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12 - Silenzi e Fraintendimenti

Maria si sforzò di non scoppiare a ridere, cercando invece di assumere un'espressione sorpresa.

"Signor Jäger? Cosa vi prende? Amalia è mia ospite, non è certo costretta a seguire i vostri ordini!"

La vampira fece una breve pausa e sorrise maliziosamente.

"Oppure c'è qualcosa che mi state nascondendo e che dovrei sapere?"

Maria vide le fiamme nello sguardo di Josef.

Sorrise.

Se Amalia non fosse stata presente era certa che l'uomo avrebbe ambito alla sua testa.

Glielo si leggeva negli occhi.

Quel ragazzo si era dato alla testa e presto lei e Herius gli avrebbero dimostrato che non era così semplice staccare la testa a loro.

Non vedeva l'ora di pregustare quel momento.

Josef dal canto suo sapeva benissimo che era giunto al suo limite di sopportazione. Un'altra parola da parte di Maria e avrebbe perso il controllo.

Una piccola parte dentro di lui era consapevole di come avesse perso qualsiasi briciolo di professionalità negli ultimi cinque minuti.

Un errore che poteva costargli caro.

Un errore che gli stava costando caro.

Non gli interessava troppo cosa pensava Maria in questo momento, ma di Amalia.

Lei era fuori dai loro mondi.

Se continuava così gli sarebbe sembrato un pazzo.

E non avrebbe mai acconsentito a tornare con lui.

Cercò, a fatica, di ricomporsi.

"Avete ragione, duchessa. Amalia è vostra ospite, non è obbligata a tornare con me...?"

"Però? Avete paura che un orso la attacchi lungo la via del ritorno? O qualche altro animale strano?" Cercò di punzecchiarlo la vampira.

Ci stava prendendo gusto.

"Semplicemente non mi sembrava un gesto carino permettere a una giovane fanciulla di tornare a casa sola e indifesa."

"Signor Jäger. Come sono venuta da sola, così posso tornare. Non c'è bisogno che vi preoccupiate della mia incolumità." Intervenne Amalia con voce titubante.

Josef si trattenne dal prenderle un braccio e strattonarla fuori con la forza.

Non solo sarebbe stata una condotta apparentemente ingiustificabile, ma gli avrebbe completamente rovinato la reputazione.

"Comprendo, ma non sareste più tranquilla tornando a casa con me?" L'uomo cercò di addolcire i toni.

Urlare non l'avrebbe portato da nessuna parte.

Maria nel mentre assistiva divertita alla scena.

Ecco come crearsi una reputazione da Don Giovanni.

"Potremmo riaccompagnarla io e mio padre se proprio la cosa vi turba tanto."

"Oh, Maria, vi prego, non c'è alcun bisogno che vi disturbiate! Posso..." La voce di Amalia venne sovrastata da quella di Josef.

"Se lei tornasse con me non ci sarebbe alcun bisogno per voi di accompagnare nessuno. Amalia, non vorrete far scomodare anche il duca quando potrei essere io a riaccompagnarvi sana e salva?"

Maria gli lanciò un'occhiataccia.

Stava davvero cercando di far sentire Amalia colpevole?

Ancora una volta si trattenne dal ridere, ma notava come il nervosismo di Josef fosse ancora fin troppo presente.

Se lo stuzzicava ancora avrebbe probabilmente anticipato i tempi del loro confronto.

E Herius non avrebbe apprezzato.

In particolare non avrebbe apprezzato l'inutile coinvolgimento di Amalia nelle loro questioni.

Sarebbe diventato un problema non indifferente da gestire.

"Forse avete ragione..." Sentì sussurrare alla giovane.

"Siete sicura Amalia... Per noi non è un problema se volete restare ancora..." Questa volta anche il tono di Maria risultò più dolce e permissivo.

Voleva far capire a Josef che aveva momentaneamente deposto le armi.

L'uomo risucì a stento a trattenere un sospiro di sollievo.

