[Capitolo Bonus]: Belli I Matrimoni, Quando Sono Di Altri.
"Ma ti rendi conto!" gridai mentre mi truccavo - cosa molto difficile per me visto che finivo sempre per sembrare un pagliaccio. Silver non capiva di cosa stavo parlando anche perché avevo iniziato la discussione da quelle quattro parole.
"Non so che collana mettere! Cioè... Secondo me dovrei mettere la croce d'oro bianco però non lo so... E se succede qualcosa e mi serve la pietra chiave! Non posso mica mettere quella... È troppo generica." risposi dopo aver messo del rossetto di un colore tenue che contrastava col vestito nero che avevo scelto. Inizialmente ne avevo scelto un altro più lungo, ma troppo scollato, secondo Sil che mi ero giurata di non portare più per comprare vestiti.
"Metti la croce, tanto non succederà niente e poi siamo tutti allenatori qualificati là dentro, non ci sarà neanche bisogno del tuo aiuto." rispose il fulvo uscendo dal bagno della camera d'hotel che la proprietaria - amica dello sposo - aveva gentilmente messo a disposizione degli invitati. Mi girai per prendere il vestito che avevo lasciato sul letto e mi soffermai a guardarle gli addominali del mio fidanzato che - per la gioia dei miei occhi - doveva ancora mettere la camicia.
"Vestiti, altrimenti facciamo tardi alla cerimonia." sentii dire, poi notai che si stava avvicinando al letto dove aveva messo la sua roba.
"Si vede che dopo sei anni e mezzo non sei più attratto da me." feci notare indignata prima di infilare il vestito dai piedi.
"Certo certo, tornamelo a dire quando non avrò più questa erezione." risi leggermente per poi girarmi di spalle per chiedergli di alzarmi la zip e - magari - agganciarmi anche la collana.
Mi buttai sul letto e infilai i tacchi che solo a provarli in negozio mi avevano fatto male ai piedi. Poi mi alzai - non senza barcollare - e andai a controllare se nella pochette ci fosse tutto.
"Mi aiuti?" chiese Silver alle prese con la cravatta... Faceva quasi pena vederlo così intrecciato in una situazione così semplice. Mi avvicinai a grosse falcate dimostrando a me stessa che in realtà su quei cosi non ci sapevo camminare e sistemai la cravatta che aveva scelto lui lo stesso giorno in cui avevo preso il vestito.
Continuava ad essere più alto di me, anche se avevo i tacchi e questo mi dava quasi fastidio. Smisi di farci caso quando iniziò a baciarmi ritrovandosi con quel poco di rossetto che avevo messo su tutte le labbra.
"Andiamo... Dovrebbero iniziare a breve." annuì e lui mi prese sotto braccio evitandomi una caduta.
"Quasi dimenticavo... Puoi prendere la borsa con il trucco e i pokémon? Ci sono anche i tuoi." dissi prima di abbassare la maniglia.
"Non ti senti un mostro a dimenticarli?"
"Ovvio, ma non lo do a vedere."
L'albergo era a pochissimi passi dal municipio dove si sarebbe tenuta la cerimonia quindi il nostro ritardo era stato camuffato dalla distanza minima. Anche Yellow si era fatta attendere infatti molti degli invitati erano ancora sparsi per la sala a parlare del più e del meno. Beati loro che avevano voglia di parlare e di stare alzati, io l'unica cosa che volevo fare era trovare il mio posto - Red e Yellow avevano avuto l'accortezza di assegnare i posti non solo al ristorante, ma anche qui - mi girai attorno cercando un qualche tabellone che indicasse almeno le coordinate, ma niente. Silver faceva lo stesso mentre mi teneva la mano per paura di perdermi nella confusione - come coi bambini, insomma.
"Vieni, ho trovato i nostri posti." disse d'un tratto quello tirandomi leggermente la mano. Mi resi conto che mi sarei dovuta sedere in prima fila solo quando fui davanti al bigliettino ripiegato e decorato in rosso e giallo con scritto il mio nome. Eravamo passati davanti ad un sacco di persone che avevo conosciuto a stento ed io le avevo salutate tutte con un cenno della mano libera ed un sorriso tirato carico di imbarazzo. Avevo fatto lo stesso anche con Green e Blue che stavano seduti affianco alla mamma di Red.
