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[Capitolo 6]: Trasferimento

"Buongiorno." Salutai il mio superiore accompagnando le parole con un cenno della mano.

"Buongiorno, ti ho lasciato una cartella sulla scrivania." rispose l'uomo sulla cinquanta indicando una cartella con su scritto "Alfredo". Non c'era neanche stato bisogno di chiedere...

Girai le pagine di fretta leggendo solo alcune righe per pagina.

Posai la cartellina ed aprii Facebook solo per i meme.

"Fai questo invece di lavorare?" mi richiamò una voce femminile alle mie spalle.

"Già... Mi stavo annoiando." risposi sbuffando e girando la sedia di 180° gradi.

"Ti hanno affidato un nuovo caso giusto?" chiese Carmen.

"Sì, a Johto... Capita proprio a pennello, infatti avevo intenzione di chiedere un trasferimento lì."

"Indovina un po'! Verrò con te." mi fece notare la bionda.

"Ma è fantastico!" cercai di contenermi, almeno non sarei stata tutto il tempo a cercare di conoscere gente nuova della quale Sil sarebbe stato geloso.

"Non ci sono mai stata a Johto, com'è? Bella?"

"A me piace: ricca di cultura, città stupende e piene di vita. Appena saremo arrivate ti porto a vedere la torre bruciata, se siamo fortunate possiamo trovarci Suicune, Raikou ed Entei, poi possiamo andare alla torre campana e alle rovine d'alfa..." notai che mi stava bellamente ignorando "E potremmo gareggiare all'Arena Pokéathlon." dissi attirando di nuovo la sua attenzione.

"Ne ho sentito parlare e avevo fatto questo pensiero da un po' di tempo. Preparati a perdere."

"Certo, vedremo."

"Guarda che io e Empoleon non ci faremo mai mettere i piedi in testa da te e Swampert."

"Come le vinci le gare di corsa e agilità con Empoleon se ha le zampe corte?"

"E chi ha detto che userò lui per le gare di corsa... Comunque oggi pomeriggio ci sono gli allenamenti di calcio allo stadio di Sciroccopoli, mi accompagni?"

"Hai messo gli occhi su un nuovo calciatore?"

"Gli altri mi piacciono lo stesso, ma di meno. Mi accompagni si o no?"

"Va bene, non ho niente da fare dopo lavoro."

"Tu non hai mai niente da fare..."

"Niente da fare è inteso come 'Vado al metrò lotta ad allenarmi'." dissi accennando ad una risata.

"Sempre ad allenarti... Ma riposati un po'! Domani-" la bloccai subito capendo dove voleva andare a parare.

"Non ci provare, non uscirò con te e le tue amiche... Sono noiose e parlano solo di cazzi e di sfilate di moda."

"Tu parli solo dei progressi dei tuoi pokémon..."

"Sai che settimana scorsa Swampert ha imparato Idrocannone?! Sono orgogliosa del mio piccolo-"

"Vedi? Fai sempre così..."

"Sono loro che non sono allenatrici e non capiscono queste gioie..."

"Parli come uno di quei genitori che lo vedi a chilometri di distanza che sono frustrati, ma continuano a dire agli altri di fare figli."

"Grazie."

"Ah! Vabbè, ci vediamo dopo a pranzo... Devo andare a compilare dei documenti..." disse gesticolando come a dire "che palle". Feci una risatina per poi tornare a giocare con il mause del computer.

Passai le seguenti ore a guardare video per imparare ad usare la mega visto era diventata la cosa più importante per il momento.

Non dicevano niente che non sapessi già quindi chiusi tutto e andai alle macchinette per prendere un caffè visto che stavo dormendo in piedi.

Arrivata davanti a quegli aggeggi mi arrivò un messaggio da Carmen che mi chiedeva di prenderle qualcosa. Risposi con un "ho i soldi solo per il caffè." così mentre digitavo i numeri vidi il suo Chandelure venirmi in contro con un sacchetto con dentro dei soldi.

Presi qualcosa di fretta e stranamente i biscotti mi ricordarono che avrei dovuto prenotare il volo per Johto.

Quando tornai in ufficio notai finalmente che la scrivania affianco alla mia era vuota: fino a qualche giorno prima era decorata con un quadretto ed una foto di un'allerta famiglia e vari post-it colorati, invece ora c'era solo il computer.

