7) Come se fosse la cosa più meravigliosa
Capitolo 7
HARRY POV
Stavo giocherellando con l'ultimo tozzo di pane che era rimasto sul tavolo, aspettando Louis che tornasse dal bagno, la cena era stata magnifica: continuavamo a far toccare le nostre gambe sotto il tavolo, lui che di tanto in tanto allungava la sua mano per toccare la mia. Dio, come mi faceva stare bene.
-Hey riccio! Ti diverti a giocare con il pane?- disse ridacchiando.
-Si io adoro giocare con il pane avanzato. Mi eccita!- ribattei sarcastico
-E io? Io non ti eccito?-
-Tu no. Tu sei diverso! Tu sei un brutto bastardo! Tu mi fai morire ogni volta che ti vedo, mi fai tremare le gambe, mi confondi ogni mio singolo pensiero, persino il più lucido. Le farfalle nello stomaco con te diventano stormi di uccelli migratori. Tu sei...- mi alzai dalla sedia e gli strizzai le palle , potei vedere il suo viso contrarsi dal dolore-... il più bel diavolo che esista sulla terra.- conclusi. Lo baciai con foga, in un bacio che era tutto denti e saliva, non c'era dolcezza in quel bacio: solo voglia, voglia l'uno dell'altro. Mi morse la lingua facendomi male, quasi per farmela pagare per avergli strizzato i coglioni poco prima.
-Allora se io sono il più bel diavolo tu sei il più bell'angelo. Ah e vediamo di far migrare questi uccelli dallo stomaco al culo.- Un ghigno che al momento non riuscii a decifrare comparve sul suo volto. Non mi ci volle molto per capire che mi stava portando in camera per farmi suo. Un'altra volta.
Mi trascinò su per le scale in un qualche modo, quasi non riuscimmo ad arrivare in camera sua, il corridoio era un cimitero di vestiti.
Appena entrati in camera, mi spinse contro la parete iniziando a baciarmi possessivamente, come se volesse marcarmi per indicare che fossi solamente suo.
Afferrò la mia erezione con una mano senza mai abbandonare il mio collo, mentre con l'altra iniziò a giocare con i miei ricci, lo amavo quando faceva così.
Il mio respiro iniziò ad accellerare quando i movimenti della sua mano fecero lo stesso.
Iniziai a palpargli e lui contemporaneamente a mugolare sul mio collo.
Ci spostammo sul letto senza mai staccarci l'uno dall'altro, come se una vlta staccati qualcuno potesse sparire.
Dire che mi adagiò gentilmente sul letto sarebbe leggermente errato, infatti presi dalla passione ci catapultammo letteralmente sul letto, sentendo anche le doghe scricchiolare.
Loui ad un certo punto si stacco da me e mi sussurrò in un orecchio: -Aspettami qua e non ti muovere... Ho una sorpresa per te-. Uscì dalla stanza, iniziai a preoccuparmi, e il mio stato di panico aumentò quando sentii il frusciare dei vestiti, pensai di avera fatto qualcosa di sbagliato... ma poco dopo tornò in camera reggendo qualcosa di scintillante tra le mani. Inizialmente non capii cosa fosse ma appena si avvicinò a me e afferrò il mio polso, capii cosa voleva fare: legarmi al letto... Razza di un pervertito!
-Non strattonarle se no ti fanno male, ma ti giuro che in questo modo avrai il migliore orgasmo di tutta la tua vita...- disse il mio caro e piccolo innocente Lou.
Dopo avermi legato riprese da dove mi aveva lasciato...
afferrò il mio cazzo ormai molto eccitato e pulsante. Poggiò la sua bocca sulla mia punta e iniziò a dracciare dei cerchi con la lingua, affrrai i suoi capelli e cercai di avvicinare la sua testa ancora di più al mio membro: volevo di più.
Lui invece con le mani iniziò a stuzzicarmi i testicoli,
iniziai a gemere incontrollatamente - Ah Lou... si, oh mio dio, cazzo L-Lou odd...oddio- stavo per venire ma lui non andò avanti mi lasciò li così, si alzò per frugare nei miei cassetti alla ricerc di un preservativo, dopo neanche un minuto lo trovò, se lo infilò e senza neanche prepararmi mi penetro, lanciai un urlo fortissimo bruciava tutto, cazzo che cretino, se proprio non voleva prepararmi l'avrei fatto io, che deficente del cazzo che era!
