Capitolo 12: Il progetto di arte (parte II)
Tomas's pov
Uscì da scuola il giorno dopo aver deciso i gruppi per il progetto di arte, mi aveva fatto andare fuori di testa. Dovevo socializzare con qualcuno, e non era un maschio, in tale caso sarei stato un po' più preparato dato che ultimamente parlavo un po' più con Alex, ma no! Figurarsi se la fortuna fosse stata dalla mia parte anche una volta sola.
- allora? La tua compagna di progetto e futura fidanzata la vedi oggi?- chiese Alex balzando improvvisamente dal nulla. Mi spaventai saltando all'indietro - ma sei scemo?!- gli chiesi innervosito dal suo fare
- in effetti me lo dicono in molti - replicò lui fingendosi perplesso ma cambiando espressione un secondo dopo curioso della mia reazione alla sua domanda. - punto primo fidanzata di mia nonna al limite, secondo: sì la vedo oggi, che palle! Sta qua mi fissava in classe, mi rivolge la parola come se fosse sotto esame costantemente e mi dice che la sua migliore amica ha il ciclo, ma dico, ma buon per lei!!- mi lamentai io sbattendo le mani sulle gambe ancora allibito. Alex scoppiò a ridere - non ci credo!! Ti ha detto che.....aspetta! Che amica?- chiese spalancando gli occhi già prevedendo la risposta del ragazzo.
A quel punto fu il mio turno, scoppiai a ridere piegandomi in due e puntandogli il dito contro. - auguri!! - gli dissi piegato in due dalle risate più per la sua faccia che per la situazione - Quando vi vedrete ?- domandai continuando a ridere. A quella domanda Alex si mise le mani sulla testa - o porca! O porca porca porca!! Non gliel'ho chiesto!! Io non lo so!!- disse guardandosi intorno, cercando di intravedere la sua compagna di progetto.
- calmati - dissi, e in quel momento notai come in quello scambio di battute non mi ero riconosciuto come quello di adesso ma di quello di una volta. Sorrisi fiero di me, stavo ricominciando piano piano e Alex mi stava aiutando, avrei voluto ringraziarlo ma lui mi avrebbe chiesto il motivo, e se gliel'avessi raccontato sarebbero riemersi i ricordi a galla ricordarmi quelle immagini che erano sempre state vivide nella mia mente fino alla visita a casa di Alex, era cambiato qualcosa da quel giorno, era scattato qualcosa. Risi ancora vedendo questo sempre più preoccupato. - ora come faccio? - chiese allarmato.
- ok proviamo a ragionare insieme- iniziai, quanto mi era mancato quella parola " insieme" una semplice parola che poteva tirarti su di morale, una parola magica che non pronunciavo da tanto tempo. Infatti, mi stoppai un secondo ad ammirare il dolce suono di quella parola. - allora?- chiese guardandomi come se fossi un pazzo, io scossi la testa come per riprendermi - scusa, comunque, secondo te, dove sta una ragazza mestruata?- gli chiesi facendolo ragionare.
- in bagno! - replicò lui quasi urlando talmente era felice di aver trovato la soluzione - grazie, Tomas- mi ringraziò correndo verso i bagni. Sorrisi, felice, finalmente sollevato, mi sentivo meglio. Che bello!
Decisi di seguirlo, non avevo scelta, o lo seguivo o restavo con il resto della banda. Lo seguì di corsa in modo da raggiungerlo al più presto, muoversi da solo non era mai una buonissima idea, specialmente vicino ai bagni delle ragazze dato che di solito pullulava di ragazzi di quinta che cercavano di mettere in imbarazzo qualche ragazza più piccola. Ipocriti.
Trovai Alex che stava parlando con la mia compagna di gruppo, nonché l'amica della sua. Penso si chiami Juliet. Mi avvicinai un po' indeciso, non avevo voglia di parlarle, perciò decisi di stare a svariati passi dietro a lui.
