again
Il sabato sera è giorno di festa.
Di festa, e di alcool.
Il bagno comune dei dormitori è piccolo.
Piccolo, caldo e pieno di gemiti a mezza voce.
Eijiro e Katsuki sono due ragazzi.
Due ragazzi, terribilmente eccitati e un po' brilli.
Nel bagno del dormitorio. Di sabato sera.
Tutto si collega, no? I puntini si uniscono formando il disegno completo, fatto di corpi incollati al muro e incapaci di smettere di toccarsi.
"Baku- Bakugou dobbiamo andare."
Un bacio, ad interrompere il dialogo, e anche le sole frasi dei ragazzi.
"Mpf- un'altro, un'altro..."
Un'altro bacio, come richiesto, veloce ma decisamente troppo poco casto.
"Baku davvero..."
Non si scopa nei bagni della scuola, mai. Neanche di sabato sera.
Semplicemente non si può. Le regole sono chiare, e scritte a pennarello indelebile, sul muro su cui il corpo del biondo è spalmato: "Prendetevi un stanza, zozzoni!!"
Non si sa chi lo abbia scritto, ma è legge. E la legge va rispettata.
"E allora muoviti stronzo- ma fa' in fretta.."
Non gli si addice, a Katsuki, quella voce così acuta, quasi femminile, tremante ma determinata come al solito. Nessuno, al di fuori da quel lurido bagno, conosce quella voce. Nessuno, perché nessuno bacia mai Katsuki in quel modo: possessivo, lussurioso e quasi rude.
Un'altro schiocco di bocche, quasi come se le labbra dei ragazzi fossero due magneti, che si attirano disperatamente, bisognosi del proprio polo opposto.
Poli opposti.
E' questo che sono Kirishima e Bakugou, in fin dei conti. Uno solare, sorridente ed espansivo, l'altro acido, repellente e fin troppo arrabbiato.
Dicono che gli opposti si attraggono.
Cazzate.
Si attraggono le persone che hanno qualcosa, qualcosa dentro, che le porta inevitabilmente a rifugiarsi da qualche parte, pur di sentirsi amate. Anche se solo per una notte.
"Kat... Kat non riesco ad aprire la porta se non collabori"
"E tu fammi collaborare, stupido."
Ed Eijiro, di nuovo, esaudisce il desiderio dell'altro.
Nonostante sia più alto di lui di pochissimi centimetri, ormai, nulla gli impedisce di afferrare Katsuki dalle cosce, con il quirk attivato, e portarselo con sè.
Come una bambola di pezza esplosiva.
La strada per arrivare alle loro camere è corta, relativamente. Attraversando qualche corridoio e una rampa di scale si dovrebbe arrivare lì in non meno di un minuto. Il corridoio è sporco, e pieno di postumi della festa che si sta svolgendo nell'altra stanza, da cui arrivano risate e musica punk.
Probabilmente Jiro ha monopolizzato lo stereo di nuovo. O meglio, come al solito.
L'odore di vodka e vomito è forte, e dalla camera di Sero di sentono strani rumori. Dalla festa si sentono voci mal trattenute, gente che balla rumorosamente, che si ubriaca, senza notare l'assenza dei nostri due protagonisti.
Protagonisti che, per essere chiari, hanno bevuto solo una birra, mezz'ora fa, prima di incontrarsi nel bagno.
Suvvia, Kirishima stava pisciando, poi Bakugou gli è praticamente saltato addosso e poi... beh una strana reazione a catena li aveva portati lì, davanti alla porta della camera del biondo.
"Tasca posteriore"
Si ritrova a ringhiarlo all'orecchio del rosso, sperando che lui capisca. Non ce la fa proprio a parlare, adesso. Non con le mani ruvide e spigolose del suo migliore amico conficcate nelle cosce. Di nuovo.
