Capitolo 7: bande
Tomas's pov
Lunedì mattina. Una delle peggiori mattine, anzi la mattina peggiore per eccellenza, che maledetta. Dopo un weekend dove hai fatto un emerito cazzo e hai dormito come un orso in letargo, ti ritrovi a svegliarti alle 7:30 per quella merda di scuola, quell'inferno inutile, uno può studiare a casa, tranquillo, chi cazzo ha bisogno di quei tipi più rincoglioniti degli studenti? Che parlano con nessuno che li ascolta, che servono solo a piazzare 5 a puttane perché tanto tutti gli studenti li stanno sul cazzo tranne la secchiona della classe, ah, lei potrebbe anche non studiare perché tanto la prof le mette comunque un bel voto. Da lì funziona in modo molto semplice, quando il prof sta correggendo le verifiche, arriva alla sua, la balza e le scrive direttamente 10. Be' in verità le balza tutte, noi ci mettiamo una benda sugli occhi quando facciamo una verifica loro si mettono una benda sugli occhi quando la devono correggere. Bell'ingiustizia di merda.
Scesi alla fermata dell'autobus, quella davanti alla scuola, e mi incamminai verso la quest'ultima, un posto dove bisogna insegnare a tutti a fare "i bravi bambini" anche se il termine " bravi" sarebbe equivalente a violenza fisica, bullismo, violenza verbale pesante, depressione... sì, se il termine significa è questo, allora sì, siamo molto bravi, anzi, siamo bravissimi!
Entrai cercando di evitare tutti, tutti quanti, volevo solo finire questa giornata.
Bum
Mi scontrai con uno. - oh amico stai attento!!- disse il ragazzo che avevo colpito analizzandomi cercando di capire se mi conoscesse oppure no - oh ma tu sei quello sfigato che fa il bruto con i ragazzi più grandi! Quello che alla fine, viene sempre pestato come la merda, ah, sfigato- sputò acidamente quelle parole con disgusto. Se avessi usato la forza che avevo utilizzato ieri in quello scontro micidiale lo avrei steso.
- hai ragione la prossima volta meno te così da mandarti in ospedale, almeno avrei la possibilità di non rivederti più per un po' - dissi andandomene e sentendo dietro un altro tipo che parlava con quel tipo molto simpatico.
- amico tu sei un grande deficiente!! La prossima volta ti ammazzo se riprovi a dirgli qualcosa del genere!! Lui è quello che fa veramente a botte con i ragazzi più grandi, è un tipo a cui bisogna stare lontani, è pericoloso, sarà per via di suo padre, si dice che se ne sia andato perché non lo voleva più, e penso che la madre sia morta, magari è morta di infarto a vederlo, si dice che lui sia solo con il maggiordomo che se lo deve sorbire, che palla, io piuttosto mi metterei a pulire le strade!- disse il suo amico. Ecco quando si intende " bravi ragazzi" eccoli qua i " bravi ragazzi" .
Aumentai il passo in modo da arrivare più velocemente all'armadietto, poi sentì una voce maschile che urlava - sporca puttana stammi lontano!!- così mi girai per vedere cosa stesse succedendo, e vidi una ragazza della mia classe che non cagavo più di tanto, in verità non cagavo nessuno più di tanto. Che se ne andava a passo svelto e con sguardo gelido, nei suoi occhi azzurri c'era solo un ghiaccio acido e gelato, non c'erano sentimenti, solo indifferenza, ti faceva ghiacciare le vene quella ragazza, insieme alla sua amica, lei era carina, aveva anche lei due occhi azzurri ma pieni di emozioni, dispiacere per l'amica, rabbia e molto altro, sembrava una, piena di energia. Bionda, con i capelli che continuava a mettere dietro l'orecchio per permettere di vedere meglio l'amica, continuava a parlare in un francese fitto fitto, probabilmente stava cercando di tirarla su di morale, come se si potesse, quella ragazza era come la pietra, probabile che o avesse un carattere forte, fortissimo, o ne avesse passate di peggio, e fosse diventata di pietra. Mi sarei infuriato se mi avessero chiamata puttana davanti a tutti, insomma era un insulto pesante, che pezzente. La ragazza, la sua amica, sembrava più dispiaciuta di lei. Sì tutti molto bravi, e non è ancora arrivato l'intervallo.