Fui tentata dal chiedere informazioni a Miller, ma optai per prenotare il volo.

Ci misi circa un ora a trovare un volo che mi piacesse e che partisse ad un orario decente.

Scelsi la Air Kalos, il volo sarebbe partito tra una settimana quindi avevo tutto il tempo per preparare le valigie e avvisare Silver.

"Allora... Dove andiamo a mangiare?" chiese la mia collega.

"L'altro giorno sono stata in una paninoteca davvero carina ed economica. Che ne dici di andare lì?"

"Si trova ad Austropoli, giusto?"

"Sì, vicino alla palestra."

"Ci vuole coraggio per aprire una paninoteca vicino a quel posto... Con tutti quegli insetti." disse con uno sguardo leggermente schifato.

"Non ti preoccupare, non te li trovi nel piatto mentre mangi." le feci notare evitando di prenderla in giro.

"Vada per quel posto... Comunque domani - feci per interromperla - non mi interessa, tu vieni punto." sbuffai accettando.

La stazione centrale della polizia si trovava in centro città, in una delle zone più trafficate: dove affraversando la strada devi stare attento a non farti calpestare da una massa di persone.

Non era molto lontana dalla paninoteca che si trovava, circa, alla fine della strada.

Pensai che il negozio fosse poco affollato per l'orario - poco dopo l'una -, ma in realtà erano tutti occupati a svolgere commissioni e a lavorare, cosa che in un primo momento mi era passata di mente.

"Sai, ieri sono uscita con quel ragazzo..." iniziò lei appena la cameriera se ne andò.

"Vincent, giusto?" chiesi visto che ogni settimana mi parlava di un ragazzo diverso.

"Sì, è davvero carino, e ieri prima di andare a dormire mi ha mandato tre cuori su WhatsApp! Ti rendi conto?"

"Ceh, ti ha apertamente dichiarato il suo ammore*." la presi in giro.

"Tu e Silver cosa avete fatto oltre che sesso?"

"Niente... Comunque quando se n'è andato si è presentato Mike a casa mia..."

"White?"

"Già."

"Ma non l'avevi arrestato? Ho fatti tanto per scovare quel nascondiglio e poi è scappato! Davvero?!" vidi nel suo sguardo la rabbia d'altronde c'era stata per mesi sui cellulari e sugli spostamenti di quel uomo e dei suoi.

"Sì..." venni interrotta dalla cameriera che aveva iniziato a portare le bibite.

"Ma è evaso e mi è venuto a cercare..." continuai appena la donna se ne fu andata.

"Poi?" mi incitò a continuare.

Le spiegai in breve quello che era successo, venni interrotta ad intervalli regolari con alcuni versi e cenni con la testa.

"Vabbè... Però potevi lasciargli fare..." disse Carmen accennando ad una risata.

"Ma sei scema?" chiesi cercando di non gridare, anche se erano poche le persone c'erano.

"Dai... Mi è dispiaciuto tanto quando vi siete lasciati... Quanti anni fa? 10?" rispose. Ormai la conoscevo da tanto, eravamo entrate in polizia insieme. Solo che lei a Sinnoh e io a Unima, poi era stata trasferita qua per indagare insieme a me sul caso di alcuni pokémon rubati e mentre io stavo a girarmi i pollici perché non riuscivo a trovare neanche mezzo indizio lei aveva già trovato i colpevoli, anche perché io sono quel tipo di persona che agisce, invece lei pensa prima di fare qualcosa. Ci avevano provato a cambiarci partner, ma niente: io avevo fatto morire il mio e lei con la sua ci litigava ogni due per tre.

"Certo..." risposi annuendo sarcastica

"Mi stava simpatico quel ragazzo. Poi vabbè, ha scelto quella strada."

"Oggi pomeriggio alle cinque davanti alla palestra di Sciroccopoli... Se non vieni mando Mimikyu a cercarti." disse per poi salutarmi.

*È scritto male apposta.

*Respira affannosamente*

MAI PIÙ! non scriverò mai più un capitolo di 1200 parole, ma succede questo quando vuoi presentare un personaggio.

Ciao e al prossimo capitolo.

P.s. L'immagine in alto è come io mi immagino Rachel.

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Tags: #pokémon