Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

GITA IN BARCA (12 e 1)

12. Messaggiare - 1. Chiacchiere di mezzanotte

Hermione

Una gita al mare. Un modo per conoscere meglio la famiglia di Draco. Un modo per cercare di andare d'accordo. Teoricamente avrebbe dovuto essere una cosa semplice. Lanciai uno sguardo allo specchio. Il vestito nero mi stava male. Troppo largo. Strinsi le labbra. Avrei dovuto scegliere qualcos'altro. Magari un abito bianco. Oh no, sarebbe sembrato da sposa. E ci mancava solo questo. Alla fine scelsi un abito blu scuro. Mi guardai allo specchio... sì, poteva andare. Avevo detto a Draco che non ero pronta per una presentazione ufficiale ai suoi genitori. Sapevo che non mi avrebbero accettata. E non capivo la sua insistenza.

Draco fu puntuale. Suonò il campanello alle tre. Mi diressi alla porta, il cuore sobbalzante in gola. Le dita sfiorarono la maniglia. Era gelida.  La strinsi e aprii.

Draco mi sorrise, ciuffi biondi sparsi sulla fronte. Il mio cuore sobbalzò. Vederlo era sempre sconvolgente. Come lanciarsi nel vuoto. Un mazzo di rose rosse gli brillava in mano.

-Ehilà, Granger- si appoggiò allo stipite della porta -oggi sei proprio incantevole-

Sentii le guance bruciarmi.

-Ed è un piacere il fatto che tu non sappia cosa rispondermi-

-Oh, come... -

-Sono affascinante?- si spinse avanti, i capelli biondi sugli occhi grigi.

-Insopportabile... quelle sono per me?- fissai le rose, il cuore che batteva ancora più forte.

-No, è per l'altra mia fidanzata-

-Sempre molto spiritoso- presi il mazzo ed entrai per metterlo in un vaso pieno d'acqua. -Sono molto belle-

-Io? Lo so, Granger, sono bellissimo- sentii il suo sguardo seguirmi.

Serrai le labbra per non ridere. -Le rose, mi riferivo alle rose- mi voltai.

-Così però mi spezzi il cuore!- Draco se ne stava vicino alla porta.

-Dubito che il tuo cuore sia così fragile- afferrai la borsetta -andiamo?-

-Naturalmente odi i ritardi- si fece da parte.

Lo superai, il cuore schizzato in gola. Il corridoio era vuoto. I suoi dovevano essere sotto, meglio così. -I tuoi ci aspettano sotto?-

Draco fece una smorfia. -Non stanno bene-

-Oh- perché la cosa mi faceva male? Non avrei dovuto essere sollevata? Mi morsi l'interno della guancia. Provavo un senso di oppressione al petto. Mi sentivo inadeguata. Perché io sapevo il motivo per cui non erano venuti. Non volevano vedermi. Io, una Mezzosangue.

-Granger, che faccia- Draco mi posò una mano sulla spalla. Un gesto dolce. -Ci divertiremo comunque e probabilmente anche di più-

Annuii e mi sforzai di nascondere il fastidio. Non avrebbe dovuto importarmi.

-Non fare quella faccia, Granger- alzò gli occhi al soffitto.

-Quale faccia?- provai fastidio. Quel senso di fastidio che solo lui poteva far nascere.

-La faccia che hai adesso-

-Non ho nessuna faccia- mi difesi.

-Se lo dici tu... dai, andiamo, si parte-

Camminammo fianco a fianco. Il silenzio mi risultò subito pesante, ma non sapevo cosa dire. Entrammo in ascensore. Osservai Draco premere il pulsante del piano terra, i movimenti sciolti, l'espressione sfrontata di chi può distruggere il mondo. Aprii la bocca per parlare e...

Sentii il cellulare vibrarmi in tasca. Lo afferrai. Harry. Mi aveva mandato un messaggio.

"Come procede la gita con i Malfoy?"

La gola mi si strinse. Fissai le lettere. Si sfocarono davanti a me.

-Che fai con quell'arnese, Granger?- sentii lo sguardo di Draco su di me. Rovente come fuoco. Bruciava.

-Messaggio- evitai di fissarlo.

-Massaggi?- si appoggiò alla parete metallica.

-Messaggio, ovvero mando messaggi-

-Robe da Babbani- sbottò lui.

"I genitori non ci sono" risposi in fretta.

-I gufi sono meglio- sbuffò Draco -sono indiscreto se ti chiedo con chi messaggi?-

-Molto- misi via il cellulare.

-Allora non lo farò, Granger- sentii qualcosa posarsi sulla mia mano. La strinsi. Lui strinse la mia.

Il sorriso mi affiorò sul viso. Forse le cose non sarebbero andate tanto male.



La luna si rifletteva nel mare. La fissai. Era di una bellezza glaciale. Innaturale. Mi si strinse il cuore, come se si stesse spaccando a metà. La barca che Draco aveva preso era enorme. Troppo per noi due. Un silenzioso monito che non avremmo dovuto esserci solo noi. Il pomeriggio era andato bene, eppure avevo notato un'ombra sul viso di Draco. Qualcosa di leggero come un velo nero. Uno spettro tra di noi.

-Ammiri il panorama, Granger?- sentii la nave scricchiolare sotto i suoi passi.

-Non c'è molto altro da ammirare- lo stuzzicai.

-Beh, ci sono io... spero che non starai ancora pensando ai miei-

Feci spallucce. Non volevo dirglielo. Non volevo ammettere quanto fastidio mi avesse dato.

-Perché credimi, non ne vale la pena-

Non replicai. Avevo la gola troppo secca.

-I miei genitori sono così-

-Il fatto è che... non mi accetteranno mai, eh?- non lo guardai. Non gli posi l'altra domanda che mi premeva il petto. Come sarebbero state le cose in futuro?

-E a te importa? Perché a me non importa per niente-

Sentii qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla. La sua mano. Mi strappò un sorriso. Avrei voluto dirgli che io volevo essere accettata dalla sua famiglia per lui. Che avrei fatto qualsiasi cosa per lui. Certe cose però era meglio non dirle a Draco.

-Il problema non sei tu, sai, con mio padre non è mai stato semplice- Draco fissò l'acqua -ci sono cose che saranno sempre difficili- serrò le labbra.

-Lo penso anch'io-

-Questo però non c'impedirà di stare insieme, nulla potrebbe impedirlo e una testona come te, Granger, dovrebbe  saperlo-

-Sempre complimenti, eh?- eppure sentii un sorriso affiorarmi sulle labbra.

-Sono perfetto... abbiamo finito con le chiacchiere di mezzanotte?-

-Credo di sì- mormorai e non potevo fare a meno di pensare a un Draco fragile. Un Draco diverso da quello che conoscevo. Un Draco senza armatura.

-Perfetto, perché a me è venuta fame-

-A quest'ora?- aggrottai la fronte.

-Su, Granger, elasticità-

-Non smetti mai, eh?-

-Di essere affascinante? Beh, io sono nato affascinante- mi avvolse tra le sue braccia e io mi sentii meglio.

-Quando fai così... - e lui soffocò le mie parole con un bacio. Mi sfuggì una risatina contro le sue labbra.

-Che c'è, Granger?-

-Niente, solo che in questo momento sono felice che i tuoi non ci siano- ricambiai il bacio. Gli buttai le braccia al collo e ogni cosa smise di avere importanza.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro