8. ☁︎ non deve conoscerlo ☁︎

"Hey, aspetta!" provò ad inseguirlo il riccio. Nonostante il più piccolo avesse delle gambe corte e stesse zoppicando, sfrecciava come un matto. Un piccolo Flash zoppicante, che andò a sbattere contro qualche suo compagno di scuola, si prese qualche imprecazione da parte di quest'ultimi. Prese lo zaino e scappò fuori, andando dietro agli spalti del campo da calcio.

Tremava e non aveva nulla per coprirsi oltre alla sua felpa, che aveva un buco da cui il vento passava. Finalmente la sua cotta gli aveva parlato e lui cosa aveva fatto? Lo aveva rifiutato. Non capisci un cazzo, sei inutile, commentò la sua vocina.

Il vento si infranse contro le sue costole sporgenti e strinse i denti.
E probabilmente non se ne accorgeva, ma sembrava invisibile, non aveva più strati di grasso e le uniche cose che gli tenevano caldo oltre ai vestiti erano quei peli strani che erano cresciuti per la sua anoressia.
Lui non se ne accorgeva neanche, sarebbe scomparso consumandosi prima o poi.

Harry cercò Tomlinson, almeno da quel che sapeva fosse il cognome del ragazzo, e quando lo trovò, si avvicinò a lui cautamente.

"Hey, ciao." 

Louis smise di singhiozzare e sobbalzò. Riconobbe la voce di Harry e fece per alzarsi, tenendosi la gamba come se stesse per staccarsi.

"Perché continui a scappare?"

Il liscio annaspò, non sapeva cosa dire ed era in imbarazzo. Tirò su con il naso strofinando le maniche della sua felpa sotto gli occhi per asciugare le lacrime.
Aveva davanti a lui il ragazzo di cui era innamorato da due anni. Non era una cosa da poco.

Non voleva conoscerlo, non doveva, più che altro.
Si sarebbe affezionato e poi boom, prima o poi gli avrebbe conficcato una lama sul petto. Come tutti d'altronde.

Chi mai sarebbe stato in compagnia del grasso, secchione e sfigato Louis William Tomlinson?

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