10. Scoprire un segreto 10. Arredare la casa insieme

Hermione

Fuori gli alberi si contorcevano per il vento. Tempesta, ecco cosa si preannunciava. Era una di quelle giornate in cui è piacevole stare in casa. Una cioccolata calda, una coperta e un buon libro...

-Possibile che tu non abbia neppure un buon libro in questa casa- borbottai, lanciando uno sguardo a Draco. Lo scaffale bianco si ergeva davanti a me, pieno di cianfrusaglie e di romanzetti.

-Granger, possibile che tu sia sempre così insopportabile?-

-E poi questo appartamento ha bisogno di essere riarredato-

Lui alzò gli occhi al soffitto. -Fai quello che vuoi-

-Bene, sistemiamo la stanza- decisi.

-Come?-

-Potremmo usare il feng shui per decorare le stanze- chiesi con un sorriso.

-Il che?-

-Feng shui!- era sempre un piacere sorprenderlo... e vedere quell'espressione sperduta sul suo viso. Sembrava quasi un ingenuo bambino... non che Draco potesse normalmente essere definito ingenuo o bambino. Beh, lo avevo detto principalmente per sorprenderlo.

-Continuo a non capire- borbottò, un ciuffo biondo che gli scivolava sul bel viso.

-Si tratta di un modo per riorganizzare casa- risposi.

Lui sbuffò. -A volte sospetto che vuoi mettermi in imbarazzo-

-Forse... chi lo sa- feci spallucce -allora, vuoi aiutarmi?-

-Mi stai chiedendo una mano per mettere a soqquadro il mio appartamento?-

-Soqquadro... che parolone!-

-No, è il termine corretto-

Lui sbuffò. Io risi.

-Su mettiamoci al lavoro-

Bacchetta in mano cominciammo a lavorare. Cambiai la forma del letto da quadrato a tondo. Modificai il colore delle porte, da bianco a nero. Aggiunsi i glitter sulla parete bianca.

-Può bastare?- Draco sospirò.

-Oh, non hai mai voglia di lavorare! Finisco io con l'ultima stanza- aprii la porta. Lo scaffale era pieno di scatole.

Afferrai la prima... e scivolò fuori qualcosa. Un foglio che volteggiò nell'aria disegnando dei cerchi, quasi pigramente. Allungai una mano per afferrarlo a mezz'aria, ma questo cadde al suolo. Mi chinai ... e rimasi sconcertata. Una ragazzina dai grandi occhi scuri e un leggero sorriso mi fissava da quel foglio. Un disegno tratteggiato in fretta, con un tratto leggero, ma che racchiudeva dentro di sé un mondo intero. Sentii lo stomaco annodarsi. Cercai di mantenere la calma. Fu inutile. Lo presi tra le dita tremanti. Un mio ritratto sul treno per Hogwarts. Doveva essere del primo anno. Era un segreto che Draco non voleva rivelare con il mondo?

-Allora, Granger, hai finito?- urlò Draco dall'altra stanza.

Misi via il disegno in fretta e mi alzai, il cuore sfarfallante. Un istante dopo Draco mi raggiunse. Sembrava di buon umore. Un vincente. Mi sorrise, le labbra arroganti... e io mi buttai tra le sue braccia. Mi accolse sorpreso e mi strinse a sé. Un gesto automatico.

-Hermione- sussurrò, contro il mio orecchio.

Io risi, una risata mista alle lacrime. Restammo solo così. Noi due. Il mondo si sciolse, ma a me non importò. M'importava solo di noi due.