Primo appuntamento (Seiya pt1)
Arrivai in casa e trovai Yaten da solo, seduto a guardare la tv.
"Non c'è Taiki?" Gli domandai, guardandomi in giro nella stanza.
"No, è uscito a pranzo con Ami. Andrà a finire che dovrò stare in mezzo a due coppie." Sospirò, decisamente poco entusiasta di quell'aspettativa.
"O magari le coppie saranno tre perché tu ti fidanzerai con Minako" lo canzonai, vedendolo sussultare quando sentì pronunciare quel nome.
"Vi siete fissati tu e Taiki con quella ragazza. Non mi piace per niente, quindi levatevi quest'idea dalla testa. È una chiacchierona, un'impicciona e poi è super appiccicosa!" Bofonchiò mio fratello, portandosi le braccia al petto. Una cosa che avevamo in comune tutti e tre era l'orgoglio e la testardaggine. Non avrebbe mai mostrato la sua debolezza verso quella ragazza, ma ero convinto che una parte di lui fosse veramente interessato a lei. Poteva dire quello che voleva, negandolo fino alla morte, ma la reazione del suo corpo quando si nominava Minako era innegabile.
"La tua serata com'è andata invece?" Spense la tv e si girò a guardarmi incuriosito, ammiccando con le sopracciglia e riservandomi uno sguardo malizioso.
"Tranquilla... Abbiamo dormito insieme e stamattina mi ha raccontato di Mamoru. Si sono lasciati definitivamente". Non potei non sorridere.
"Stasera voglio portarla fuori, dove mi consigli di andare?"
"Sicuramente in centro. È pieno di ragazzi della nostra età e ci sono bar carini per bere qualcosa in tranquillità o per scatenarsi, dipende da quello che avete voglia di fare". Il suo suggerimento era sensato.
Restò a fissarmi aspettando di ricevere altre notizie, sempre con lo stesso sguardo furbo.
"No Yaten, non l'abbiamo fatto. Perché la mia vita sessuale è diventata così interessante?" Scoppiò a ridere alla mia domanda.
"Sono solo curioso fratellino, stai calmo". "Sei un ficcanaso proprio come Minako" gli feci una linguaccia e me ne andai in cucina a preparare il pranzo.
"NON È VERO!" Mi urlò alla schiena, poi lo sentii bofonchiare altre parole, ma le pronunciò in tono basso, così non riuscii a percepirle.
☾ ✰
Pranzammo e ci preparammo velocemente per raggiungere lo studio di Alex, avviandoci verso la metropolitana che fortunatamente era poco distante dal nostro appartamento. Sentii un bip che mi segnalò l'arrivo di un nuovo messaggio. Sperai fosse della mia testolina buffa.
- Ho appurato che hai vinto la scommessa, quindi domenica sarò tutta tua. Un indizio su dove mi porterai? Non vedo l'ora di vederti. XO Usa -
Sorrisi involontariamente leggendolo.
Mi annotai mentalmente di chiedere a Taiki come andavano le cose con Ami, sperando che avesse voglia di parlarne. Yaten mi guardò e mi chiese il motivo della mia, cito testualmente, faccia da scemo.
"Domenica passerò la giornata con Usagi... Devo pensare a dove portarla! Voglio fare qualcosa che possa rimanere indelebile nel suo cuore, e che sia unico".
"Non saprei cosa consigliarti. So che adora il mare, ma non credo che portarla a prendere il sole sia una cosa molto speciale". La mia testa iniziò a lavorare varie idee e ipotesi. Mi serviva solo il tempo per organizzare bene il mio piano nei minimi dettagli.
"Grazie Yaten. Ogni tanto torni utile" dissi facendogli l'occhiolino. Finse una risata.
Digitai la risposta e inviai il messaggio.
Poco dopo scendemmo alla nostra fermata, dirigendoci dal nostro Manager.
☾ ✰
"Accomodatevi ragazzi" rispose Alex al nostro bussare alla porta del suo studio. Quando entrammo notammo che Taiki era già seduto frontale alla scrivania.
"Sedetevi coraggio. Ora che ci siete tutti possiamo finalmente parlare del vostro tour. Queste sono le date e le città dove vi esibirete". Ci allungò un foglio con il programma scritto al computer, notando subito il giorno della prima esibizione.
