Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

20- terribili notizie. seconda parte

Mi stupì per aver fatto una simile dichiarazione, in passato non sarei mai stata così onesta con me stessa; tuttavia dopo la paura di non rivederlo mai più, l'orgoglio fu l'ultimo dei miei pensieri… Mi era stata data una seconda possibilità e questa volta non avevo intenzione di farmela scappare.

Per tutta la vita ho dato priorità all'esercito, al popolo ed i miei doveri; Tuttavia anche se fossi fedele ai miei vecchi principi inizierei a desiderare qualcosa di mio, la vita che mi è sempre stata negata.

Come aveva promesso, Rieen non si allontanò da me anche se avessi preferito che si togliesse quell'espressione da ebete soddisfatto, non era proprio il caso di mettermi in ulteriore imbarazzo non ora perlomeno. Nonostante avrei voluto inveire contro di lui decisi di lasciar perdere, in fin dei conti si era meritato qualche minuto di gloria.

Mentre correvo per raggiungere la famosa ed agognata stanza fummo ostacolati da delle guardie.

Fra di loro c'era anche Adrian ed un altro membro dell'élite che mi aveva torturato nella cella, affiancati da altre cinque guardie. Adrian nel vedere Rieen ne rimase molto sorpreso, ma non si sbilanciò più di tanto, lanciando l'ennesima occhiata curiosa verso il mio accompagnatore. Mi puntò contro l'arma, intimandomi di arrendermi e di consegnarmi alle autorità. Ronald lo azzittì malamente, chiedendomi davanti a tutti con tono sospettoso:

<<Puoi ingannare gli altri, ma non me! Potevi fuggire ed invece te ne vai a zonzo per la base? No, qui c'è qualcosa sotto! Chiunque al tuo posto sarebbe andato via specialmente dopo il mio speciale trattamento!>> fece una breve pausa per poi proseguire:

<<Dimmi la verità, qual è il tuo vero obiettivo!?>>

Rieen udendo le sue parole capì che era lui l'artefice delle mie innumerevoli ferite era pronto a scagliarsi contro di lui con un'espressione truce, ma lo fermai all'istante sbarrandogli la strada con un braccio.

Anche se Adrian è nostro alleato, aveva l'ordine di non intervenire per non far saltare la copertura sennò avrebbe portato al fallimento del piano, per questa ragione non poteva fare pazzie si sarebbe soltanto fatto ammazzare inutilmente.

Tornando al problema principale guardai Ronald con un sorrisetto beffardo facendogli digrignare i denti ancora di più, non era mai stato il migliore fra di noi; tuttavia anche se fosse fisicamente inferiore, non si poteva dire altrettanto delle sue doti intellettive.

Durante i nostri allenamenti alla base capì immediatamente che era un ragazzo molto arguto e con il tempo lo divenne ancora di più, portandolo a specializzarsi sul ramo informatico. Anche ora diede prova del suo intelletto, capendo che c'era qualcosa sotto al mio strano comportamento e fu l'unico del mio vecchio commilitone ad arrivarci.

Ronald non è affatto cattivo, non lo è mai stato, non è altro che l'ennesima vittima plagiata dal governo e da Garenth... anch'io al suo posto se i ruoli fossero stati invertiti molto probabilmente l'avrei torturato; tuttavia non potevo esitare con lui sapendo come ragiona la squadra d'élite... non si sarebbero fatti scrupoli nell'uccidermi.

Dovevo stare molto attenta, in questo momento gravava anche l'incolumità di Rieen sulle mie spalle, così ci misimo dietro ad una colonna e dopo essermi assicurata che fosse al sicuro iniziai a sparare usando la struttura come riparo. Non volendo ucciderli mirai alle gambe per costringerli alla ritirata, avrei potuto usare il canto contro di loro sarebbe stato anche più comodo; tuttavia essendo dei tritoni aveva un effetto diverso dagli umani, dunque preferivo evitare soprattutto in presenza di Ronald.