Salutai con una stretta di mano il professor Oak che stava seduto alla mia sinistra e con un cenno del capo Margi e Bill che parlavano. Avevo avuto modo di conoscerli un po' di tempo prima per una festa di Blue a cui lei aveva invitato mezza Kanto e mezza Johto e alcune tra le autorità più importanti delle altre regioni.
Finalmente Yellow arriva facendomi rilassare un po'. Da lontano l'unica cosa che riesco a notare è che è accompagnata da Lance che ha un'espressione da povero cucciolo sofferente e mi chiedo dopo tutto quello che ha fatto come possa essere libero.
Man mano che si avvicina riesco a metterla meglio a fuoco. Il vestito le sta d'incanto e i lunghi capelli sono raccolti in uno chignon morbido con alcune ciocche che le cadono sulle spalle. Abbasso lo sguardo sui fiori che ha tra le mani: gialli... Rose e gerbere gialle. Tra tutto questo la cosa che spicca di più è il suo enorme sorriso e lo sguardo fisso su Red che l'aspetta davanti al sindaco di Smeraldopoli. Anche lo sposo sorride... Si vede che sono innamoratissimi solo dagli sguardi che si scambiano.
La cerimonia si svolge molto velocemente e noto che al termine la maggior parte degli invitati se ne va richiamata dal buffet che offrono i ristoranti mentre gli sposi sono intenti a fare altre cose. Stavo per farlo anch'io, poi mi sono ricordata che Silver ci aveva autoinvitati come passeggeri nella macchina di Green che - assieme a Blue - sarebbe dovuto rimanere ed aspettare gli sposi per un motivo che non avevo ben capito.
"Ma non possiamo andarcene che ne so... Con Gold e Crystal?" chiesi a Silver beccandomi un occhiataccia.
"Per me vanno bene anche Ruby e Sapphire..." continuai arrivando a quota due in pochi secondi e battendo il mio precedente record di due occhiatacce al minuto.
"Ormai ho detto che saremmo andati con loro... Poi Ruby e Sapphire usano il pullman."
"Ah, giusto... Il pullman." non ricordavo a cosa si riferisse, poi ricordai che gli sposi avevano prenotato dei pullman per portare gli invitati che non volevano usare la macchina o che non potevano al luogo del ricevimento. Chissà quanto avevano speso per tutto questo...
"Andiamo a fare gli auguri, forza." disse Silver iniziando ad avvicinarsi al gruppo di persone che si era raccolto attorno a Red e Yellow i quali non sapevano più da che parte girarsi. Dissi qualcosa a caso anche se lo avevano sentito già mille volte. Silver, più scocciato di me, mi trascinò via da quel caos.
"Però potevi andare a prendere la tua macchina a Johto... Per cinque ore di viaggio ne valeva la pena..." mi lamentai e il mio interlocutore alzò gli occhi al cielo esasperato.
"Poi la facevo guidare a te."
"Io l'avrei anche fatto pur di non sottostare ai comodi degli altri." sbuffai guardandomi i piedi e pensando che i miei Pokémon sarebbero stati davvero scomodi tutta la giornata chiusi in una borsa... Magari al ristorante li avrei fatti andare un po' in giro per il giardino se me lo permettono, ho notato che gli unici bambini che ci sono hanno meno di un anno o sono abbastanza grandi da essere già allenatori quindi non dovrebbero esserci problemi.
"Hey! Noi ce ne stiamo per andare! Volete venire sì o no?" gridò Blue venendo verso di noi.
"C-certo!"
"Dai Rachel, ancora con questa timidezza, siamo amiche io e te, no?" chiese la castana. Non sapevo come risponderle quindi mi limitai a sorridere ed annuire, come una scema. Silver stava a qualche passo dietro di me, visto che Blue - di sua iniziativa - mi aveva preso il braccio e mi stava come trascinando verso la macchina.
"Ecco, allora dovresti smetterla di comportarti così con me, fa come se stessi parlando con quella tua collega, quella che viene da Sinnoh, ecco. Non ti mangio mica..."
