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~1~LIFE IS A SHIT

Non vi è mai capitato di svegliarvi alla mattina e non avere voglia di vivere? Ecco, io mi trovavo in quella situazione.
Una giornata sprecata.
Una giornata vuota.
Una giornata senza senso.

Mi chiedo perché esistano il giorno e la notte? Perché? È un tale spreco fare riposare gli esseri umani in quanto sono delle creature talmente inutili che potrebbe morire tutti.
Se fosse stato per me, li avrei eliminato uno per uno.

Ma peccato che non si può.
Eh, no.
Non si può perché se no' chi è che ci adorerebbe? Chi è che ci pregherebbe fino all'infinito?
Nessuno.
E che gusto ci sarebbe?

<<Ares, hai ascoltato?>> Chiese quel rompipalle di mio padre.
Che rottura di coglioni!
<<Sì. Sì.>> Dissi con fare annoiato e con la mano feci il gesto di continuare il suo discorso. <<Continua. Mi interessa tantissimo quello che stai dicendo.>>
<<Davvero?>>
Ma è tonto? È stupido? Non capisce?
Forse.

Eppure, modestamente parlando, mi sembra di essere sempre molto esplicito e chiaro nel farmi capire.
Sono incapace,ma non pensavo a questo livello.
<<Sì.>>
No.
Che noia!

Sto per spararmi e morire dissanguato in questo posto merdoso, ma allo stesso tempo meraviglioso.
Curioso, no?
Questa discussione va avanti da quattro ore e io non ce la faccio più.

Ma perché devo ascoltare i suoi e i loro stupidissimi discorsi che non hanno alcun senso? Che poi nessuno vuole ascoltare, ma per educazione non dicono niente? Ma perché a me tocca sempre la parte più difficile e scomoda della situazione?

Senza aspettare un secondo di più, mi alzai dalla mia sedia con passo lento, ma controllato, mi stiracchiai e mi incamminai lentamente verso l'uscita di questa stanza opprimente.
<<Dove vai?>> Chiese Poseidone. <<Non puoi andartene così nel bel mezzo di una discussione importante. Questa è educazione ed è ora di impararla.>>

Alzai gli occhi al cielo.
Che noia!
L'ho già detto? Sì?
Chi si crede di essere?
Io decido per me stesso e non ho bisogno di qualcuno che mi dica quello che devo fare.
Ah, no.
Nessuno dice al povero Ares che cosa fare!

Con passo controllato mi avvicinai di nuovo verso il cerchio dove erano radunati tutti gli dèi.

<<Questa riunione va avanti da ore e tutti voi vi state annoiando, ma non avete le palle per dirlo.>> E qui sorrisi vedendo le loro facce scandalizzate per il mio linguaggio così volgare. <<Ma visto che io le ho, dico espressamente che non me ne frega un cazzo che cosa volete fare per gli esseri umani e bla, bla, bla perché tanto sono solo chiacchere.>> Guardando dritto in faccia il mio caro zietto, il mio sorriso si tramutò in un ghigno. <<E sinceramente caro Poseidone, me ne sbatto altamente dell'educazione perché sarò educato con voi quando voi lo sarete con me e con questo il vostro Ares se ne va a soddisfare i suoi bisogni sessuali. Arrivederci a tutti.>> E con strafottenza feci un inchino a mio padre e me ne andai via definitivamente da quelle teste vuote.

Che cosa ci posso fare?
Amo le uscite d'effetto.
In effetti sono le mie preferite.
Una risata mi risale dalla gola e si libera nell'aria.
Stupidi idioti che credono di sapere tutto del mondo!
Ridicolo!

<<Ares aspetta.>> una voce troppo familiare mi fece voltare dall'altra parte. <<Perché sei scappato in questo modo? Perché te la sei presa così tanto? Sai che lo zio stava scherzando.>>
A che bel modo di scherzare!
Complimenti!

<< Io non l'ho trovato così divertente come dici tu.>> Dissi sempre di spalle.
Stringendo le mani in due pugni per controllare la mia rabbia.
<< E poi diciamo che non ti sei comportato con il massimo dell'educazione.>> Continuò lei ignara che la mia pazienza si stava esaurendo. <<Sai che tutti noi ti vogliamo bene, ma c'è un limite a tutto e credo che tu lo abbia già superato. E sai meglio di me che loro vogliono il meglio per te.>>

Ma quante cazzate sta sparando?
Ma tutto ok? Si è fumata qualcosa oggi?
Mi girai infuriato.
Lei non aveva idea di quello che avevo passato per le decisioni di quei deficienti dei miei genitori.
Lei non doveva permettersi di sparare sentenze senza sapere un cazzo.
Mi avvicinai come una furia verso di lei.

La mia cara sorellina intelligente doveva imparare a farsi i cazzi suoi e non intromettersi in tutto quello che faccio io.
Sono abbastanza intelligente da capire ciò che per me è più utile.
Eravamo talmente vicini che potevo distinguere il colore dei suoi occhi così seri.

