13. Anniversario, 14. Orso di peluche

Hermione

-Lo vinco per te, Granger, per il nostro anniversario- Draco sembrava entusiasta, i capelli biondi che gli scivolavano sugli zigomi. -Un anno insieme, ti rendi conto?-

Un anno. Ancora non ci credevo. Io e Draco sembravano stare insieme da sempre oppure da mai. E ora ci trovavamo al lunapark. Come due normali fidanzati. Fianco a fianco. A guardare un enorme orso di peluche che mi fissava con i grandi occhi neri. Provai uno strano calore intorno al cuore. Spine che si conficcavano all'interno con forza, fino a farlo sanguinare. Quella normalità, beh, era strana. E mi piaceva.

-Sei certa di riuscire a vincerlo?- lo punzecchiai.

-Certo, Granger, fidati di me-

-Staremo a vedere- mi piaceva stuzzicarlo.

Draco borbottò qualcosa, afferrò la pistola ad acqua, prese la mira, sparò. Goccioline mi finirono sul viso. Il getto d'acqua colpì l'orsacchiotto, ma non riuscì a farlo cadere. Draco imprecò, la mascella contratta.

-Altri due tentativi- lo punzecchiai.

Draco fece un passo di lato e sparò. Nulla. -Deve essere truccato-

-Oppure non sei così bravo, beh, non ci sarebbe nulla di male, in fondo non sei abituato alle pistole-

-Granger!- infilò una mano in tasca. -Mi ferisci così!- la bacchetta scivolò fuori.

-Cosa fai?-

-Mi aiuto ad aiutarmi- sorrise. Un sorriso da lupo che mi serrò la gola.

-Non vorrai usare la magia! Non sarebbe giusto!- mi misi le mani sui fianchi.

-Un piccolo aiuto, tu guarda da un'altra parte- sollevò la bacchetta e la puntò contro l'orsacchiotto.

-Malfoy!-

-E va bene- mise via la bacchetta. -Buttiamo all'aria l'ultimo tentativo perché tu sei fissata con le regole, Granger- sparò.

Beh, non sempre. Afferrai la mia bacchetta e lanciai l'incantesimo. L'orsacchiotto cadde. Notai lo stupore sul viso di Draco e il mio cuore fece una capriola. Non c'era nulla di più bello che vedere la sua gioia e...

-Sono bravissimo in tutto quello che faccio!-

Nascosi la bacchetta. -Dopo tre tentativi- trattenni un sorriso.

-L'orsacchiotto te l'ho vinto però- si voltò, mi afferrò per la vita e mi fece volteggiare. -E grazie-

-Di cosa?-

-Perché per farmi felice hai infranto le regole-

-Non è... come l'hai capito?- gli cinsi il collo con le braccia.

-Ti conosco, Granger- e mi baciò. Per una volta fui felice di aver fatto qualcosa di sbagliato.