"Lo so... Ma, ecco..."
"Ho capito, ho capito... Comunque come va tra te e Silver."
"Bene." le risposte lunghe non erano il mio forte, soprattutto con persone che conoscevo a malapena.
"Solo?! E i bambini? E il matrimonio? Silver! Ancora non le hai chiesto di sposarti? Ma sei scemo?"
"Già fatto." ecco, ora dovrò sorbirmela io per tutto il resto del viaggio e non importa se sono a mala pena quaranta minuti, sono tantissimi per sentirla parlare di questa storia.
"E come è successo?" chiese dopo che la macchina fu messa in moto.
"Al tempio della vita... Davanti a Tapu Lele." rispose Sil guardandomi.
"Che cosa romantica! Non lo credi anche tu Green?" mi parve di sentire il Capopalestra di Smeraldopoli sbuffare.
"Sì, è romantico, ma lasciami il braccio." fu la risposta di Green che tornò in pochi secondi ad ignorare tutti e a concentrarsi sulla strada.
"Avete scelto il giorno? Il posto?" le brillavano gli occhi mentre parlava, ma sapevo che nascondeva qualcosa.
"No... Niente. Però io vorrei organizzare tutto ad Unima."
"Unima? Mi sono sempre chiesta come fai a viverci... Sì, è bella... Ma che caos."
"Quando ci nasci ti ci abitui ed è difficile cambiare vita." lanciai la frecciatina a Silver che sembrava non ascoltare, ma che in realtà stava filtrando tutte le parole.
"Finché si è egoisti come lei Unima è perfetta." colpita e affondata. Non sapevo che dire quindi Iniziai a guardare fuori dal finestrino. Stavamo passando per una via secondaria affianco al monte Luna e questo mi fece ricordare come andavo pazza per posti del genere da bambina... Forse pensai anche a Mike, d'altronde mi aveva regalato tanti bei momenti... Ancora con questa storia, Rachel? ormai non c'è più; la tua infanzia non c'è più. Ora c'è solo il presente e il futuro che è ancora da scrivere... Ok, forse è troppo sdolcinata come frase.
"Comunque la cerimonia nella mia regione d'origine devi almeno concedermela..." farfugliai sperando di non sembrare insistente. Eravamo appena scesi dalla macchina e stranamente Blue non aveva più accennato a quella faccenda dopo la frase di Silver e aveva preso a parlare di come aveva aiutato Yellow durante l'organizzazione di tutto e nella scelta del vestito. Man mano che continuava a parlare di matrimoni mi ero accorta che lo diceva con un senso di malinconia quasi stesse parlando di qualcosa che non avrebbe mai potuto avere. Eppure lei e Green stanno così bene assieme, perché non dovrebbero fare il grande passo?
"Sì... Ma non alludevi solo a quello."
"Ovvio..."
"Oggi non ne voglio parlare, andiamo a sederci."
"No!" gridai dopo aver visto i nomi delle persone che sarebbero state sedute al mio tavolo. Lo feci anche perché il diretto interessato era nelle vicinanze quindi si sarebbe accorto sicuramente che la mia disapprovazione era nei suoi confronti.
"Non dirmi che...!" iniziò a dire Gold sporgendosi verso il tabellone che c'era all'entrata "No! Io vado a lamentarmi con Red, non sono d'accordo." e se ne andò a cercare lo sposo che in quel momento era a fare altro con Yellow, quando si accorse anche lui che non c'era lo vidi sedersi e poco dopo Crystal lo raggiunse per dirgli qualcosa.
Mi avvicinai al tavolo per sedermi visto che i miei piedi a causa delle scarpe mi stavano facendo male... Voglio le mie scarpe da ginnastica! Voglio togliermi questi strumenti di tortura! Voglio tornare a casa... Anzi voglio tornare ad Alola a godermi ancora quel bellissimo sole con tre strati di crema solare addosso perché odio abbronzarmi. Ma non posso avere e fare niente di tutto ciò quindi mi siedo e aspetto che Silver la smetta di parlare con una ragazza che mentre gli parla si gira una ciocca di dei capelli tra le dita... Sil mi indica accorgendosi che lo stavo guardando e dopodiché quella ragazza si gira e se ne va.
