Capitolo XXIII
- Hai detto ai ragazzi.. - Michiro mette a terra il cucciolo.
Prendendosi la testa tra le mani - Mi scoppia la testa.. -
- Che ne sapevo io che questi erano tuoi amici?! -
- Aspettate! Ci sono rinforzi per voi? - mi guarda curioso Hayden.
- S-Si.. -
- Oh! Ecco allora chi sono i tizi che stanno cercando di avanzare! -
- Eh?! Dove?! - scatta Michiro agitato.
Il ragazzo si limita ad indicare la finestra.
Fuori vediamo il nostro gruppo farsi largo tra i teppisti.
E contro ciò che pensavo.. sono i teppisti che le stanno prendendo.
Ripresa la consistenza delle mie gambe corro verso l'uscita.
- Grace, dove vai?! -
- Secondo te?! -
Circa venti minuti dopo abbiamo fermato il massacro e spiegato la situazione a tutti.
- Cioè.. noi abbiamo picchiato gente che non lo meritava? - sbianca Cecily.
- Nessuno qui è stato picchiato da te! - sbuffa un tizio che si sta facendo medicare da Hayden.
- Sta zitto! Lo dici solo perché ti rode averle prese per bene da una donna! - ride il biondo.
- Io non le ho prese da una donna! -
- Cecily devo farti i complimenti! Sapevo che eri brava nelle arti marziali, ma è la prima volta che ti vedo in azione! - ride Michiro.
- Tutto merito mio! - le abbraccia la vita il suo ragazzo.
- Ti piacerebbe! Se non mi fossi impegnata non avrei mai raggiunto questo livello! -
- Ti sei impegnata perché ero io ad insegnarti! -
- E basta! State sempre a flirtare! Stare mettendo in imbarazzo tutti! - sbuffa Josephine.
- A proposito! Com'è che siete qua anche tu ed Elise? - le guardo confusa.
- Anche se pessime nella lotta non volevamo lasciarvi soli! -
- Cap.. cioè Michiro! Hai trovato dei buoni amici! - scatta Lyon.
- Siete tutti miei buoni amici! - gli sorride.
A quelle parole Lyon serra le labbra che però tremano troppo per nascondere il tutto.
- Non ci odi? -
- Come potrei? -
- Capo!!!! - scoppia improvvisamente a piangere lasciandoci tutti di sasso.
- Ah, cielo! Lyon, contieniti! - ridacchia Hayden.
- Ah, mora! Se mai volessi far parte di una banda siamo lieti di offrirti un posto! - le fa il segno della vittoria Hayden.
- Se solo ci provasse penso che ti troveresti il Re Christopher sotto casa a minacciarti! - ride Michiro.
- Il Re? -
- Sappi che Cecily, Elise e Luise sono i figli del Re Christopher e della Regina Rose! -
I tre sorridendo li salutano - Piacere! -
Tutto il gruppo invece sbarra gli occhi.
- Eh?!?! -
- E non solo! Josephine e Gabriel sono i loro cugini! Adam e Lorenz i principi di Fohamy e Cinov, anche se in linea di successione più lontana! In fine Grace e Pierre i principi ereditari di Maara! -
- Come cazzo fai.. ah! Vero! Lavori nel centro adibito per la loro scuola! Quella grande gabbia dorata spacciata per vita normale! -
- Non è colpa dei nostri genitori! Loro volevano una scuola pubblica, ma hanno dovuto adattarsi al volere di massa degli altri regni! - sbuffa infastidita Cecily.
- Comunque non è per questo che siamo qui! Noi vogliamo bene a Michiro! È un nostro caro amico! - scatta Josephine.
- Troppi sangue blu! Mi confondete! Ero convinto che oltre ai nostri sovrani non ci fossero altri tanto buoni come loro! - si massaggia le tempie Lyon.
- Siamo figli dei nostri genitori! - puntella le mani sui fianchi Cecily.
Incredibile.
Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe finita così?
Però c'è un punto che ancora non è stato risolto - Michiro! - lo chiamo spazientita.
- Sì? - mi fissa confuso.
- Dimmi un po'.. quanto hai intenzione di rimanere qui? Sei ancora malato! In più bisogna medicarti le ferite! -
- Ah, ma queste non sono nulla! -
- E la febbre? - incrocio le braccia.
- Eh eh! -
- Non ridere! - poggiandogli una mano sulla fronte sento che è tornato a scottare.
Questo spiega anche il rossore sulle gote.
- Scotti di nuovo!! - ringhio.
- Capo! Te ne sei trovata una testarda! - ride Hayden.
