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Capitolo XIX

- Grace? Che è successo? - scattano tutti appena aggancio la chiamata.

- Era Ryota! Michiro è svenuto, deve avere la febbre! - rispondo frettolosamente preparandomi.

- Posso disturbare nuovamente Yuuto? Ho bisogno di andare a casa di Michiro! - aggiungo agitata.

- Certo! Vuoi che ti accompagnamo? -

Mi blocco sul posto.

- Io.. io non lo so! Che devo fare? Non mi è mai capitata una cosa del genere? Fatico pure a ragionare! -

Due mani si poggiano sulle mie spalle e mi scuotono.

Alzato lo sguardo vedo Cecily - Devi andare da lui e accudirlo! Probabilmente è collassato come tuo fratello tempo fa, per affaticamento eccessivo! Gli serve riposo, cibi leggeri, liquidi e aiuto! Puoi farcela e se hai bisogno basta che ci chiami o puoi farci venire con te! -

Il mio cervello ricomincia a funzionare.

- Posso farcela! Meglio non riempirgli casa, ha bisogno di calma! -

- Già, vedi? Stai già ragionando! -

Ora che sono più calma sono anche più lucida.

Dieci minuti dopo sono davanti casa del ragazzo.

Dopo aver bussato - Ryo? Sono io! -

Il piccolo mi apre subito per poi gettarsi tra le mie braccia.

- Grace!!! Vieni!! Micci è a terra!! - singhiozza tirandomi la mano.

Arrivata in salotto trovo il ragazzo a terra.

Maledizione!

- Ryo.. come mai non hai chiamato la signora Bolden? - chiedo confusa cercando di alzare Michiro.

- Micci.. Micci era tanto arrabbiato dopo che sei andata via.. e preoccupato.. mi ha detto che dovevo stare attentissimo alle persone strane e assolutamente non uscire di casa.. Sorellona.. Micci starà.. bene?! - scoppia a piangere come una fontana.

- Ma certo Ryota! È solo stanco.. adesso lo portiamo in camera e vado a chiamare la signora Bolden, va bene? -

Asciugandosi le lacrime annuisce.

Portando un braccio del ragazzo sulle spalle realizzo il suo peso effettivo.

Ho cantato vittoria troppo presto.

Devo però farcela.

Ha bisogno di un letto, non del divano.

Con molta fatica riesco a portarlo, quasi trascinarlo, in camera.

- Oh, finalmente! Ora andiamo a chiamare la signora Bolden, ok? - prendo per mano il piccolo.

Suonato il campanello, la donna apre subito e si stupisce a vederci.

- Mi scusi.. Michiro è svenuto.. e io.. non so.. ecco.. -

- Cielo!! Tesoro, andiamo! - scatta subito verso l'appartamento.

- La ringrazio! -

Mentre la donna controlla il ragazzo scopro che è un'infermiera e come aveva detto Cecily, Michiro è crollato per affaticamento.

- Ah.. io glielo dico sempre che lavora troppo! Guarda qua che fa! Come mi fa preoccupare! - sospira.

- D-Doria.. Micci.. Micci non morirà, vero? - ricomincia a singhiozzare il bambino.

La donna lo abbraccia - Ma che dici? Ha solo bisogno di riposare! Ha la febbre, anche a te è capitato di ammalarti, no? -

Il piccolo annuisce.

- Ecco! Tanto riposo e il tuo fratellone tornerà come nuovo! -

- Davvero? -

- Davvero! Ora da bravo piccolo, posso chiederti di cambiare questa pezza ogni volta che diventa calda? Io e Grace andiamo a preparare da mangiare a te e a Michiro, ok? -

- Ok! -

- Sei un bravo fratellino! - gli accarezzo la testa prima di seguire la donna.

- Una minestra di riso per il malato, mentre per il piccolo qualcosa che lo faccia felice.. una cotoletta impanata e patatine fritte dovrebbero andare bene, vero? - mi sorride la donna.

- Uhm.. si.. -

- Puoi occuparti tu della minestra? -

- Certo.. -

Piena di preoccupazione inizio a preparare gli ingredienti.

- Grace? -

- Uhm..? -

- Non puoi cucinare in queste condizioni! -

- Eh? - mi riprendo fissandola confusa.

- Quando cucini trasmetti le emozioni al cibo, per questo non bisogna mai cucinare col broncio! -

- Io non ho il broncio! -

- Sei però preoccupata per Michiro! -

- Come potrei non esserlo? -

- Già, però vedi.. preoccuparsi ora non servirà a nulla! Concentrati sull'aiutarlo a guarire! -

Annuendo più convinta mi metto all'opera.

La minestra di riso mi è uscita bene a casa di Cecily ed Elise.

- Posso farti una domanda? - chiedo curiosa alla donna.

- Certo, cara! -

- Sono tre anni circa che i genitori dei due non ci sono più, giusto? -

- Giusto.. -

- In questi anni.. Michiro non si è mai ammalato? -

- No, al contrario! Però non badava alla cosa lavorando anche quando stava male! -

- Seria?! -

- Purtroppo si! Influenza o febbre che fosse veniva a chiedermi dei medicinali e andava avanti imbottito di pillole! - sospira.

