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[Capitolo 2]: Non Mi Deludere.


"Allora, se il blitz fallisce male me la prenderò con voi - esordì Miller con la sua voce pesante - Johnson, ti affido l'operazione, non deludermi." concluse per poi andarsene.

Iniziai a respirare affannosamente, mi aveva affidato davvero qualcosa di così importante?

Andai alla scrivania per organizzare gli strumenti per i miei Pokémon e presi le chiavi della cassaforte della mia Beretta 92-FS: quella pistola era come una figlia per me e me l'avevano affidata solo sette anni dopo essere entrata in polizia, ovvero al compimento dei miei diciotto anni.

Tolsi la pistola dalla fodera nella quale la tenevo, per non farla impolverare visto che non la usavo quasi mai, per metterla nella fondina.

Per arrivare al deposito dove White si era organizzato per uno "scambio commerciale" con una cellula del Team Rocket ancora viva.

Poco prima lo avevamo definito blitz, ma sicuramente non lo sarebbe stato.

Scesi dalla macchina facendo uscire Tsareena e Froslass dalle loro pokéball ed entrai nel edificio seguita da un paio di agenti con dei Growlithe e degli Ancanine.

Quattro colpi di pistola e sangue, tanto sangue sul pavimento.

I due Arcanine notarono degli uomini armati sbucare da dietro dei pilastri in cemento armato e li attaccarono con Extrarapido spappolando i loro organi interni.

Froslass usò Protezione alzando la barriera anche davanti a me e Tsareena così da evitare dei proiettili.

"Rachel..."

"Mike."

"Quindi ora ti occupi anche di cose più importanti?"

"Ogni età ha un ruolo. Faccia a terra e mani bene in vista."

Quello mi rispose con una sonora risata per poi iniziare ad avvicinarsi.

"Ora io sono negativo e tu positiva... Se mi passi il termine, sai, mi mancano i momenti in cui eravamo entrambi neutri. In cui eravamo 'amici'." arrivato all'ultima parola gestocolò delle virgolette.

"Sono passati 13 anni."

"9... L'ultima volta che ci siamo visti avevamo entrambi 15 anni."

"Fai quello che ti ho detto." feci dando un occhiata a Tsareena che corse via dietro un pilastro.

"Sto ancora cercando di capire che ci fai lì con quella uniforme-" il pokémon lo colpì alla schiena facendolo cadere in avanti.

"Io una cosa se la chiedo la ottengo, o con le buone o con le cattive." dissi mettendomi a cavalcioni sulla sua schiena per mettergli le manette.

"Hai il diritto di rimanere in silenzio e ogni cosa che dirai potrà essere usata contro di te. Hai diritto ad avere un ad un avvocato, se non puoi permettertelo-"

"Lo so... So tutto."

"È la procedura, sono obbligata a dirlo." farfugliai cercando di farlo alzare.

Quello si alzò sulle ginocchia per poi mettersi in piedi davanti a me.

Scattò con un movimento delle braccia, quasi slogandosi le spalle, e cercò di farmi avvicinare a se.

Non ebbi neanche il tempo di pensare a cosa stesse succedendo che me lo trovai attaccato alle labbra mentre Froslass e Tsareena guardavano con gli occhi sgranati.

L'unica cosa che si udì in quel momento fu un suono sordo. Il suono di uno schiaffo.

"Non parli?" mi chiese tenendosi la guancia con entrambe le mani.

"L'ho preso!" gridai per farmi sentire dai colleghi che erano rimasti fuori.

Non sono una persona che rimane senza parole, io parlo sempre anche di cose assurde o inopportune, ma in quel momento il mio cervello si era bloccato come una di quelle vecchie televisioni a tubo catodico quando non prendeva il segnale.

Miller mi si avvicinò facendomi i complimenti, feci finta di capire, tanto quelle nove parole: "Complimenti, senza di te sarebbe ancora a piede libero." me le avrebbero dette tutti.

Tornata in centrale presi un paio di ore e scappai a casa pensando a cosa dire a Silver. Mi stavo per sentire male.

Uscendo incrociai lo sguardo di Mike, che sorrideva beffardamente, gli stavano per fare un interrogatorio di garanzia necessario per avere un primo approccio con il giudice.

Notai sulla sua guancia ancora l'impronta Dell mia mano in rilievo.

Salii in macchina guidando il più velocemente possibile verso casa.

Nella borsa il telefono iniziò a squillare: Silver.

Non sapeva che ero uscita prima perché mi stava chiamando?

Risposi con un "Sono al imboccatura per la 23^, ci vediamo a casa."

Il dexholder provò dire qualcosa, ma ormai già avevo chiuso la chiamata.

Circa dieci minuti dopo parcheggiai davanti al condominio.

"Hai ospiti." mi sentii dire dal vecchio usciere mentre entravo nel ascensore. Farfugliai un grazie prima che le porte si chiudessero.

Trovai la porta già aperta, ma presi qualche secondo per calmarmi.

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Tags: #pokémon