"Si.. si si"
Il corpo di Katsuki viene appoggiato al muro, con quasi gentilezza. Per carità, davvero poca gentilezza, ma stiamo parlando di Eijiro Kirishima. Lo stesso Eijiro Kirishima che ha il sogno di diventare un eroe. Non un eroe che tira cazzotti, no, un eroe che salva le persone, i ragazzi, dall'inferno che ha passato lui stesso alle medie. Stiamo parlando di lui, quindi anche con un erezione tra le gambe e una birra in circolo nel corpo sbatte con delicatezza Katsuki al muro, per togliere una mano dalle sue cosce e portarla al suo culo, tastandolo.
Vorrei poter dire che lo fa per cercare le chiavi della stanza del biondo, ma mentirei.
Mentirei perché Kirishima ha una copia di quelle stesse chiavi, appese nei passanti della cintura, in quel momento. E lo sa. Lo sa pure Bakugou, ma forse non se lo ricorda. O forse vuole solo farsi toccare.
"Trovate"
Mormora dopo un quantitativo imbarazzante di secondi passati a rovistare sul suo culo, alzando frenetico il mazzo di chiavi e riuscendo ad aprire la porta dopo un paio di tentativi miserabilmente falliti.
Dentro, la stanza è uguale al solito.
Oh, Kirishima.
Quante notti hai passato addormentato su quel futon, che adesso è chiuso contro una parete? Quante partite di Mario Kart hai vinto, seduto su quel tappeto? Quante disequazioni sbagliate hai scritto, stravaccato su quella scrivania? Quella stessa scrivania su cui adesso stai appoggiando il culo del tuo migliore amico, continuando a baciarlo? Hai tenuto il conto?
Quante volte quella porta ti è stata sbattuta in faccia? Quante volte hai bussato qualcosa in codice morse su quel muro? Quante volte hai deliberatamente ignorato qualche messaggio della tua ragazza mentre eri con lui? Eh, Kirishima? Quante volte?
E quante volte avete ripetuto questa scena così poco ortodossa, tu e il tuo "migliore amico"? Questa domanda è facile, perché è successo qualcosa come tre, quattro volte. Sei il suo unico amico, Kirishima. E allora perché ci scopi?
Hai una ragazza, per la miseria.
E i ragazzi fidanzati non scopano con i propri migliori amici, dovresti saperlo.
Lei lo sa? Sa di voi due, che scopate di sabato sera? Di sabato, ma anche di lunedì, di mercoledì... no, vero? E' troppo scema.
Non sa dello sguardo di fuoco che ti sta rivolgendo il biondo, non sa delle tue mani che vanno in zone dove non batte il sole, non sa delle frasi sconnesse e del fatto che riesci a mandare in tilt il grande Bakugou Katsuki. Non sa che il bacio iniziale ha perso ogni traccia di pudore.
I denti conficcati della carne, occhi negli occhi, vestiti che spariscono alla vista, tale è la potenza con il quale vengono tolti.
I primi malcapitati sono i pantaloncini di Bakugou, che volano letteralmente via, sospinti da una piccola esplosioni mal trattenuta. Non che i boxer facciano una fine migliore, capiamoci.
Eijiro conosce Katsuki.
Sa come farlo stare bene. E anche lui lo sa. Sa che Eijiro sa farlo stare bene. E forse si odia per questo.
Quindi nessuno si stupisce quando, con una gamba nuda attorno alla spalla del rosso, il grande Re delle Esplosioni Mortali geme oscenamente. La lingua di Kirishima che vaga intorno al suo pacco, in ginocchio davanti a lui, le dita indurite conficcate nella carne candida del polpaccio, lasciando un segno che forse domani farà da promemoria al biondo.
Geme oscenamente, senza prendersi la briga di nasconderlo.
Sesso virile tra uomini virili.
Kirishima odia fare sesso con Ashido.
Insomma, Ashido è gentile, divertente, simpatica. Bella, bellissima. Ma fottutamente delicata. E fottutamente femmina. Ashido non puoi morderla, non puoi picchiarla senza passare per stupratore. Non puoi baciarla con troppa foga e non puoi metterla a novanta, non le piace. Non puoi scoparci troppo violentemente e non nei posti più disparati, sennò si lamenta. E, cazzo, non puoi farle pompini.
Cosa che con Bakugou, evidentemente, puoi fare.
E Kirishima mentirebbe se dicesse che non gli piace fare (e ricevere ovviamente) pompini.
Il rosso passa la lingua calda su tutta la lunghezza dell'altro, che in cambio gli regala un fottio di ansimi, che arrivano come scariche elettriche al suo cervello.
Ci ripenserà, a quei versetti, quando dovrà masturbarsi, probabilmente. O forse sarà proprio la ragione per cui dovrà farlo. Sperando che Ashido sia nei paraggi. Perché va bene tutto, ma è anche brava in quel che fa.
Dopo qualche secondo di indecisione si auto-strozza con il cazzo del biondo, che istintivamente rafforza la presa sulle sue palle con la gamba, emettendo ultrasuoni giusto un po' nsfw. Giusto un po'.
Kirishima lavora con le labbra, evitando di usare i denti.
I denti di Eijiro, quelli si che sono un problema. Affilati, appuntiti, brutti ed estremamente scomodi. Non vuole accidentalmente staccare il cazzo al biondo, per carità del Cielo. A volte ci è andato vicino.
Sì, è successo e no, non ne parliamo.
Non serve molto per far venire Katsuki. Dopo pochi minuti raggiunge l'orgasmo, tremando e tenendo Eijiro per i capelli, rischiando di soffocarlo con il liquido caldo, appiccicoso e biancastro che gli riversa con prepotenza in gola.
Ansima, respira alzando e abbassando le spalle irregolarmente, faticando a riprendere fiato.
"Kiri... merda. Capelli di me-erda. Sei so..lo-"
"Sì, si... sono uno stronzo. Lo so, me lo dici sempre, Kat."
Lo sa, e ne è pienamente felice. Se lo insulta dopo essere venuto, allora ha fatto un buon lavoro. Lo ha fatto stare bene. E c'è buona probabilità che adesso si faccia fottere per bene.
"Pu-oii... se vuoi."
Deve ancora riprendere fiato. Probabilmente non ci capisce una sega con la testa, in questo momento.
"Sei sicuro? Guarda che posso aspettare... o anda-"
"FINISCI IL F-OTTUTO LAVORO COGLIONE."
Piccolo, carinissimo, bottom incazzato.
"Posso..?"
Come si finisce una frase del genere?
Fotterti?
Scoparti?
Ficcarti il cazzo in culo?
Continuare il "fottuto lavoro"?
Bakugou non necessita di una frase finita, evidentemente, perché chiude gli occhi esausto, accasciandosi sul muro, e annuisce in direzione del rosso, come per dargli l'OK.
Lui in tutta risposta sorride. Sorride e basta.
Cos'altro dovrebbe fare?
Sorride, si alza, prendendo delicatamente un esemplare di volpino di pomerania mezzo nudo a mo' di sposa, e lo appoggia scomposto e frettoloso sul letto, fiondandocisi sopra in non meno di due secondi.
La luce dei lampioni che attraversa la barriera delle tende crea un'atmosfera soffusa. La visione degli occhi quasi imploranti di Katsuki lo costringe a fermarsi un attimo a fissarlo.
La fronte imperlata di sudore, il sorrisetto che, seppur è stanco come la morte, riesce a tirare su, il suo petto che si alza piano, producendo qualche sbuffo di aria calda, sotto forma di fiatone. Anche lui lo guarda, affamato.
Si guardano. Il sole prima della tempesta.
Rosso nel rosso.
Di nuovo.
Ci sono cascati di nuovo, e ormai il danno è fatto, non possono tornare indietro.
A rompere il delizioso silenzio è Eijiro.
"Lubrificante?"
"Non mi serv-"
"Lubrificante."
"... cassetto in alto"
Ci tiene. Ci tiene a non spaccargli il culo. Ci tiene a farlo stare bene. Ci tiene, punto e basta.
Si allunga verso il comodino, cercando di non schiacciare Katsuki con il suo corpo, per poi ritornare a cavalcioni su di lui.
Lo prende per il colletto della felpa e lo attira a se, baciandolo di nuovo, costringendolo a tenersi su alla meno peggio con gli avambracci sul materasso.