- quindi dato che hai detto a Tomas che è ciclata speravo fosse qui, capito?- le chiese spiegandole la situazione, a sentirlo maledissi la mia testa idiota a cui era venuta la splendida idea di raccontarglielo. Ma come gli era venuto in mente di andarlo a dire a lei?!
Quest'ultima mi guardò velocemente per poi tornare su Alex, era leggermente arrossita. - va bene ora te la chiamo, comunque prova a dirle che sai che lei è ciclata grazie a Tomas che l'ha saputo da me che ti uccido con le mie stesse mani, chiaro?!- fece aggressiva divertendomi, era un abbinamento insolito il suo, una ragazza con il faccino dolce come il suo, minacciare un ragazzo tre volte lei, di ucciderlo con le sue stesse mani, per poi venire da me a fare il passerotto incustodito. - va bene ma chiamala- disse liquidandola con un gesto, lei lo guardò male e poi si addentrò in bagno per chiamare l'amica.
A quel punto decisi di avvicinarmi di più, affiancando Alex che si accorse della mia presenza - ah sei venuto!- fece sorpreso e divertito. - non potevo perdermi la scena del crimine, chi testimonierà per te?-risposi io divertito dandogli del debole, mentre continuavo a fissare la porta del bagno delle ragazze, appena chiusa da Juliet.
- non sottovalutare mai le ragazze Tomas, potrebbero veramente rovinarti- disse diventando molto serio guardandomi, sorpreso dalle sue parole mi voltai verso di lui anch'io - in che senso?- domandai confuso.
- tu non sottovalutarle, non mancarle di rispetto e andrà tutto bene- mi rispose chiudendo l'argomento e voltandosi dato che le ragazze avevano fatto ritorno. Mi voltai anch'io e vidi Katherine uscire scocciata dal bagno lanciando sguardi assassini all'amica.
- non sono mestruata, lei si è inventata una palla, sono così di carattere- disse guardandomi negli occhi, deglutì, un po' nervoso, i suoi occhi mi stavano come aprendo il petto per andare a scorticare il cuore. Una sensazione strana in effetti.
- che caratterino allora - commentò Alex tossicchiando subito dopo, facendomi ridere, mentre lei spostava lo sguardo su di lui che smise di tossichiare rimanendo un po' impietrito davanti al suo sguardo. - inutile che fai il simpatico perché se non sbaglio sei tu che hai appena detto di non mancare di rispetto le donne- fece lasciandoci di stucco, come aveva fatto a sentirci?
- m-ma come....?- chiese infatti, Alex , confuso e guardandola come se venisse da un altro pianeta - poche chiacchiere, perché necessitiamo di un pubblico per sapere i giorni in cui ci dobbiamo vedere?- chiese guardando me e Juliet arrossiti.
- scusa, sospettavo che non fossi molto abituata ad essere osservata - commentai facendo scoppiare a ridere Alex e cercando di non incrociare il suo sguardo da brividi.
- disse quello - replicò lei rivolgendomi uno sguardo assassino mentre Alex si rotolava dalle risate - uoohoh- disse muovendo la mano in alto in basso per dirmi che questa ci andava giù pesante, mentre Juliet rideva cercando un po' di contegno, a contrario del babbuino affianco a me. Arrossì brutalmente, Juliet doveva averle raccontato del mio sguardo che avevo fatto quando mi ero accorto che Juliet mi stava guardando. Abbassai lo sguardo, non era piacevole essere messo a tacere in questo modo.
- allora quando ci vediamo?- chiese infine Katherine guardando la sottospecie di ippopotamo che rideva come un pazzo - ehm.. ti va bene il venerdì? - chiese asciugandosi una lacrima mentre io lo guardavo malissimo. - subito dopo scuola?- chiese lei alzando un sopracciglio
- sì- rispose lui ripresosi totalmente dall'attacco di poco prima. - va bene, ora se non vi dispiace vado a cambiarmi l'assorbente- annunciò stavolta donando uno dei suoi sguardi di fuoco a Juliet che arrossii mentre Alex ed io ridemmo divertiti. Quando non se la prendeva con te era simpatica. Così se ne andarono.
- o mamma! Quella lì non è normale! Punto primo: come cazzo ha fatto a sentirmi? Punto secondo: amico ci ha rasati al suolo con due frasi, siamo messi male - disse abbastanza preoccupato di cosa sapesse fare d'altro.
- non capisco questo plurale- risposi io sorridendogli finto - sei tu quello in coppia con lei mica io- continuai tranquillo che quella pazza non l'avrei più incontrata.
- sei stronzo dentro eh?- chiese Alex guardandomi con occhi ridotti in due fessure e mettendosi una mano tra i capelli già immaginandosi i pomeriggi che avrebbe dovuto passare mentre io me la ridevo.
- ti prego Tomas, vieni anche tu, non credo di sopravvivere. Sarò il suo unico mirino, se ne avesse due sarebbe più facile- mi supplicò con le mani incrociate e le ginocchia piegato
- quindi in pratica dovrei sorbirmi quella specie di demone solo per aumentare la scelta dei mirini? - chiesi con un'ottava più alta della voce talmente ero sconvolto.
- ti prego amico- a quelle parole il tempo per me si fermò. Guardai un punto indeterminato, aveva colpito un tasto dolente, io non avevo amici e non ero amico di nessuno. Adesso sentire Alex chiamarmi amico mi sembrò una bugia, una parola usata solo per convincermi,perché io non sono amico di nessuno.
- non osare chiamarmi amico tanto per corrompermi- li rivelai i miei pensieri in tono offeso e ferito. Lui ci rimase di sasso e non parlò, così ne approfittai per andarmene via. Capivo che l'avesse fatto con naturalezza, insomma anch'io li vedevo i film, nei quali c'erano sempre i ragazzi che si chiamavano a vicenda "amico" " fra" o addirittura "zio", nonostante questo però c'ero rimasto male perché io volevo qualche amico , solo non volevo averli in questo modo.
Me ne andai da scuola con passo svelto e deciso, dato che la giornata si era conclusa finalmente. Di vedere Juliet oggi non ne avevo proprio voglia, anche se dovevo, non volevo farla arrabbiare per il semplice motivo che sarebbe potuta andare dalla psicopatica della sua amica e quest'ultima avrebbe potuto prendere dei provvedimenti svantaggiosi per me.
Cercai Juliet in mezzo alla folla, la trovai mentre stava cercando di farsi spazio tra le gente per venire da me - ti dispiace venire verso le tre? Perché ho lezione online di cinese- mi spiegò lei facendomi sbarrare gli occhi - cinese?- chiesi stupito
- è una lingua che mi attrae- ripose rimanendo davanti a me come se stesse aspettando qualcosa - allora?- mi chiese e io caddi dalle nuvole, avevo visto Alex avvicinarsi e la cosa non mi piaceva per niente - ah sì, scusa, ehm va bene , certo a casa tua?- gli chiesi pronto a scattare una volta sentita la risposta
- sì ok- e a quel punto me ne andai cercando la Porsche grigia guidata da Bernard. Sentì una mano poggiarsi sulla mia spalla, la scansai in modo brusco ed entrai in macchina. Solo dopo mi accorsi che era il mio prof di matematica: figuraccia.
Spazio autrice
Eccomi!! Ok ok faccio schifo! Non è un granché come capitolo vi prego di perdonarmi sistemerò tutto! L'ho fatto così corto perché nel prossimo capitolo cercherò di farlo lunghissimo e pieno di contenuti che spero vi soddisfino!! Vi voglio carichi per il prossimo capitolo!! Scusate ancora puppies !!😓😓
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