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Le truppe si addurranno (Usagi pt2)

Le combattenti del sistema solare esterno non si fecero più vedere nelle ultime settimane, per la gioia di Usagi, la quale aveva capito che la parte della profezia riguardante le truppe radunate parlava di loro.

Era giunta la sera del concerto dei Three Lights con la collaborazione di Minako; quest'ultima era super nervosa, sia perché sarebbe stata la sua prima esibizione come cantante, sia perché le prove con il gruppo in quei mesi furono parecchio ardui, considerando il suo rapporto difficile con Yaten.

Restai nel suo camerino a farle compagnia, mentre truccatrici e costumiste la preparavano per quell'evento, ascoltando le sue crisi nervose e cercando di porne fine.

Le fecero indossare un vestito bianco dal colletto alto, lungo fino alle caviglie e con un profondo spacco sulla coscia destra, il quale le permetteva di mettere in bella mostra le sue lunghe gambe, dandole un tocco di sensualità; le scarpe erano delle semplici decoltè nere col cinturino e dal tacco non molto alto.
Sul viso un accenno di trucco con uno smokey eyes, un po' di mascara e un leggero strato di fard per dare al suo volto un po' di colore e brillantezza.

La mia amica era veramente bellissima quella sera; chissà come avrebbe reagito Yaten nel vederla.
"E se stono?" mi domandò una volta rimaste sole, a circa un'ora dalla sua esibizione, mangiucchiandosi un'unghia accuratamente smaltata poco prima.

Mi alzai per raggiungerla, stringendole forte la mano per cercare di calmarla.
"Mina, respira! Ti sei già esibita in teatro, cantando, ballando e recitando; cosa c'è di diverso ora?" le domandai in tono pacato, sperando che anche lei riuscisse a tranquillizzarsi.

Prese un profondo respiro, sedendosi sul divanetto dietro di lei e costringendomi a fare lo stesso, visto che le nostre dita erano ancora unite.
"Per prima cosa, c'è di diverso che questo è un concerto con i Three Lights, i quali non sono esattamente un gruppo sconosciuto, ma tutt'altro... seconda cosa, il musical mi chiedeva concentrazione sui passi di danza, sulle battute da recitare e le canzoni erano sempre accompagnate da un balletto, quindi riuscivo a distogliermi dal pensiero che c'era un pubblico a osservarmi."

Minako distolse lo sguardo dal mio viso e lo puntò sul pavimento, slegando quel contatto che c'era tra noi e portandosi i pugni sulle cosce.
"Qui dovrò stare ferma su quel palco a guardare tutti gli spettatori, cantando degli inediti e duettando con il tuo fidanzato una canzone che mi fa pensare al tastierista alle nostre spalle!"

Sospirò nuovamente, appoggiandosi allo schienale del divano per poi guardare il soffitto.
"Sai che non siamo mai riuscita a provarla decentemente quando c'erano anche Taiki e Yaten?" Era una domanda retorica, infatti aspettai che riprese il discorso, restando in silenzio seduta al suo fianco.

"In questi giorni abbiamo provato io e Seiya con la base registrata e siamo riusciti a imparare il pezzo, ma stasera non saremo soli e lui sarà lì, mentre gli confesserò il mio amore in quella melodia... non so come ha fatto il tuo fidanzato a scrivere un pezzo che mi identificasse in quella maniera."

Le parole di Minako mi fecero sorridere, ma non di gioia; il mio era un sorriso amaro, uno di quelli che nascondeva segreti e dolori.
Sapevo che, oltre ai pezzi conosciuti, quella sera ci sarebbero stati degli inediti, uno cantato come solista da Seiya, uno di Yaten e infine il duetto con Minako, prima che lei potesse presentare anche il suo singolo.

La loro canzone fu scritta dal mio rockettaro per me, prima che ritornasse su Kinmoku con i suoi fratelli e la principessa Kakyu; non ebbe il coraggio di farmela sentire prima di dirmi addio, perché non voleva che mi sentissi in colpa per non poter ricambiare il suo amore, quando in verità, nel mio cuore lui si era insidiato da tempo. Aveva riadattato alcune parole del testo perché voleva far aprire gli occhi a quei due sciocchi che continuavano a scappare dal loro sentimento, quando gli sarebbe bastato parlare per capire che entrambi provavano un profondo amore l'uno per l'altra.