Il letto è sfatto, le coperte aggrovigliate ai loro piedi, ma a nessuno frega un cazzo, inutile dirlo.
Kirishima e Bakugou gemono. Due anime infelici che gemono insieme. Il primo piano, con la suo classico tono roco e un po' graffiato, il secondo senza freni, con quella sua particolare voce da sesso, acuta e decisamente poco mascolina.
Virile, virilissimo.
Succede tutto in un millesimo di secondo.
Un attimo dopo il biondo è spiaccicato contro il materasso a faccia in giù, mentre l'altro ragazzo cerca di trattenersi a quella visione paradisiaca. Perché un Bakugou aperto in due, nudo, ansimante e sotto di te non è una cosa che passa inosservata nella mente di un povero diciassettenne con gli ormoni a mille.
Mantenere il sangue freddo.
E' questo il segreto.
Se solo il culo di Bakugou fosse un po' meno perfetto.
Tondo, liscio e pallido. Morbido ed estremamente invitante. Come cazzo si fa ad avere un culo così?
Prende la bottiglietta di lubrificante, aprendola piano e versandosene un po' sulla mano, mettendone un'altro po' anche sull'apertura del biondo, sentendolo gemere piano, seppur la sua faccia sia sepolta nel cuscino.
Trema.
Freme di eccitazione, pronto, bagnato e bisognosi sotto di lui.
Implorante, quasi.
Il primo dito entra senza neppure opporre resistenza.
Scivola dentro le in modo deliziosamente fluido, lasciando il biondo senza fiato.
Di nuovo.
Da quanto tempo non fanno sesso, loro due, insieme? Un mese, forse di più.
A giudicare dalla velocità di Bakugou nel venire e alla sua schiena inarcata, non si è più toccato da dietro da allora.
Il secondo dito segue l'altro, opponendosi solo un pochino.
Davvero il biondo non fa sesso con un maschio da così tanto?
Il terzo ci mette un po'di più, ad entrare nel culo stretto del ragazzo ansimante.
Indubbiamente quando scopa con le ragazze non ci pensano neanche a stimolarlo lì, e mi sembra pure giusto. Adesso però è decisamente ipersensibile.
Uno spasmo lo attraversa quando il rosso inizia a muovere le falangi, a piccoli scatti.
"Ahh~ no aspet..tah Kirishimahh-"
Cerca di fermarlo. Da che non ci riuscirà, ma ci prova lo stesso. Ma ormai lui ha preso la sua strada e difficilmente si fermerà a questo punto.
Povero, piccolo illuso, il nostro Katsuki. Lui te l'aveva detto. Poi non dirmi che non ti aveva avvisato. Me lo ricordo bene: "Baku dimmi se vuoi continuare perché da adesso non so se riuscirò a fermarmi..."
La mente del rosso ormai è in tangenziale. Viaggia talmente veloce che si ritrova a infilare un quarto dito senza neanche accorgersene, sentendo le pareti calde e umide del biondino attorno a lui.
Gli dovrebbe piacere? No. Gli piace? Cazzo, sì.
Capisce di aver colpito la sua prostata quando un altro spasmo lo riscuote dai suoi pensieri, riportandolo con i piedi per terra.
O meglio, con le ginocchia sul materasso.
"Ah- ah~ sì sì ti prego lì... lì. Di più di più proprio lì..."
Le frasi sono sconnesse e senza un vero senso logico, ma messaggio arriva a destinazione in ogni caso.
Eijiro arriccia piano le punte delle dita, procurando altri spasmi al biondo.
La dose di autocontrollo usata dal rosso è tanta, tantissima. Non vuole mettere fretta a nessuno lui, soprattutto se l'altro ragazzo non viene penetrato da più di un mese, ma se fosse per lui avrebbero già fatto almeno due round consecutivi, a quest'ora.
Cosa stavo dicendo?
Oh giusto. Kiri, per quanto sia uno stronzo che mette le corna alla gente, che scopa con il suo migliore amico e poi scappa nel cuore della notte, che sorride tutto il giorno, anche a chi gli sta sul culo, ci tiene, e ci mette impegno e calma in tutto quel che fa. Amore. Ci mette amore.