Gli avrei detto la verità a suo tempo ed ora non lo era, non avevo abbastanza prove in mio possesso per farmi credere e se così fosse avrei solo corso il rischio che le prove venissero insabbiate dai suoi superiori.

Nel frangente che sparavo diedi una pistola a Rieen per difendersi in caso di necessità, non volevo uccidere nessuno ma loro d'altro canto non si facevano i medesimi riguardi.

Rieen afferrò la pistola stringendola con fare insicuro, mi disse che avrebbe fatto del suo meglio per non deludermi ed a quelle parole avrei voluto davvero tanto sorridergli, ma la pioggia di proiettili mi impedì di perdermi in smancerie, pertanto continuai a sparare con assoluta precisione per non sprecare pallottole.

Quelli che furono colpiti come previsto si ritirarono, tutti ad eccezione di Ronald ed Adrian... per colpa di quell'imbecille testardo il piano rischiava di andare in fumo.

Dovevo sbarazzarmi di lui in modo pacifico, per così dire nonostante gli avessi sparato ad entrambi i piedi non aveva alcuna intenzione di demordere, continuava imperterrito a spararmi con ferocia seguito da insulti ed urla nei miei confronti.

<<Dannazione quel tipo è ostinato, non vuole cedere!>> Esclamò improvvisamente Rieen.

<<Già!>> Confermai le sue parole, per poi aggiungere:

<<Ce l'ha con me perché ero la migliore al tempo, mi ritiene colpevole della sua inefficienza! È più una vendetta personale.>>

Specificai, visto che ormai si era capito che nutriva dei rancori verso di me.

Rieen mi guardò confuso, come se non riuscisse a capire la mia spiegazione, ma non soffermandosi sull'argomento mi chiese semplicemente:

<<Comunque sia, dobbiamo andare avanti e lo sai anche tu! perché stiamo perdendo tempo con questi due? Uccidili e buonanotte no?>>

Giusto… Rieen vide una sola volta Adrian e di sfuggita perché reggeva il lenzuolo alle mie spalle. Pertanto gli spiegai brevemente che era uno dei miei nuovi tre collaboratori specificando che Ronald, nonostante il suo odio verso di me era comunque un innocente plagiato come lo ero anch'io tempo addietro, per questo non potevo ucciderlo.

Mi aspettavo che Rieen si sarebbe arrabbiato, ma stranamente capì e facendomi un sorriso carico d'ammirazione mi chiese:

<<Allora come facciamo a passare?>>

Forse potevo usare il canto della sirena, essendo un tritone, anche se egli non sa di esserlo avrebbe avuto comunque successo, così facendo sarebbe diventando come un burattino nelle mie mani però successivamente si sarebbe posto giustamente delle domande, non volevo che sapesse la verità, non ora almeno, allora come potevo risolvere questo problema? Se gli sparassi alle mani gli rovinerei soltanto la carriera.

Mentre riflettevo sul da farsi inaspettatamente Rieen mi suggerì di sparargli alle spalle di striscio, così facendo si sarebbe dovuto fermare per forza e questo era un piano perfetto.

Sparai gli ultimi due colpi, una pallottola per ogni spalla, così finalmente Ronald cadde a terra imprecando per il dolore. Per evitare che Adrian risultasse sospettoso dovetti sparare anche a lui, sfiorandolo di striscio sulla spalla destra, egli capendo, si gettò immediatamente a terra imprecando a sua volta, anche se con meno convinzione.

Una volta ottenuto campo libero io e Rieen uscimmo dal nostro nascondiglio feci per superare Ronald, ma egli mi afferrò la caviglia e mi chiese con un filo di voce per via del dolore:

Fr

<<Perché non mi uccidi? Sono qui, indifeso... Perché?>>

Stavo per andarmene senza dargli nessuna risposta quando quello stupido di Rieen parlò al mio posto:

<<Perché lei non ferisce gli innocenti, ciò che vuole è soltanto la fine della guerra>>

stava per aggiungere altro, ma lo azzittì con una gomitata al fianco ed essendo che il danno ormai era fatto, l'unica cosa che potevo fare per salvarlo dalla mia stessa fine era un avvertimento, pertanto gli dissi scostando gentilmente la sua mano dalla mia caviglia:

<<Se vuoi fare progressi in questo campo non farti domande, esegui solo gli ordini, a suo tempo ti sarà tutto più chiaro, prima d'allora considerami una ricercata!»

