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Capitolo II

Sbuffando mi alzo come ogni mattina.

Che noia questo dormitorio.

Mi tocca scendere alla mensa per avere la mia colazione.

E devo pure mangiare con le altre.

Non ci sono distinzioni tra classi sociali ed è davvero orribile.

In più stare qui equivale ad avere molte meno comodità rispetto a quando sono a casa.

Che due scatole.

Uscita dall'edificio, per avviarmi a scuola, mi stupisco nel veder mio fratello in attesa.

- Che ci fai qui? Vuoi forse farti perdonare per ciò che mi hai detto ieri? - sbuffo.

- Ciao Gracy, veramente sono qui per andare a scuola con la mia ragazza! - sorride allegro.

Talmente felice che mi irrita profondamente.

- Ah, e chi sarebbe? Non ho ancora avuto il piacere di conoscerla! -

- Veramente la conoscevi già! -

Il campanello d'allarme suona di nuovo e si rompe sentendo una voce inconfondibile alle spalle.

- Pierre! Che cavolo ci fai qui?! -

La castana, che sopporto tanto quanto la sua amica, corre incontro a mio fratello e gli piazza una mano sulla fronte.

- Hai ancora la febbre!! -

- Non è molta e odio perdere giorni di scuola! - sbuffa lui.

- Non m'interessa! Hai comunque la febbre e adesso te ne torni a casa a riposare! -

È un incubo.

Dev'esserlo per forza.

Mio fratello non può essersi messo davvero con Josephine.

Mi prende in giro, vero?

- Dai.. ormai siamo a fine scuola! - insiste Pierre.

- Appunto per questo! La settimana prossima abbiamo la gita, vuoi forse perderla? -

Per la prima volta da.. da sempre vedo mio fratello mettere il broncio come un bambino.

- No! Va bene! Hai vinto! - sospira cedendo.

Sconvolta?

No.. credo di essere molto più di questo.

Dopo qualche altro battibecco da coppietta Pierre se ne va salutandoci.

Rimasta sola con la ragazza la guardo allucinata mentre lei ricambia confusa.

- Grace, muoviamoci o arriveremo in ritardo! - mi sprona.

Riprendendomi la supero - Che vuoi da me? Chi ti ha detto di parlarmi? -

- Oh, beh! Fa come vuoi! Semplicemente ti ho detto l'ovvio perché mi sembravi un po' incantata! -

- Guarda che se stai cercando di fare l'amica dato che stai con mio fratello, sappi che non funziona! -

- Fare l'amica? Con te? No, grazie! Certo, mi piacerebbe andare d'accordo visto che sei la sorella del mio ragazzo, ma non sarò accondiscendente con te! E nemmeno ti vizierò od altro! Avrai a che fare con la stessa Josephine che hai visto fin'ora! -

Bloccandomi mi volto a guardarla.

- Ma che ci trova Pierre in te? - faccio una smorfia di disgusto.

Deve volersi vendicare.

Non vedo altri motivi per stare con lei.

È così priva di gusto rispetto a lui.

- Chissà! - fa spallucce sorridendo.

Sorridi finché puoi.

Quando ti schiaccerà non farai più quella faccia.

- Grace, dato che io non posso entrare nel dormitorio maschile.. puoi andare tu a controllare che Pierre non faccia cavolate tipo lavorare come uno stacanovista? -

- Perché mai dovrei?! -

- Forse perché è tuo fratello? - mi guarda sconcertata.

- E quindi? Mica sono la sua balia! E se ha bisogno può usufruire di molti dipendenti che possono accudirlo! -

La ragazza si fa cupa.

- Sei seria? -

- Assolutamente, perché non dovrei? -

- È tuo fratello! Sta male e dovresti avere a cuore la sua salute! -

- Mi pare ovvio, infatti gli chiederò stasera come sta! -

- Aver a cuore la sua salute vuol dire che vuoi aiutarlo perché stia bene! Facendo il possibile, come preparargli i pasti o mettergli pezze fredde sulla fronte! -

- Perché dovrei cucinare per lui quando ci sono le cuoche? E una pezza? Può farlo da solo, deve per forza farlo qualcuno? -

- Tu.. quanto puoi essere egoista?! - sibila arrabbiata.

Che ho detto di male?

Ho ragione.

- Non è il punto se può farlo o meno qualcun altro! Quando ami una persona cerchi di fare il possibile per farla star bene! Anche i piccoli gesti contano! -

- I piccoli gesti sono inutili! È quando ricevi tanti regali e tanta attenzione che capisci di essere amata! -

- È inutile parlare con te! Vado avanti! - schiocca la lingua scazzata prima di piantarmi in asso.

Guardando la sua schiena rigida mi monta una rabbia pazzesca.

Giudicare.

Non sanno far altro che giudicare.

Il mio modo di pensare non è sbagliato.

Dopo scuola Beth e Francine m'invitano a fare un giro in centro.

Irritata come sono ho proprio bisogno di distrarmi con dello shopping.

Peccato che, proprio durante il giro, vediamo Josephine e Cecily.

- Stanno per entrare in quel negozio Otaku! Che robe! - storce il naso Beth.

- Perché non entriamo per spiarle? - propone Francine.

- Eh? Vuoi entrare li?! -

- Perché no! Così magari possiamo scoprire qualche loro segreto! -

E così ci ritroviamo per davvero all'interno di quel negozio.

Le due scappano a pedinare le ragazze mentre io sto ad osservare tutto accanto alla cassa.

- Serve aiuto? - irrompe una voce.

- Eh? Ah.. no, grazie! - liquido il cassiere.

Lui sorridendo confuso annuisce.

Poi però ci ripenso..

Forse lui potrebbe darmi delle informazioni.

- Anzi, si! Sei il proprietario del negozio? -

Il ragazzo scoppia a ridere lasciandomi di sasso.

Che ho detto di divertente?

- No, sono solo un dipendente! - risponde quando la risata finalmente inizia a scemare.

- Capisco.. lavori spesso qui? -

- Abbastanza, perché? -

- Conosci le due ragazze che sono entrate prima di noi? -

- Cecily e Josephine? Certo che le conosco! Ma.. scusami, tu sei? Oh, io sono Michiro comunque! - si indica la targhetta.

Detesto che un semplice commesso si metta al mio stesso livello dandomi del tu, ma ormai è tardi per farglielo notare.

In più visto che voglio informazioni meglio non apparire antipatica.

- Grace! - rispondo solo.

- Sei amica di Cecily e Josephine? - sorride.

Quanto è allegro.

È il tipico comportamento cordiale per attirare clienti?

Eppure sembra così di suo.

- Più o meno! - rimango vaga.

- Sei qui per far loro compagnia? O volevi consiglio su qualcosa? -

Sbarro gli occhi.

Comprare qualcosa?

Qui?

Siamo pazzi?!

Grace, sii cordiale.

Sii furba.

- Non saprei, non solo molto pratica di questo mondo! Vengono spesso qui? -

- Cecily si! È la miglior cliente del negozio! Josephine a volte l'accompagna! -

Un attimo..

Che era quel tono melenso nel pronunciare il nome della castana?

- Ah, si? Pensavo che anche Josephine fosse interessata ad anime e manga! -

- Sì, ma non quanto Cecily! Josephine ne è stata contagiata per l'entusiasmo dell'altra! -

Sì, quando la nomina cambia proprio tono.

Guardandolo noto che fissa un punto preciso e seguendo il suo sguardo vedo che sta osservando proprio la ragazza.

Uno sguardo che non lascia spazio a dubbi.

È cotto.

Perfetto..

La mia mente inizia ad elaborare come usare tale cosa a mio favore, ma prima voglio una conferma.

- Ti piace Josephine? -

Il ragazzo volta di scatto la testa arrossendo come un peperone.

- Eh? Cosa.. no!! -

- Non m'inganni caro! Ti si legge in faccia! -

Distogliendo lo sguardo sospira.

- Sì, beh.. sono comunque stato rifiutato! -

- E perché? Sembri un ragazzo così simpatico! - lo lusingo.

Devo ingraziarmelo.

- È innamorata di un altro! C'è poco da fare! - mi fa un sorriso tirato.

- C'è poco da fare? Vai li e prenditela! - sbuffo.

Che discorso è il suo?

Se vuoi qualcosa lo prendi.

Se lo vuoi davvero utilizzi qualunque mezzo.

- No, lei è felice! -

- Ma tu no! - gli faccio notare.

- Non è proprio così, sono un po' malinconico, ma sto bene! Finché lei continua a sorridere così come posso non essere felice per lei? - sorride.

Sorride davvero.

Che problemi ha questo ragazzo?

Come può davvero essere felice che la ragazza che ama sia innamorata di un altro?

- Puoi! Puoi perché non sta con te! In amore vince il più egoista! Quello che mette davanti i propri desideri è colui che esce felice! - mi lascio trasportare fin troppo dal discorso.