L'amore è una cosa importante.
Ti basta un pizzico di amore e puff, scopri che Mina Ashido ha un kink per le voci basse e per le coccole after sex. Scopri che Katsuki Bakugou ama farselo mettere in culo, e ha una voce da sesso a dir poco da paura. Scopri un sacco di cose interessanti, altre più oscene, grazie ad un pizzico di amore.
Il ragazzo esplosivo è ormai al limite, e lo sanno entrambi.
È teso come una corda di violino, geme e singhiozza come se non ci fosse un domani e le sue dita sono bianche, tanta è la forza usata per stringere le lenzuola candide.
"Ki-kiri io.."
"Shh... lo so, lo so."
E poi? Vi chiederete voi.
E poi niente, Eijiro tira fuori la mano dal suo culo, facendo emettere un verso poco ortodosso, a metà tra un singhiozzo e una lamentela, dalla bocca del biondo.
"Direi che sei pronto..."
"No. No no no... Stronzo non azzardarti a-"
Oh beh, lui si azzarda eccome.
La stanza diventa il palcoscenico di urla ed esplosioni, mentre con un colpo secco il rosso si infila per metà nel corpo dell'altro.
Le esplosioni sono piuttosto inevitabili, ma se ti chiami Eijiro Kirishima e hai un quirk del genere non ti devi preoccupare di cose futili come delle esplosioni.
Piccoli fiotti di luce provenienti dalle mani del biondo illuminano l'ambiente, rendendolo al tempo stesso un casino acustico più potente di quanto già non fosse, tra gemiti e schiocchi.
Ora il suo culo è in aria, a mezzo metro dal materasso, sorretto dalle mani possenti del rosso,che gli arpionano la pelle dei fianchi come se fosse oro zecchino. Se ne avesse la forza probabilmente sarebbe a quattro zampe, ma le braccia si rifiutano di funzionare, se non che per fare esplosioni arbitrarie.
Quindi se ne sta con la faccia ed il petto spappolato sui cuscini, mentre la schiena è piegata all'inverosimile verso l'alto.
Le lenzuola ormai sono solo un groviera di buchi bruciacchiati e liquido pre seminale.
Un fottuto casino, in tutto e per tutto.
Gli affondi e le spinte di Kirishima vorrebbero gentili, possessivamente dolci. Ho già precisato che non vuole fare male al suo compagno, no?
Cerca di trattenersi il più possibile, di fare abituare il biondo a quella presenza. Ci prova davvero, con tutte le sue forze, ma inevitabilmente dopo poco le spinte di fanno più profonde e secche.
Tock.
Il bacino del rosso che si schianta sul culo dell'altro, che ora inerme subisce quel trattamento piangendo piano e ansimando, mentre il suo quirk continua ad essere completate fuori controllo.
Bum
Esplosioni, sempre più deboli man mano che il biondo si arrende a quella sottomissione così violenta.
Gemiti rauchi che provengono dalla gola di Eijiro.
Con le mani ancora conficcate nei fianchi dell'altro continua a spingere, finché non viene travolto dall'orgasmo e si libera in Bakugou, che urla insulti relativi alla madre del rosso, cercando di non morire sul posto.
Kirishima si accascia sul materasso di fianco al biondo, respirando affannosamente e facendo un mezzo sorrisetto.
Davvero, Eijiro? Riesci a sorridere anche adesso?
Bakugou piange e cerca di non farlo vedere.
Davvero, Katsuki? Stai cercando di mantenere alto il tuo onore anche adesso?
Il rosso gli accarezza piano i capelli, e l'altro non ha la forza di opporsi.
"Bravissimo. Sei stato bravissimo Kat. Sei una favola..."
Continua.
Continua a degli complimenti, mormorando piano, finché l'altro non si riprende. Ma il problema arriverà quando si riprenderà, lo sa.
Skip time ⏰ la mattina dopo
Bakugou's pov
Di nuovo.
Di nuovo.
Ho scopato di nuovo con Capelli di merda.