- Ma.. è pazzo!! -

- Solo troppo consapevole delle sue responsabilità.. -

- Non dico che non debba essere responsabile, ma hai visto come è finita stavolta! Non può continuare a dire che può farcela da solo! -

- Confido in te, Grace! - mi sorride e io annuisco.

Dopo aver preparato i pasti lascio Doria, mi ha chiesto di chiamarla per nome, con Ryota mentre io sto con Michiro.

Poggiato il cibo sul comodino gli cambio la pezza.

Non devo pensare che sono nella stanza di un ragazzo, è malato.

Non importa che sia la camera del ragazzo che mi piace.

Guardandolo dormire pacifico non posso non ritenerlo uno stupido.

Stavolta però non potrà scappare, ho chiesto a Doria di telefonare ai suoi datori e di avvertirli che in questi giorni sarà assente dal lavoro.

Probabilmente si arrabbierà parecchio quando lo scoprirà, ma non può davvero essere convinto di poter andare a lavorare in queste condizioni.

Perché spingere il proprio corpo a tanto?

Cosa gli impedisce di farsi aiutare?

"Devo farlo da solo. Devo!" mi tornano in mente le sue parole piene di tormento.

Cos'è che lo tormenta?

- Perché non ti confidi? - sospiro.

Nel sonno lo vedo fare una smorfia per poi socchiudere gli occhi.

- Uhm.. perché sono in camera? - chiede tra se tutto assonnato e fiacco.

Appena volta il capo mi vede - Grace? -

- Buongiorno Re degli stupidi! -

- Non eri tornata a casa? Perché sono in camera? E Ryota? - si alza a sedere facendo cadere la pezza fredda.

- E questa? - la guarda come se non ne avesse mai vista una.

- Ero tornata a casa, ma Ryota mi ha telefonato tutto preoccupato, il suo fratellone stacanovista era svenuto in mezzo al salotto! Così sono corsa nuovamente qui! Ti ho portato io in camera, sei parecchio pesante! E Ryota è di la con Doria mentre io mi occupo di te! -

- Io.. sono svenuto? - si poggia una mano sulla fronte.

- Eh già! Ti ho detto che stavi arrivando al limite, ma non hai voluto ascoltarmi! -

- Ho la testa che scoppia.. - si appoggia alla testiera del letto.

- Ci credo, scotti! Devi avere un febbrone da cavallo! - gli porgo il termometro.

- Hai detto che la signora Bolden è qui? Perché l'hai chiamata per nome? -

- Perché me l'ha detto lei di farlo e si, è qui! -

- Come hai fatto a portarmi qui? -

Oh, cielo..

Nemmeno da malato riesce a calmarsi un attimo?!

Che domande!

È Michiro!

Ovvio che no.

- Ti ho trascinato per i capelli! Secondo te? - sbuffo incrociando le braccia.

- Oh, ecco perché ho mal di testa! -

- Eh.. ovvio! Dai misura la febbre e vedi di mangiare qualcosa! - gli indico il piatto.

- L'hai preparato tu? -

- Non è avvelenato, tranquillo! -

Gli parte un lungo sospiro.

- Non ho nemmeno la forza per dirti che non ce n'era bisogno.. -

- Era ora che iniziassi a cedere! -

- Tieni! - sospira dopo avermi dato il termometro.

- Hai quasi trentanove! Scommetto che stavi così già stamattina, sembravi uno straccio! Sei proprio incredibile! E non è un complimento! Ora mangia! - gli piazzo sulle ginocchia il piatto.

- Uhm.. non ho fame.. però l'hai preparato per me.. -

- Non devi mangiare perché ho cucinato io, ma per stare meglio! -

- Sto bene.. starò bene.. non voglio che vi disturbiate per me! -

- Ancora insisti? Non hai appena detto di non aver la forza per dirmi che non ce n'era bisogno? -

- Non ho detto quello infatti, ma che non mi va che dobbiate sprecare tempo per me.. -

- Chi ha detto o pensato di star a sprecare tempo? Dovresti aver capito che sono il tipo di persona che fa solo ciò che vuole! -

- Oh, l'ho capito fin troppo bene.. - serra i denti.

- Mangia, Michiro! -

Il ragazzo tenta di alzare il cucchiaio, ma lo lascia ricadere sbuffando.

- Uhm.. - mugugna e sbuffa.

- Se vuoi t'imbocco io! - mi offro per poi arrossire all'idea.

Il colpo fatale però me lo sferra lui arrossendo di rimando - N-No! Ce la faccio! - inizia a mangiare con ritrovata energia.

- Dopo mangiato prendi la medicina e ricorda che devi riposare! -

- Non posso! Domani lavoro e devo portare Ryo al campo estivo! -

- No, invece! Non devi lavorare domani! -

- Che vuoi dire? - si allerta subito.