Arrivai finalmente in classe e lì ci passai le prime tre ore del mattino, tra matematica, storia e inglese.
Intervallo. Ecco questo è un inferno, se sei in bagno ti prendono in giro e ti sbattono la testa nel cesso, fuori è un suicidio, nelle classi non si può stare ( io parlo delle persone come le due ragazze di prima), io sto con dei ragazzi con cui parlo a malapena e di cazzate, tutti stupidi, molto stupidi tranne uno che non parla molto, oppure sto in bagno, no in questa scuola nessuno osa toccarmi, o almeno non adesso che sono in terza liceo e ho varie classi sotto di me, quelli di quarta non mi toccano perché sono abbastanza degli smidollati, quelli di quinta sono delle bestie, vere e proprie bestie, con loro non ci sto, non si sopravvive. Nessuno osa stare con loro, i primini se li mangiano, le seconde amano spaventarle e pavoneggiarsi davanti a loro della loro potenza, a noi ci stuzzicano un casino per scaturire una rissa e massacrarci, almeno lo facevano, noi dopo un paio di massacri abbiamo deciso di stare a gruppi. Da quel giorno in poi attaccano certe volte, però non il mio, perché ci sono io insieme a uno che si chiama Alex (è lui quello di cui parlavo prima-) noi due siamo muscolosissimi, hanno paura di un gruppo di sei persone con me e Alex alleati. Loro fanno i fighi ma sono solo più grandi, e in più loro sono un numero smisurato di ragazzi, saranno in quindici per ogni banda, tutti sono muscolosi, non come me e Alex , però se conti quindici ragazzi muscolosi più grandi di te, ci pensi due volte prima.
Il mio gruppo è solo una protezione, nessuno è amico di nessuno, è solo "una difesa contro il potente" , fine, a malapena so i loro nomi. Io sono solo, completamente.
Incontrai proprio loro, mi unì e girammo un po' in giro mangiando le nostre merende, ci allontanammo dall'area che occupava più ragazzi della quinta e continuammo a girare per i corridoi. Incontrammo la fidanzata di Alex....dovevo ammettere che mi stava molto simpatico (soprattuto perché non mi faceva molte domande) però lo invidiavo da morire, con me non parlava molto però con gli altri era molto simpatico, attraente e anche molto affascinante, mortacci sua c'aveva una ragazza stupenda, simpatica solare che probabilmente avrà un sacco di uomini ai suoi piedi e non a caso Alex con lei è una cozza vivente forse si è fatto crescere i muscoli per questo, per proteggerla. Se qualche ragazzo guardasse la mia ragazza mi scazzerei e lo insulterei, se le parlasse inizierei a starle più vicino, se ci provasse gli farei un bel discorso molto " educato" , se la toccasse, anche per sbaglio, gli metterei le mani addosso, credo, di ragazze non ne so nulla, non a caso non ho una ragazza e, anche se ce l'avessi molto probabilmente non sarebbe così bella da avere dei guardoni. Alex invece uccideva tutti.
-ehi fra, fra!!- mi urlò Alex in faccia
- sì ?- chiesi cadendo dal mondo delle nuvole
- smettila di guardare la mia ragazza, ti spacco la faccia- solo in quel momento mi accorsi che la stavo fissando con la bocca semi aperta: figura di merda.
- oh cazzo scusa io non me ne sono accorto!- esclamai
- mhm sarà meglio per te- mi minacciò.
Finì la ricreazione e tornammo in classe, ero più rosso di un pomodoro, una delle mie troppe figure di merda. Fanculati mondo.
Spazio autrice
Lo so!! Lo so!! È cortissimo!! Scusatemi!! Mi spiace! Scusate scusate, vi prego perdonatemi😩 cercherò di recuperare♥️️ ciao🤗😩😘scusate cuccioli
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