Un'altra fottuta volta.
Non so cosa cazzo mi sia preso. Era lì, da solo, e forse avevo bevuto troppo.
È davvero così male rifugiarsi in una relazione che non ci sarà mai?
So già che domani sarà tutto come prima. I sorrisi, le pacche sulle spalle, gli scherzetti bonari, le battute.
Il solito Kirishima.
L'unica cosa che mi fa capire che non è tutto un sogno sono i segni. I segni semipermanenti che mi lascia ogni volta.
Se non fosse per questo, probabilmente penserei che tutta la notte passata con lui sia stata solo un fottuto frutto della mia immaginazione ormonata.
Kirishima è gentile.
Fottutamente perfetto sotto ogni punto di vista.
E fottutamente fidanzato.
Dovrei sentirmi in colpa. Alla fine sono io che riesco sempre a farmi fottere, che inizio a provarci, che lo bacio senza preavviso.
E, cazzo, mi sento in colpa.
E mi prometto che non lo farò più. Che non cadrò nella tentazione di scopare insieme al mio migliore, se non unico, amico.
Non di nuovo.
Ma poi ci penso.
Penso che se non volesse fare sesso con me non lo farebbe, punto e basta.
Eppure eccomi qui.
Nel letto.
Con lui che dorme sul mio petto.
Mi fa male tutto. Ogni singola parte di questo fottuto corpo, soprattutto i fianchi e la zona culo, come era prevedibile.
Ho due grossi lividi sui lati del bacino, qualche morso sui pettorali e un segno rosso sul polpaccio che fa un male cane.
Mi fa male la gola. Gli occhi. Le labbra. La testa. Il cazzo, forse.
Può farmi male il cazzo?
Evidentemente.
Mi abbasso al livello del rosso, che stranamente è rimasto a dormire senza andarsene alle tre di mattina.
È ancora più bello quando dorme.
E ancora più irraggiungibile.
"Bu-ohngirno" mormora sbadigliando.
''Testa di cazzo cosa ci fai ancora qui?"
Lui sorride piano per poi darmi qualche bacetto sul collo.
"Mi godo un po' questo piccolo bastardo"
"Non sono il tuo fottuto ragazzo."
Voglio mandarlo via. Più sta qua più mi ricorda che non sono suo, e lui non è mio.
"Appunto."
Continua a darmi bacini sul collo e ad accarezzarmi lì dove ieri mi ha fatto male.
Non devo cascarci.
Non di nuovo.
Non. Di. Nuovo.
Le sue mani sono calde e gentili, mentre esercita, piano, frizione sul mio corpo martoriato.
Non devo cascarci.
Resto fermo come un palo di legno.
Non devo cascarci di nuovo.
"Su Bakugou rilassati un po'"
Ma col cazzo. Ma col cazzo. Ma col...
"Va bene, però poi te ne vai."
Porca puttana.
Di nuovo.
Ci casco sempre, alla fine.
Mi abbandono tra le sue braccia, mi illudo che questa volta qualcosa è cambiato. Che resterà con me.
Forse sotto sotto lo so.
In cuor mio so che se ne andrà come se niente fosse. Facendo colazione con la puttana della sua ragazza e salutandomi in classe come se niente fosse successo.
Eppure mi abbandono a lui.
Mi crogiolo in quella pozza di amore tossico ed inebriante che è Eijiro Kirishima.
Di nuovo.
Et voilà.
Letteralmente tremila trecento parole di puro dolore interiore.
Che ve ne pare?
Ah, giusto, qualcuno mi ha fatto notare che nelle mie storie i personaggi sono in po' ooc... Cose dite voi?
Vi disturba questo aspetto? Se sì mi adeguo di conseguenza eh, non siate timidi a dirmelo!
Voto da uno a 4 per questa storia?
A che ora la state leggendo?
Mi trovate una persona simpatica?
Quanto è stronzo Kiri in questa storia?
Alla prossima!
rich
Ps: ci tengo precisare che adoro Mina, e che la sua relazione con Kiri è davvero impossibile, dato che sono praticamente fratelli. Ma era necessaria scusate :>
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