Aspettò un attimo prima di iniziare a muoversi, prese ad accarezzare la mia erezione, lasciandovi sopra anche qualche bacio umido, poco dopo inizio a muoversi e in poco i dolore venne nettamente sostituito dal piacere.
Iniziai ad andare in contro alle sue spinte e lui iniziò a gemere, o sbattere delle pelli era osceno, l'aria era riempita dai nostri gemiti e respiri affannosi. Si avvicinò alle mie labbra e riprese a baciarmi possessivamente, volli infilare una mano tra i suoi capelli ma appena feci per alzarla sentii il metallo delle manette infilarsi tra la carne del polso:- Ahia cazzo.. che male- urlai seguito subito dopo da una serie di Lou sconnessi.
Quando trovò il mio punto iniziò a colpire li:- Oh si oddio H-harry ... oddio sei così stretto... è bellissimo o-odd-oddio Haz...- in poco si riversò dentro di me e io nella sua mano che era andata a posizionarsi sulla mia erezione.
Devo ammettere che quello era stato il miglior sesso della mia vita... se non fosse stato per quelle fottutissime manette, di sicuro il giorno dopo avrei avuto dei lividi giganti.
Lou uscì da me, si alzò per gettare il preservativo nel cestino che stava sotto la mia scrvania, per poi ritornare a letto, mi tolse le manette e tirò su le coperte per coprirci, mi abbracciò, e io mi accoccolai sul suo petto tra le sue braccia, sentendomi al sicuro come non mai. Lou mi prese ad accarezzare i capelli gentilmente, e mi disse: - Dormi piccolo...-, cullato da lui e dal suono delle sue dolci parole mi addormentai. Dio quanto lo amavo!
Mi svegliai presto, con la luce che filtrava dalle persiane semi chiuse, la stanza avvolta in una strana luce primaverile. Si sentiva il cinguettio degli uccelli, dedussi per cui, che fossero almeno le 4/5. Avevo ancora sonno, così decisi di alzarmi per chiuderle definitivamente, ma non riuscii a muovermi. Avevo il braccio destro di Tommo a cingermi il torace e la gamba destra stretta sul basso ventre e parte delle gambe. Cercai di scostarlo con cautela, facendo attenzione a non svegliarlo. Servì a poco dato che mi disse :- dove credi di andare?-
-Da nessuna parte sciocco, andavo a chiudere le persiane-
-Vai ma torna subito altrimenti te la vedi con me oggi!-
-Ah si e cosa mi faresti?- lo provocai
-Ti tengo tutto il giorno in questo fottuto letto, cazzi tuoi se mi crepi qui- disse ironico e ridacchiando
-Fanculo!- mi alzai ridendo, chiusi le persiane e mi diressi verso il bagno. Quando giunsi davanti allo specchio mi accorsi che ero pieno di morsi, lividi e graffi. In più avevo 2 segni rossi su entrambi i polsi. Fottute manette! Sorrisi al pensiero che pure lui fosse ridotto cosi, feci quel che dovevo fare e tornai a letto con lui. Tra le sue braccia. Oh quanto mi piaceva accarezzarlo...
Ci riaddormentammo in un dolce abbraccio, felici di essere lì assieme.
Alle 10 circa mi infilai sotto la doccia, giusto per lavarsi via la sudata e altro; avevo appena finito di sciacquarmi lo shampoo,
che Louis entrò in bagno e urlò scocciato:- Ti ci vuole ancora tanto??-
-Eheh tesoro mio sono appena entrato! Dammi un attimo!- risposi scocciato: non lo riconobbi nemmeno in quel momento, era sempre stato così gentile con me!!
-Io gli attimi lontani da te li ho finiti!!-rispose quasi lagnandosi
-Che scemo...dai esci! 2 minuti e arrivo- sorrisi, sollevato dal fatto che non ce l'avesse veramente con me.