Non mi fidavo di Ronald, per surclassarmi avrebbe fatto di tutto, ma Rieen non potendo stare zitto aveva combinato un guaio dovevo solo sperare che se andasse veramente ad investigare non si sarebbe schierato contro di noi...

Roland alle mie parole mi guardò perplesso, non sapendo il reale motivo delle mie azioni giustamente le mie parole gli sembrarono farneticazioni; tuttavia non potevo perdere più altro tempo con lui.

Guardando Rieen gli dissi di seguirmi, lasciandolo così da solo con Adrian, insieme ai mille dubbi che gli assalivano la mente.

********

"Nel frattempo nel branco del Sud, dal punto di vista di Sylas"

Madaz tornò al branco con il fiatone, mi aggiornò sugli ultimi sviluppi facendomi temere per l'incolumità di mia figlia.

Onestamente provavo sentimenti contrastanti per lei, sembrava così irraggiungibile da farmi quasi desistere dal conquistare il suo cuore, ma al tempo stesso l'amavo più di ogni cosa al mondo.

Ascoltai tutto il discorso in silenzio quando un punto del suo racconto mi fece mettere in allerta, Ryper era partito prima di Madaz e Rieen, dunque, perché non era ancora tornato? Pertanto esposi le mie perplessità ed il mio consigliere con altrettanto stupore mi rispose che pensava fosse già arrivato, in quanto doveva solamente avvertire Liits e tornare immediatamente dal branco.

Questo mi fece gelare il sangue nelle vene, se non era ancora tornato poteva significare una sola cosa o era stato rapito come fecero con Emily o peggio ancora… No! Non volevo neanche pensarci, scacciai immediatamente questi pensieri, a breve farà ritorno a casa, in più non poteva essere stato rapito, perché come lo definiamo noi, aveva superato l'età critica, in quanto dai quattro anni in poi i militari non ci guardavano neanche.

A rincarare la dose anche Riafy era sparito, anche se era sua consuetudine girovagare senza meta, di solito dopo un paio di giorni tornava al branco.

Sospirai pesantemente, perché i miei figli si divertivano a farmi preoccupare? Anche se avevo molti figli, più di una ventina più o meno, volevo bene ad ognuno di loro, di conseguenza preoccupandomi per loro ad ogni loro malefatta.

I miei pensieri furono interrotti dall'arrivo di Liits, rimanemmo scioccati nel vederlo pieno di ferite e che si reggeva a stento, questo confermò i miei orribili timori, era successo qualcosa… per questo Ryper tardava a tornare.

Avrei voluto chiedergli immediatamente cosa fosse successo, ma capì che era meglio aspettare si vedeva che era ancora troppo scosso per parlare.

Passò qualche minuto prima che Liits iniziò a raccontare l'accaduto con il volto segnato dal dolore, nel frangente che una sirena del mio clan curava le sue ferite con l'alga:

<<Hanno rapito mio figlio! C'è stata una strage! Hanno ucciso quasi tutti, persino la mia compagna!>> fece una breve pausa ed incrociando il mio sguardo, dopo attimi interminabili di silenzio, specificò meglio:

<<Hanno ucciso chiunque avesse superato l'età critica e rapito i cuccioli, tuo figlio Ryper è stato ucciso mentre tentava di salvare il mio>> Liits scoppiò a piangere implorando il mio perdono, sapendo che Ryper era morto per evitare questa orribile tragedia.

Sentendo la notizia Madaz si portò una mano alla bocca, piangendo silenziosamente così come la maggior parte del branco.

