Capitolo XVIII
- Allora com'è andata? - scatta Cecily appena arrivo al castello.
- Secondo te, dato che sono qui? - sbuffo.
- Male, eh? Beh.. me lo aspettavo! - sospira Josephine.
- Va bene così! Tanto non mi arrendo! - annuisco convinta.
- Brava! Così si fa! - mi afferra le mani Elise.
- Non mollare! Penso che se sei tu puoi farcela a scalfire il guscio protettivo di Michiro! -
- Cecily hai troppa fiducia nella mia testardaggine! Ricorda che pure lui è parecchio duro! - sbuffo.
- Non mi riferivo alla testardaggine! - ridacchia.
Uhm..
Ormai lo so.
Hanno capito a pieno ciò che provo per Michiro.
Non l'ho detto ufficialmente però e penso che mai lo farò.
Vorrei dirlo, ma non posso.
Non è perché non mi fidi.
Il fatto è che..
Voglio solo aiutare Michiro.
Non voglio stare con lui, cioè.. volere lo voglio, ma non è possibile.
Sarei solo la macchia nel suo splendido curriculum di perfezione.
Dolce, generoso, divertente e laborioso.
E io?
Acida, viziata, scansafatiche e sporca.
Starò anche cambiando, ma il mio essere stata sporcata ed essermi fatta sporcare rimarrà.
Quindi ho deciso che sarò solo la buona amica che lo aiuterà.
Questo lo faccio anche perché adoro Ryota.
Comunque.. ecco.
Tutto questo è il motivo per cui non posso ammettere con nessuno, oltre me stessa, i miei sentimenti.
Dirlo alle ragazze sarebbe come ammettere che desidero di più e non devo arrivare a questo.
Michiro al nostro primo incontro disse che non importava possedere chi si ama, bastava che questa persona fosse felice.
Aveva ragione.
Finché lui sarà felice a me andrà bene.
Per questo insisterò ancora.
Può dirlo tutte le volte che vuole, ma so che non va davvero bene tutta questa situazione.
Quanto può durare prima che crolli?
Spero di convincerlo prima che accada.
- Qual è la prossima mossa? - mio fratello interrompe i miei pensieri.
- Semplicemente insistere! Mi presenterò ogni giorno! Diventerò davvero fastidiosa se sarà necessario! -
- Mi piacerebbe aiutare in qualche modo! Anche io sono preoccupata per Micci! -
- Ehi, scricciolo! -
- Adam, piantala! Sono preoccupata per un mio amico! Sei solo tu il solo ed unico per tutto il resto! - sbuffa lei.
- Tutto il resto? Che è tutto il resto? - scatta suo fratello.
Ah, beati loro.
Così spensierati mentre vivono i loro amori e dilemmi familiari.
Il giorno seguente mi presento di nuovo a casa di Michiro, stavolta però di mattina.
Vorrei occuparmi della casa mentre i due sono via, magari andare a prendere Ryota all'asilo e poi preparare la cena per quando Michiro sarà a casa.
Adesso sto aspettando che escano, giusto per prendere il ragazzo in contropiede per la fretta.
Appena sento abbassarsi la maniglia della porta mi preparo all'attacco.
- Dai Ryo, sbrigati o faremo tar.. Grace!! Sto sognando?! - sgrana gli occhi vedendomi.
- No, sono più che reale! -
- Sorellona!!!!! - mi abbraccia Ryota.
- Ryota, lasciala! Siamo già in ritardo! - mi stacca di dosso il bimbo.
- Ma.. io.. -
- Michiro, posso portare io Ryota all'asilo! -
Il piccolo subito s'illumina, ma il fratello scatta irritato - No! Ora se permetti.. dobbiamo andare! -
- Posso entrare in casa? Vorrei aiutarti magari a riordinare! -
- Torna. A. Casa. Tua!! - scandisce bene le parole.
E così, trascinato via il piccolo, mi pianta in asso.
Crede davvero che me ne andrò?
