8) E' troppo importante per me
Capitolo 8
LOUIS POV
-DAI HARRY MUOVITI CHE FACCIAMO TARDI!-
-ARRIVO!- mi urlò dal piano di sopra. Aspettai altri 5 minuti e poi arrivò. Si presentò davanti a me in tutto il suo splendore: gambe lunghe e magre avvolte in jeans aderenti, camicia a quadri, e ricci pettinati. Non penso che esistano parole per descrivere quanto splendido possa essere quel ragazzo. Insomma lui è veramente da wow! Si diresse verso di me e mi lasciò un bacio a stampo sulle labbra prima di prendere il giacchetto di pelle.
-Andiamo lou? Ti sei incantato?- mi domandò felice.
-Nono andiamo- in realtà avrei voluto rispondergli: "si cavolo!!ogni santa volta che ti guardo mandi il mio mondo sottosopra e mi ci vuole un attimo per riprendermi!! Capiscimi..."
Era passata una settimana da quando ci eravamo trovati a casa sua e le cose stavano andando di bene in meglio.
Partimmo da casa sue e arrivammo al cinema in perfetto orario, parcheggiai la macchina e andammo a comprare i biglietti per il cinema.
Film horror. Film odiato da Harry ma amato da me: finalmente l'avevo convinto!!
-Loueh! Lo sai che a me non piacciono 'sti film!!
-Lo so amore mio- risi beffardo lasciandogli un pizzicotto sulla guancia. Per tutta risposta sbuffò e poi sorrise,trascinandomi verso il bar del cinema. Comprammo una porzione grande di pop-corn e un coca-cola grande.
Entrati nel cinema restammo lì mezz'ora ad aspettare che iniziasse il film. Mi piaceva il cinema: le luci soffuse, le poltrone comode, i pop-corn caldi sulle ginocchia, il maxi schermo. Ma la cosa che adoravo di più era il ragazzo accanto a me. Ogni tanto parlava e non lo ascoltavo proprio, ero troppo incantato per concentrarmi. Così semplicemente mi ritrovavo baciarlo ogni due minuti, tanto che dopo un po' mi disse :
-Ma lou!! Ascoltami però quando ti parlo!!-
-Ma lo sto facendo!-
-Si, certo, come no!-
Roteò gli occhi nelle orbite e mise il broncio. Mi ci volle un'attimo per fargli ritornare il sorriso:- Dai Harry! Non lo faccio apposta! E' che una così bella creatura come te distrae facilmente...- sorrisi e gli morsi la mandibola.
-Dai smettila di fare il cretino e guarda il film- disse
-Non è nemmeno cominciato!- risposi
-Già...- rise
-A proposito, che cosa stavi raccontandomi prima?-
Mi guardò storto prima di ridere -Fanculo stronzo- e mi baciò.
Appena ci staccammo iniziò il film.
Già dopo 5 minuti di film iniziò a farsi piccolo piccolo sulla poltrona e si strinse a me.
Adoravo quella sua presenza, quasi a chiedermi protezione. Misi un braccio attorno alle sue spalle e lui affondò la testa sul mio petto, spaventato. Gli accarezzai i capelli e sembrò tranquillizzarsi.
Circa a metà film, mi accorsi che Harry non era più sulla poltrona accanto a me; mi alzai e andai a controllare se per caso fosse andato al bar a ricompare i pop- corn, che aveva abilmente finito, per colpa dell'ansia e della paura che il film trasmetteva.
Nel bar, immerso come sempre nella confusione più totale, non vi era altro che una massa di bambini urlanti assieme ai loro genitori. Mi diressi verso i bagni e quando entrai mi misi a chiamarlo:
-Harry sei qui?-
-No...- rispose
-Dai non fare il cretino che cosa stai facendo nei cessi?-
-Nien...niente- la sua voce era scossa dai singhiozzi
-Dai apri, non fare lo scemo!-
-No sei uno stronzo-
-Ma che cosa ti ho fatto?-
Aprì la porta e mi trascinò dentro. Quel bagno era fottutamente troppo piccolo perchè due persone stessero dentro senza toccarsi, così mi ritrovai ad essere praticamente attaccato ad Harry.