"Sì, sono sicura. E poi, a pensarci, sta iniziando a farsi tardi. Forse non è una malvagia idea pensare di tornare. Non vorrei mai che a casa qualcuno si preoccupasse!"

"Certo, vi capisco! Ma, ricordatevi, siete sempre la benvenuta. Vi inviterò ancora!"

Amalia si soffermò brevemente a pensare.

Maria non solo l'aveva invitata una volta, ma le aveva riproposto di passare del tempo con lei. Forse sarebbe stato scortese non provare a ricambiare l'invito? Pensò brevemente se avrebbe potuto rappresentare un problema per i genitori, ma, dopo tutti i discorsi del padre, dubitava che lo sarebbe mai potuto essere. Anzi.

Probabilmente avrebbe ricevuto gli elogi del padre se sarebbe riuscita a portare Maria Regulus a casa.

Allora provò a fare un passo avanti.

"Siete così gentile. Se vi fa piacere potrei invitarvi anche da me... se vi va di visitare la nostra umile casa, naturalmente."

Maria sorrise.

"Ma certo che mi farebbe piacere! Sarei onorata di ricevere un vostro invito!"

A queste parole Josef sbottò per l'ennesima volta.

"Bene, ora vi dispiacerebbe lasciarci andare?"

"Ma certo, nessun problema, vi accompagno fuori!"

Non furono aggiunte altre parole alla loro conversazione, ma Maria notò il fare protettivo che Josef aveva nei confronti di Amalia.

Spero che la piccola non si illuda troppo su Josef.

Pensò mentre li osservava allontanarsi.

Suo padre aveva ragione, Josef era in gamba.

Avvicinarsi a lui non era stata una mossa così azzardata.

Forse poteva essere la persona che stavano cercando.

Anche se dubitava sarebbe stato semplice interagire civilmente con lui una volta che si sarebbero trovati solo loro tre a carte scoperte.

Tornò in casa pronta a fare un bilancio dell'intera situazione col padre.

Nel mentre Josef e Amalia stavano rientrando con la carrozza.

La tensione nel mezzo poteva essere tagliata facilmente con una lama.

Amalia era rimasta in silenzio all'inizio, ma riteneva che forse Josef le dovesse una spiegazione.

Per quale motivo misterioso aveva reagito a quel modo e perché aveva insistito così tanto per riaccompagnarla?

Era sicuramente una sognatrice, ma non una stupida.

Quelle particolari attenzioni non derivavano certo dalla presenza di un qualche sentimento di Josef nei suoi confronti.

Per quanto potesse sperarci, le era chiaro che quella non era la risposta ai suoi interrogativi.

Ciononostante riteneva che Josef potesse concederle una spiegazione per il suo comportamento così brusco.

"Signor Jäger, non c'era bisogno di insistere così tanto..."

"Invece sì." Rispose l'uomo bruscamente.

"Ma per quale motivo? C'è per caso...?"

"Volete stare zitta?"

La ragazza raggelò sentendo il tono di Josef, chiedendosi se, in quella situazione, non era a lui che avrebbe dovuto prestare attenzione.

Josef notò subito la reazione di Amalia e si maledisse.

Era la prima volta in tutti i suoi anni di attività che gli capitava di perdere il controllo così.

Era sempre stato molto più calmo e razionale, ma sapeva anche che le circostanze erano ben diverse dalle solite.

Non era abituato ad avere a che fare con vampiri di questo calibro e ancora non sapeva quale potesse essere il loro obiettivo.

Le creature della notte che era solito affrontare viaggiavano in solitaria e non entravano così tanto in contatto con la società umana, mentre i Regulus sembravano essere più sfacciati, doveva studiarli meglio.

E l'idea di abbandonare una giovane ragazza alla loro mercé non gli piaceva per niente.

Sospirò e cercò di calmarsi.

"Amalia, vi chiedo di scusarmi. Sono stato decisamente brusco. Sia ora che prima, quando vi ho portata fuori da quella casa. Avrei dovuto pormi in maniera più gentile, ma...?"