Immaginavo avrebbe fatto così.
Peccato che non abbia calcolato la mia immensa testardaggine.
Lo aspetterò qui.
So che finirà il lavoro alle sei.
Come so che dovrò aspettare da sola per ore e ore, ciò vuol dire che mi annoierò molto.
Almeno ho avuto l'accortezza di portarmi del cibo per pranzo.
Chissà se torna a casa per mangiare o prende qualcosa al lavoro.
Magari non mangia nemmeno per ottimizzare i tempi.
Ne sarebbe in grado.
In più sbaglio o sembrava incredibilmente stanco?
Pure più del solito.
Aveva delle occhiaie paurose e sembrava fiacco.
Non è che sta davvero raggiungendo il limite?
Uhm.. che noia.
Da quanto sono qui ad aspettare?
Tre ore? Più o meno.
Potrei anche andare a farmi un giro, ma farebbe calare le probabilità di successo del mio piano.
So che è una cosa infame, ma se giocare pulito non funziona sono disposta a barare un'ultima volta.
Userò i sensi di colpa.
Quando tornato mi troverà ancora qui si sentirà colpevole di non avermi lasciata entrare in casa.
Lo so.. è davvero scorretto, ma.. a mali estremi, estremi rimedi.
Però è davvero noioso stare qui ad aspettare.
Dovevo almeno portarmi qualcosa da fare.
Anche un quaderno coi cruciverba sarebbe andato bene.
Dopo essermi nutrita col mio pranzo al sacco torno a non aver nulla da fare.
- Oh, cielo! Signorina.. aspetti qualcuno? - mi chiede una signora all'improvviso.
Voltandomi capisco che sta andando verso l'appartamento a fianco.
Cortesemente mi alzo e, spazzolati i vestiti, le porgo la mano.
Si, ero seduta a terra.. incredibile!
- Buongiorno, mi chiamo Grace! Si, aspetto Michiro, ma so che arriverà tra parecchio! -
- Non ci credo! Sei la prima amica che conosco di quel ragazzo! Oh, piacere! Io sono Doria Bolden! -
Quindi è lei la famosa signora Bolden.
L'unica che aiuta, un poco, quel testone.
- Già, non porta molti amici a casa, vero? -
- Eh, no.. da quando è successo quel terribile incidente ha dedicato la sua vita alla cura del fratellino! È un così bravo ragazzo, vorrei tanto aiutarlo di più, ma non me lo permette! -
- La capisco, non lascia nemmeno a me che lo aiuti! Però sono qui per cambiare le cose! -
- Sei una brava ragazza! - mi sorride.
- Sto cercando di diventarlo.. - sospiro.
La signora mi lancia un'occhiata confusa - Comunque.. vuoi accomodarti da me? Finché aspetti? -
- Non si preoccupi, la mia è una tattica! Devo rimanere qui! -
- Uhm.. però non hai caldo? A breve il sole inizierà a battere abbastanza forte qui! E cala tardi in questo periodo! -
- Ho un po' di caldo, però ho anche varie bottigliette d'acqua da bere! -
- Ok, quando vuoi basta che suoni da me! -
- La ringrazio! Posso farle qualche domanda? -
- Su Michiro? -
- Sì! -
- Dimmi pure! -
- Lo conosce da tanto? -
- Da quando è nato, ero abbastanza amica dei genitori! -
- Oh, ma se è così.. non dovrebbe essere propenso a farsi aiutare da lei? Almeno un pochino di più? Insomma.. il punto è che proprio non capisco questa ostinazione a voler fare proprio tutto da solo! Io vorrei aiutarlo, ma come vede mi sbatte la porta in faccia! Ma se crede che cederò così facilmente.. ah beh.. - sbuffo.
- Uhm.. credo sia dovuto a com'era prima dell'incidente! Michiro in quel periodo era molto diverso da come lo vedi ora! -
- Davvero? E com'era? -
- Questo sarebbe meglio che lo chiedessi a lui! Non ne parla di buon grado, ma penso che se sei tu potrebbe dirtelo! -
- Non credo! È davvero cocciuto e ho scoperto che mostra molto meno di quello che credevo! Sembra molto aperto e spensierato, ma nasconde un sacco di sfaccettature! -
- Abbi più fiducia in te! Ho un buon presentimento! - sorride dolce.
Non so, ma quel sorriso rincuora pure me e lo ricambio di buon grado.
Dopo qualche altra chiacchiera sul piccolo e adorabile Ryota mi accordo per andare con lei a prenderlo alle sedici.
E dopo un ultimo saluto entra in casa.
Uffa.. ora sono di nuovo sola ad annoiarmi.
Che ore sono?
Oh! Un messaggio, in più sono solo le quattordici.
Il messaggio è di Cecily.
"Allora? Come sta andando?"
Sospirando "Mi sto annoiando ad aspettare fuori da sola e ho un caldo infernale!"
Arriva subito la risposta.
"Perché non vai all'ombra? O.o"
"Nemmeno per idea! Deve sentirsi terribilmente in colpa! u.u"
"Sadica! XD"
"Sadica e fiera! u.u"
"Vedi di non esagerare, non voglio che svieni per il caldo! Fammi sapere come va!"
Dopo un'ultima risposta metto via il telefono.
Potrei giocare a qualcuno degli stupidi giochini che mi sono scaricata, ma rischio di far calare troppo la batteria.
Non durano niente queste cavolo di batterie.
E mai posso sapere se il cellulare mi servirà o meno dopo.
- Si trova qui La Belva Oscura? - rompe la mia noia una voce minacciosa.
Alzato lo sguardo mi trovo a fissare un tizio molto poco rassicurante.
Il ragazzo, dai capelli neri, è pure vestito tutto di nero.
Non ha caldo?
Non è però l'abbigliamento a renderlo così inquietante, ma le bende qua e la, una cicatrice su una guancia, gli occhiali da sole e la sigaretta accesa in bocca.
- Ehi, bionda! Ho parlato con te! È qui La Belva Oscura? -
Abbastanza intimorita mi alzo - Non so di chi tu stia parlando.. -
- Che palle! Un ragazzo castano, veloce come un fulmine, letale come una vedova nera e considerato il più forte della zona! Sta qui? -
Solo "castano" può essere in linea con Michiro, ma sentito il resto mi convinco che sia impossibile che si tratti di lui.
- No, mai visto! -
Forse un vicino?
Magari ha sbagliato piano.
- Eppure le informazioni erano affidabili! Ehi! Non è che stai proteggendo quel tizio?! -
- Eh?! Non ho davvero idea di chi tu stia parlando! Sto aspettando un mio amico, che non assomiglia minimamente alla tua descrizione! È allegro, spensierato, dolce e gentile! Non ricorda nemmeno di striscio la letalità di un ragno! -
Voglio uscire da questa situazione.
Preferivo la noia di poco fa a tutto questo.
Per quanto riuscirò a sostenere la conversazione?
Me la sto facendo parecchio sotto.
- Uhm.. che cazzo! Pensavo di averlo finalmente trovato! - sbuffa scompigliandosi i capelli.
E poi.. come può pensare di trovare una persona se nemmeno ha il nome?
Perché di certo "Belva Oscura" non è il vero nome di chi cerca.
- Un altro buco nell'acqua! Che rottura! Senti bionda! - mi richiama all'ordine - Se mai trovassi il tipo che cerco digli che il Demone Di Sangue lo cerca! -
- Ehm.. ok.. - ribatto confusa.
Dubito che mai vedrò il tizio che cerca, però meglio assecondarlo dicendogli di si.
- Non mi va che anche dopo la sua fuga si dica ancora che è lui il più forte! -
Dopo qualche altra lamentela tra sé decide finalmente di andarsene.
Solo quando sono di nuovo sola mi rendo conto di quanto mi abbia spaventata la presenza di quel tipo.