-NON MI HAI DETTO CHE NEL FILM C'ERA ANCHE UN CANE CHE VENIVA AMMAZZATO!- urlò
-Ma io cosa ne sapevo? E poi non dirmi che ti sei offeso per uno stupido cane!-
-Non è stupido. E poi io sono molto animalista e mi commuovo facilmente- mugulò e vidi una lacrima scorrergli sul viso
-Dai Harry smettila di fare il bambino e torniamo in sala- dissi iniziando a baciarlo dolcemente per fargli sparire la tristezza.
Per tutta risposta lui mi prese per i fianchi e fece scontrare i nostri bacini, risvegliando il mio amico là sotto, e pure il suo.
Quello non era né il luogo né il momento adatto, per cui semplicemente mi scostai da lui delicatamente.
-Harry dai ora no...-
-Si, lo so scusa, torniamo in sala-
Non appena ebbe finito di parlare aprì la porta del bagno entrando in un altro e risolse il suo "problema" da solo. Io feci lo stesso.
A dir la verità quel film non era un gran che, per cui decidemmo di andare prima che fosse finito.
Che serata passata in modo strano...
LA mattina seguente mi svegliai in modo brusco, spaventato, sudato e con le lacrime agli occhi verso le 9.30, cercai di riprendere sonno ma il vociare che proveniva dal corridoio me lo impediva.
Mi alzai un po' scocciato e mi diressi in cucina, dove mia mamma mi accolse a braccia aperte lasciandomi un bacio sulla guancia.
-Louis, amore mio! Dormito bene?- mi chiese affettuosa abbracciandomi da dietro
-Benissimo mamma, ma ho fatto un sogno stranissimo e mi sono svegliato spaventato...-
-Posso sapere cosa hai sognato honey?-
-Ho sgnato che c'era un mio amico, in fondo ad un burrone pieno d'acqua, allungava le mani chiedendomi aiuto, ma io non riuscivo a muovermi perchè stavo affondando nelle sabbie mobili. Gli usciva l'aria dalla bocca e dopo un po' le bolle non uscivano più, per cui mi accorsi che era morto. L'acqua nel burrone era diventata ghiaccio e l'unica cosa che ero riuscito ad urlare fu "Non dovevi morire così. No no no". Ad un certo punto arriva un orso che inizia a graffiare il ghiaccio per mangiarsi il mio amico. Dopo un po' che graffiava, la bestia si è girata verso di me e mi ha gaurdato con aria diabolica, per fortuna mi sono svegliato subito dopo...- Nel raccontare il sogno mi accorsi che le lacrime avevano iniziato a scorrermi sul viso. Omessi a mia madre che il protagonista del sogno era Harry, ma lei, ovviamente, me lo chiese comunque.
-Oh Lou... devi volere proprio bene a questo ragazzo per piangere così... Chi è?-
-E' un mio amico... ah e comunque si gli voglio un sacco bene.-
-Dai dimmi il nome almeno...-
-E va bene.. si chiama Harry. Te ne avevo già accennato-
-Ah ho capito! E' il ragazzo con cui sei andato al cinema ieri sera, e dal quale sei rimasto a dormire settimana scorsa!!-
-Si è lui.- il mio viso si illuminò di gioia pensando a lui.
-Sei sicuro di volergli solo bene a quel ragazzo... non è niente di più per te?-
-Ma si mamma dai!Cosa ti viene in mente!?-
-Louis ti conosco troppo bene a me non puoi mentire!!-
-Ma no ma no...-
Così dicendo presi un muffin e me lo ficcai in bocca tutto intero
e salutai mia mamma. Mi diressi in camera e mi stesi sul letto.
Continuavano a venirmi in mente le immagini del sogno: Harry che affogava e io che non riuscivo a muovermi... il ghiaccio, il freddo, la paura. Tutto.