-Harry, Harry...- disse iniziando a spogliarsi - 2 minuti senza te sono come una vita intera senza provare il piacere di avere almeno per una volta il calore del sole sulla pelle.-
Detto ciò si infilò sotto la doccia e mi cinse i fianchi da dietro, facendomi provare piacere. Sentii la sua erezione crescere e anche la mia. Stavo per girarmi quando lo vidi farsi una sega. Da solo. Ogni gemito che gli usciva dalla gola accentuava sempre di più rispetto a quel che realmente era, facendomi eccitare ancora di più. Iniziai a sudare freddo (sotto una doccia calda), il mio respiro si faceva sempre più affannoso e irregolare. Subito dopo che lui venne, sporcando entrambi, si chinò e iniziò a leccarmi su tutta la lunghezza. Mi spinse contro le piastrelle della doccia, le quali, dato che erano fredde mi scossero di brividi lungo tutta la schiena,e mentre i miei gemiti iniziavano a farsi sentire, iniziò a succhiarmelo con foga incavando le guance. Il respiro ora era molto irregolare e stavo andando in affanno, un ultimo gemito acuto mi uscì dalla gola, dopodicchè venni a flotti caldi nella sua bocca.
-Oh Louis, tu fai i pompini migliori del mondo.-
Sorrise alla mia frase e prese a baciarmi.
Finimmo di fare la doccia assieme, lui insaponando me e io insaponando lui. Giocammo con la schiuma come due bambini, ridendo per ogni singola sciocchezza. Mi accorsi che con lui stavo bene.
Mi resi conto che l'amavo, per cui senza neanche pensarci glielo dissi di slancio, come se la cosa fosse ovvia, come se ce lo fossi mio già detto un sacco di volte.
-Ti amo.- passarono 15 secondi prima che lui mi rispondesse, secondi durante i quali sentii le mie gambe tremare, il cuore urlare e il mio cervello maledirmi per aver detto con così tanta naturalezza quelle due parole.
-Anche io- mi rispose.
Fui felice, talmente felice che mi sentii vivo. Sentivo il cuore battere forte nel petto, il sangue scorrere veloce nelle vene;se non avessi fatto la figura dell'idiota mi sarei messo a saltellare come un bambino di cinque anni dopo che gli è stata data una caramella.
Lo baciai, baciai tanto. Non so realmente quanto durò quel bacio, forse un'istante, ma per me una vita intera.
Quando Louis se ne andò da casa mia, lo stesso pomeriggio decisi di chiamare Niall per fare una chiacchierata. Erano due giorni che non lo vedevo: avevo parecchie cose da dirgli. Presi il cellulare e lanciai la chiamata; non passò molto prima che rispondesse.
"Hey Harry come è andata la serata col tuo "amico"? Vi siete divertiti?"
" Ahahahahaha si ovvio! Ma preferirei raccontarti di persona! Ti va bene domani a scuola?"
"Ovvio! Tutto per il mio Hazza!"
"Ciao scemo"
"Ciao Harry"
il giorno dopo a scuola sembrava tutto normale come al solito: ragazzi e ragazze popolari, altri meno, altri ancora per niente, gli "sfigati", i ragazzi simpatici e le ragazze che la davano un po' a tutti, i soliti pusher della scuola, i fattoni, quelli che avevano fatto tardi la sera prima,quelli che avevano sempre una lattina di birra nello zaino, quelli con il libro in mano, a ripassare le ultime cose prima della verifica, i bidelli, i professori, il bar pieno di gente, il caffè bollente della macchinetta, i bagni pieni di scritte, i cartelloni alle pareti, la palestra, gli spogliatoi, i laboratori.
Tutto sembrava sempre immensamente uguale e noioso. Ma poi, poi vedevi lui. Louis. Girava per la scuola sicuro di sé, sapendo di avere al seguito un sacco di ragazze, incoraggiato dalle pacche sulle spalle degli amici. Oh se solo avessero saputo che si fotteva un povero piccolo gay.
Passando per il corridoio mi vide, mi strizzò l'occhio e si leccò le labbra:ricambiai l'occhiolino.
Subito dopo il biondo, Niall, venne verso di me mano nella mano con una ragazza. Era veramente una bellissima ragazza: alta, slanciata, bel fisico, capelli rossi, ricci e lunghi e gli occhi azzuri. Le loro dita erano intrecciate, per cui, dedussi che non ero stato l'unico a far conquiste nel weekend. Sorrisi al pensiero e lo salutai.
-Hey biondo! Hai fatto conquiste?- risi
-Avresti dovuto vedere il maestro in azione pivello!- rise e mi mollò una pacca sulla spalla prima di passare alle presentazioni
-Harry lei è Charlotte, Charlotte lui è Harry-
-Piacere- disse lei stringendomi la mano.
-Incantato!- dissi io facendo gli occhi maliziosi e baciandole la mano.
-Hey non ci provare!- urlò Niall scocciato, così mi avvicinai e gli sussurrai in un orecchio -Ma tanto lo sai che sono gay...non te la rubo è tutta tua divertiti-
-Sei uno scemo, oltre che ad un porco!- e ridemmo tutti e tre.
Lei baciò Niall con avidità prima di salutarci entrambi e dirigersi verso la sua classe.
-Allora Harry che avete fatto?-
-Nulla di che...-
-Dai tanto non ci credo! Ti ha scopato per bene?-
-......si.....-
-ooohooo lo sapevo! Non sbaglio mai un colpo! Amatemi gente!!- e riprese a ridere come al solito. La sua risata era contagiosa cazzo! Anche se eri triste lui ti metteva allegria lo stesso!
-Gli ho anche detto "ti amo" e lui ha risposto "anche io". Non so se sia vero... ma in quel momento io mi sono sentito bene. Forse sono solo un povero idiota...- e in quel momento la tristezza prese il sopravvento.
-No Harry se te l'ha detto deve pur essere vero... non penso che...-
-Che?-
-Che niente... che ti dica che ti ama se poi non è vero-
-Effettivamente è vero... forse hai ragione... ha pure pianto per me, detto frasi bellissime solo per me... ma forse sono solo illuso, penso come una cavolo di ragazzina porca miseria!-
-No Harry non dire così. Era sincero secondo me.-
-Speriamo. E tu? Tu che hai fatto con la riccia?-
-Io niente... io Harry... io non sono mai andato a letto con nessuna- vidi le sue guance diventare rosse in un modo impressionante.
-Oh...- fu tutto quello che riuscii a dire. Insomma, io avevo perso la mia verginità a 15 anni, adesso ne avevamo 17 quasi 18 e mi sembrava un po' strano. Ma forse quello precoce ero io. O forse era tardo lui. Non ci stavo più capendo nulla.
-Ti prego non mi prendere in giro...- i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi.
-Ma stai tranquillo Ni! Arriverà il tuo momento anche per te, nessuno ti obbliga a correre.-
-Ho paura- bisbigliò
-Non devi- gli circondai le spalle con un braccio e lo rassicurai.
-Il problema è che lei non lo è, ho paura che possa scoprirmi-
-Ma no ma no! E anche se lo dovesse scoprire, non penso che ti giudicherà male. Non mi sembra il tipo.-
Ci dirigemmo entrambi verso l'aula giusto in tempo, prima che a campanella suonasse. Era incredibile come Niall potesse essere così sensibile e mettersi a piangere per un nonnulla; meglio così, io preferisco le persone sensibili.
All' intervallo ci ritrovammo al bar io, Niall e Charlotte. Io mi accontentai di un pacchetto di schiacciatine, quell'ingordo di Niall, come al solito, prese un panino con la cotoletta e Charlotte prese una coca con un pacchetto di cracker. Parlammo del più e del meno, prendendo in giro come al solito i professori e imitandoli. A metà intervallo Niall e Charlotte si erano incollati come due cicce e io stavo iniziando a sentirmi il terzo incomodo. Mi sentivo di troppo. Fortunatamente Niall dovette andare in bagno e ne approfittai per chiacchierare un po' da solo con lei.
-Allora Cha! Niall bacia bene?-
-Penso di si, si bacia bene perchè me lo chiedi?- rise lei
-Nah così, in realtà non sapevo di che parlare.- ridemmo entrambi alla mia affermazione.