- Che abbiamo avvertito i tuoi datori che sei malato! -

- Grace!! Che cazzo fai?! Perché t'intrometti tanto? -

- Al diavolo! Cosa pensi di fare in queste condizioni? Saresti solo un disturbo! In più recepisci lo stipendio anche durante la malattia! Mica sei in nero! - sbuffo irritata.

- Non è questo il punto! Non hai nessun diritto di fare così! -

- Me lo conferisco da sola questo diritto! E sappi che anche nel caso provassi a chiamare i tuoi datori.. ti lascerebbero a casa! Ho detto a Doria di specificare la tua testardaggine! -

- Grace, sei davvero..!! -

- Insultami pure! Non mi fai né caldo né freddo! Tu starai a riposo fino a quando questo bel termometro smetterà di segnare anche solo una tacca di febbre! -

- Non puoi decidere tu! -

- L'ho già fatto! Ora prendi la medicina! - gli sbatto in mano il farmaco e il bicchiere d'acqua.

- Sono stufa del tuo modo di fare! Non vuoi appoggiarti da solo? Ti carico in spalle a forza! -

Dopo aver preso la medicina sbuffa stendendosi sul letto e dandomi la schiena.

- Che palle.. -

- Accidenti Michiro! Fatti viziare un poco! Sei malato, riposa e lascia che siano gli altri a prendersi cura di te per una volta! Questo è il momento in cui non sarai tu ad occuparti di tutto e tutti! -

- Non sono d'accordo, ma tanto è inutile opporsi, no? -

- Vedo che inizi a capire! Dai, ora dormi! Ci penso io a Ryota! Tu puoi stare tranquillo! -

- Tranquillo.. è una parola.. - sospira.

- Sì, tranquillo! -

- Ryota deve fare il bagno prima di andare a dormire! E se non lo si controlla tende a non lavarsi i denti! Va a letto alle ventuno e mezza di solito! Non dorme se non gli leggo una favola, devo.. - si volta.

- Tu non devi fare nulla! Ci. Penso. Io! Lo lavo, vesto e metto a nanna! So leggere perciò non è un problema nemmeno la storia! -

- Uhm.. - mette il broncio.

- Ti è vietato uscire da questa stanza se non per andare in bagno! Chiaro? -

- E se avessi fame? - borbotta.

- Mi chiami e ti porto da mangiare! -

- Uhm.. -

- È inutile che continui a fare quella faccia! Non hai scampo! Stavolta riposerai a dovere, volente o nolente! -

- Mi sento.. agli arresti.. forzati.. - sbuffa mugugnando.

- Se devo arrivare a questo è solo colpa tua! -

- Ora dor.. oh, come non detto! - mi accorgo che si è addormentato.

Crollare così facilmente..

Poi ha il coraggio di dire di potercela fare.

Risistemata la pezza sulla fronte e portati via i piatti, spengo la luce per lasciarlo dormire in pace.

- Come sta Micci? - scatta Ryota preoccupato appena mi vede.

- È il solito testardo di sempre quindi bene! Ora sta dormendo! -

- È tanto stanco? -

- Eh, si! Dovremo far piano a prepararci per la nanna così da non disturbarlo! -

- Vuoi che ti dia una mano Grace? -

- Tranquilla Doria! Ce la faccio, ma.. se ho bisogno posso chiamarti? -

- Ovviamente! Sai dove sto! - mi sorride.

- Grazie infinite! - ricambio il sorriso prima che la donna torni a casa sua.

- Ora cucciolo ci facciamo il bagno e ci prepariamo per la nanna! -

- Sorellona, ma.. poi mi leggi la favola? Micci me la legge ogni sera! -

- Certamente! Me l'ha detto, leggeremo quella che vuoi! -

Il sorriso dolce che mi regala poi il piccolo mi fa sciogliere e finisco per abbracciarlo istintivamente.

Quaranta minuti dopo lascio la camera di Ryota che si è appena addormentato.

Devo lavare i piatti, sistemare un po' la casa e poi posso andare pure io a dormire.

Inutile dire che passerò la notte qui, sul divano.

Così al risveglio sarò già pronta per preparare il piccolo.

L'unica cosa che mi irrita è il fatto che non ho con me un cambio.

Sono corsa qui troppo di fretta.

Va beh, me ne farò una ragione.

Comunque non posso non pensare a tutto ciò che è accaduto oggi.

È stata una giornata davvero piena.

E Michiro lavora molto, ma molto di più.

Come cavolo fa?

Io mi sento piuttosto sfinita già così, ma dopotutto devo ancora prendere il giusto ritmo.

Spero che domani vada meglio, soprattutto sul frangente Michiro.

Voglio seriamente che si appoggi a me.

Posso farcela.

Voglio farcela.

Ho anche la sensazione che pure lui lo voglia, ma c'è ancora qualcosa che lo blocca impedendogli di lasciarsi andare.

Chissà cos'è.

Beh, lo scoprirò.

Non appena mi distendo sul divano crollo all'istante desiderando che il ragazzo inizi davvero a rilassarsi.

Voglio distruggere definitivamente quel muro invisibile che si frappone tra di noi e ci riuscirò.

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