4) Era lui...
Capitolo 4
Louis' POV
La mattina successiva mi svegliai con un terribile mal di testa. Perché cazzo avevo bevuto così tanto ieri sera, che cretino che sono stato. Decisi che avrei saltato la scuola per quel giorno. Rimasi a letto tutto il tempo. Convinto però di ritornare a scuola il giorno dopo: non avevo voglia di perdere un altro anno; non mi pareva il caso, anche perché questo era l'ultimo anno di scuola.
Mano a mano che ritornavo sobrio e la sbornia svaniva, le immagini di ieri sera iniziarono a riaffiorare nella mia mente. Inizialmente ricordai di aver baciato un bellissimo ragazzo altissimo,con delle gambe chilometriche e dei ricci arruffati, poi mi apparve anche l'immagine di una ragazza che si strusciava addosso a me in un modo provocante, quello però probabilmente deve essere accaduto dopo.
Perché avevo bevuto così tanto, sono solo un fottuto deficiente.
Mi riaddormentai, il mio sonno non fu tranquillo però. Delle gambe chilometriche e dei ricci disordinati lo disturbarono.
Basta mi ero stancato, mi recai in cucina, presi dalla credenza qualcosa da mangiare e uscii di casa. Andai a fare un giro per le solite strade che ormai conoscevo a memoria. Quando iniziò a piovigginare tornai a casa dove mia mamma mi stava aspettando per cenare (eh si avevo dormito quasi tutto il giorno). La cena fu tranquilla e presto ritornai a letto, sperando di avere un sonno tranquillo. Ma così non fu. La mattina mi alzai incazzato nero.
Mi misi addosso dei vestiti presi a caso, ero troppo arrabbiato per star lì a pensare cosa avrei potuto mettere, presi lo zaino e uscii di casa.
Come al solito entrai in classe cinque minuti dopo il suono della campanella e mi beccai la solita sgridata dal professore. Che stronzo, non si faceva mai i cazzi suoi, voleva sapere come mai ieri non c'ero e perché avevo quell'aria così stanca e stralunata. Altro elemento che rese la mia giornata ancora di più una merda.
Quando uscii da scuola ero felice di poter finalmente abbandonare quel cazzo di ambiente di merda; ma quando mi stavo avviando verso la porta mi incontrai davanti Horan e il suo amico frocio,che spreco di aria che erano. Immediatamente però notai una vaga somiglianza tra l'amichetto di Niall e il tipo che mie ero scopato due sere prima all'Aftertime. Oh mio Dio, oh no non poteva essere lui, no no no stupido Louis non ci credo non poteva essere, molto probabilmente mi ero sbagliato, ma, cazzo, non era così perché Harry mi guardò con una strana faccia come se mi stesse dicendo: -Sono io quello che ti sei scopato, non te lo ricordi?-
Mi imposi severamente di non bere più così tanto, come cazzo ci ero arrivato a scopare con un maschio poi, cazzo. Louis sei un fottuto coglione.
Ricambiai il suo sguardo con uno altrettanto truce e li insultai dicendogli: - Ciao sfigato e ciao anche a te frocio-, vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime...
Harry's POV
Mi aveva riconosciuto, avevo sperato che non lo facesse, anzi no se devo essere sincero lo avevo sperato, ma desideravo che non mi insultasse come lui invece fece, lo odiavo ma lo amavo era bellissimo e io mi ero arreso a lui quella sera, mi aveva dominato e io come un idiota me ne ero innamorato, lui ora mi prendeva in giro e io soffrivo solo di più, avrei dovuto rifiutare quando mi stava trascinando in bagno due sere fa. Harry sei un cretino, mi dissi.
Quando mi chiamò frocio corsi via da Louis e Niall. Quest'ultimo mi rincorse e quando mi afferrò per un braccio, appena notò i miei occhi innondati dalle lacrime mi abbracciò. Restammo in quella posizione per minuti finché Niall con molta gentilezza mi chiese come mai ero corso via in quel modo ed ero scoppiato a piangere disperatamente. Scosso dai singhiozzi gli raccontati tutto l'accaduto. Niall non disse nulla ma mi abbracciò più forte e questo mi fece calmare almeno un po'.
Mi riaccompagnò a casa e restò con me tutto il pomeriggio nel casa mi fosse utile (parole dette da lui). Cercò in tutti i modi di farmi dimenticare Louis ma fu veramente difficile. Avevo in mente come si muoveva la sua bocca e come si arricciava la sua lingua quando aveva detto "frocio". Ma a farmi soffrire ancora di più fu il disprezzo con cui l'aveva detto come se fossi uno scarto e come se non fossi mai dovuto nascere.
Louis' POV
Mi sentivo strano dopo che avevo visto Harry piangere, non doveva farmi quell'effetto. Lui non era niente per me era solamente amico di quella mezza sega di Niall.
Dovevo parlarne con qualcuno. Chiamai Liam il mio migliore a amico l'unico che mi avesse compreso veramente. Noi due ci conoscemmo alle elementari quando eravamo ancora dei bambini carini e innocenti.
Composi il numero in fretta, dopo pochi squilli un Liam allegro e vivace mi rispose:- Ciao Lou, come va?- disse, con una semplice risposta smorzai tutto il suo entusiasmo. - Male- risposi - Liam mi devi aiutare non sto capendo più niente-.
Ricevetti da lui una breve risposta prima che riattaccasse: - Aspettami Lou, cinque minuti e sono li da te-
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