After the rain
"Oggi 16 luglio 2021 è morto uno degli idol più famosi al mondo: Minho "Know" Lee. Ne danno il triste annuncio i membri del suo gruppo kpop, i stray kids."
Silenzio. La tv è stata spenta.
Passa qualche minuto prima che qualcuno decida finalmente di alzarsi, ma non dura molto.
Un suono sordo si propaga nella stanza anticipando le lacrime della persona che è di nuovo caduta a terra.
Jisung.
Non credo di averlo mai visto così, neanche nei suoi momenti peggiori.
Vederlo così, a terra, con le lacrime che continuano a scorrere imperterrite sopra il suo volto stanco e triste. I suoi sussulti e la voce graffiata che ogni tanto cerca di uscire per poter chiamare il suo amato ormai scomparso.
Inconsciamente mi avvicino ad abbracciarlo, le sue lacrime calde sul mio petto, coperto a malapena da una t-shirt, mentre le mie mani cercano di stringerlo e afferarlo, come se ne stesse per scappare.
Non poteva scappare.
Non poteva scomparire anche lui, non dopo Minho.
17 luglio 2021
La mattina ci svegliammo, o almeno ci alzammo dal letto senza aver effettivamente dormito, per poter partecipare al funerale di Minho.
Io e Jeongin decidemmo di tenere sottocchio Jisung, cosicché non potesse fare stupidaggi.
I suoi occhi erano ancora spenti, fissi nel vuoto. Come se fossero alla ricerca di una risposta, una soluzione. Come se stessero aspettando qualcuno che gridi: "vedi, lì c'è una telecamera! Era tutto uno scherzo Ji!".
Beh, non era così purtroppo. E io avrei fatto di tutto fuorché non succedesse di nuovo.
Eravamo appena arrivati davanti la tomba del nostro caro amico, nulla di speciale e niente cerimonie strane visto che lui più di una volta ci ha ricordato di non essere cristiano.
"Non c'è più. Vero?"
La domanda di Jisung mi congelò sul posto.
Le lacrime che scorrevano come cascate sui nostri volti.
Questa volta però, gli occhi di occhi di Jisung avevano un qualcosa di strano, qualcosa che non riuscivo a capire.
"Non potrò più dirgli quello che provo per lui, vero?"
"Io, beh, io, io. Io."
Non riuscivo a rispondere, ero completamente bloccato.
Poi un altro colpo. Un sorriso si creo sul volto.
Ma non era un sorriso qualunque.
Conoscevo fin troppo quel sorriso, e non portava a nulla di buono. Mai.
"Sai Lix?"
Mi disse abbassando la sua testa verso il terreno fanghiglioso.
"Vorrei soltanto sparire in questo momento.
Via. Lontano da tutto e tutti. Ma sai che non posso."
Nuove lacrime scendono anche sul suo viso mentre lentamente di volta verso di me.
Quando finalmente è faccia a faccia con me il mio sangue si gela e il nodo alla mia gola si fa ancora più grande. E forse non sono il solo dalla reazione di Jeongin.
"Lix, sappi solo una cosa. Una sola cosa soltanto."
Sento le sue mani raggiungere le mie guance accarezzandole con delicatezza, come se potessi rompermi tra le sue mani.
"Sarò felice solo così."
Un sorriso si forma nuovamente sulle sue labbra mentre lacrime bagnano il suo volto ormai scavato.
"Sarò felice solo così."
Un ultimo sussurro.
Poi di nuovo.
Un rumore sordo.
Sangue.
Urla.
Paura.
I miei occhi ancora spalancati davanti a quello che ho davanti.
La mia bocca che non vuole saperne di chiudersi.
E il suo sangue ovunque.
Lo sento ovunque.
Caldo.
18 luglio 2022
"Buonasera a tutti, qui è il vostro telegiornale di fiducia e non vediamo l'ora di tenervi informati sulle ultime notizie.
Vai con i titoli!"
Spensi il televisore sapendo ormai cosa stavano per dire.
Da quel giorno il nostro gruppo decise di svoglierai, separandoci, o almeno in parte.
Alcuni di noi si sono poi ritrovati nella stessa agenzia, come me e Hyunjin.
