22.
"È pronto! Troy! Danny! Datevi una mossa." Grida mia madre dalla cucina. Io e mio fratello scendiamo contemporaneamente le scale per poi arrivare in cucina, prendere posto e pranzare.
"Papà, credo che questa sera esco." Gli dico.
"Dove vai?"
"A casa di Clark, serata tranquilla, credo resterò a dormire lì, c'è anche Trisha."
"Trisha è stata proprio un tesoro a farti recuperare l'insufficienza in filosofia!" Ricorda mia madre.
"È una brava ragazza." Dice mio padre.
"Ma quindi posso andare da Clark?"
"Sì, puoi. È stato proprio educato ieri sera per quanto siamo rimasti." Afferma mamma.
"Troy... tu non dici niente?" Chiedo stranita a mio fratello e ci voltiamo tutti verso di lui. Ci guarda, posa la forchetta, finisce di masticare per poi estrarre il portafoglio dalla tasca posteriore dei suoi jeans. Tra le sue mani c'è un profilattico che mi passa.
"Proteggiti." Dice per poi ricominciare a mangiare.
"Troy. Vai al college ed hai il quoziente intellettivo di una scimmia?" Gli chiede mio padre. Io non proferisco parole. Ci sono rimasta di merda come mia madre.
"Sono troppo giovane per diventare zio."
"Credo che questo non sia un tuo problema e nel caso tu non lo ricordassi ha 16 anni."
"E l'imene distrutto." Specifica mio fratello. All'espressione completamente persa di mio padre Troy guarda me e mamma.
"Ma come lui non lo sa?" Chiede.
"Ma dai! Non lo sa Clark, non lo sa papà! Danny, non credo tu abbia fatto da sola." Ride.
"Troy tu sei stupido." Gli dico.
"Oh! Come mi fa male il cuore! E poi da quando non posso dire la verità? È quello che mamma e papà mi hanno insegnato." Finisce il piatto. Si alza e si stiracchia.
"Faccio una partita alla play." Dice per andare in soggiorno.
"Papà io-" Faccio per parlare.
"Tu resti a casa questa sera. Ringrazia che non ti levo il viaggio solo perché ti è stato fatto un regalo. Rochelle non mi va più di mangiare." Dice in finta pacatezza per alzarsi da tavola.
"NON INIZIARE CON LA LAGNA, TI PREGO!" Grida mio fratello dal soggiorno.
"Ma vaffanculo." Sussurro.
"Troy ha ragione Danny. Non c'è nulla di male a dire la verità. Soprattutto dirla a se stessi." Io e mamma finiamo il piatto per poi sparecchiare ed io vado nella mia camera. Dopo due ore sento qualcuno che bussa alla porta e senza aspettare una risposta entra. È Troy.
"Chi è stato."
"A fare che?"
"A distruggerti l'imene"
"Non lo saprai mai."
"Tu credi? Lo saprò comunque, ho i miei agganci. Se me lo dici tu però è meglio."
"Troy sono stufa di tutto questo." Sbuffa.
"Non posso aiutarti se tu non collabori."
"Non voglio essere aiutata e anche se fosse non capisco come dire a papà che non sono vergine possa aiutarmi."
"Perché devi renderti conto di ciò che fai e delle conseguenze che comporta."
"Tu non badi mai alle conseguenze Troy. Ti ho parato il culo in tutte le tue cazzate quando eri al liceo e tu anziché ricambiare il favore fai di peggio."
"Tu non capisci Danny."
"E invece è proprio perché capisco che ti voglio fuori di qui."
"Noi due siamo a livelli diversi." Mi dice.
"Mi sembra ovvio! Io non ho ma fatto un tiro di canna a differenza tua che te le fumavi ad ogni festa a cui andavi. E ci vogliamo ricordare di Briana? Non vuoi essere zio ma potevi essere padre. Prova solo ad immaginare come saresti ora se solo non fossi protetto da quella buona stella che ti rende immune a tutto. Un padre tossico-dipendente."
"Se Briana non avesse perso il bambino io mi sarei preso le mie responsabilità."
"QUALI RESPONSABILITÀ TROY?! TU NON TI RENDI CONTO! DAI FIATO ALLA BOCCA MA PUOI SOLO LONTANAMENTE IMMAGINARE COSA SIGNIFICHI ESSERE PADRE! HAI FATTO MOLTI PIÙ SBAGLI DI ME! NON PUOI FOTTUTAMENTE FARMI LA MORALE!" Sbotto.
"Danny. Dobbiamo aspettare che succedano le cose per spaventarci?" Mi chiede.
"Lasciami vivere la mia vita, imparerò dai miei errori come hai fatto tu. Puoi pensare solo a te stesso come hai sempre fatto?"
"Non ho mai pensato solo a me stesso Danny, non l'ho mai fatto."
"E cosa avresti fatto per me?"
"Mi sono comportato come un coglione così sarai sempre la figlia perfetta. Pensa, sono il primogenito maschio eppure preferiscono te."
"Non mi serve essere la preferita dei miei genitori."
"Quando erano in difficoltà economica mamma e papà, perchè sì, non lo sai, ma lo sono stati; "Non potevano mica far preoccupare la piccola Danny o non comprarle quel vestitino!" E quindi hanno prosciugato il mio fondo per il college. Tutti i soldi che erano destinati al mio college sono stati spesi ed io oltre a studiare per avere la borsa di studio devo anche lavorare Danny. Ma tu non lo sai questo, pensavi solo a piangere per quei ragazzini del cazzo che ti sfottevano, non pensavi mica a tuo fratello che si fa il culo per studiare e per lavorare cosicché non venga prelevato un solo centesimo dal tuo fondo per il college. Ebbene sì Danny, il tuo egoista fratello ti sta assicurando un futuro agiato." Mi dice amaro per poi uscire dalla stanza sbattendo la porta.
Non posso dubitare delle sue parole, Troy è tutto fuorché un bugiardo ed io invece sono solo una lagna.
Spazio Autrice.
Che capitolo pesante. Troy è un eroe a quanto pare e Danny ha esagerato. Comunque per il prossimo capitolo 25 visualizzazioni e 7 stelline, sì mi sto allargando ma il tempo manca e sta per iniziare la scuola e questi ultimi giorni mi servono per finire alcune cose. Tra l'altro io vado al liceo Cheers quindi gli aggiornamenti saranno molto più lenti da quando inizierà la scuola.
- Canzone del giorno?
Bye Bye <3
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