"Che ti ha chiesto quella ragazza?" chiedo appena si siede al mio fianco.
"Se sono occupato... Ma dovresti saperlo visto che mi hai guardato per tutto il tempo."
"Ma come fai a stare con questa stalker..." accennò a dire Gold.
"Ah boh... Sono masochista." risi a quella affermazione di Sil che non sapendo cosa fare aveva iniziato a giocare con il suo segnaposto.
"Ma io non lo so... Hai migliaia di ragazze che pagherebbero per stare con te e tu non le guardi nemmeno?"
"Nah, sarebbe troppo facile."
"Tze... Sei tutto scemo." e la conversazione si chiuse lì come era iniziata.
Dopo un po' arrivarono anche Ruby, Sapphire ed Emerald che presero posto nei tre posti liberi che erano rimasti. Li salutai con uno "ciao" e poi tornai a messaggiare con Carmen che continuava a chiedermi com'era il matrimonio. Iniziò una conversazione in cui revocarono il passato. Mi sentii leggermente esclusa però sembrava maleducato guardare il telefono mentre loro parlavano.
"Alla fine è stato un bel desiderio." disse Emerald dopo un po'. Avevo intenzione di fare una di quelle belle frasi da fidanzati innamorati... Una cosa come: grazie a te ho Silver e cose del genere, ma evitai perché non era affatto da me e mi sarei beccata un paio di occhiate sorprese e altrettante disgustate.
[...]
"Vieni a ballare?" chiesi alzandomi e tendendo una mano verso Silver.
"Ti fanno già male i piedi."
"Interessante, nel caso stasera me li faccio amputare." scherzai e quello si alzò per seguirmi.
"Ti ho chiesto di ballare perché così posso starti appiccicata come una sanguisuga... Lo sai, vero?" dissi allacciando le mie braccia attorno al suo collo. Lui mi rispose con un verso e cercammo di andare a tempo. Dopo circa qualche minuto il lento finì e il Dj decise di intraprendere una gara di Karaoke.
Si avvicinò al nostro tavolo con un sorrisetto compiaciuto "I partecipanti li scelgo io, non provate a rifiutare." se mi chiama mi sparo, giuro. Si avvicinava piano - o forse ero io che che mi immaginavo la scena in slow motion - e la mia ansia cresceva sempre più.
"Chi abbiamo qui? Il Capopalestra di Mogania?" esultai mentalmente, ma forse anche la mia faccia dimostrava che ero felice di non essere stata chiamata. Gold si indicò la faccia e poi indicò la mia come a chiedermi cosa avessi, la mia risposta fu un "no" con la testa che in realtà stava a significare "niente". Vidi Silver alzarsi e tornai a concentrarmi sul mio bellissimo bicchiere di vino bianco. Intravidi con la coda dell'occhio il Dj che si era piegato e mi stava guardando. Buttai giù tutto il bicchiere. "Scusate, vado a spararmi." farfugliai in preda all'imbarazzo.
"Silver, la tua ragazza è un'alcolizzata." sentenziò quello è giurai di sentire Gold che diceva qualcosa come "concordo".
"Hai dimostrato di essere un'ottima agente di polizia, sei intelligente e carina, vediamo se sai anche cantare." Tua madre...
"No, non so cantare." risposi forzando un sorriso.
"Credibile."
Mentre seguivo quel tizio e il suo Loudred mi sembrava di star seguendo la processione del venerdì santo che mi era capitato di vedere da piccola nel villaggio dove vivevano i miei genitori prima di trasferirsi ad Austropoli. Ed era brutto perché ogni cinque secondi il Dj si girava verso di noi per controllare che nessuno fosse scappato. Giuro che ti arresto per sequestro di persona.
"Rachel, giusto?" chiese quello che avevo capito chiamarsi Alex.
"Sequestratore, giusto?" rise per poi passarmi un microfono e selezionare una canzone.