Era domenica e non potevo restare lì così tutto il santo giorno: presi il cellulare e chiamai Liam. Lui era piuttosto mattiniero, ero sicuro che mi avrebbe risposto.
"Hey Liam!"
"Tommo!! Qual buon vento ti porta a chiamarmi a quest'ora del mattino?"
"Liam sono le 10.00"
"Si ma tu non ti sveglia MAI a quest'ora la domenica mattina!"
"Eh lo so, lo so. Senti, ti va se ci vediamo oggi? Devo parlarti di alcune cose..."
"Su harry?"
"Ehm... s-si"
La mia risposta si fece attendere 10 secondi prima di arrivare all'altro capo del telefono. Non ero sicuro di volerne parlare nemmeno a Liam di quel che mi stava succedono, perchè nemmeno io ero sicuro di quel che provavo, se era lecito o no, se era amore o solo passione, se ero gay o no, se quel che stava succedendo era reale o no, se dire addio ad Harry, o se tenermelo stretto, se ero diventato matto, o se ero rimasto quello di sempre. Dovevo chiarire e da solo non lo potevo fare. Liam mi serviva. Lui c'era sempre per me. Sempre. Ci vedevamo tutti i giorni a scuola, facevamo le cazzate assieme, studiavamo assieme, dall'asilo, quasi tutte le mie prime volte, le avevo fatte con lui. Lui è il meglio del meglio. Aveva un carattere nobile e sincero, quando sei con lui ti senti elevato ad un livello superiore. Ti trasmette sicurezza, voglia di vivere, allegria. E' una di quelle persone che salveresti alla tipica domanda "Se la nave stesse affondando, e potessi salvare una sola persona, chi salveresti?".Salverei solo ed unicamente lui. Penso di aver finito le parole per descrivere quanto meraviglioso fosse. In tutti i sensi.
Ci mettemmo d'accordo per vederci all' ora di pranzo in un fast food. Il nostro preferito da sempre.
Mi feci una doccia veloce e mi vestii nemmeno troppo elegante: normale. Conoscevo Liam da troppo per badare a certe sottilezze.
Uscii alle 12.45 di casa e salutai tutti.
Giungemmo al fast food quasi contemporaneamente e ci salutammo come se non ci vedessimo da secoli.
-Tomlinson!-
-Payne!-
-Andiamo a mangiare perchè sto per morire qui dalla fame!- affermò ridendo
-Noo ti prego non mi abbandonare a questo mondo crudele, ne abbiamo passate troppe assieme!!- risi anche io. Ci dirigemmo verso le casse per ordinare e poi, al tavolino con tutto il cibo.
-Allora Lou! Che mi dovevi dire?-
-Vorrei parlarti di Harry e di quello che mi sta succedendo.-
-Vai parla sono qui per te.-
-ok... allora gli ho detto che lo amo ma non so se è così. Capisci sono confuso, è la prima volta che mi innamoro di un ragazzo, non so se giusto o se è sbagliato.-
-In genere se ci si innamora di una brava persona non è mai sbagliato, Anzi forse è meglio di tutte quelle ragazze, per non dire quelle zoccole, che ti portavi a letto. Ogni settimana una diversa...-
-Si lo so. Forse è meglio così.- feci una pausa prima di continuare -volevo anche parlarti del sogno che ho fatto 'sta notte, so che è solo un sogno, ma i sogni sono rielaborazioni mentali di quello che si prova, trascritti in chiave diversa e io sono troppo confuso, persino per capire me stesso da lucido e da sveglio...-
-Racconta...-
Gli raccontai tutto il sogno e l'unica cosa che mi disse fu:
-Innanzi tutto asciugati le lacrime e calmati... il resto verrà dopo.-
-In che senso "il resto verrà dopo"?-
-Nel senso che dovresti prima capire che cosa provi per Harry, il che non ti farebbe affatto male, poi, magari, capirai tutto. Non è detto che il sogno significhi veramente qualcosa. Forse significa che gli vuoi davvero bene...-
-Capito...-
-Dai adesso rilassati che facciamo come ai vecchi tempi... andiamo a cuccare.-
-Ma io...-
-Ma tu niente. Tu oggi NON devi assolutamente preoccuparti di niente. Tu oggi fai come dico io- disse convinto e con tono bonario. Come si faceva a dirgli di no?