Le cose sembrano andare per il meglio ormai.
Io e Hyunjin eravamo un duo eccezionale nel campo della moda, anche in occidente, arrivando a lavorare con le più grandi marche oltreoceano.
Chan, Changbin e Seungmin hanno invece debuttato come nuova band sempre sotto la JYPe, credo si chiamino "The last".
Jeongin invece ha intrapreso una carriera da solista e più di una volta ci siamo visti tra una foto e l'altra.
Beh, in realtà non avevo incontrato soltanto IN.
Oh, beh, come biasimarmi, mi sento ancora in colpa.
È ormai un anno che mi frequento con lui, Changbin.
Tutto è successo circa un anno fa.
Il 18 luglio 2021.
Ero nel nostro bagno comune. Stavo cercando di scacciare via tutti i miei pensieri negativi piangendo dentro il box doccia mezzo nudo.
Changbin con le sue solite cuffie impiantate nelle orecchie non mi aveva né visto né sentito all'inizio.
Bastò un movimento sbagliato e dopo neanche cinque secondi mi ritrovai tra le sue braccia muscolose.
Un paradiso se non mi avesse quasi strozzato.
Dopo esserci messi più comodi caddi di nuovo in loop di lacrime e singhiozzi, mentre Changbin cercava di tranquillizzarmi il più possibile.
"Lixie. Te non potevi far nulla, non è stata colpa sua. Lo aveva già deciso."
Le sue mani lisce e delicate di poggiarono su una mia guancia. Il suo pollice sfiorava a malapena la pela di essa in modo quasi circolare.
"Lix, credimi quando dico che sei una persona fantastica. Ricominciamo, insieme."
Un dolce sorriso nacque sul suo viso.
Quello fu l'inizio di tutto, e anche la fine di molto altro.
La prima volta.
Dio.
Mai nominato così tante volte invano la divinità in cui credo.
Ricordo perfettamente, come se fosse ieri, la sua pelle in contatto con la mia.
Bollente.
Il sapore della sua pelle e delle sue labbra, wow.
Le mie mani sui suoi fianchi, molto più stretti di quel che immaginavo.
La mia lingua sul suo petto, tonico ma anche morbido, lo adoro.
Le bocce non mi erano mai ferme, come le sue mani tra i miei capelli, che si arrestarono solo dopo un breve e intenso momento.
I suoi occhi socchiusi e lucidi dal piacere. Una meraviglia per i miei.
La sua voce. Sapevo fosse bella ma non così tanto. Non così tanto da farmi venir subito voglia di un altro round. Ogni maledetta volta.
Le sue gambe, perfette, amo passarci le mani, come ad accarezzarle, in modo delicato, come se potessi romperlo.
Perché lui lo è.
Bastava una parola di troppo e potevi già notare il suo sguardo distogliersi e le sue orecchie colorarsi di rosso.
Amo ciò come amo ogni suo singolo aspetto.
Come quando al nostro primo appuntamento si presentò come ogni volta impeccabile nel suo stile ma purtroppo in ritardo. Diventando poi un pomodoro quando mi porse il suo primo regalo per me come mio effettivo ragazzo.
Oh già, lo stavo per dimenticare, proprio oggi, 18 luglio 2022, il giorno del nostro primo anniversario ho deciso di propormi al mio amato.
Ho preparato ormai tutto, eheh.
Le rose, le luci, i testimoni (che in realtà servono più per non rovinare nulla), il cibo e, e.
L'anello.
Dove cavolo l'ho messo?
Mi blocco in un istante, gli occhi spalancati quando sento qualcuno toccarmi una spalla da dietro.
"Cercavi questo Lix?"
Il mio cuore accelera nel sentire quella voce.
In un secondo mi giro verso di essa.
"Binnie..."
Per una volta sono io a trovarmi in imbarazzo davanti al suo cospetto.
La sua figura ormai inginocchiata davanti a me mentre tiene in mano una scatoletta nera.
"Hey Lix, ti va di sposarmi?"
Un sorriso nasce finalmente sul mio viso.
"Si Binnie. Si, mille volte si. Sarò felice solo così."
Le nostre labbra si incontrano poi in un dolce bacio, come per concludere il tutto. Per l'ultima volta.
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