"Penso sia perfetta. Ripassiamo un attimo le regole. Voi seduti a posto votate con un applauso alla fine di ogni canzone e Loudred attribuisce una frequenza all'applauso. Bene, con il codice 01 e "Non mi avete fatto niente.", Rachel." stavo per morire là.
"Al Cairo non lo sanno che ore sono adesso
Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso
A Kalos* c'è un concerto, la gente si diverte
Qualcuno canta forte, qualcuno grida, "a morte"... " e continuai così fino alla fine.
"Wow, complimenti. Per il momento hai 50 punti, vediamo se qualcuno riuscirà a superati." sorrisi e andai a sedermi su una delle sedie che Alex aveva fatto preparare per noi partecipanti. Diedi una pacca sulla spalla a Silver e lo vidi avviarsi verso le docce.
"Con il codice 02, Silver ci canta "Una Vita in Vacanza"." le frecciatine velate di questo ragazzo mi sorprendono sempre più... Devo chiedergli qualche consiglio.
"E fai il cameriere, l'assicuratore
Il campione della lega*, la baby pensione
Fai il ricco di famiglia, l'eroe nazionale
Il poliziotto di quartiere, il rottamatore
Perché lo fai?..." iniziò a cantare e anche se il motivo della canzone non gli si addiceva perfettamente si stava dimostrando davvero competitivo.
"Incredibile, siamo all'inizio e già c'è un pareggio. Speriamo solo che non finisca così." e come non detto arrivammo ad uno spareggio tra me e Silver perché tutti gli altri erano stonati come delle campane.
"Visto che dobbiamo muoverci il vincitore verrà deciso dagli sposi, quindi non fatevi influenzare su chi vi è più amico che me ne accorgo. Inizia Rachel, sempre con il codice 01, canta "Il mondo prima di te." buona fortuna."
"Un giorno capiremo chi siamo senza dire niente
E sembrerà normale
Immaginare che il mondo scelga di girare
Attorno a un altro sole
È una casa senza le pareti
Da costruire nel tempo, costruire dal niente
Come un fiore fino alle radici
È il mio regalo per te da dissetare e crescere.
E siamo montagne a picco sul mare
Dal punto più alto impariamo a volare..." solo ora faccio caso a questa citazione a Salamence... Vabbè... Tralasciando le citazioni devo ammettere che l'ho cantata davvero bene. Silver, mi dispiace ma non hai speranze.
"Bene, con il codice 02 e-"
"Posso decidere io la canzone?" chiede Sil toccandogli una spalla. Alex annuisce e si fa dire la canzone.
"Dicevo, con il codice 02, Silver che ci canta "Così sbagliato"." mi guarda per poi spostare lo sguardo al computer con il testo sopra. E se c'è un significato della sua scelta? Sto andando in paranoia... Maledizione.
"L'alba che scopre il mio viso
Sono sveglio e mi vesto nel posto
Sbagliato
Così sbagliato
Scusa mi sono distratto
Ti ho lasciato da sola al momento
Sbagliato
Forse ho sbagliato
I taxi delle sei
Panchine vuote
E la mia barba dentro le vetrine
Ma tu che colpa hai
Se sono io
Sbagliato, sbagliato, sbagliato
Portami a casa
Salvami ancora
Da queste mani fredde e viola
Riportami a casa
Perché ho paura di me
Tienimi stretto al buio e dimmi
Che mi vuoi bene anche così
Mi vuoi bene anche così" sbagliato... Non direi affatto.
"Ovviamente volevi dirle qualcosa, giusto? Bene..." ci lasciò soli e si avvicinò a Red e Yellow che parlavano di qualcosa.
"Potete deliberare." diede il via Alex passando il microfono agli sposi.
"Beh, apprezziamo molto il fatto che Silver abbia unito le sue scuse per qualcosa di imprecisato alla canzone e riconosciamo che la sua voce può passare dal pop più allegro a questo, ma dobbiamo ammettere che anche Rachel ha dimostrato di saper modulare bene il tono di voce e ha dimostrato anche lei capacità di interpretare due canzoni completamente diverse." spiegò Red... Siamo ad un concorso canoro e non me ne sono accorta? E tutte queste cose se le sono preparate mentre Alex si avvicinava loro? Bello.