Andammo in giro per il centro commerciale fischiando alle belle ragazze. Liam in particolare ne addocchiò una e la prese di mira.
Era una bella ragazza: capelli castani occhi marroni, alta, slanciata. Non era come tutte le altre ragazze a cui fischiavamo. Lei era timida e solo un genio come Liam poteva riuscire a rompere il ghiaccio così facilmente.
Iniziarono a parlare e io mi allontanai per lasciarli soli.
Mi arrivò in quel momento un messaggio di Harry che diceva
"Ciao amore, che cosa stai facendo?"
Sbaglio o mi aveva chiamato "amore"?? Non mi sbagliavo...
Corsi da Liam e gli feci leggere il messaggio fregandomene della ragazza che era lì con lui.
-Eh Tommo... di che cosa hai paura allora? Buttati!-
-Già solo uno scemo come me non si butterebbe.-
Solo uno scemo come me non si butterebbe tra le braccia del ragazzo più bello sulla faccia della terra. Adesso che ci penso Harry caratterialmente somigliava un po' a Liam. Forse era per quello che amavo così tanto. E sì per la prima volta anche io lo ammisi a me stesso. Lo amavo.
"Niente Amore. Sono al centro commerciale con Liam vuoi raggiungerci?"
"Solo se Liam è simpatico."
" E' il migliore... ma non meglio di te. Ovviamente."
" Va bene. Mezz'ora e sono lì. Ciao cucciolo."
"Ciao tesoro"
I nostri messaggi stavano diventando estremamente sdolcinati:da diabete... la cosa mi aveva dato sempre fastidio, ma non con Harry. Con lui non potevi non essere dolce. Lui era la dolcezza in persona.
Arrivò dopo mezz'ora tutto ben vestito e profumato... per fortuna ci avevo pensato di passare dal negozio di profumi a scroccarne un po'. Ecco a cosa serviva in occasione di emergenza quel negozio.
Mi venne in contro abbracciandomi e mordendomi il lobo dell'orecchio mentre eravamo vicini.
-Lou... mi sei mancato. Stanotte ho sognato che eravamo noi due soli su una spiaggia e tu ti donavi a me... è stato il miglior sogno di tutta la mia vita...- mi sussurrò in un'orecchio per non sembrare indiscreto
-Anche io ti ho sognato!-
Ci staccammo e iniziammo a passeggiare con Liam e la sua nuova "ragazza" per il centro commerciale. Fatte le presentazioni, e parlato un po' del più e del meno, la discussione arrivò ad un punto morto. Harry mi trascinò via da loro dicendo che doveva comprare dei pantaloni e che voleva il mio aiuto. Ci salutammo e Liam mi fece l'occhiolino. Io lo feci a lui accennando alla ragazza che aveva appena conosciuto. Si chiamava Diana.
-Sei sicuro che devi comprare i pantaloni Harry?-
-Certo! Per chi mi hai preso?- rise
-Pensavo che volessi fare "altro", ma qui al centro commerciale-
-No, sono serio, mi servono pantaloni. Devo almeno sembrare un po' bello se non voglio sfigurare accanto a te.-
-Ma va, ma cosa stia dicendo? tappati quella bocca immediatamente-
Andammo da Calvin Klein e appena entrammo la commessa, (una bella ragazza) si illuminò.
Ad essere sincero la sua mascella stava più o meno strisciando sul pavimento, ma dettagli, evidentemente non sapeva quel che c'era tra me e lui. Si mostrò subito gentilissima e chiese come poteva essere utile.
-Ehm...mi servirebbero un paio di jeans, chiari, aderenti ma non troppo.- disse Harry
-subito- rispose lei sorridendo. A me scappò una risatina appena si voltò.