Dovevo ammettere che Atena era davvero bella.
Non quanto il sottoscritto, ma comunque aveva una sua bellezza.
Era bionda, ma non di un biondo banale.
No.
Lei era di un biondo sole.
Occhi grigio tempesta che ti folgoravano all'istante.
Bocca carnosa al punto giusto, naso elegante, sorriso freddo e calcolatore, zigomi pronunciati e un corpo magro e alto.

Mi avvicinai di più a lei, fino a quando i nostri petti di sfiorano e l'unica cosa che ci separava erano i nostri miseri vestiti.
<<Non ti devi permettere di entrare nel rapporto che ho io con i miei genitori.>> Piantai i miei occhi nei suoi occhi.<<nessuno di voi si deve permettere di giudicare.>> Con il dito delineai il contorno del suo viso e quando arrivai vicino all'angolo della sua bocca, il suo respiro accelerò e dischiuse le labbra carnose.

Inevitabilmente feci un ghigno degno di un maestro perché sapevo che a lei facevo qualche effetto.
Probabilmente se ne vergognava di provare attrazione per il suo caro fratellino e cercava in tutti i modi di nasconderlo.

Anche perché la dea della saggezza non poteva provare questi sentimenti proibiti.
Oh, no.
Lei non poteva provare sentimenti.
Era vietato e alla fine anche lei ci era cascata.
Sono un bastardo?
Forse.

Ma intanto potrò toglierle quel bastone che ha infilato per il culo e riservarle una lezione che avrebbe tenuto a mente per molto tempo.
Già mi pregustavo il sapore di vittoria.
Infatti...
<<Ares...>> Sussurrò il mio nome come per pregarmi.
E io lo adoravo.
Oh, sì se mi piaceva avere questo potere sulle persone.
Era meraviglioso.
Inebriante.
Era come un caldo abbraccio che ti faceva sentire potente.

<<Ares ti prego.>>
Più lei mi supplicava e più mi eccitavo.
<<Atena.>> Pronuncia il suo nome con lentezza e lo assaporai per farmi desiderare ancora di più da lei. <<Ti piace che io ti tocchi in questo modo? Ti piacerebbe avere le mie labbra sulle tue?>>

Il suo respiro si fece ancora più pesante e veloce e dovette respirare un paio di volte prima di rispondermi.
E questo mi fece irritare ulteriormente.
So che sono magnifico, ma...ce una fine a tutto.

E sinceramente stavo perdendo la pazienza perché avevo altro da fare che occuparmi di una ragazzina in piena crisi ormonale.
<<Allora?>> Chiesi inarcando il sopracciglio impaziente.
<<Sì Ares. >> Rispose con le gote tutte rosse.

Rimasi stupito nel vedere Atena, colei che non prova sentimenti, con un cuore di ghiaccio che era tutta chiesa e casa arrossire come una sedicenne innamorata.
Iddio.

Anche a lei è stata colpita dalla frecce di Cupido.
Non c'era nessuna spiegazione più valida.
Ridicolo!
È orribile!
Povera sciocca!
È davvero un idiota!
Ma in questo modo è più manipolabile! E posso guadagnarci qualcosa.

Sono veramente un fottuto genio.
Non ci avevo pensato.
Complimenti Ares!
Dovrebbero darmi un premio Nobel per questa pensata geniale.
Mi dó il cinque mentalmente.

<<Magari più tardi potremmo fare qualcosa.>> Le comunicai con un sorriso sinistro. <<Ma ora vai da nostro padre e digli che va tutto bene e che ci hai pensato tu. Ok?>>
Nonostante fosse molto alta, la sovrastavo di molti centimetri.
Mi abbassai alla sua altezza.
<<Vediamoci più tardi.>> E sentendola rabbrividire sorrisi ancora di più perché sapevo che non avrebbe disubbidito ai miei ordini. <<E ora vai.>> E come un manichino lei si voltò e cominciò a camminare verso il monte.

E ora signori e signori mi potete definire una persona con un ingegno superiore a tutti voi comuni mortali.
Senza voltarmi indietro lasciai il monte Olimpo.
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Spazio autrice:
Come state miei piccoli lettori e lettrici?
Spero bene.
Il capitolo è pieno di indizi che ci delineano il nostro personaggio principale.
Come vi sembra? È troppo pieno di sé?
E Atena si è comportata come vi aspettavate?
Ne vedremo di belle e mi scuso se ci sono eventuali errori (ditemeli!).
Allora...ci vediamo nel prossimo capitolo!
P.s.
Se vi piace la storia mettete una 🌟 e se vi va commentate.
Mi piacerebbe sapere la vostra opinione!
Ah, dimenticavo...vi piace la storia così lunga? O volete più corte?
Con questo vi saluto veramente.
Ciaoooo.

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