Sono ancora arrabbiata per come è finita con Adam.

E cosa, quella faccenda, ha portato.

- No, io penso che amare sia proprio il contrario.. è normale avere pensieri egoistici, però bisogna riuscire a far sovrastare il sentimento che nasce quando ami! Quello che vuole vedere quella persona sempre felice e sorridente così finisci per mettere i suoi sentimenti di fronte ai tuoi! Però ammetto che forse c'è una goccia di egoismo anche in quello dato che vuoi il suo sorriso perché fa star bene te! -

- Non sono d'accordo! Come puoi essere felice se non sei tu il motivo di quel sorriso? -

- Ma non conta chi lo causa! Certo, fossi io sarei più felice, ma anche così va bene! Cioè.. guardala! - la indica sorridendo.

La castana sta guardando una mensola mentre parla con Cecily.

Sorride allegra prima di ridere per qualcosa detto dall'amica.

- Cosa devo vedere? -

Non capisco dove vuole arrivare.

- Non vedi com'è serena? Vedendo quel sorriso beato anche il mio cuore sta in pace! Soprattutto quando sorride così! Perché dovrei lasciarmi sopraffare da sentimenti negativi? Sono solo inutili e mi farebbero vivere male! Poi da quando Josephine ha ammesso di essere innamorata ha ricominciato a parlare normalmente con me! Prima si faceva troppe premure, quindi insomma.. ho guadagnato anche io qualcosa! -

- Ma non ciò che davvero volevi! -

Il ragazzo sorride impacciato come se non sapesse più cosa dirmi.

Perché sembra che sia io quella che non ragiona?

Ha lui un modo strano di pensare.

Cerco di pensare ad altro da dire quando mi piomba addosso Beth.

- Grace, dobbiamo andare! -

- Eh? Perché? -

- Stanno per uscire! - mi sussurra all'orecchio Francine.

Voltandomi verso Michiro - Scusa, dobbiamo andare! Ciao! -

- Nessun problema! Ciao! - ricambia ancora sorridente.

Fuori dal negozio ricevo il resoconto da parte delle ragazze.

Non hanno scoperto molto dato che non capivano più della metà di ciò che dicevano.

Quindi insomma.. è stata una cosa inutile.

Per tutta la giornata non faccio altro che ripetermi in testa la conversazione col cassiere.

Davvero.. come può sorridere così pacificamente?

Sembrava davvero felice.

Però è impossibile.

Non ha senso.

Nessuno è così altruista.

La gente finge solo per apparenza.

"No, io penso che amare sia proprio il contrario.. è normale avere pensieri egoistici, però bisogna riuscire a far sovrastare il sentimento che nasce quando ami! Quello che vuole vedere quella persona sempre felice e sorridente così finisci per mettere i suoi sentimenti di fronte ai tuoi!" mi tornano le sue parole.

Che sciocchezze!

Scommetto che ha passato giorni e notti a rodersi di tutto.

Non basta un sorriso per essere felice.

Possesso.

È quando sai che quella persona è tua soltanto che ti senti appagato e soddisfatto.

Non sacrificandosi per gli altri.

Così funziona il cuore umano.

Il giorno dopo esco di nuovo con Beth e Francine.

- Possiamo passare un momento nel negozio "Dolci Creazioni"? - chiede Francine.

- Oh, come mai? Non è quel negozio di peluche? - domando fingendo di non ricordare bene.

So esattamente cosa vende, figuriamoci il contrario.

- Si, quello! A breve sarà il compleanno della mia sorellina! Mi aiutate a trovarle un regalo in quel negozio? -

Esaltata di poter aiutare in un campo che ben conosco mi lascio trasportare troppo.

- Ma certo! - scatto.

La ragazza dopo uno sguardo confuso sorride e ci avviamo.

Appena entro nel negozio mi sembra un sogno.

Bellissimi peluche ovunque.

Soffici e profumati batuffoli di tenerezza.

- Che cosa piace alla tua sorellina? - inizio.

- Eh.. bella domanda.. non ne ho idea! Però ha cinque anni! Uno varrà l'altro, no? -

- No, affatto! Ogni peluche artigianale ha le sue peculiarità! Tessuti, cuciture, tecniche dei vari creatori! -

- Oh.. non lo sapevo.. - mi guarda sconcertata.

Cazzo..

Ho esagerato.

Ho lasciato trasparire la mia mania.

- Però si.. per una bambina non farà differenza! - cerco di rimediare.

- Facciamo un giro! Sono tutti carini, sarà difficile scegliere! - si guarda attorno Beth.