-No veramente volevo chiederti il tuo numero, se non sono troppo indiscreto. Sai non volevo chiedere a Niall se me lo dava perchè mi sembrava di essere troppo invadente, anche se non mi sembra il tipo che bada a 'ste cose.-
-Ah ma si certo aspetta che te lo dico.- rispose cortesemente
Inserii nella memoria il suo numero e la ringraziai.
-Ma scusa, Niall dove è finito?- chiesi
-Sarà affogato nel WC!- ridemmo di nuovo entrambi. Era simpatica la ragazza di Niall, era fortunato il ragazzo.
-Vado a controllare che è meglio, non mi sembra un grande nuotatore.- risi
-Va bene!- rise anche lei -ci si vede-
Nel bagno non lo trovai, bensì era in cortile a fumare. Mi sembrava strano che avesse piantato lì Charlotte per fumare, non me lo sarei aspettato da lui.
-Hey Ni! Che ci fai qui da solo a fumare, che tralaltro nemmeno si potrebbe...- chiesi interrogativo
-Niente...-
-Adesso me lo dici!-
-Uff... no Harry dai adesso no, non è il momento- Quando mi rispose era sia triste, che arrabbiato, che scocciato.
-Va bene... me lo dirai quando ti è passata.-
Ero lì in silenzio a giocherellare con le mie mani, quando guardai Niall e vidi una lacrima che rigava il suo viso. Non dissi nulla e lo abbracciai. Doveva farsela passare questa cosa di piangere sempre...
-Grazie Harry-
-Ma di cosa biondo!?- dissi accennando una piccola risatina
-Di esserci sempre. Io sono proprio pessimo...-
-Ma non dirlo nemmeno per scherzo!- lo guardai dritto negli occhi- Non sei pessimo. Sei simpatico allegro, divertente, la tua risata mette allegria anche se sei triste, sei sensibile, capisci le persone, sei intelligente... Sei perfetto. Ma se devo trovarti un unico grande difetto, se proprio devo trovarne uno, allora lo trovo adesso sulla tua faccia. Mi riferisco alla tua lacrima solitaria che ti sta scorrendo sulla faccia. Non devi piangere sempre! Devi imparare ad essere più forte!- affermai
-Non ci riesco, è un sacco che ci provo...- questa volta si mise a singhiozzare visibilmente.
-Non esiste il "non ci riesco"!-
-Ci proverò... ma solo per te!-
-No! Lo devi fare per te! Prometti!-
-Lo prometto!- il suo pianto si trasformò in una risata e ci dirigemmo in classe.
La sera stessa ero in camera mia, quando ricevetti un SMS da Charlotte. Mi meravigliai: non pensavo mi scrivesse così presto.
"Ciao Harry" diceva il messaggio
"Ciao è un piacere sentirti" iniziammo a messaggiarci
" sai ti volevo parlare di una cosa..."
" dimmi"
"Ho visto tu e Niall oggi in cortile, non mi sono intromessa per non essere indiscreta, ma adesso lo volevo chiedere a te che cosa stavate dicendo. Niall ha detto una bugia colossale a cui nemmeno il mio criceto avrebbe potuto credere"
"AHAHHHAAHA non sapevo avessi un criceto. Gli ho detto che non deve piangere per tutto. L'avrai visto piangere, no?"
"Sisi l'ho visto per quello che te l'ho chiesto."
" Ok perfetto. Non so che cosa abbia, non me lo vuole dire,solo stagli vicino, ne ha bisogno,sei la sua ragazza cerca di consolarlo più di me. Ah per consolarlo, cerca di farlo star bene fisicamente... hai capito a cosa mi riferisco?"
"Certo ho capito. Messaggio ricevuto! Buona notte!"
"Notte Cha!"
Il resto della settimana passò infinitamente lento, noioso e insopportabile. Fortunatamente, in uno dei miei incontri ravvicinati con Louis nello sgabuzzino, mi era stato chiesto se volevo andare al cinema con lui. Ovviamente accettai e adesso non vedo l'ora.
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