Parlare...

Io ero l'ultima a poter far la morale su questo argomento, perché tenevo da mesi un segreto che mi stava logorando, al quale non potevo porre rimedio.
Se avessi raccontato alle mie amiche di quell'infida previsione mi avrebbero spinto a discuterne con Seiya e lui si sarebbe opposto alla mia decisione di lasciarci per salvargli la vita, adempiendo al suo intollerabile destino pur di vivere insieme a me e alla nostra bambina.
Chissà come sarebbe stata quella creatura, nata dal meraviglioso amore che ci univa...

"Usa, mi stai ascoltando?" La domanda di Minako mi ridestò dai miei tristi pensieri, riportandomi alla realtà, su quel divanetto e in quel camerino, al fianco della mia migliore amica in piena crisi di nervi.
Dovevo smetterla di pensare a me stessa e concentrarmi su di lei, aiutarla a vivere con serenità quel momento così importante per lei e per la sua carriera nel mondo dello spettacolo.

"Ora ascoltami tu!" Esclamai grave, alzandomi in piedi per poi girarmi verso di lei, con le mani sui fianchi e un'espressione seria sul volto.

"Tu, sei Minako Aino, la ragazza più grintosa e combattiva che io conosca! Hai affrontato demoni, mostri e non ti sei mai tirata indietro. Tu, salirai su quel palco e mostrerai a tutti quanto sei brava a cantare, altrimenti ti prendo a calci in quel sedere alto e sodo che ti ritrovi!"

Terminato il mio monologo, la bionda davanti a me cercò in tutti modi di trattenere la sua ilarità, ma senza riuscirci, scoppiando in una risata liberatoria che fece sorridere anche la sottoscritta.
"Usa, se non esistessi bisognerebbe inventarti!" affermò lei, prima di alzarsi e di abbracciarmi.

Fummo interrotte da un leggero bussare alla porta del suo camerino, il quale ci portò a separarci, lasciando che la mia amica raggiungesse la soglia e permettesse l'accesso alla figura, bellissima nel suo completo rosso acceso, di fare il suo ingresso.

"Tra poco iniziamo, Mina; i microfonisti ti stanno aspettando dietro al palco."
Distolse lo sguardo dalla bionda davanti a lui per puntarlo su di me; i suoi lapislazzuli blu sembrarono illuminarsi quando si specchiarono nel mio cielo limpido, facendomi saltare qualche battito.
Mi squadrò da capo a piedi mentre mi si avvicinava, osservando famelico il mio vestito monospalla color mattone che arrivava a metà coscia.

"Sei bellissima, amore mio!" Mi stampò un leggero bacio sulle labbra, il quale mi fece venir voglia di averne molti di più di una durata maggiore, ma avrei dovuto attendere la fine del concerto per poter restare da sola con lui.

"Anche tu non sei male" lo canzonai, sistemandogli la cravatta gialla sotto alla giacchetta.

Si avvicinò al mio orecchio, solleticandomi la guancia con la punta del suo naso.
"Sarai ancora più bella quando ti toglierò questo vestito e sarai nuda nel mio letto!"
Il suo respiro caldo, insieme alla sua bocca, si posarono sul mio collo provocandomi brividi che scesero in tutto il mio corpo, soffermandosi sulla mia intimità, la quale scalpitò vogliosa.

"Seiya, gli altri sono pronti e ti stanno aspettando!" Una voce maschile in lontananza portò quell'ammaliatore ad allontanarsi, regalandomi il suo sorriso sghembo e lanciandomi un bacio.

"A dopo, piccola!" ammiccò, prima di darmi la spella e andarsene, lasciandomi sola a bruciare di desiderio.

*Spazio Autrice*

Questa volta sono stata brava, capitolo molto tranquillo che da un po' di spazio anche alla nostra adorata Minako; ricordiamoci che c'è anche la situazione Minaten da risolvere!

Il prossimo sarà il pov del nostro amato Seiya, dove vedremo ritornare all'attacco Haruka e Michiru.

Buon weekend.
Baci, Sara

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