Sto tremando come una foglia.
Facendo dei grandi respiri mi siedo cercando di calmare il cuore.
Oddio.. sono viva.
Che paura.
Questa gliela rinfaccio a Michiro.
Dopo qualche altra ora di pacifica noia vado con la signora Bolden a prendere il piccolo.
L'ho accompagnata così da memorizzare la strada per le prossime volte.
Appena Ryota mi vede corre ad abbracciarmi.
- Sorellona!! -
- Ciao, cucciolo! -
- Vedo che vai molto d'accordo con Ryota! Ti sarà utile per convincere quel testone! - mi sussurra la donna.
Ha ragione e anche se mi spiace per il piccolo penso che mi farò aiutare da lui.
Lungo il tragitto chiacchiero parecchio con Ryota e la donna, ma tornati agli appartamenti decido di stare ancora fuori.
- Ma sei sicura? Mancano ancora due ore! - mi fa notare la signora.
- Sicura! Devo far bene leva sulla sua coscienza! -
- È una tattica singolare, ma sai che potrebbe funzionare? -
- Lo spero bene! -
- Non entri a giocare con me? - chiede Ryota con vocina dolcissima.
- Vorrei, ma devo aspettare quel testone del tuo fratellone! Se poi mi lascerà entrare in casa giocheremo insieme, va bene? -
Anche se dispiaciuto annuisce.
Ultima attesa!
Evviva, siamo in dirittura d'arrivo.
Spero che funzioni tutto questo.
- Sei ancora qui?! Scherziamo?! - sbraita appena mi vede.
Mi stavo quasi per addormentare, che cavolo.
Alzandomi sbadiglio - Sono anche io felice di vederti! -
- Ma da quanto sei qui? -
- Da stamattina! -
- Sei forse impazzita?! - mi guarda come fossi davvero pazza.
- No, affatto! Ma odio quando mi dicono di no! -
- Ti svelerò il segreto dei segreti! A volte non si ottiene ciò che si vuole! Capita di ricevere dei no nella vita! -
- Oh, lo so! Ma sono una che prima di arrendersi usa tutte le sue carte! Non ho ancora giocato tutto il mazzo quindi mi avrai ancora tra i piedi! -
- Fragolina, sei tanto simpatica quanto irritante! Non sei stata qui tutto il tempo da stamattina, vero? -
Mi supera per andare all'appartamento della vicina.
- Mi sono allontanata solo per andare con la signora Bolden a prendere Ryota! -
- Mi prendi in giro? E il pranzo?! - si volta di scatto.
- Me lo ero portato da casa! -
Dal suo sguardo combattuto capisco quanto il mio piano stia funzionando.
Mi sento un po' in colpa, ma voglio che mi lasci aiutarlo.
- Grace, al diavolo! Devi proprio fare così?! -
- Dovrei farti io questa domanda! Non puoi farti aiutare e basta? -
- È la mia vita.. perché non mi lasci fare come credo? - mi supplica con lo sguardo.
Quello sguardo va dritto a segno, ma non devo cedere.
- Sarà anche la tua vita, ma ciò che fai incide anche sulle persone che tengono a te! Questo comportamento porta sofferenza anche al piccolo Ryota.. ti vuole bene e vuole vederti felice e rilassato! -
- Io sono felice! -
- Ma non rilassato! Hai bisogno di darti tregua ogni tanto, ne ha bisogno la tua psiche e il tuo corpo! -
Sospirando mi si avvicina.
- Ti prego.. va a casa.. - sussurra poggiando la fronte sulla mia.
Il mio cuore inizia a galoppare.
Grace no.. devi aiutare non emozionarti per cose del genere.
- Non voglio.. voglio aiutarti! -
- Devo farlo da solo! Devo! - ribatte sospirando nuovamente.
Devo?
