Capitolo XXI
Che palle..
Me n'ero dimenticato.
Come ho potuto?!
E invece.. mi sono dimenticato che proprio Gabriel era il fratello di Josephine.
Tornato qui avevo deciso di dimenticare a piè pari ciò che era successo in quella scuola, ma a quanto pare se non sistemi il passato questo tornerà sempre a tormentarti.
Però che cavolo!
Ha avuto un tempismo di merda per arrivare!
E poi.. devo sfidarlo..
Certo, in questo anno non sono stato con le mani in mano, ma è ben differente da prima che ero parte del club di basket.
Allenarsi da solo mi ha fatto arrugginire e dovrò sfidare uno che invece era il capitano.
Di certo però non perderò!
Questo è fuori discussione!
Se dovessi perdere dovrei.. no!
Non se ne parla.
Non può scegliere lui così.
Vincerò io.
Ma per farlo dovrò allenarmi non poco durante questa settimana.
Beh, già che sono qui inizio ora.
- Ehi! E tu che ci fai qui? -
M'irrigidisco sentendo quella voce.
- Potrei chiedere lo stesso a te! - sbuffo ad Adam cercando di calmarmi palleggiando.
- Non sono io che gioco da solo, con questi due lampioni come uniche luci! -
Guardandomi attorno me ne rendo conto.
È tutto buio.
- Che ore sono? - lo guardo per la prima volta da quando è apparso.
- Quasi le ventidue! -
- Ah.. -
Non me n'ero reso conto.
Ho saltato la cena.
Ora che mi sono fermato inizio a sentire la gran fame.
- Hai per caso saltato la cena? -
- Perché dici? - lo fisso storto.
- E poi.. perché stai ancora qui? Non ti stavo antipatico? - aggiungo leggermente irritato.
Sarà la fame?
O forse l'ansia per la sfida?
- Non vado perfettamente d'accordo con te, ma non ti odio! Anzi.. non è nemmeno un caso se sono qui! -
- Eh? Che vuoi dire? -
- Volevo discutere della lettera che mi hai consegnato! -
- Oh, le dimissioni! Non sei contento? - getto via la palla avviandomi alla porta.
- Perché dovrei essere contento d'aver perso un componente importante? Solo un capitano pazzo potrebbe fare certi ragionamenti! -
- Ok, ammetto di essere abbastanza bravo! Ma io e te non siamo certo gli unici con talento! Gli altri possono colmare il vuoto che ho lasciato! -
- No, vedo che non hai capito! Certo, sei piuttosto bravo, ma col definirti importante non mi riferivo alle tue abilità calcistiche! La tua fuga alla chetichella ha sgonfiato il morale di tutti! Temono di averti offeso in qualche modo e vorrebbero almeno sapere il perché di tale uscita di scena! -
La cosa mi sorprende non poco.
- Beh, ma loro non c'entrano! Semplicemente ho pensato che fosse meglio così! -
- Perché? -
- Tu mi detesti, ho rivelato di non essere ciò che credevano.. pensavano di conoscermi e invece.. -
- Quindi il tuo problema è che temi di essere detestato da loro? Mm.. allora vuol dire che t'importa almeno un po' di loro! - sorride quasi trionfante.
- Io non ho paura di essere detestato da nessuno! E mi sono indifferenti! - borbotto.
Non voglio ammettere proprio a lui che li trovo dei bravi ragazzi e che si.. forse un po' ho paura di essere visto male da persone che in fondo mi stavano..
Oddio!
Mi stavano simpatici!
- Pierre! Vuoi davvero mollare così? Sarà noioso senza di te! - si dondola sul posto.
Un attimo..
Che ha detto?
- Come scusa?! -
- Che palle! Devo proprio ripeterlo?! Mi annoio! Mi annoio agli allenamenti quando non ci sei! Il tuo modo di giocare è totalmente differente dal mio, ma altrettanto forte e questo mi metteva alla prova rendendo tutto più.. divertente! Ascolta bene perché non lo ripeterò! Mi diverto a stare in squadra con te! - mi fissa diretto negli occhi.
Rimango paralizzato a fissarlo.
Si diverte?
Davvero?
Credevo seriamente che non potesse nemmeno vedermi.
E se ne esce così?
L'attimo dopo distoglie lo sguardo scompigliandosi i capelli.
- Che cazzo! Di qualcosa! Mi sento un idiota altrimenti! -
- Forse perché lo sei? - lo punzecchio.
- Oh-oh! Una frecciatina! Stiamo migliorando! - sorride divertito.
Che tipo strano.
- Tu sei davvero idiota, lo sai? -
- Solo perché invece di star qui a scherzare con te dovrei saltarti addosso per picchiarti? -
- Beh, non avrei proprio detto così però.. si! -
- Portare rancore non fa bene! In più sapendo che non t'interessa più la mia ragazza sono tranquillo! -
- Ma anche così.. sorvolare con tale leggerezza! Non è che sei davvero scemo? -
- Più che scemo forse ingenuo perché spero che questa tua grande esposizione sia decisiva per conoscere il vero Pierre! -
- Mm.. siete davvero cocciuti.. e strani.. - mugugno tra me.
- Però ti piacciamo! Ammettilo! -
- Non ammetto nulla! Piuttosto.. come sapevi che ero qui? -
- Chi è cocciuto qui? Comunque ero con Cecy quando ha chiamato Josephine! Ne ho approfittato per chiederle dove tu potessi essere! -
Accidenti alla caramella..
- E perché mi cercavi? -
- Te l'ho detto! La lettera! -
- Ma non vedo cosa ci sia da dire! Mi sono ritirato, punto! -
- Pensi di cavartela con solo queste parole? -
- Che vuoi dire? -
- Tu non vuoi ritirarti dal club! -
- Che ne sai tu di cosa voglio?! -
- Forse all'inizio stavi nel club solo per la popolarità, ma l'ho notato! Anche tu hai finito per divertirti! -
- Non so cosa te lo abbia fatto pensare, ma sono stufo che tutti siano così convinti di sapere cosa penso o sento! Meglio di me! -
- E allora inizia a parlare! -
- Di cosa?! -
Che cazzo.. ho una fame bestia!
Tra un po' sbrano lui.
Voglio chiudere questo discorso e andare a mangiare.
- Pensi davvero che i ragazzi possano pensar male di te? -
- Che ne so! -
- Beh, se hai il fegato che credo vieni a constatarlo personalmente! Non scappare! - allunga la mano porgendomi la lettera.
Non l'ha per davvero consegnata.
Dopo un attimo di dubbio l'afferro.
Che palle!
- Va bene! - sbuffo.
- E bravo Pierre! Ti aspetto domani al club! -
- Certo che sei stressante quando ti ci metti! -
- Non perderò il secondo miglior componente per delle idee così stupide! -
Per qualche strana ragione le sue parole per una volta mi sembrano sensate.
- Stupide.. forse hai ragione.. ho cose ben più importanti a cui pensare! - sospiro.
- Come la sfida contro Gabriel? -
Scatto a molla - E tu come.. Josephine ne ha parlato con Cecily, vero?! -
- Ero lì per caso! Non avercela! Comunque.. davvero pensi di vincere contro Gabri? -
- La sconfitta non è calcolabile! -
- Se eri a scuola con lui sai quanto è bravo, dopo sono io scemo? -
Alzando lo sguardo lo fisso serio.
- Non sei stato tu a dirmi che non devo scappare? So che non sarà facile anche perché non gioco seriamente da quasi un anno e non ho mai battuto Gabriel! Però lo stesso non perderò! Fosse l'ultima cosa che faccio! -
- Interessante! -
- La pianti di fare quella faccia soddisfatta? Sei irritante non poco! -
- Mi è impossibile! Sai sono sollevato! Fino a questa conversazione non ero pienamente convinto della tua voglia di cambiare, ma devo ricredermi a pieno! -
- Buon per te? -
- Certo! Ma soprattutto per te! Sono certo che ti farai parecchi amici ora! Veri amici! -
Quel sorriso..
Perché sorridono tutti così felici?
Come se tutto questo fosse anche loro gioia.
Sono io strano, eh?
Però ora non m'infastidiscono più.
Anzi.. quasi mi fa piacere.
Oh.. capisco..
Ero geloso!
Geloso del fatto che loro potessero essere se stessi senza riserve mentre io dovevo trattenermi.
Ora che non è più così riesco a vederli in un altro modo.
- Adam, per una volta posso dire che non è stato così male discutere con te, ma ora me ne vado! - lo supero per evitare che noti il mio sorriso.
Forse sono ancora un po' troppo orgoglioso.
- Eh? Dopo tutto quello che ho detto te ne vai così? Che cattivo! -
- Ho fame! Dopo a "Quasi le ventidue" non ho sentito che una serie di rumori fastidiosi! -
- Ma.. è ciò che ti ho detto ancora all'inizio!! - sbuffa.
- Bla bla bla! -
- Tsk! Andiamo dispotico! - mi afferra per il colletto.
- Sei pazzo? Vuoi strozzarmi?! E dove vuoi andare?! -
- Andiamo a mangiare! C'è una pizzeria che tiene aperto fino a mezzanotte! -
- Aspetta! Cosa?! Perché dovrei cenare con te? Perché TU dovresti voler cenare con me?! E.. non hai mangiato già?! -
Rettifico!
È lui strano!
- Cenare da soli è deprimente! E anche se ho già mangiato non si dice mai di no alla pizza! -
- E se io non volessi mangiare la pizza? -
- Non mangi da pranzo, giusto? -
- Sì, ma cosa.. - non termino la frase che il mio stomaco brontola come il brunito di un orso.
Serrando i denti mi volto - Dove sta la pizzeria?! -
La "cena" non termina male come mi aspettavo e ho pure dialogato amichevolmente col biondo.
Spesso siamo finiti a battibeccare su pensieri divergenti, ma è stato sorprendentemente divertente.
Non erano liti, solo dibattiti verbali.
Alla fine mi ha fatto promettere di presentarmi al club domani almeno un quarto d'ora in anticipo.
Mi sa che hanno qualcosa in mente..
Lui e Cecy.
Come volevasi dimostrare appena varco la soglia della sala riunioni li trovi tutti.
- È un'imboscata? - inarco un sopracciglio.
- Sei venuto qui spontaneamente! E sai come sono fatto, non ci credo che non te l'aspettavi! - mi guarda divertito Adam.
- Vero! Allora? Che volete tutti? -
- I ragazzi ti devono dire un paio di cose! - annuisce seria Cecy.
Oh.. quindi è il momento degli insulti?
Ok, se deve andare così lasciamo che succeda.
Incasserò.
Chiudendo gli occhi annuisco a mia volta - Ok! -
Quello che però sento è ben diverso da ciò che mi aspettavo.
- Pierre stai bene?! - Norman.
- Che ti è saltato in mente di uscire così dal club?! - Rick.
- È vero che l'hai fatto per una ragazza? Ti sei praticamente dichiarato davanti a tutta la scuola.. chissà che imbarazzo! Ti sosterremo! - Yuzuke.
- Perché non ci hai detto nulla? Guarda che il Pierre perfetto e impeccabile non piaceva a nessuno! Era palese fosse falso! - Frank.
- Falso come i tentativi di non fare il timido di Adam! - Simon.
- Ehi! Che cazzo c'entro io?! - ringhia il biondo.
Sbattendo le palpebre confuso li fisso tutti.
Loro non mi odiano..
Poi però fermo lo sguardo su Mitake.
Il nostro allenatore sta in silenzio a fissarmi.
- Se pensavi di liberarti così facilmente di noi sbagliavi di grosso! Finché la squadra è unita e segna punti non frega a nessuno se sei gentile e affabile o scorbutico e intrattabile! -
- Mitake! Andiamo.. non fare tu lo scorbutico! Ci sei solo rimasto male che volesse mollare così facilmente! - gli da un colpo sulla schiena Adam.
- Io? Ma che vai a dire! Figurati! - schiocca la lingua voltando la testa.
La piccola mora che ci fa da manager si avvicina sorridendo.
- Hai visto Pierre? Nessuno ce l'ha con te! Mitake è solo dispiaciuto della tua poca fiducia! Però tutti sono d'accordo su una cosa.. vogliono conoscere il vero Pierre! -
Sono talmente sorpreso che non so cosa dire.
- Ehi? Non hai nulla da dire? Se rimani così immobile sembri uno stoccafisso! - si affianca Adam.
- Stoccafisso? Suona bene! - ride Simon.
- È deciso! Pierre da oggi sarà Stoccafisso! - urla al gruppo.
- Cosa?! - mi riprendo facendoli ridere tutti.
- No, ehi! Io non sono uno stoccafisso! -
- Dai, andiamo a cambiarci Stoccafisso! Gli allenamenti iniziano a breve! - mi batte sulla schiena Frank.
- Eh? Ma io avrei.. -
- Vuoi ancora dare le dimissioni? - Mitake mi strappa di mano la lettera.
L'istante dopo la fa a brandelli davanti ai miei occhi.
- Tu te ne andrai quando lo dirò io! Smetti di decidere tutto per conto tuo e appoggiati un po' sugli altri! Chiedere consiglio non è essere debole, ma ammettere di non essere perfetto! Perché nessuno lo è! -
- Ma io sono perfetto! - salta fuori Adam prima che possa ribattere.
- Credici anche, moccioso! Come fa Niki a stare con te? -
- Mi chiamo Cecily! - sbuffa la mora.
E osservandoli discutere divertiti mi sento parte di tutto ciò per la prima volta.
Mi piace..
Mi piacciono queste nuove sensazioni.
Forse aprirmi non è poi così male come temevo.
- Io.. ecco.. -
Tutti si zittiscono voltandosi.
- Sì? -
- Mi presento! Sono Pierre Nicolai Samorten! Voglio iscrivermi a questo club e spero andremo d'accordo! Stavolta.. sul serio! - chino il capo.
Sento Cecily reprimere un urletto di gioia prima che mi afferri le mani.
- Lo spero anche io! Dai.. andiamo agli allenamenti! Dopo hai da fare! - mi fa l'occhiolino.
In quel momento comprendo che sa anche del mio incontro con Josephine.
Che discorsi..
Ovvio che lo sa!
Però.. ma si!
In fondo va bene anche così.
D'ora in poi non voglio più nascondere nulla.
- Ah, Pierre! - mi chiama Adam mentre ci avviamo agli spogliatoi.
- Che vuoi ora? - lo guardo storto.
- Preparati! Dopo gli allenamenti si inizia il vero esercizio! -
- Come scusa?! -
- Hai davanti a te l'unico che è mai riuscito a tener testa a Gabriel! Ti allenerai con me durante questa settimana! Ti aspetto al campo di ieri alle diciotto! - sorride avviandosi per primo.
E fissandolo non posso non pensare che da ieri tutto sta cambiando.
In meglio però..
Beh.. almeno per ora.
Chissà se dopo ciò che devo dire a Josephine questo strano colpo di fortuna continuerà.
Lo scoprirò presto.
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