Sei felice di rivedermi?
Passarono due giorni, due giorni terribili dove mi ammalai di broncopolmonite e soffrì la fame. Non avevo soldi, perché il mio portafoglio lo avevo lasciato a casa di Lyon durante la festa e sinceramente preferivo rimanere a morire lì nel bosco che tornare da lui. Però... Questa mattina fu diverso. Invece che risvegliarmi sotto il mio albero dove mi ero addormentato, mi ritrovai legato a una sedia in uno scantinato. Sembravo essere "L'Osana torturata dalla Yandere". Fui molto confuso e mi chiedevo come quel il mio "rapitore" fosse riuscito a trasportarmi senza che me ne accorgessi, finché comparve sulla soglia della porta l'assassina di Alex, Clara.
<<TU!>> Gli urlai contro, ma iniziai a tossire faticando a respirare. Lei mi squadrò con un sorrisetto compiaciuto e si avvicinò lentamente al mio debole corpo. <<Oh, Giorgio. Tu mi hai abbandonata in campagna, non ricordi? Come hai potuto lasciare una giovane fanciulla indifesa da sola?>> Mi chiese con voce teatrale. <<Non sei felice di rivedermi?>> Disse guardandomi negli occhi, sorridendo. Era a un metro di distanza dal mio viso e avrei tanto voluto darle uno spintone. <<NO! HAI MANDATO ALEX IN OSPEDALE, COME POTRE-...>> Clara mi prese con una mano il collo, impedendomi di respirare. <<C-clar-...>> Mormorai, ma lei strinse ancora di più e la testa mi iniziò a girare. <<Ora, tu farai quello che ti dico IO. E sarai solo MIO. PER SEMPRE.>> Mi obbligò a guardarmi e vidi i suoi color nocciola fissarmi con crudeltà. <<I-io...>> Tossì, sentivo il cuore cercare di pompare il sangue, invano. Lei avvicinò il suo volto al mio, eravamo a mezzo centimetro di distanza, così lei mi sussurò nel orecchio: <<Tu sei di MIA proprietà.>> L'ossigeno al cervello non stava arrivando e tra pochi secondi probabilmente, non c'è l'avrei fatta a rimanere cosciente. <<LASCIALO ANDARE, S*****A!>> Urlò qualcuno dalla voce grossa, ma non vidi chi fosse. Clara si girò di scatto e domandò perché avrebbe dovuto. Si spostò di lato, mostrandomi al gruppo di persone ammucchiate tra loro. Non vedevo bene, era tutto sfocato da lontano e Clara non mollava la presa. Ci fu un sussulto generale, ma nessuno fece niente. Tossì, era a un passo dal perdere i sensi e pensavo fosse inevitabile. Ci fu una piccola risata rumorosa e la mano della mia rapitrice strinse ancora di più la stretta. Ero diventato viola in viso e soffrivo ogni secondo. <<Perché noi abbiamo queste.>> Sibilò una ragazza con una voce crudele. Presero qualcosa di nere e grigio chiaro e si sentì un clic all'unisono. Credo fosse stato qualcosa di spaventoso, così tanto che mise in fuga Clara urlando. <<Giorgio!>> Un ragazzo dalla voce squillante mi chiamò, ma ormai tutto stava diventando nero e non reggevo più. Tossì cercando di respirare, ma non ci riuscivo. Un ragazzo abbastanza robusto corse verso di me e si chinò chiamandomi, era Lyon. <<Ragazzi...>> Guardai Ettore con il volto terrorizzato, ma ormai era troppo tardi. Mi lasciai cadere in avanti, mentre perdevo i sensi.
Angolo autrice:
Ciao ragazzi! Come va? Vi è piaciuto questo capitolo? Spero di sì! Cosa succederà a Giorgio? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! (Scusate se è breve TwT)💕
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