- Perché devi? Non c'è nessuno che ti obbliga o ti costringe con una pistola sulle tempie! -
- Devo perché devo! Mi rende felice che tu sia così preoccupata per me, ma sto alla grande! Non sono crollato in tre anni buoni, perché dovrei farlo ora? -
- Sei davvero cocciuto! Però io non mollo! - borbotto.
- Devo andare a prendere Ryota, puoi tornare a casa da sola o hai bisogno che ti accompagni? - si tira su.
- Mi mandi di nuovo a casa, eh? Pensi che non tornerò domani? -
- Spero che a breve tu desista! - sospira.
- Non mi sono fermata dopo quello strano incontro, figurati se mi fermo perché me lo dici tu! -
- Che strano incontro? - mi fissa sull'attenti.
- Un tizio stranissimo! Sembrava un delinquente e cercava una certa persona dal soprannome "Belva Oscura"! Un delinquente pure questo, ma ha di certo sbagliato posto! Era scocciato di aver avuto una soffiata sbagliata, ma sono affari suoi! Ha detto di chiamarsi Demone Di Sangue! Era davvero inquietante e terrificante! - rispondo ricordando il tutto.
Quando poi guardo il ragazzo lo vedo rigido come un palo, poi.. mi afferra per le spalle.
- Sei forse impazzita?! Dopo un incontro così avresti dovuto scappare a gambe levate! Anzi.. avresti dovuto fuggire non appena l'hai visto! Ce l'hai il cervello dentro la testa o il cranio ti serve solo per reggere i tuoi bei capelli?! - mi sbraita isterico.
- Ehi!! Piano con gli insulti! Che ti prende?! Aveva sbagliato posto e persona! Non rischiavo nulla! -
- Sì, come no! Che ne sai? Poteva anche essere il tipo che si approfitta delle donne fregandosene del loro consenso! -
Ah.. onestamente non ci avevo pensato, però.. che cavolo!
- Michiro! Se tu mi avessi fatta entrare in casa non lo avrei mai nemmeno incrociato! Non sono io pazza, ma tu cocciuto! -
- Grace, dannazione! Proprio non capisci, vero?! Dovevi tornare a casa!! -
- No, non capisco e mai lo farò! Almeno non finché non inizierai a parlare davvero e a farti aiutare! -
Mollandomi sbuffa scompigliandosi come un matto i capelli.
- Vai a casa! - quasi abbaia.
- No, io.. - mi blocca.
- VA A CASA!!! - urla come un pazzo.
Gli occhi furenti mi fanno rabbrividire.
Non l'ho mai visto così arrabbiato.
- Che sta succedendo? - appare la signora Bolden confusa.
Dietro di lei il piccolo ci fissa preoccupato.
Non voglio turbare Ryota.
Sospirando decido di mollare.. per oggi.
- Niente signora Bolden! Me ne sto solo andando a casa! -
- Eh?! Non resti a giocare? - scatta Ryo.
- Uhm.. la prossima volta, cucciolo! Promesso! -
Guardando il ragazzo, coi pugni serrati e lo sguardo fisso a terra, gli passo accanto.
- Non mi arrendo! - gli comunico prima di andarmene.
Quella sera non faccio che lamentarmi coi ragazzi della cocciutaggine del castano.
Che nervi.
- Gracy, ti suona il cellulare! - mi avverte mio fratello.
Oh, ha ragione.
Ma chi.. Michiro?
Che vuole?
Forse vuole cercare di convincermi a non andare domani?
Beh, non ci riuscirà.
Sbuffando rispondo - Michiro, dim.. -
- Gracy?! - scatta la vocina di Ryota.
Nel suo tono c'è una preoccupazione che mi allarma subito.
- Ryo? Che succede?! -
- Sorellona.. Micci.. Micci è.. - inizia a singhiozzare.
- Cosa?! Che c'è piccolo?! - mi alzo di scatto già preparandomi a partire.
- Micci è svenuto.. in salotto.. scotta.. - continua a piangere.
Ecco..
Lo sapevo.
Il limite è stato raggiunto.
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