20. Berlino
Meno di dieci giorni dopo i Russi arrivarono ad Auschwitz e liberarono tutti i prigionieri.
Le SS erano tutte scappate e i liberatori non trovarono nessuno dei custodi del campo.
Harry venne interrogato, tramite un interprete, da un ufficiale russo e il ragazzo raccontò tutto quello che gli era capitato e insistette più volte sul fatto che Louis Tomlinson l'aveva salvato da morte certa.
Dato che Harry era uno dei pochi prigionieri, se non l'unico, in ottime condizioni di salute, venne mandato in una baracca specifica del campo.
Lì gli vennero dati dei vestiti e un documento d'identità e gli venne chiesto dove volesse andare.
Harry disse che era originario di Berlino e che gli sarebbe piaciuto tornare nella sua città per vedere se i suoi genitori erano ancora vivi.
I Russi si mostrarono un po' riluttanti, ma, poi, convinti dal sorriso dolce di Harry e dalla sua gentilezza, lo caricarono su un convoglio diretto a Berlino e lo portarono con loro.
Quando arrivò nella città tedesca e fu lasciato dai suoi liberatori nella piazza principale, la devastazione in cui essa si trovava lo colpì come uno schiaffo in pieno volto.
Berlino era quasi totalmente rasa al suolo....edifici ridotti in macerie, strade distrutte, feriti ovunque...
Si diresse a piedi verso la zona in cui sorgeva la sua abitazione, ma, più si avvicinava ad essa, più la paura di cosa avrebbe o non avrebbe trovato, occupò il suo cuore.
Quando imboccò la via in cui era nato, si mise letteralmente a correre, ma, all'improvviso, si bloccò.
La sua casa era, seppur danneggiata parzialmente, ancora in piedi e un uomo era fermo davanti ad essa a cercare di sistemare la scala d'ingresso.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime e poi cominciò ad urlare:
" Papà! Papà!"
L'uomo si voltò di scatto e, non appena vide il figlio corrergli incontro, si mise le mani nei capelli e gridò come un pazzo, attirando l'attenzione della moglie che era in casa.
Dopo pochi istanti genitori e figlio stavano abbracciandosi singhiozzando e gridando di gioia allo stesso tempo e perfino i soldati americani, che pattugliavano la zona, sorrisero a vederli.
Harry rimase a Berlino per un paio di mesi e, in quel lasso di tempo, cercò in tutti i modi di trovare Louis, ma non ci riuscì.
Nonostante questo, testimoniò di fronte a diverse persone e raccontò ciò che gli era successo ad Auschwitz.
Ripetè più e più volte quanto Louis aveva fatto per lui e sperò che, ovunque si trovasse, la sua testimonianza gli avrebbe salvato la vita.
Alla fine, quando si rese conto che non l'avrebbe più trovato, con la famiglia, dopo aver ottenuto i documenti necessari, emigrò in Argentina, desideroso di cambiare vita e di darsi una nuova opportunità.
Fu quando era già sulla nave, che ascoltò dalla radio di bordo l'elenco dei primi gerarchi nazisti impiccati per crimini contro l'umanità.
C'erano due Tomlinson e uno di questi era Louis....
Harry scoppiò a piangere e a nulla valse il conforto che sua madre cercò di dargli.
Mi raccomando, ricordate sempre che ci sarà il lieto fine.❤️
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