E così ci dividiamo per setacciare meglio il negozio.

Meno male, così non dovrò contenermi non avendole affianco.

Però questo è anche uno svantaggio perché finisco per esaminare un elefantino di uno dei miei artigiani preferiti.

È così carino.

Vorrei comprarlo, ma come potrei spiegarlo alle ragazze?

Dire che un mio parente compie gli anni sarebbe troppo sospetto.

Avrei dovuto dirlo prima perché la cosa potesse sembrare fattibile.

- Serve una mano? - mi chiede qualcuno, ma sono fin troppo concentrata.

- No, grazie! -

- Sembra piacerti molto questo peluche! -

- Come potrebbe non piacermi? È di Princessa! Le sue cuciture praticamente invisibili.. i tessuti sintetici, ma al pari di un pelo vero quanto a morbidezza.. poi ogni sua creazione sembra quasi che abbia un'anima propria! Sono più che meravigliosi i suoi peluche! Però da qualche anno ho notato che ha cambiato leggermente stile! Sono quasi diventati ancora più.. vivi! -

Dopo un silenzio stupito..

- Però.. ne sai molto! - ribatte divertito e sento chiaramente il sorriso sbarazzino.

Solo in quell'istante mi rendo conto di ciò che sto facendo.

E poi.. la voce è familiare.

Voltandomi sgrano gli occhi - Michiro! -

- Grace! - sorride allegro.

- Io.. ecco.. che ci fai qui? - cerco di sviare il discorso.

- Lavoro! Sono un commesso! -

- Come? Anche qui? -

- Sì, i giorni pari da "Otaku Land" e quelli dispari da "Dolci Creazioni"! -

- Oh.. capisco! -

Accidenti.

Perché tra tutti proprio lui?

- Ti piacciono molto i peluche, vero? -

E ora che dico?

Non mi va di mentire.

Io li adoro e mi fa male dire il contrario.

- Più o meno! - rispondo in fine.

- Davvero? Mi sembravi piuttosto coinvolta a guardare questo! Sai pure chi è la creatrice! -

- Uhm.. - mugugno poggiando il peluche.

Sono stata beccata.

- Ehi! Perché fai quella faccia? Non era mica un rimprovero! Eri carina mentre analizzavi l'elefantino! Avevi un sorriso davvero beato! -

- No.. stavo pensando ad altro! -

- Perché menti? Non c'è nulla da vergognarsi se ti piacciono! Mi sembra quasi come se tu stessi cercando di nasconderlo! -

Perché.. perché cavolo te ne sei accorto?

- Io non sto mentendo! -

- Mm.. forse sbaglio io! Però fatti dire che avere una passione non deve essere motivo di vergogna! Cioè.. capisco collezionassi teste di animali uccisi da te.. quello sarebbe da malati, più che da vergognarsi! Però che ti piacciano gli animali di pezza non fa male a nessuno! Poi ammettiamolo.. - afferra l'elefantino di prima - Come si fa a non trovarli carini? Quindi vedi di rilassarti! -

Piazzando davanti al viso il peluche lo agita come si fa con i bambini per attirare la loro attenzione.

E ci sta pure riuscendo.

Quell'elefantino è troppo carino.

- Grace, abbiamo trovato! - sussulto sentendo Beth alle mie spalle.

- Ah, si? Cosa? -

- Questo gattino grigio! - mi mostra il prescelto, Francine.

- Oh, che carino! - sorrido.

- Uh.. un elefante? La ringrazio, ma a mia sorella non interessa roba del genere! - storce il naso a Michiro che sta ancora affianco a me col peluche.

- Va bene, mi scusi! - sorride rimettendolo a posto.

- Possiamo andare a pagare questo? -

- Alle casse c'è il capo! -

- Perfetto, grazie! - le due si avviano per prime.

Io sono indecisa.

Continuo ad alternare lo sguardo dal peluche alle ragazze.

Che faccio?

Poi mi viene un'idea.

Afferrandolo lo consegno al ragazzo.

- Lo puoi spedire al castello di Maara questo fine settimana? -

- Ah, ma allora.. ecco! Tutto si spiega! - sorride gioviale.

- Cosa si spiega? -

- Tu sai così tanto perché sei la cliente che ordina i peluche per farseli spedire a casa! -

- Non ho idea di cosa tu stia parlando, ora devo andare! -

Dopo un rapido saluto scappo via.

Spero seriamente che questa cosa non mi si ritorca contro.

Ci mancherebbe solo questa.

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