Io:

Io che aspetto sempre il treno della vita ma finisco sempre per perderlo,
Con un cuore senza istruzioni non ho saputo utilizzarlo e sono finito per spegnerlo,
Mi guardo attorno, sento il silenzio della solitudine che mi rimbomba nell'anima,
Mentre sul mio viso si riesce a vedere una rara traccia di una lacrima,
Mi chiedo se esiste vita dopo la morte ma la risposta l'ho già avuta,
Sono ancora in vita nonostante sono morto mentre la vita l'ho sempre combattuta,
Ho sempre preferito restare solo per non complicare le cose più di quanto esse lo erano,
E ora sono finito per abituarmi alla gente che viene e va mentre mi vedono cadere ma se ne fregano
Non chiedo compassione, perché sarebbe completamente inutile,
Peggio ancora le condoglianze quando la vita ti prende la persona che per te lottava come un pugile,
Buttava tutti giù solo per vederti sorridere in giornate senza sole,
Ora sono gli angeli ad aiutarlo a sorridere lassù in un paradiso senza colore.

Ritotnello:

Viviamo in una società in cui tutti seguono la carriera,
La famiglia viene dopo il lavoro e ciò porta al crollo di una "miniera",
Per me la famiglia è l'oro che va estratto senza essere sfruttato,
Non venderlo mai perché nulla ti riporterà quando il gioco si sarà bloccato.

ragazzafarfallina:

E ti senti sola,
Tra la gente, dappertutto.
Un sentimento,una sensazione che ti prevale.

E questa ti sussurra piano piano che nessuno ti verrà mai a cercare.

Da sola,
rinchiusa nella mia prigione mentale.
Cerco di reprimere il vuoto che mi continua a mangiare.
Occhi persi, sguardi vuoti.
Sorrisi finti,
giorni senza una vera metà.

E ho cercato di salvarmi da questa tempesta che avevo dentro,
mentre tutto intorno a me scompariva come polvere accarezzata dal vento.

E ho cercato di tapparmi le orecchie e sorridere anche se morivo dentro.

Dire che stavo bene anche se nelle parole dette non vi era sentimento.

E ancora qui,
ricoperta dal buio dei miei giorni.
Umida delle lacrime,
passate a versare.

Sola,
occhi rossi,
notti passate a pregare.

Che tutto passase.

Giorni interi sotto le coperte a piangere sul cuscino,
a reprimere le urla,la frustrantezione, il dolore continuo.

Sola,
Sola,
Rinchiusa nella mia prigione mentale.

E ogni giorno il mio cuore,
trasmette alla radio lo stesso dramma.

La vita di una ragazzina,sola abbandonata, maltrattata da papà,e insultata da mamma.

La solitudine la divorava così tanto che finì per isolarsi lei stessa.

Così chiusa.
Il suo cuore,una fortezza.
Lei stessa era una vera tempesta.
Un enigma a cui dovevi saper tenere testa.

E mentre,mi metto sotto le coperte penso a come scomparire.
La solitudine,quella vera.
Quella in cui ti senti solo, nonostante le persone intorno a te ci sono.
Peccato siano proprio loro a fartici sentire.

Peccato sia proprio il tuo cuore a marcire dal interno,mentre l'odio ti divora sempre più velocemente.
Mentre tu marcisci dentro e fuori sorridi.
Mentre ti metti a letto e ridi,e dopo poco piangi senza farti sentire.
Chiedendoti che differenza hai tu con i morti, rendendoti conto che sei peggio dei manichini.
Vivi ma non vivi.
Respiri ma non respiri.
Come se ci fossi,ma troppo invisibile per farti notare.
Un fiore che invece di sbocciare, marcisce fino a schiattare.

Ritotnello:

Viviamo in una società in cui tutti seguono la carriera,
La famiglia viene dopo il lavoro e ciò porta al crollo di una "miniera",
Per me la famiglia è l'oro che va estratto senza essere sfruttato,
Non venderlo mai perché nulla ti riporterà quando il gioco si sarà bloccato.