Tornò con 5 paia di jeans. Probabilmente aveva scelto i migliori che aveva.
Harry si diresse in camrino per provarli.
-Hey Lou! Ti sei accorto anche tu come ci guarda la commessa?-
-Certo! Sono sicuro che è cotta di te!-
-Piantala scemo... secondo me invece le piaci tu!-
-Hey Hazza! Che be culo che ti fanno quei jeans!- dissi entrando in camerino e dandogli un pizzicotto sul sedere.
-Esci coglione!- disse strizzandomi le palle
-Ahi! Ancora a strizzarmi i coglioni! Che mania che hai!-
-La mania migliore del mondo, dovresti andarne fiero, non ti capita di trovare spesso una persona, bella come me che ha queste manie!- rise.
Harry alla fine scelse i primi che aveva provato. Pagò e mentre stavamo per andarcene, mi venne in mente un'idea brillante.
-Harry, baciami, dai forza, che la commessa ci sta guardando...-
Eravamo girati di schiena rispetto a lei, ma uno specchio all'ingresso del negozio mi faceva capire che ci stava guardando.
Harry posò le sue labbra sulle mie. Non volevo che il bacio finisse lì per cui cercai un varco tra le sue labbra, che non mi venne negato. Le nostre lingue si intrecciarono e potei vedere la faccia allibita della commessa, che fece per scendere dal gradino sul quale era posizionato il bancone sulla cassa, ma cadde e uscimmo dal negozio ridendo come due malati mentali.
Ero felice. Così felice che potevo toccare il cielo con un dito, mai avrei immaginato di incontrare una persona come Harry. Ad un certo punto, mentre camminavamo lentamente e scherzavamo, Harry mi prese la mano, intrecciando le sue dita con le mie; non che la cosa mi desse fastidio, ma avevo paura di incontrare qualche mio compagno di scuola, persone che giocavano a calcio con me. Ritirai la mano e la misi in tasca.
-Perchè Lou? Pensavo lo volessi anche tu...-
-Non mi fraintendere, non è che non lo voglia. E' che ho paura di incontrare qualcuno che conosco, e di tutti fin ora lo sa solo Liam.-
-Cioè vuoi dire che se ti scoprissero, e i tuoi amici non condividerebbero la tua scelta, mi lasceresti?-
-Non ho detto questo... Da quando stiamo insieme noi?
-Non stiamo insieme infatti.-
-Ma hai detto "lasceresti".-
-Era così per dire-
Lo vidi rabbuiarsi e guardare il pavimento. Non potevo vederlo così, ma per me era diverso, io non potevo farmi scoprire, la mia reputazione si sarebbe rovinata. Per sempre.
Comunque, per farlo stare meglio lo presi per mano e lo strascinai Iniziammo a correre per il centro commerciale come pazzi. Arrivammo ai bagni e ci infilammo in uno, chiudendo la porta a chiave.
Presi Harry per i fianchi e lo tirai verso di me con forza. I nostri bacini si scontrarono.
-Harry, io ti amo da morire. Amami qui. Ora.-
-Tutto per te.-
Prendemmo a baciarci con passione e finii contro la parete del bagno, anche se non era la cosa più pulita del pianeta terra. Cinsi con una gamba il bacino di Harry, tirandolo ancora più verso di me. Ormai la mia erezione aveva iniziato a pulsare e penso anche la sua.
Harry mi slacciò i pantaloni, i boxer e prese ad accarezzarmi. Sentivo gemiti gutturali provenirmi dalla gola, e la mia erezione che diventava sempre più dura.
Harry iniziò con i movimenti circolari e i miei gemiti si facevano sempre più forti. Non cercavo nemmeno di trattenerli, nonostante fossimo in un luogo dove chiunque ci avrebbe potuti sentire.
Baciavo Harry e lui baciava me. Il mio respiro era irregolare e scosso dai gemiti. Venni dopo pochi minuti sulla sua mano.
