Lo scontro (Seiya pt1)
Svegliarmi al fianco della mia ragazza e sentirne il corpo caldo sul mio era il miglior stimolante del mondo. Vedere poi il suo fisico perfetto, coperto appena, era molto invitante; sentii la mia erezione premere sui pantaloni per essere liberata. Desideravo quella ragazza in ogni modo possibile, ma volevo aspettare e organizzare qualcosa di romantico e indimenticabile per la sua prima volta. Trattenermi mi costò una certa fatica, ma dovetti farlo per forza.
Fortunatamente andò in bagno a prepararsi, lasciandomi il tempo di riprendermi e di rivestirmi. Guardai sul telefonino e trovai un nuovo messaggio di Yaten.
- Che sorpresa trovare il tuo letto vuoto anche questa mattina... Ha chiamato Alex e ci ha informato degli impegni per la settimana; quando torni a casa te ne parlo. Ricordati le precauzioni che non sono pronto a diventare zio 😝 -
Scoppiai a ridere fragorosamente; era un vero idiota. Riposi il telefono nella tasca dei pantaloni e mi misi a sistemare il letto di Usagi, mentre l'aspettai per fare colazione.
☾ ✰
Dopo una lunga passeggiata, riaccompagnai Usagi a casa prima di cena per poi tornare dai miei fratelli, per farmi raccontare le novità lavorative.
"Ciao straniero, ci onori della tua presenza stasera?" Canzonò Taiki dalla cucina. Stava affettando delle zucchine, mentre a fianco aveva una ciotola con dei pomodorini già tagliati finemente. Ne rubai uno per sentirne il fresco sapore.
"Ehi giù le mani! Servono per le linguine." Adoravo la pasta!
"Ok, scusa. Vado a farmi una doccia; Yaten è in camera sua?" "Sì, stava cercando qualcosa su internet con il cellulare, ma non ha voluto dirmi di cosa si trattasse. Mi ha cacciato da lì con i suoi soliti modi burberi; Sembra un vecchio montagnino".
Sogghignammo entrambi per quella similitudine.
Bussai alla sua camera, sperando di trovarlo più affabile.
"Avanti". Quando entrai lo vidi con in mano il telefonino e la sola luce del display a illuminare la stanza. Mi chiusi la porta alle spalle e mi sedetti ai piedi del letto.
"Che stai facendo?"
"Non sono affari tuoi!" Rispose accigliato.
La mia speranza venne demolita a quelle parole.
"Non dovevi parlarmi degli impegni della settimana?" Domandai, cercando un punto neutrale per iniziare un dialogo.
Scostò gli occhi dallo schermo per guardarmi, con il suo solito sguardo annoiato.
"Per i prossimi tre giorni non prendere impegni con Usagi perché abbiamo le prove per i concerti, alcune ospitate e dei posati da fare. Ci ha lasciato libero il week end non preoccuparti." L'ultima frase la terminò con un sorriso sghembo.
Sospirai.
"Su col morale, in questi ultimi giorni hai fatto notevoli passi avanti rispetto agli ultimi mesi." Cercò di rallegrarmi, nonostante pochi minuti prima fosse di cattivo umore.
"Sai Yaten, non ne ho mai abbastanza di lei. Quando sono in sua compagnia il tempo passa così in fretta a differenza di quando non c'è. Ogni secondo lontano da lei sembra un'eternità!"
"Sei proprio innamorato!" Disse prendendomi in giro.
Sentii un bip provenire dalla tasca, indicandomi così l'arrivo di un nuovo sms.
- La mamma mi ha detto di sì per questo week end! Non vedo l'ora di scoprire dove mi porterai... Ti prego dammi un indizio, piccolo piccolo... Baci -
Un sorriso si formò sul mio volto, cacciando la preoccupazione precedente.
Decisi di far logorare la mia curiosona:
- Non ti serviranno molti vestiti, perché ho intenzione di farti restare senza appena saremo arrivati... S -
Immaginai il suo viso tingersi di rosso per l'imbarazzo di quel messaggio. Era dannatamente attraente quando le si arrossavano le guance e i suoi occhi luccicavano di malizia.
- Sei un pervertito! -
- Solo con te! So che, seppur lo neghi, adori quando ti dico quanto mi attizzi 😉 S -
- Adesso ceno, ciao ciao! -
Scoppiai a ridere, suscitando l'interesse di Yaten che mi fissò con un sopracciglio sollevato.
"Che c'è di tanto divertente?" "Niente... Solo una biondina che mi rallegra il cuore".
☾ ✰
Mangiai due piatti di quelle squisite linguine con pomodorini e zucchine. Mio fratello eccelleva in ogni cosa che faceva, quindi cucinava veramente bene. Non ai livelli di Makoto, ma le si avvicinava.
