12) It's not my fault
Capitolo 12
Louis' POV
- Harry, muoviti!! Dai cazzo Harry, tua mamma è arrivata-
Non riuscivo a svegliare Harry ma dopo avergli detto che sua madre era in casa fece un salto sul letto e si mise a cercare per la stanza i suoi vestiti, mentre mi lanciava addosso i miei che trovava sul pavimento.
Lui finì di vestirsi poco dopo di me, nel frattempo avevo tirato fuori a casa un libro dalla sua cartella, e l'avevo aperto sul letto.
In quel preciso istante la madre di Harry bussò alla porta della camera.
Harry la saluto con un: "Ciao mamma", mentre io sussurrai un: "salve". Harry la salutò e in men che non si dica la cacciò fuori dalla camera.
- Mmmh, sai Harry ora che ci penso... Grazie per il pomeriggio, è stato fantastico-
- Non c'è di che LouLou, ti va di restare a cena?-
- Non posso, mi spiace ma mia mamma mi aspetta a casa.-, ripensando al pomeriggio trascorso chiesi poi a Harry: -La tua "punizione" , come la definisci tu, mi ha ricordato molto il libro di Cinquanta Sfumature di Grigio... Non è che ti sei ispirato a quello?-
- Potrebbe anche essere, ma questo rimarrà sempre un mistero-
Rimasi a pensare seduto sul letto ancora per qualche secondo, poi recuperai le mie scarpe e mi avviai verso la porta, Harry mi seguì ma prima di andarmene uscì anche lui dalla porta e mi fece scontrare con il muro della casa, mentre lui mi appoggiava sopra. Mi diede un bacio che si può definire in tutti i modo tranne che casto, e mi disse. - Questa era la parte finale della "punizione"-
Mi mancava il fiato, e mi stavo eccitando ancora, Harry se ne accorse e mi diede un buffetto sulla fonte per poi dirmi: - Su vai a casa Lou, ci vediamo domani-
- A domani piccolo Hazza-.
Mi incamminai sulla strada, mentre ripensavo al pomeriggio, e sulla mia faccia comparve un sorriso ebete, ero veramente innamorato cotto!
Quando arrivai mia madre aveva già apparecchiato il tavolo e tutti mi stavano aspettando per mangiare , sembrava una serata tranquilla, ma ero ignaro di quello che mi sarebbe successo il giorno dopo.
Harry's POV
Quando scesi in soggiorno, dove era stata apparecchiata la tavola, mi madre iniziò ad assillarmi chiedendomi: -Allora, Harry, chi era quel ragazzo con te in camera, oggi?-
- Un mio amico, è due anni più grande e mi stava aiutando a studiare, fa la mia scuola-
- Come è possibile che faccia la tua stessa scuola?-
- Eehm... U-un anno è stato bocciato-
-E tu ti fai aiutare a studiare da un ragazzo bocciato?-
-Si, mamma, okay, è bravo, ora ha preso la scuola sul serio, e io mi stavo facendo aiutare
-Tu non me la racconti giusta!-
-E' giustissima invece!-
-Senti Harry sono nata un bel po di anni prima di te... e in più vi ho visti oggi che vi baciavate mentre lui stava andando via...-
-Mamma sei una spiona impicciona!- affermai basito
-AHAHAHAHA Harry, Harry....-
-Harry cosa? Ogni tanto farsi un bagaglio di affari propri non guasta....-
-1 non ti rivolgere così a tua madre 2 stavo solo cercando di capire...-
-Cosa c'è da capire ormai!? Mi hai beccato! Hai un figlio Gay!...- mi si incrinò la voce alla fine della frase
-Tesoro non piangere, ti capisco. Cioè, non è che ti capisco, ma appoggio comunque la tua scelta.-
-Va bene mamma grazie- detto questo le lasciai un bacio sulla guancia.
La sera decisi di mandare un SMS a Lou
"hey lou, mia mamma ci ha beccati. Ma stai tranquillo per lei è ok. Xx harry"
la risposta non tardò ad arrivare
"l'importante è che non si sappia in giro. Xx ti amo"
"anche io uomo affetto da deficit indefiniti e infiniti lol ahahahaha. Notte lou"
"notte riccio"
LOUIS POV
-Hey tommo!- disse spavaldo un mio compagno di squadra, Timmy. In realtà Timmy non si chiamava realmente così, solo che i suoi lo avevano chiamato con un nome orribile e si vergognava a farsi chiamare "wartly" che in realtà suonava più come una storpiatura della parola "verruca" in inglese "wart".
-Hey Timmy! Ti vedo in forma socio!-
-Noi due dobbiamo parlare!-
-A proposito di che?-
-Lo scoprirai, lo scoprirai...-
Mi condusse in macchina in un campo abbastanza fuori città pensando che ci dovessimo allenare per una qualche partita importante, in realtà non trovai nessuno in tenuta sportiva e con la vaga intenzione di allenarsi.
Scesi dall'auto e ci dirigemmo all'interno di questo campo ridendo e scherzando. Ben presto tutti si fecero cupi e mi accerchiarono.
-Ragazzi se questa è una qualche specie di scherzo allora non mi piace affatto....-
-NO louis questo non è uno scherzo- disse Ryan, un altro giocatore -Guarda-
Mi mostrò alcune foto in cui ero in compagnia di Harry e una in cui ci stavamo baciando. Fuori da casa sua.
-Non è come pensate...-
-Ah non è come la pensiamo? A casa mia questo si chiama limonare con un altro ragazzo: come un gay!- disse Ryan arrabbiato spintonandomi
-Piano Ry! Qui nessuno si deve far male...- disse calmo Timmy - Harry non si farà del male se tu non lo vedi più-
-Va bene- sussurrai
-Come?- disse Timmy
-Ho detto che va bene... ma se non vi dispiace io torno a casa a piedi....-
-AHAHAHA dai non far lo scemo! Siamo a 50 kilometri da casa tua!- disse Ryan
-Troverò comunque il modo per tornare...-
-Come vuoi tu... FROCIO- mi canzonò Timmy
Tra le risa generali di tutti mi girai e iniziai a camminare a vuoto praticamente e quando fui fuori dalla loro visuale iniziai a correre finchè l'aria fredda di inizio marzo, non cominciò a bruciarmi nei polmoni. Mi fermai e inizai a piangere disperatamente come non ebbi mai fatto. Ero ancora scosso dai singhiozzi quando decisi di chiamare Harry per sentire quantomeno la sua voce.
"pro-pronto Harry"
"Tesoro stai bene!?" chiese allarmato
"no Harry no" e scoppiai a piangere
"dove sei?"
"no-non lo so..."
"MA COME NON LO SAI??"
"sta-stai calmo H-Harry..."
"Ma come cavolo faccio!? Sei in preda alla disperazione e non so nemmeno dove ti trovi!!"
"Harry...."
"si dimmi..."
"ti amo, sappilo, non e colpa mia..."
"colpa tua cosa?"
"non ci possiamo più vedere... ci hanno beccati... stammi lontano e non ti farai del male..."
"ma che cavolo dici..." sentii la sua voce incrinarsi alla fine della frase
"addio...."
"NO LOU NO!"
troncai lì la chiamata e col il volto ancora rigato di lacrime andai a cercarmi un taxi.
Tornai in città giusto per l'ora di cena.
Durante tutto il tragitto non feci che pensare ad Harry e a guardare le foto che ci eravamo fatti. Pensai a tutti i nostri baci e agli abbracci sotto le coperte quando nessuno dei due indossava né maglietta né niente. Potei sentire ancora il calore del suo corpo contro il mio e le sue lunghe dita che mi accarezzavano i capelli. Rilessi tutti i messaggi che ovviamente non avevo mai cancellato.
Ad un certo punto le lacrime ricominciarono a rigare incontrollatamente il mio viso.
La mattina seguente avevo un gran bisogno di farmi una chiacchierata così andai da Liam.
-Hey Li!-
-Louis mi sei mancato!! E' un po che non ci facciamo una bella chiacchierata come si deve...-
-Eh si lo so sono stato un po preso ultimamente: la scuola, gli allenamenti...-
-Harry....- mi interruppe
-A proposito di Harry, mi deve dare un GROSSO consiglio....-
-Vai spara io ci sono sempre per il mio Tommo-
-No Liam questa volta la faccenda è seria- mi rabbuiai e Liam posò la sua birra sul tavolino davanti al divano dove ci eravamo seduti.