Inizialmente Ryper non era ben inserito; tuttavia dopo l'arrivo di mia figlia tutto è cambiato, stravolgendo le usanze ed etichette del nostro clan che duravano da sempre.

Si, molti lo evitavano ancora come la peste, ma era una piccola minoranza.

Io d'altro canto non ero da meno, mi sentì morire dentro.

Di solito mascheravo le mie emozioni, ma non questa volta a quanto pare aveva cambiato anche me. Persino gli altri mi guardarono sorpresi, ma in fin dei conti stavamo sempre parlando di mio figlio, dunque era normale la mia reazione.

Ryper non aveva mai fatto del male a nessuno era un ragazzo un po' ingenuo, ma di buon cuore; tuttavia ora non c'era più per colpa di quei maledetti soldati.

Sentì una rabbia pervadermi dal profondo, da quando iniziò questa guerra dovetti dire addio a molti dei miei conoscenti più cari ed ora che avevo ritrovato una figlia, me ne avevano portato via un altro? No, non posso accettarlo!

Emisi un urlo pieno di dolore, ammutolendolo quel gruppetto di cretini che osarono dire che tuttavia non era poi una così grande perdita per via del suo sangue misto.

Non potevo accettare una simile mancanza di rispetto nei loro confronti, non dopo il modo in cui era morto, pertanto con il volto segnato dal dolore li rimproverai:

<<Come osate parlare in questo modo di mio figlio! Lui a differenza vostra ha dato la sua vita per la salvezza della nostra specie! Voi cosa fate? Passate le vostre intere giornate al sicuro nella nostra tana?! No, non vi permetto di vanificare il suo sacrificio dovreste solamente vergognarvi di voi stessi. Criticate tanto gli umani, ma siete i primi ad emigrare un cucciolo solamente perché è diverso!>>

Nella pozza centrale calò il silenzio, si udivano solamente i singhiozzi di Madaz e Liits che nel frangente del mio discorso continuava ad implorare il mio perdono.

Cercai di ritrovare la compostezza, anche se difficile dovevo farlo, così asciugandomi le lacrime che mi rigavano il volto mi girai verso Madaz dicendogli con voce roca:

<<Porta Liits nella mia grotta privata, fallo riposare e dopo di ciò quando si sarà ripreso andrete nel suo branco a recuperare il corpo di Ryper, abbiamo il diritto di dargli degna sepoltura>>

Dopo che saranno tornati inizieranno gli interrogatori all'interno del branco, se c'era veramente un traditore come aveva sentito il piccolo Ryper, lo troverò ed ucciderò senza pietà davanti a tutti! Era stato lui a portare il dolore nella vita di tutti e come tale doveva pagare per i suoi crimini.

*************

"Dal punto di vista di Emily"

Ero davanti alla porta che mi avrebbe portato finalmente alla verità, se la mia intuizione era giusta, qui avrei scoperto perché prendevano tutto quel pesce e perché nonostante glie ne servisse solamente determinate specie continuavano a razziare i mari.

Feci un grosso respiro, temendo nel scoprire la verità. L'ultima volta ne rimasi così scioccata che mi si bloccò la parola, questa volta come sarebbe andata? Non potevo prevederlo; tuttavia questa volta non ero sola, c'era Rieen con me, pronto a sostenermi qualsiasi cosa accada. Sperò solo di trovare le risposte giuste e non fare un buco nell'acqua.

Mi voltai verso Rieen, incrociando i suoi occhi meravigliosamente azzurri gli stessi che un tempo tanto odiavo ma che ora, soprattutto in questo momento mi trasmettevano tanta sicurezza e dopo che gli chiesi se era pronto, entrai con un groppo alla gola per l'agitazione.

Credevo di essere preparata a tutto, ma come sempre mi sbagliavo, ciò che avevo davanti era talmente raccapricciante da far sbiancare dal terrore sia me che Rieen...

Come diavolo avevano minimamente pensato di fare una cosa così disumana...

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro