Dopo un'estenuante scambio di colpi Tatsumi si trovava con le spalle al muro e privo di forze, mentre il suo avversario per la prima e probabilmente ultima volta aveva scoperto la guardia. La frustazione ed il rimorso di non essere riuscito a salvare il fratello iniziarono a farla da padrone nell'animo di Tatsumi che non vedendo una via di scampo alla situazione in un ultimo disperato gesto infila la mano in tasca fino a trovarla. La campanella che Orion si portava sempre dietro dovunque; durante la sua rocambolesca fuga da Munakata prima di perdere definitivamente i sensi a causa della ferita che quest'ultimo gli aveva inflitto in battaglia, mentre era ancora in uno stato semi-cosciente era passato di fianco al cadavere del suo maestro e l'unica cosa che era riuscito a recuperare era proprio quella campanella che per Tatsumi oramai incarnava in tutto l'anima del suo insegnante. Al suo tocco una moltitudine di immagini dei giorni felici che aveva passato al villaggio insieme ai suoi amici e a suo fratello gli attraversarono la mente come una burrasca scuotendolo nel profondo e facendogli provare un'enorme senso di vuoto, come se fosse rimasto solo al mondo, anzi per meglio dire come se oltre a lui esistessero solo spettri bianchi con cui era impossibile interagire. E così ad un tratto realizzò. Realizzò che non era giusto, aveva già perso il suo villaggio. Il suo maestro. I suoi amici. Non poteva permettersi di perdere anche suo fratello, così con tutta la forza che aveva in mano strinse la campanella tanto che ad un certo punto gli sembrò che stesse per rompersi. Poi per frenare la sua caduta puntò il piede e mentre urlava:"Dannazione Tyki! Per quanto tempo ancora hai intenzione di dormire e farti sfruttare dagli altri per i loro interessi! Sveglia è ora di reagire!". Terminata la frase Tatsumi colpì con un pugno il fratello in piena faccia ed al contatto la campanella di Orion che Tatsumi teneva ancora in mano rivelò il suo suono soave. Quel semplice "Driin" come una trivella iniziò a farsi strada nel subconscio di Tyki fino ad arrivare dove era stato relegato il suo animo per poi liberarlo. In seguito a questo fenomenale colpo i due fratelli caddero entrambi al suolo ormai esausti e privi di forze, ad un primo sguardo sembrava che lo scontro fosse finito in parità, ma dopo una breve riflessione apparve ben chiaro chi aveva trionfato dei due. Infatti Tatsumi era riuscito finalmente ad riavere indietro suo fratello. Ancora ansimante Tyki disse:"Certo che potevi metterci un po' meno forza nel pugno, credo che tu mi abbia rotto il naso", a questo commento Tatsumi rispose:"Stai tranquillo col tempo guarirà al contrario di questo (indicando il punto in cui il fratello lo aveva trafitto a tradimento con la spada) che lascerà una brutta cicatrice". Alle parole taglienti del fratello Tyki rispose:"Touchè fratello, mi dispiace, ma comunque come hai fatto a trovarmi?". Per esaudire la curiosità del fratello Tatsumi disse:"Mi hanno aiutato", "Chi?" chiese Tyki. Tatsumi rispose:"Le due ragazze che mi hanno salvato, sai fanno parte di una squadra assassina chiamata night raid che uccide obbiettivi sensibili per l'armata rivoluzionaria e dietro pagamento", a queste rivelazioni Tyki reagì dicendo:"Ma è terribile!", la risposta di Tatsumi non si fece attendere e appena il fratello ebbe finito di parlare il ragazzo disse:"Al contrario io credo che i night raid siano quello di cui questo impero al momento ha bisogno, ai piani alti la corruzione la fa' da padrone per cui l'unica contromisura attuabile è quella di rovesciare l'attuale gerarchia di comando". A quel punto Tyki che non riusciva a credere a ciò che sentiva disse:"Ma in questo modo causerai una rivolta e moriranno migliaia di persone! Sarà un massacro!", dopo aver ascoltato ciò che il fratello aveva da dire Tatsumi si alzò in piedi e sovrastando Tyki con tutta la sua mole gli disse:"Senza sacrifici non arriveremo mai da nessuna parte e continueremo ad essere schiavi di questo sistema, io ormai ho presso la mia decisione, questo è l'unico modo per salvare Sayo ed Ieasu e vendicare il maestro; quindi sei con me o contro di me?". Finita la frase Tatsumi porse la mano al fratello per aiutarlo ad alzarsi e mentre quest'ultimo si issava disse:"Credo di capire, va bene! Ti aiuterò". Appena Tyki ritornò in piedi Tatsumi gli si appoggiò addosso tremante dal dolore, infatti il sangue usciva dalla ferita che gli aveva procurato il fratello come un fiume in piena e l'emorragia non accennava ad arrestarsi, così dopo aver medicato il fratello Tyki si passo un suo braccio dietro la schiena e insieme i due iniziarono a tornare indietro verso Akame. Però quando aprirono la porta si trovarono davanti una scena orribile in cui Cornelia stava per uccidere Akame.