-Ti ha scaricato?-
-Nono, anzi. no...- la voce iniziò ad incrinarsi pericolosamente -Mi hanno preso...- iniziai a piangere
-E-e mi hanno detto di star l-lontano da Harry, c-così non si sarebbe fato del male....- ero visibilmente scosso dai singhiozzi per cui feci una pausa
-Oh lou....- e mi abbracciò -Forse adesso la cosa migliore è dire tutto ad Harry e cercare di fargli capire la situazione, quando le acque si saranno calmate, forse, beh potrete ricominciare a far la vita di prima.-
-H-Hai ragione...- dissi ancora con la faccia nascosta tra e sue spalle
-Non mi hai detto chi ti ha preso-
-Uhm ecco,- titubai - I miei compagni di squadra..-
-Ahi! Brutta storia! Tu però adesso, ok magari non adesso adesso vai e parla con Harry.-
-Ok speriamo che capisca!-
-Capirà capirà non è scemo...-
-Liam...-
-Si?-
-pizza?-
-ottimo!-
Passamo tutto il pomeriggio a parlare del più e del meno e delle solite cazzate, giocammo alla play e devo dire che mi rilassai un sacco. Non pensai a nulla quel giorno, almeno fino alle 18.00, quando mi arrivò una chiamata di Timmy.
Ero già a casa e contavo di farmi un sonnellino prima di cena, dato che la sera sarei andato in discoteca con lui e i suoi amici Ma mi dissero di uscire che erano sotto casa mia e che dovevano parlarmi.
-Louis, per coprire l'enorme cazzata che hai fatto, sta sera, ti fai almeno 5 ragazze e te ne porti a letto 2, ti facciamo noi le foto e le postiamo su facebook...- disse serio
-Ma ragazzi! Dai!-
-Dai cosa? Frocio dei miei stivali! Adesso fai come ti diciamo noi!-
-Io non sono frocio!-
-AHAHAH e io sono la regina di inghilterra, che si porta a letto il nostro racchiosissimo prof di latino!- mi canzonò -Torna il vecchio Lou, altrimenti sei fuori dalla squadra!-
Le sue parole mi risuonarono in testa provocandomi dolore alle tempie.
-Siete degli stronzi...-
Erano esattamente 4 mesi o forse più che non mettevo mano su una ragazza, ero talmente terrorizzato che ad un certo punto mi chiesi se ero ancora in grado di baciarla una ragazza.
Decisi di buttar giù qualcosa prima di buttarmi in pista, tanto per rilassarmi un po'; ordinai due vodka e una birra.
Quando l'alcool iniziò a fare effetto iniziai a ballare e misi le mani sui fianchi di una ragazza davvero niente male, si girò e mi diede un bacio davvero poco casto. Aveva dei capelli bellissimi, lunghi neri e morbidi, gli occhi erano scuri ma avevano comunque un colore bellissimo ed ero sicuro che portasse almeno 4^ di reggiseno.
Decisi che sarebbe stata lei la prima. La condussi verso e i bagni e in poco tempo consumammo la lussuria.
A fine serata ero distrutto, avevo solo voglia di stendermi sul letto, ma verso le 2.30 di notte, mentre mi stavo preparando per andare a letto, il mio cellulare iniziò a squillare.
Era Harry.
Non sapevo che fare, se rispondergli o no, ma alla fine decisi di alzare la cornetta. Prima o poi avrei dovuto affrontare la situazione.
"Pro-pronto Harry"
"louis..." silenzio "PERCHE' MI FAI QUESTO!? CHE COSA TI HO FATTO!?
"Harry calmati abbassa la voce!!"
"Come cazzo faccio a calmarmi!?" sapevo che stava piangendo
"Harry senti domani ci vediamo e ne parliamo, adesso sono stanco."
"Sei uno stronzo! Sono tre notti che non dormo per colpa tua!"
"MA NON E' COLPA MIA" a quel punto non ce la feci più e scoppiai piangere.
Senza accorgermene Harry troncò la chiamata senza lasciarmi spiegare.
Passai la notte insonne benchè fossi distrutto. Alle 5.50 non ce la feci più. Mi alzai dal letto e mi feci una doccia veloce, mi vestii, mangiai qualcosa e lasciai un biglietto a mia mamma e uscii di casa.
Accessi la macchina e partii. Percorsi a memoria tutte le strade finchè non mi trovai davanti a casa di Harry. Erano le 6.20.
Suonai il campanello tre volte finchè qualcuno non aprì.
"HARRY" gli saltai al collo e lo abbracciai.
"Louis... ma che cazzo ci fai qui a quest'ora? E con quale coraggio poi?" disse spingendomi via
"fammi spiegare ti prego..."
"va bene entra...."
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