non va?" Scorpius si sistemò i capelli.

"No niente..." Al abbassò il capo, e si lasciò convincere da Scorpius, che era alquanto divertito di andare al villaggio.

"Cosa c'è cuginetto?" Mormorò Rose ad Al, mentre, insieme a tutti gli alunni e ai professori Gewerind, Frigan, Weasley, Lovegood e McGonagall, si dirigevano ad Hogsmeade.

"Oh, niente, veramente Rose, sto bene, forse sono un po' stanco" Sibilò Al, nascondendo la preoccupazione.

"Bene ragazzi, andate dove volete, ogni tanto i professori vi controlleranno, i tre Auror preferiscono rimanere su con le scope" Disse la McGonagall.

Rose, Scorpius, Al e le gemelle Alamon andarono da Tiri Vispi Weasley, senza esitazione.

Il negozio era già affollato e George stava regalando delle Pasticche Vomitose a tutti.

"Zio!"

"Heilà!" George salutò sua nipote, Albus e Scorpius.

"Loro sono Elly e Margarit, sono gemelle"

"Oh, piacere!" George diede delle Gomme Rilassanti alle due Alamon.

"Oh, grazie!" Esclamarono le due in coro.

"Ehi tu, ragazzino, rimetti a posto quei Razzi Tira&Premi!" Urlò ad Arsenio Harvey.

"Come va col negozio?" Chiese Albus.

"D'estate bene, ma d'inverno vendo solamente se vengo quà ad Hogsmeade, e voi, come sta andando a scuola?"

"Bene, ci facciamo un giro ok?" Scorpius aveva visto dei lecca-lecca che facevano crescere i capelli.

"D'accordo, a dopo ragazzi"

Il negozio era a due piani, e i cinque amici si divertirono un mondo. Albus dimenticò il sogno e tutto stava andando bene.

Dopo essere usciti dal negozio con una busta colma di dolci e oggetti di scherzi, passeggiarono a lungo, avvicinandosi anche alla Stamberga Strillante. Dopo aver camminato abbastanza, andarono ai Tre Manici di Scopa.

"Quattro succhi di zucca e un Cornecio per favore" Ordinò Scorpius.

"Ancora ti ostini a mangiare quei cornetti?" Chiese Elly storcendo la bocca.

"Ovvio"

"Ragazzi avete visto prima? Ci sono solo due Auror su con le scope a sorvegliare il villaggio, se non sbaglio erano tre" Osservò Margarit.

"Avranno bisogno di piccole pause no? O forse avrai visto male" Disse Scorpius.

"Che farete quest'estate?" Chiese ancora Malfoy.

"Noi andiamo a Parigi da nostro padre" Rispose Elly.

"Io rimango a casa" Disse Rose.

"Idem" Aggiunse Albus, che stava pensando al terzo Auror, che, secondo Margarit, era scomparso. Forse aveva solamente visto male.

Il tramonto era agli sgoccioli e il cielo stava diventando sempre più scuro. Faceva abbastanza caldo.

"Quest'estate ci sarà la finale dei Mondiali di Quidditch tra Italia e Lussemburgo, mio padre ha preso dei biglietti in prima fila!"

"Wow! Dove la fanno?" Chiese Albus.

"Sinceramente non lo s... "

Improvvisamente un urlo tremendo fece sobbalzare i cinque amici. Era uno di quegli urli che ti rompeva i timpani, che ti faceva rabbrividire dalla testa ai piedi. Sembrava non finire mai. Avanzavano i secondi e faceva sempre più caldo. Scorpius, Albus, Rose, Elly e Margarit rimasero fermi, immobilizzati. Albus con gli occhi spalancati, il cuore che batteva fortissimo.

Poi un'esplosione fece uscire tutta la gente dal pub più famoso di Hogsmeade. Le strade erano colme di gente e alcuni si chiedevano cos'era o chi era stato a provocare quell'urlo seguito da quella esplosione.

Gli Auror che stavano sorvegliando il villaggio erano scomparsi. Albus aveva la testa in una confusione totale. Poi, dall'alto, in sella ad una scopa, un uomo incappucciato scagliò l'Ardemonium su delle case. Il villaggio cominciava a prendere fuoco e la McGonagall correva in direzione del castello insieme ad alcuni alunni. La gente correva all'impazzata senza una direzione.

"SCAPPIAMO!" Albus corse, seguito dai suoi quattro amici.

Dietro di loro Ronald Weasley lottava contro l'uomo incappucciato.

"Non possiamo lasciarlo lì!" Albus lo notò.

"Andiamo! Se la caverà!" Scorpius continuò a correre.

"NO!" Albus si avvicinò a suo zio Ron e cominciò a scagliare schiantesimi e Fatture all'uomo.

"NO! ALBUS! Scappa!"

"Sei mio zio!"

"NON IMPORTA! STUPEFICIUM!" Lampi di luce rossa uscivano dalle bacchette dei tre.

"Exscindo!"
"Protego!"
"AVADA KEDAVRA!" La maledizione sfiorò i capelli di Albus.

Anche le professoresse Lovegood e Gewerind si unirono ad Albus e Ron.

Era incredibile quanto era forte l'uomo in sella alla scopa. Deviava gli incantesimi con una velocità assurda.

"ALBUS!" Rose era rimasta sola, Scorpius, Elly e Margarit erano scappati.

"ROSE! SCAPPA!" Urlarono Ron ed Albus all'unisono.

Rose rimase ferma, in mezzo alle case infiammate. Quasi tutti gli alunni erano riusciti a scappare, ma bisognava ancora far allontare l'uomo incappucciato da Hogsmeade.

Albus sforzò la vista per notare la bacchetta dell'uomo: era la Bacchetta di Sambuco.

"ZIO! HA LA BACCHETTA DI SAMBUCO! PROTEGO!"

"OH, È LUI" Ron lanciava incantesimi a non finire.

Faceva un caldo insopportabile, ovvio, le fiamme erano alte circa quindici metri.

Erano rimasti solo i tre professori, l'uomo incappucciato, Rose ed Albus.
"CRUCIO!" La Maledizione Senza Perdono di Luna Lovegood colpì l'uomo, che cadde dalla scopa.
"PETRIFICUS TOTALUS!" L'uomo si immobilizzò all'incantesimo di Albus.

Ron, Luna e la Gewerind avanzarono verso l'uomo, col fine di scoprire chi era. Era girato. Mancavano cinque metri...

Boom! Un'altra esplosione fece saltare all'indietro i tre, che sbatterono la testa. L'uomo riprese la scopa.
"CRUCIO!" Albus si scanzò, e la Maledizione colpì Ron, che si contorse dal dolore.

"NO! ZIO!" Albus si accasciò a terra, vicino Ronald.

L'uomo rimase a fissare la scena per alcuni secondi, poi scappò in direzione delle montagne, volando come fumo.

Le fiamme di un'Ardemonium erano fatali: avrebbero potuto distruggere anche un Horcrux.

"ANDIAMO!" Luna prese Ron per mano e, insieme a Rose, la Gewerind ed Albus, corsero in direzione del castello.

Albus si voltò: Hogsmeade era completamente sommersa dalle fiamme.

(PROSSIMO CAPITOLO: UN SENSO DI COLPA INFINITO)

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