Dubita che di fuoco sian le stelle, dubita che si muova il sole, dubita che la verità sia menzogna, ma non dubitare mai del mio amore.
-William Shakespeare!

Lara's pov
Siamo ancora nella stessa posizione di dieci minuti fa, io seduta sulle sue gambe con la testa nell'incavo del suo collo e lui con le braccia strette a me e il respiro affannoso.

So che non è stato facile per lui raccontarmi ogni cosa, ma sono felice che l'abbia fatto. Che finalmente si sia aperto con me.

Questo mi fa capire quanto io sia diventata importante per lui.

Ancora non riesco a credere al fatto che sia stato proprio Bob a prendersi cura di lui in tutti questi anni.

È diventato praticamente un padre per lui ed ora riesco anche a capire come mai ci sia tutta quella confidenza tra i due.

Mi ha detto che è rimasto a vivere con Bob fino ai diciotto anni, poi si è trasferito qui.

Finita la scuola Bob la lasciato lavorare nel suo supermercato, all'inizio era difficile, mi ha detto che litigavano spesso ma poi i bollori si sono calmati.

Con gli occhi pieni di lacrime e la mascella serrata mi ha confidato che deve davvero tanto a Bob, e di quanto bene gli voglia.

Forse anche io dovrei confidarmi con lui, dovrei dirgli tutto ma non so come la prenderebbe.

E se a conoscenza di ciò mi lasciasse? Come starei io? Come sopravviverei?

Sento il suo respiro farsi regolare e le sue mani sfiorami i capelli.

Così scosto la testa dal suo collo e lo guardo negli occhi.

-Come va?- chiedo non sapendo cosa dire.
-Molto bene!- mi sorride e mi lascia un leggero bacio sulle labbra.

-Vuoi che ti accompagni a casa?- mi chiede titubante.
Veramente io pensavo di restare a dormire qui da lui, mio padre non c'è a casa è fuori per lavoro e non darebbe alcun fastidio.

-Io beh ecco...- posso mai dirgli che voglio restare a dormire con lui?

Dopo cosa penserebbe di me?

-Lara lo detto per tuo padre, sai com'è- mi dice dolcemente.
-Si ma, mio padre è fuori città!- dico solamente.

Lo vedo fare un sorriso ammiccante e passare il suo indice sul mio labbro inferiore.

Milioni di brividi mi pervadono il corpo, sento il cuore accelerarsi e la bocca seccarsi.

-Quindi potresti anche restare qui con me stanotte?- dice con voce roca.

E io non so per quale motivo ma abbasso il viso in imbarazzo.

-Cosa ne dici?- ripete alzandomi il mento.
-O-okay- balbetto come una cretina.

Mi fa alzare dalle sue gambe e lo vedo avviarsi per il corridoio.

Ma che fa?

Ritorna con una coperta tra le mani e senza calcolarmi affatto apre la portafinestra che ha in salotto e si avvia di fuori.

Ma...

Così a passo lento percorro i suoi passi e una volta fuori lo trovo seduto su un amaca con una sigaretta tra le dita e la coperta addosso.

-Certo amore sto arrivando, grazie per avermi avvisato che stavi qui fuori- dico sbuffando.

Lo vedo ridere sotto i baffi ma non mi guarda continua ad avere il suo sguardo fisso sulla sigaretta.

Così a passo deciso gli tolgo la coperta di dosso e lo guardo con sguardo duro.

-Cosa?- chiede fissandomi.
-Vorrei sedermi anch'io- dico sbraitando.
-Accomodati- dice sorridendo.

Ma quanto è imbecille sto ragazzo, quanto?

Dopo un momento come quello di prima in cui si e confidato con me e per poco non ha pianto sulla mia spalla, ora fa così?

Non lo capirò mai davvero, mai!

Mi siedo al suo fianco e poggio la coperta sulle nostre gambe.

Mi giro a guardarlo ed ha ancora il suo sguardo perso nella sua sigaretta, chissà a cosa sta pensando.

-Cosa pensi?- chiedo.
-Guarda questa sigaretta come si consuma da sola, come se fosse stanca della sua esistenza non aspetta neanche che qualcuno la consumi lo fa da sola!-

Ma è fuori?
-Aiden è tutto okay?- chiedo titubante.
-Si, è solo che a volte mi sento proprio come lei, sono così stanco di questa vita che se potessi mi lascierei andare-

-Perché dici così?- chiedo quasi arrabbiata.
Non può parlare in questo modo, ci sono io adesso con lui.
-Perché è la verità-
-Aiden ma ora ci sono io con te, non ti basto?- chiedo con voce bassa.

Lo vedo voltarsi di scatto verso di me, quei suoi occhi verdi e intensi mi penetrano l'anima.

