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Dalle stelle alle stalle aka Spazio Origine

Da quel momento in poi, Arceus creò una dimensione a parte dalla quale creare il multiverso che conosciamo: lo Spazio Origine.
Un luogo semplice ma al tempo stesso nobile e sontuoso: una piattaforma marmorea con buchi squadrati vetrosi sospesa nel nulla assoluto, un beige che tende al bianco eterno il quale circonea tutto ciò che c'è in quella piccola dimensione dedicata solamente a loro quattro e magari qualche ospite. Un colonnato si espandeva per tutta la lunghezza della piattaforma; i piedritti avevano fili d'erba che li percorrevano in maniera piuttosto casuale e variabile: alcune colonne erano quasi del tutto coperte dalle piante, fiori di vario tipo compresi, altre senza completamente nulla. Anticipiamo che questa struttura s'ingrandirà nel tempo: infatti in futuro ospiterà una sorta di tempio greco simile ad un Partenone ristrutturato come quello dell'antichità, ma molto, veramente molto, più grande, abnorme: pilastri che potranno raggiungere una dozzina di metri dal terreno. Ma non per motivi estetici, solo perché dovrà ospitare altrettanto grandi creature in futuro: più che un tempio, sarà un edificio per ospitare le divinità che verranno create dopo.
Andando fuori dal piccolo mondo di Arceus e famiglia, nel multiverso le cose stavano tutto sommato venendo bene: già le prime stelle iniziavano a popolare il nulla e con la loro luce cominciavano ad irradiare l'oscurità. Dalla prima stella nacque Necrozma dalla volontà di Arceus, più o meno: il primo si originò come una "stella vivente", e Arceus gli diede la forma che oggi noi tutti conosciamo. Era una splendida creatura, letteralmente: era fatto di pura luce e la controllava in tutto e per tutto. L'unica cosa che irritava Arceus è che lui fosse quattro metri più alto di lui, ma non ci poteva far niente. I due ebbero una buona relazione per il resto della storia.

La creazione dell'Esistente procedeva bene, con Arceus e le sue creaturine che si rilassavano nella loro dimensione e Necrozma che creava nuove stelle.

Beh, no.

Non è accaduta una beata ceppa di minchia per miliardi di anni. A parte un cataliclisma assoluto: tre fottute divinità, bambine. Un bel problema, però Arceus è Dio, e Dio non dovrebbe avere problemi in questo, no?

No, vi sbagliate tutti, cazzo. 'Sta gran coppola di minchia che non aveva problemi, eccome se ce li aveva. Proveremo a raccontarvi tutto nel dettaglio, ma di certo non possiamo narrarvi tutto l'enorme contenuto di un periodo così grande di tempo.

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Uno dei più grandi imbrogli di Arceus nel curarsi dei suoi tre figli era di sicuro l'assenza di qualcuno che lo assistesse. Lui doveva fare tutto da solo: padre, madre, nonno, nonna, zii, prozii, bisnonni e compagnia bella. "L'amore per i propri figli può far fare tutto", si dice, ma quando l'affare è tra una divinità ed altre tre che teoricamente hanno poteri di poco inferiori al suo ma che non sanno neanche come si chiamano, è tutt'altra storia.

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Un giorno qualsiasi, nello Spazio Origine

"GIRATINA! TORNA QUA!"

Il grido del dio creatore risuonò per tutta la piattaforma. Ed esso venne bellamente ignorato dal ricevente.

Palkia scappava goffamente, a volte cadendo, da un Giratina volante che cercava di sputargli fuoco addosso. Povero Palkia, ancora non sapeva neanche di potere usare attacchi d'acqua.
Arceus cercava di riprendere Giratina, ma quest'ultimo continuava a molestare il fratello che governava (anzi, doveva imparare a governare) lo spazio. Dialga stava sulla groppa del padre, abbracciato al suo collo e in dormiveglia, un po' scombussolato dai movimenti bruschi del padre, ma ferreo nella presa.
L'unico che sapeva parlare tra i tre, anche se ancora piuttosto semplicemente, era proprio l'essere del caos. Non sapeva proprio stare fermo, il diavoletto.
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                  | da prendere letteralmente

"AHIA!"

Palkia fu scottato da Giratina, che rise di gusto e, volando sopra il suo corpo caduto a terra, iniziò a schiaffeggiarlo con la coda (per giunta a punte).

Arceus stava per arrivare, ma inaspettatamente, Palkia rispose con un'idropompa che spazzò via colui che lo stava infastidendo. Ammazza oh, imparare idropompa al livello 5 è tutto dire.

Giratina cadde al suolo, e iniziò a piangere.

"Papà! Mi ha fatto male!"

Arceus, controvoglia, rimproverò il figlioletto di tipo acqua agitando la zampa.

SPLASH!

Sì. Avete capito benissimo.

Dialga, svegliatosi e furioso contro Palkia, gli lanciò un fragortempo che, oltre a non far capire più un cazzo al padre per via dei quasi ultrasuoni più la confusione di prima, spedì Palkia verso una colonna, crepandola e facendone cadere dei pezzi: lo stesso poi cadde su Giratina, caduto in uno stato di sonno.
Delle pesti.

"GNEEEEH"

L'urlo disgustato di Palkia con il culo della divinità del caos in faccia fu qualcosa di impagabile, davvero. Immaginate come sarebbe stato se fosse capitato A VOI, bastardi.
Non rideteci sopra.

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Dona anche tu 7€ al mese al numero 777 777 7777
Sì, è il numero di casa della famiglia Arceus.
Grazie.

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