"Inizieremo l'undici? Ma è tra una settimana..." Dissi lamentandomi; speravo di avere più tempo da trascorrere con Usagi.
"Ragazzi ho fatto il possibile. Ad agosto dovrete pensare allo studio e il mese di luglio è appena cominciato. Riteniamoci fortunati di aver trovato dei palazzetti liberi. Ora date un'occhiata alla pianificazione e poi firmate il consenso, così possiamo passare a parlare della locandina".
Sospirai, guardando con la coda dell'occhio i miei fratelli li vidi leggere il programma, per poi firmarlo. Taiki non disse nulla così lo imitai, scarabocchiando il mio nome.
"Bene. Ora ditemi... Quale di queste vogliamo stampare per la locandina?" Ci mostrò alcune delle nostre fotografie più belle. Alcune erano posate, altre invece erano mentre cantavamo nelle nostre varie esibizioni. Quella che colpì tutti e tre fu quella del concerto al luna park. Eravamo con lo sguardo basso, io al centro e il braccio sopra la testa, Taiki alla mia sinistra con il braccio al cielo e Yaten alla mia destra che faceva la dab dance.
La indicammo tutti e tre nello stesso momento; avevamo ricordi importanti legati a quel concerto.
"Bene allora la mando subito in stampa. Un secondo che giro la mail al reparto grafica... ed ecco fatto! Ok, ora dobbiamo pensare all'annuncio dei ticket. Io suggerirei di fare un comunicato via radio, tv e web partendo da domani mattina. Bombardiamo la notizia ovunque e dalla mezzanotte di mercoledì metteremo in vendita i biglietti. Che ne dite?"
Alex ci sapeva davvero fare; aveva risorse ovunque e sapeva come sponsorizzarci al meglio.
"Penso che come al solito tu abbia grandi idee Alex" rispose Taiki.
"Grazie Taiki. Ora passiamo al punto importante... Il compenso. Ora vi faccio vedere il prospetto delle spese e da li faremo qualche calcolo".
"Taiki pensaci tu a queste cose, è la parte più noiosa del nostro lavoro" sbuffò Yaten.
Effettivamente era pesante dover fare i conti per le spese e i guadagni. Io poi ero una schiappa coi calcoli.
"Va bene. Alex, parliamone noi." Mio fratello spostò la sedia vicino a quella del nostro manager e si misero davanti al computer a discuterne. Yaten iniziò a giocare con il telefono ad Angry birds, mentre io decisi di mandare un messaggio alla mia biondina.
- Come sta andando il pomeriggio? Noi siamo alla parte noiosa dei conti. Fortuna che c'è Taiki! Baci S. -
La sua risposta arrivò dopo poco.
- Sono al tempio con le ragazze e siamo alla parte noiosa dei compiti d'inglese. Io non posso sbolognarli a nessuno invece. Stasera cenetta take away? -
La immaginai seduta con le sue amiche a guardare il libro nella più completa confusione, portandosi le mani alla testa e innervosendosi per quelle parole incomprensibili. Quel pensiero mi fece ridacchiare.
- Non riesco a liberarmi per cena purtroppo. Ti vengo a prendere questa sera per le nove e ci facciamo un giro in centro, che ne dici? S. -
- Ok. Non ritardare come tuo solito o mi arrabbierò! A più tardi XO -
Sogghignai pensando alla risposta.
- Lo sai che mi piace quando ti arrabbi? Dobbiamo finire anche il discorso interrotto questa mattina. ;) A dopo amore. S. –
La immaginai arrossire leggendo il mio messaggio.
"Ok, la parte amministrativa è finita. Ora mi faccio portare le varie scartoffie da firmare e direi che possiamo andare a festeggiare. Aperitivo e cena a spese mie ragazzi". Sorrise entusiasta e poi chiamò la sua segretaria dal telefono fisso.
Dopo pochi minuti entrò una ragazza poco più grande di noi vestita elegante ma provocante. Lanciò un'occhiata d'intesa ad Alex mentre appoggiò le carte alla sua scrivania, poi uscì, sculettando in quella gonna stretta e sui suoi tacchi dodici. Le pupille del nostro manager si dilatarono e cambiò espressione per qualche secondo. Quei due avevano una relazione, non sapevo di che genere, ma sicuramente c'era di più di un rapporto di lavoro.
"Ok ragazzi, firmate e andiamo"
☾ ✰
La cena passò velocemente, parlammo di lavoro, di sport e di cose personali.
"Allora Seiya... Ho letto su un quotidiano che ti sei fidanzato con una bella biondina. È un'invenzione pubblicitaria o c'è del vero?" Mi domandò curioso Alex.
"No, è vero questa volta. È una mia compagna di classe che amo da sempre, ma stiamo insieme da poco perché prima era fidanzata con un altro."
Parlare di Usagi mi rese come al solito felice. Il cuore iniziò a martellarmi nel petto e sentii lo stomaco contorcersi.
Alex mi sorrise, come farebbe un fratello maggiore felice per quello minore. In breve tempo era diventato più di un semplice manager per noi tre; era diventato un amico.
"Beh in bocca al lupo allora, e voi ragazzi? L'amore ha bussato anche alle vostre porte?"
"Sto uscendo con una ragazza, ma è troppo presto per parlare d'amore" rispose quasi con noncuranza Taiki. Al nostro manager queste cose le raccontava, mentre ai suoi fratelli no...
La cosa non mi fece del tutto piacere, però ero riuscito ad avere la conferma che con Ami le cose procedevano bene.
"E tu Yaten?" Alex guardò mio fratello mentre gli pose la domanda, lui invece restò a braccia conserte e con lo sguardo basso.
"Al momento non sono interessato a nessuna". Il suo tono era distaccato, ma capii subito che era una maschera.
"Oh forse, a nessuna in città" lo canzonò Taiki. Entrambi ridemmo mentre Yaten arrossì, sorpreso da quell'affermazione.
"Basta con queste frecciatine su Minako, mi avete scocciato!"
"Io non ho nominato Minako, sei tu che hai pensato a lei. Ammettilo fratellino, lei ti piace".
Quella risposta aumentò il nervosismo di Yaten e le nostre risate.
"Dai ragazzi non litigate. Pago e vi do un passaggio a casa, ok?" Alex cercò di distrarci dal prendere in giro il povero Yaten.
"Ok" rispondemmo in coro tutti e tre, in due ridendo e uno sbuffando seccato.
☾ ✰
Mi feci una doccia veloce e mi vestii al volo. Avevo chiesto ad Alex di aspettarmi per farmi accompagnare da Usagi, altrimenti sarei arrivato in ritardo. Avrei anche dovuto chiedergli un favore in privato, lontano dalle orecchie curiose di Taiki, ma soprattutto da quelle di Yaten.
Misi il telefono, le chiavi e il portafoglio nella tasca dei bermuda e salutai i miei fratelli, dirigendomi verso la porta di casa e scendendo nel parcheggio.
Salii sulla sua nuovissima Honda HRV nera, un suv sportivo ma allo stesso tempo elegante, con i cerchi in lega e il cambio automatico, mi allacciai la cintura e partimmo.
"Non abita molto lontano da qui, ti ringrazio per il passaggio".
Mi fece un cenno con la mano e partì.
"Alex, devo chiederti un favore enorme." "Dimmi tutto Seiya, se posso ti aiuto volentieri".
Non sapevo come chiederglielo e soprattutto avevo paura che potesse dirmi di no. Era la mia unica speranza per organizzare qualcosa di veramente unico.
"So che hai una casa con la spiaggia privata a Shirahama e volevo chiederti se me l'avresti prestata domenica. Volevo fare qualcosa di speciale per la mia ragazza prima di partire e vorrei fosse qualcosa che ricorderà sempre". Lo guardai con la coda dell'occhio e lo vidi sorridere alle mie parole.
"Le chiavi sono nel cassetto porta oggetti; prendile pure. Manderò la donna delle pulizie a sistemare e a fare la spesa venerdì, così se doveste anticipare la partenza per farvi tutto il week end non avrete problemi. La ami davvero molto eh?"
"Più della mia stessa vita!"
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