- Smetterete mai di chiamarmi capo? -
- Non credo! - risponde innocentemente.
- Michiro! Torniamo immediatamente a casa! - sbuffo.
- Ma.. ci stavamo divertendo! - mi fa lo sguardo da cucciolo.
- Grace, Yuuto è dietro l'angolo! Può accompagnarvi e per quanto riguarda questo piccolo.. - Cecily prende in braccio Ryota - Ti va di venire con noi mentre la sorellona si occupa del tuo fratellone malaticcio? - gli chiede.
- Andiamo a mangiare il gelato, ti va? - interviene Josephine.
- Gelatooooo!! - si esalta il piccolo.
- Aspettate! Ok portarvi dietro Ryota, ma la mia moto? Non posso lasciarla qui, era di mio padre! -
- Hai una moto? - s'illuminano gli occhi di Adam.
- No e no! Non torneremo a casa con la moto di Micci! - gli punta un dito contro Cecily.
- Oh, ti prego!! Non possiamo lasciarla li! Giusto il tragitto per portarla a casa di Michiro e poi basta! -
- Sai guidarla almeno, principino? - lo schernisce Lyon.
- Se vuoi te la portiamo noi a casa! - scatta Hayden.
- Sì che so guidarla! Chiedete a lei! La porto spesso in giro in moto! -
- Spesso dove?! Mi terrorizza quella cosa! Comunque è vero che sai guidarla! - ammette a malavoglia Cecily.
- Ma perché litigate? Torno io con la mia moto! - ci guarda storto Michiro.
- Nemmeno per idea! E se svieni alla guida per la febbre? No! Dai le chiavi ad uno di loro! - ribatto decisa.
- Va bene! Uffa! Prendi Adam, scelgo te dato che poi tornate a casa con la macchina! I ragazzi dovrebbero poi tornare a piedi! - lancia le chiavi ad Adam.
- Bravo! Andiamo da Yuuto! - lo tiro per un braccio.
- Ohi! Fammi almeno salutare tutti! -
- Mica è un addio! Appena guarisci torni a salutarli! - sbuffo ancora.
- Già.. stavolta non è un addio! Ci vediamo, ragazzi! - sorride a tutti facendo scoppiare di nuovo, in lacrime, Lyon.
Qualche minuto dopo veniamo portati a casa da Yuuto e salutati gli altri rimaniamo di nuovo soli.
- Subito a misurare la febbre! Io inizio a preparare il pranzo mentre chiamo l'asilo per avvisare che è tutto a posto! - lo istruisco.
- Posso chiamare io l'asilo.. ok, come non detto! - ritratta dopo il mio sguardo incenerente.
Tornata in sala lo trovo disteso sul divano a sonnecchiare - Uhm.. sarebbe stato più comodo a letto.. -
- Guarda che non sto dormendo! -
- E perché no? - arrossisco.
Ho fatto la figura della scema.
- Stavo pensando.. -
- A cosa? - poggio il piatto di brodo di pollo sul tavolino.
- A te.. - volta il viso guardandomi.
- Me? - lo fisso confusa.
- Sì, sei stata pazzesca oggi! - scoppia a ridere lasciandomi interdetta.
- Cosa ridi? -
- Scusa, ma ho ancora in mente la tua faccia quando hai capito la situazione! -
- Va al diavolo! Ero davvero preoccupata! Tanto più che sei stato pestato sul serio! -
- Questo? Non è nulla! Se Lyon avesse fatto sul serio me la sarei vista molto peggio! -
- Dovrei forse esserne contenta?! -
- Non sarebbe male! - sorride per poi battere una mano accanto a lui - Siediti, dai! -
Sospirando mi siedo.
- Come sei accomodante! Ti sei forse dimenticata ciò che è successo? -
A quelle parole ricordo i due baci e avvampo.
L'istante dopo cerco di alzarmi, ma vengo bloccata.
- Ora ti è tornato in mente! -
- M-Michiro.. -
- Uffa! Non avevi detto che avresti assecondato i miei capricci oggi? Ti avevo chiesto di chiamarmi Micci! - mi guarda col broncio.
- Non prendermi in giro! -
- Non lo sto facendo! Sai.. le tue parole mi hanno sbloccato! In più vedere la mia vecchia combriccola mi ha fatto rivedere tutto il passato! Mi sono ricordato di una volta.. mia madre incontrò uno dei miei subalterni, Lyon per la precisione! Non lo trattò come colui che stava portando il figlio verso la cattiva via, anzi.. lo rimproverò come fosse suo figlio! Tutto perché si era ferito! Lyon era così sconvolto! Non era abituato a qualcuno che si preoccupasse della sua salute! -
- Tua madre dev'essere stata davvero una donna fantastica! - sorrido intenerita.