Era il mio turno.Ma feci lo stronzo, mi sistemai i pantaloni, aprii la porta e uscii dal bagno tirandomi dietro Harry, con la sua evidentissima erezione tra le gambe.
-Scusami Haz, lo sai che ti amo, ma ho bisogno di comperare un libro, sai mi sto appassionando alla lettura, e Liam mi ha consigliato qualche titolo... Quindi- venni immediatamente interrotto da Harry che disse:- Mi stai pigliando per il culo vero, lo spero vivamente, ora torna in quel cazzo di bagno e finisci quello che stai facendo. Ora!-
-Mi piace quando sei aggressivo... veramente molto!- dopo aver finito di lavar le mani non me le asciugai con la carta del distributore, ma sulla maglietta bianca di Harry, sfiorando volutamente i suoi capezzoli. Vidi il suo pomo d'Adamo salire su e giù, come se non riuscisse a deglutire.
Gli risfregai le mani sulla maglietta, questa volta però pizzicandogli il suo capezzolo sinistro, per poi vederlo sussultare.
Allora lo afferrai per la mano e trascinandolo nella libreria più vicina al bagno, Harry con la faccia sconvolta mi seguì, quando entrammo la commessa ci salutò gentilmente, chiedendoci se avevamo bisogno di aiuto, educatamente gli dissi di no, e per l'ennesima volta trascinai un Harry incazzato nero e ancora molto eccitato per gli scaffali.
Mi recai nel reparto dei libri di ricette da cucina mentre Harry mi diceva:- Louis sei veramente uno stronzo, non ci credo neanche morto che Liam ti abbia consigliato libri da cucina... Te ne pentirai per avermi fatto questo-
- E sentiamo cosa mi faresti piccolo Harreh?-
- Caro LouLou a tempo debito lo saprai e te ne pentirai amaramente...-
Sulla faccia di Harry era comparso un ghigno malizioso, sinceramente non sapevo cosa sarei potuto aspettarmi...
Lo trascinai via da quel reparto e mentre stavo per uscire la copertina di un libro mi attirò: era il Kamasutra.
Questa volta con più gentilezza afferrai Harry per una mano e lo condussi li, davanti a quello scaffale, presi il libro in mano e lo sfogliai, poi glielo sventolai sotto il naso dicendo:
-Che ne dici di ispirarti a questo per la tua punizione? Mi piacerebbe veramente molto, e poi questo libro potresti in ogni caso considerarlo come un regalo da parte mia no?-
-Sinceramente piccolo LouLou per la tua punizione avevo in mente altro, ma si dai potrei prendere spunto anche dal libro, e convertire qualche mossa di sesso tra etero , in mosse per il sesso gay...-
- Va bene Haz, andiamo a pagarlo, ho capito che questo sarà il miglior regalo che tu abbia mai ricevuto-
Ci dirigemmo verso la cassa la commessa ci fece un piccolo sorrisetto tra il divertito e il malizioso quando vide il libro, ma non ci prestai attenzione, al contrario di Harry che era diventato bordeaux.
Usciti dalla libreria mandai un massaggio a Liam che saremmo tornati a casa.
Per cena mangiammo due pizze, mentre eravamo spaparazzati sul divano di casa mia, mentre mia mamma ci gironzolava intorno facendoci anche qualche domanda, per esempio chiese a Harry quanti anni aveva e altre cosa del genere.
Proposi a Harry di dormire da me ma rifiutò dicendo che doveva andare a casa ed organizzare la sua punizione, per lui avrebbe dovuto essere perfetta.
Sinceramente quel ragazzo tutto ricci e fossette mi stava iniziando a preoccupare... Talvolta gli giravano per la testa delle idee davvero strane. Spero solo non faccia delle cazzate, che possano rovinare il nostro rapporto, non lo sopporterei, lui è veramente molto importante per me e il fatto di doverlo lasciare non lo posso sopporterei. Quasi non riesco a vivere una giornata senza accarezzarlo e parlarci insieme...
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