"Guardiamo qualcosa alla tv?" Domandò dopo aver sparecchiato la tavola; Yaten era già spaparanzato sul divano a fare zapping, mentre io davo una mano a pulire il bancone.
"Stasera andranno in onda i nuovi episodi di Flash e Arrow... Gira su Italia1 Yaten!" Gli intimai.
Taiki lo raggiunse sul divano e io lo seguii a ruota. Era da parecchio tempo che non passavamo una serata tranquilla, senza pensieri o preoccupazioni per la testa, solo noi tre, ridendo e scherzando felici.
☾ ✰
Terminata la programmazione preparai uno zainetto con le mie cose per dormire da Usagi. "Devo farti spazio in un cassetto". Il ricordo di quelle parole mi fece sorridere.
Sentii bussare alla porta già aperta della mia camera.
"Dormi da lei anche stanotte?" Yaten era in piedi sulla soglia e mi guardava con le braccia incrociate.
"Sì, ma non preoccuparti che arriverò in tempo per le prove" gli sorrisi e lo vidi guardarmi titubante, come se volesse chiedermi altro.
"Yaten, stai bene?"
"Sì, volevo sapere se per caso Usagi ti avesse mai parlato... Ecco io... Io non so come chiedertelo." Stava arrossendo terribilmente e non ne capii il motivo.
"Lascia stare. Ci vediamo domani, buona notte." Scappò, chiudendosi la porta alle spalle e lasciandomi interdetto per qualche secondo.
"Quel ragazzo è davvero strano" dissi tra me e me.
Una volta sistemato tutto uscii, dirigendomi verso casa di Usagi.
Mi arrampicai sul terrazzo e la vidi, seduta alla scrivania a leggere e sorridere.
"Tesoro, sono arrivato" Non si girò minimamente; scorreva con gli occhi quelle righe, senza accorgersi della mia presenza. Mi avvicinai e provai a chiamarla nuovamente:
"Testolina buffa?" Niente da fare, era completamente immersa nella lettura.
Decisi di mettermi alle sue spalle, bisbigliandole all'orecchio, e finalmente si accorse di me.
Appoggiai le mie mani sulle sue cosce nude, sentendo così una forte scarica di esaltazione, e avvicinai il mio viso al suo, sfiorando appena la sua bocca con la mia. La vidi deglutire a fatica e non resistendo più alla voglia di baciarla, appoggiai le mie labbra alle sue; le bocche si aprirono, permettendo così alle nostre lingue di tornare a danzare insieme.
Con le braccia e le gambe si avvinghiò a me, cancellando il poco spazio che ci separava e facendo indurire ancora di più il mio membro. La portai sul letto, infilandomi tra le sue gambe e continuando a baciarla.
Non so come, ma un lampo di lucidità mi colse all'improvviso, permettendomi di staccarmi da lei, evitando così di lasciarmi trasportare dalla foga e dalla passione del momento.
Andai sul balcone per prendere un po' d'aria e per cercare di farmi passare l'eccitazione; dopo qualche minuto sentii i suoi passi raggiungermi. Ero appoggiato alla ringhiera, mentre mi lasciavo rinfrescare dalla brezza leggera di quella sera d'estate. Le sue piccole dita sul mio addome e la sua testa appoggiata alla mia schiena, fecero ripartire il mio cuore in una marcia che ormai conoscevo bene.
"Mi sei mancato stasera." Sorrisi alle sue parole, per poi girarmi e poterla guardare nei suoi bellissimi occhi.
"Anche tu" le dissi, stringendola in un dolce abbraccio.
"Questi giorni sarò impegnato con i miei fratelli per i soliti noiosi preparativi al tour. Il week end però sarà solo nostro". Alzò lo sguardo e vidi il suo volto triste.
"Vuol dire che non potrò vederti fino a sabato?"
"Cercherò di chiamarti ogni volta che riesco, ma avrò le giornate piene." Le diedi un bacio sulla testa, inebriandomi del profumo del suo shampoo che sapeva di agrumi.
Mi sentii stringere più forte, come se volesse trattenermi a sé per non perdermi. Misi un dito sotto il suo mento per alzarle il viso e farmi guardare.
"Ehi, stai tranquilla. Non ci vedremo, ma io sarò sempre qui..." Le misi una mano sul cuore, che sentii battere velocemente.
"E tu sarai sempre qui." Posai il suo polso sul mio petto, per farle sentire la danza del mio cuore. Un sorriso genuino fece capolino sul suo viso.
"Vieni, andiamo a letto." Rientrammo nella stanza e ci sdraiammo abbracciati, scambiandoci teneri baci prima di addormentarci.
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