Il suo sguardo è molto meno tormentato.
- Lo era! E pure mio padre! Ne ho parlato troppo poco a Ryo.. non riuscivo proprio a ricordarli a dovere tanto mi sentivo in colpa! -
- Ora però va meglio.. -
- Già.. davo la colpa a tutti quando colpe non ce n'erano! È stato un terribile incidente.. però da quello ho tratto degli insegnamenti! Sono cresciuto e penso di aver iniziato a prendere la strada giusto! Ed è tutto grazie a te! -
- Me? E perché? -
- Se non avessi insistito così tanto avrei continuato come negli ultimi tre anni! E sarei andato a prendere Ryota molto meno amichevolmente.. penso che sarebbero finiti tutti all'ospedale! - mi guarda rammaricato.
Sorridendo tirata distolgo lo sguardo.
Cos'è quest'inquietudine che sento?
Michiro ha capito.
Ora si farà aiutare ed ha pure riallacciato i rapporti con i suoi vecchi amici.
Dovrei essere felice, invece c'è come un puntino nero e fastidioso a rovinare il perfetto quadro bianco.
Io.
Lui ha esorcizzato tutti i suoi demoni e ora è davvero il ragazzo perfetto che pensavo essere.
Io invece ho ancora tutto il mio passato alle spalle e, se voglio guardarlo ancora in faccia con orgoglio, devo occuparmi dei miei di demoni.
- Grace? - mi chiama vedendo che sono persa nei miei pensieri.
- Eh? Sì? -
- Tutto bene? -
- Sì, pensavo solo che sono felice per te! -
- Non me la racconti giusta! Quello sguardo.. lo conosco bene! L'ho fatto più di una volta anche io! -
- Michiro io.. -
- No! Ti stai di nuovo colpevolizzando? Avevamo un accordo! -
- No.. non è questo! Stavo.. - sospiro - Pensavo solo che vorrei anche io fare come te! Affrontare il tutto ed uscirne a testa alta! -
- Beh, ma.. puoi! Chi ti impedisce di farlo? -
Lo sguardo severo e disgustato di papà mi torna in mente.
- I miei genitori.. -
- Temi il loro giudizio? O che non vorranno parlarti? -
- Non lo so.. -
- Se vuoi vengo con te! -
- Eh? P-Perché dovresti?! - scatto agitata.
Mio padre? E Michiro?
Nella stessa stanza?
- Che domande! È perché ti amo, ovviamente! -
Nella mia testa continua a girare, come un disco rotto, la frase.
Ho sentito davvero, ma davvero bene quelle parole?
- Certo che potevi anche dire qualcosa! Ti ho detto che ti amo.. - mugugna.
- È l-la febbre a p-parlare? -
- No, sono malato mica fuori di testa! -
Facendo un profondo respiro analizzo il tutto.
Michiro mi ama.
Ok.. dovrei esserne felice.
No.. io sono felice.
Solo.. devo davvero risolvere i miei problemi.
- Michiro.. posso darti una risposta dopo aver parlato coi miei genitori? -
- Eh? Ma pensavo di avere già la tua risposta! -
- Voglio dirtelo come si deve quando avrò combattuto e vinto per bene! - lo fisso convinta.
Sorridendo comprensivo poggia la fronte sulla mia.
- Aspetterò! -
- Posso però venire con te? - aggiunge con una punta di capriccio.
Non credo accetterà un no.
Sorridendo - Solo dopo che sarai guarito! -
- Dai, su! Ora metti nello stomaco qualcosa e fila a riposare! - aggiungo.
- Agli ordini, capo! -
- Sei tu il capo! Mr Belva Oscura! - ridacchio.
- Attenta! Potresti svegliare una bestia che non vuoi incontrare! - mi sfida con lo sguardo divertito.
- Vuoi forse attaccarmi? -
- Sì, ma non nel modo in cui pensi! -
Quel sorriso birichino mi fa capire l'allusione e avvampo - Michiro!! -
- Che c'è? - chiede innocentemente.
Scuotendo il capo scappo in cucina.
- Vado a terminare il dolce che stavo preparando stamattina! -
- Mangia anche tu qualcosa prima! Parli tanto di stacanovismo, non prendere esempio da me! -
Oh, vero.
Sorridendo - Oook! -
Sì, ho la sensazione che d'adesso in poi le cose andranno in salita.
Anche le piaghe che ho sul cuore stanno iniziando a rimarginarsi.
Manca poco e potrò definirmi davvero, per la prima volta, felice.
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