"Ma cosa?" Chiese Amalia guardinga. "Non riesco a capire il vostro atteggiamento..."

"Fidatevi, era meglio non farvi restare sola in quel luogo."

Amalia lo guardò confusa.

"Per quale motivo?"

Josef si zittì.

Già. Per quale motivo?

Era una domanda più che legittima, alla quale però non gli era concesso dare una risposta.

"I Regulus potrebbero non essere ciò che sembrano."

"La sua è una risposta molto criptica, signor Jäger. I Regulus sono arrivati da poco e anche voi avete avuto modo di vederli giusto un paio di volte, come potete pretendere di sapere veramente qualcosa sul loro conto?"

"Lo stesso vale per voi, mia cara. Come potete pretendere di sapere qualcosa su qualcuno che a malapena conoscete?"

"Sembrano persone per bene..."

Josef si sporse verso di lei.

"Avete detto bene. Sembrano."

"E sembra anche che voi sappiate qualcosa che non so, o mi sbaglio?"

Josef tornò ad appoggiare la schiena al sedile della carrozza e sollevò gli occhi al cielo.

"Penso che abbiate sentito che ho chiesto a Maria di venirmi a trovare. Pensate che dovrei rimangiarmi l'invito? Non sarebbe molto cortese."

"No, certo che non lo sarebbe. Ma vi chiedo di fare attenzione a quello che fate Amalia, potrebbe costarvi caro."

"Così non fate altro che spaventarmi."

Josef rise.

"Voi dovreste davvero esserlo."

"Mi chiedo di chi debba essere spaventata. Mi state facendo pentire di essere tornata con voi."

Josef non si degnò di commentare questa affermazione, ma fissò i suoi occhi glaciali in quelli di lei.

Perché non riusciva a riconoscere il pericolo rappresentato dai Regulus?

Perché gli umani non erano in grado di percepire i pericoli di un vampiro?

Perché ne ignoravano tutti i segnali?

Perché non scappavano dai loro predatori?

Perché ne erano sempre così ammaliati?

Forse perché era comunque difficile sfuggire alle grinfie di un mostro una volta che si era entrati nel suo raggio di interesse?

E forse Amalia era davvero entrata nelle mire dei Regulus?

Che in realtà la volesse addirittura lo stesso duca Herius?

Magari amava rubare l'innocenza di giovani indifese e trasformarle nelle sue bambole personali finché queste erano in grado di intendere e di volere.

O magari era Maria ad avere tendenze perverse.

Erano questi i pensieri che gli affollavano la mente e dai quali non riusciva a liberarsi.

Perché i Regulus avevano avvicinato Amalia?

Josef rimase zitto per la restante parte del viaggio, ma, una volta giunti presso la residenza dei Reddan, sussurrò ad Amalia un "state attenta".

Avrebbe lui stesso cercato di tenere d'occhio la situazione per evitare che succedesse qualcosa di spiacevole.

Ma doveva prestare particolare attenzione ai suoi movimenti o rischiava di vanificare i suoi sforzi.

Non avrebbe dovuto reagire in maniera così brusca dai Regulus.

Così facendo aveva probabilmente dato una chiara risposta agli eventuali dubbi che i due si erano posti sul suo conto.

La sua mente tornò brevemente a quella nuova informazione che aveva appreso durante la chiacchierata con le due giovani.

Maria aveva detto che presto anche il fratello li avrebbe raggiunti.

Imprecò.

Se fosse stato vero la situazione si sarebbe parecchio complicata perché avrebbe dovuto tenere testa a ben tre vampiri.

A volte gli era capitato di affrontarne due e già in quei casi aveva rischiato molto, ma con tre la situazione poteva facilmente sfociare nel peggiore degli scenari.

Se lui moriva chi avrebbe mai potuto difendere quelle povere persone da un loro assalto?

04/08/2023

Forse piano piano la trama inizia a muoversi XD

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