-Hai ragione, ora ho te!- ammicca un sorriso e mi accarezza la guancia dolcemente.

Le sue labbra carnose e morbide si poggiano sulle mie, baciandomi con ardore chiede l'accesso e io glielo concedo.

Sento la sua lingua perlustrare ogni parte della mia bocca e poi infine iniziare a danzare con la mia.

Mi prende in braccio facendomi sedere su di lui e continua a baciarmi con ardore.

Dopo minuti passati a baciarci e a divorarci lo sento parlare sulle mie labbra.

-Ti voglio Lara- dice continuando a baciarmi.
Sento il mio cuore accelerare, anch'io lo desidero ma sarebbe la prima volta per me ed ho paura.

-Aiden c'è un piccolo problemino- dico allontanandomi da lui.

Lo vedo rabbuiarsi e fissarmi le labbra.

-Beh ecco, io...- non riesco a continuare la frase, mi vergogno troppo.
-Cosa?- chiede non capendo.
-Io sono vergine- dico tutto d'un fiato.

Un sorriso dolce compare sul suo viso e le sue mani mi sfiorano delicatamente.

-E questo sarebbe il problema?- chiede con voce dolce.
-Beh ecco- abbasso lo sguardo esasperata.

-Lara è una cosa stupenda che tu sia vergine- dice alzandomi il viso, -vuol dire che sarai solo mia!-

Gli sorrido in imbarazzo e mi butto sulle sue labbra.

Continuando a baciarci lo vedo alzarsi e avviarsi all'interno sempre con me in braccio.

Andiamo fino in camera sua, poi mi appoggia delicatamente sul letto e con sguardo sexy, tremendamente sexy si posiziona sopra di me.

Con le sue mani mi accarezza le guancia, scendono fin sulle braccia arrivando poi ai lombi della mia maglia, me la sfila delicatamente e inizia a baciarmi il collo scendendo fin sul mio piccolo seno.

Sento il mio corpo andare in escandescenza e il mio cuore accelerare sempre di più.

Si sfila anche la sua di maglia e io ovviamente non posso non guardarlo.

Le spalle larghe il petto muscoloso e gli addominali scalfiti fanno si che il mio fiato si blocchi.

È così dannatamente perfetto!

Ora tocca ai miei pantaloni ed è lì che mi sala l'ansia, ho paura.

Tutte le ragazze che conosco hanno detto che fa male, malissimo e io non voglio soffrire.

Insieme ai miei pantaloni sfila anche i suoi ed entrambi restiamo in biancheria sotto lo sguardo estasiato dell'altro.

I suoi occhi perlustrano ogni centimetro del mio corpo, per poi ritornare ai miei occhi e mordersi le labbra prepotentemente.

Sento le sue labbra baciarmi ovunque, partendo dalla mia bocca fino ad arrivare alle mie esili gambe.

Le sue mani pian piano diventano più forti e più possenti.

Lo desidero, lo desidero con tutta me stessa.

-Aiden ti prego- lo incito a sbrigarsi.
Mi sembra di impazzire.

-Cosa?- chiede prendendomi in giro.
Lo guardo con gli occhi serrati e lui sorride malizioso allungando il suo braccio al comodino di fianco al letto.

Prende qualcosa tra le su mani e solo dopo essersi tolto le mutande capisco cos'è.

Velocemente fa scomparire anche la mia di biancheria.

E lentamente si avvicina a me.
-Se ti faccio male dimmelo- dice dolcemente prima di entrare in me.

E io sento un dolore così forte che temo potrei scoppiare a piangere.

Con fare lento e dolce lo sento entrare ed uscire da me.

So che sta facendo di tutto per non farmi male, ma fa male cazzo!

Appoggio le mie mani sulla sua schiena stringendola forte per non urlare dal dolore.

Vedo i suoi muscoli contrarsi per via dei movimenti che fa.

-Ti sto facendo male?- mi chiede vedendo che affondo le mie unghie nella sua schiena.

Nego con la testa non riuscendo a parlare.

Dopo poco sento il dolore diminuire dando così spazio al piacere.

Brividi mi percorrono tutta e bramo sentirlo sempre di più.

Lo sento accelerare probabilmente avrà capito che non mi fa più così male.

Parole dolci mi sussurra all'orecchio e io mi sento ormai all'estremo.

Un gemito di piacere esce dalle mie labbra e sento il respiro affannoso di Aiden sulla mia spalla.

Dopo poco arriva dicendo il mio nome e sfinito si accascia su di me.

Alza la testa di poco e mi lascia un bacio sulle labbra per poi sussurrarmi il secondo dopo.

-Ti amo Lara, più di qualsiasi altra cosa al mondo!-