"Quindi abbiamo deciso che il vincitore, per come ci ha colpito e per le canzoni che ha portato - che sono tra le nostre preferite di quest'anno - è..." chiusi gli occhi e incrociai le dite aspettando che Yellow spararasse il nome. "Rachel! Complimenti."
"Ah! Alla tua bellissima faccia, Sil! Ho vinto io!" gridai all'improvviso facendo saltare il mio fidanzato che aveva preso a guardarmi con una faccia tra il deluso e il contento. Eppure io gli avevo fatto un complimento per addolcire la pillola.
"Vuoi ringraziare qualcuno?" chiese Alex passandomi il microfono.
"Tanto più di così non posso mettermi in ridicolo. Ringrazio i miei Pokémon che mi ascoltano ogni giorno cantare sotto la doccia, Alex che mi ha scelto le canzoni e mi ha obbligata a partecipare e infine Silver, che per sua sfortuna - e mia fortuna - ha perso permettendomi di vincere. E ringrazio anche tutti voi del pubblico che mi hanno votato. Ora posso tornare a bere?"
"Prendi questo, è un trofeo in carta pesta." il Dj mi passò un pezzo di carta arrotolato su se stesso e dipinto d'oro che presi senza fare storie e poi tornai al mio posto dove una bottiglia appena aperta mi aspettava.
"Hey, prima di andare ci regalate un altra canzone?" fermai Silver per il braccio e mi girai indietro verso Alex. "Certamente! La scelgo io sta volta!" gridai e trascinai il Capopalestra fino alla console.
Dopo un'altra canzone finalmente tornai al mio posto dove presi la bottiglia e la abbracciai come una figlia per poi versarmi il liquido nel bicchiere, visto che non c'è la facevo più.
Passarono altre due ore tra sfide stupide e balli, ma io evita tutto perché ubriacata fradicia.
"Te l'avevo detto." si lamentò Sil.
"Okey, paparino."
"Non chiamarmi così."
"Paparino portami a casa che sto per morire."
"No, Rachel, sei solo ubriaca non stai per morire."
"Incoraggiante."
Non mi ricordo come arrivai a casa, ma so soltanto che la mattina dopo assieme al mal di testa avevo anche la delusione per non aver potuto fare sesso la sera precedente.
"Non berrò più così tanto." esordii affacciandomi alla porta del bagno.
"Lo dici sempre e puntualmente finisci svenuta."
"Lo so... Possiamo fare ora quello che avrei voluto fare ieri sera? O ieri mattina? O sempre?"
"Non so... Sì."
"Ah! Ti amo! Ti aspetto nel letto!" gridai per poi maledirmi perché mi feci aumentare da sola il mal di testa.
"Sai che sembri un mostro?" chiese mettendosi sotto le coperte.
"Sai di essere un uomo morto?" chiesi io mettendomi a cavalcioni su di lui e abbassandomi per baciarlo.
*modifiche apportate alla canzone per renderle più credibili nel mondo pokémon (la Francia non esiste e se dici "campione della lega" al posto di "campione del mondo" fa più bello).
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Mi sentivo in bisogno di portarvi questa perla di disagio scritta tra mezzanotte e le tre di vari giorni. Comunque è evidente che la canzone che Sil dedica a Rachel si riferisce a quando l'ha lasciata sola con Mike (mi manca quasi, Mike se da dove sei mi senti sappi che ti spiano cercando tutti qui.) e sappiamo anche che è stato uno sbaglio, fortuna che c'era Hydro, eh.
Rachel: Eh...
Sai che io tvb.
Rachel: ma non è vero, qualche capitolo fa hai detto che ci odi tutti e odi soprattutto me.
Stavo scherzando tesoro.
Rachel: quando mai sei seria, tu?
Comunque 3600 parole circa non si scrivono tutti i giorni.
Alla prossima! Ora vi saluto perché domani ho le prove invalsi di matematica. Ciao ciao!
P.s. eventuali errori verranno corretti durante la giornata di domani.
P.p.s quest'anno mi sono fissata con Sanremo, si vede? Ahahahah.
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