Prima che tu te ne vada.
Alex's POV:
<<L-Lyon...?>> lo chiamai con un nodo alla gola davanti all'infermiera, ma lui non mi rispose. Guardava verso il terreno, in lacrime e abbracciato da Anna, la quale anche lei piangeva. <<Possiamo vederlo?>> domandai e mi uscì un singhiozzo nel mentre, ma ora volevo solo vedere Giorgio. <<Certo, prego.>> mi disse aprendomi la porta, con un sorriso triste. <<ALEX.>> Sibilò Ettore e mi voltai lentamente, spaventato dal suo tono di voce. <<Giuro che se fai ancora qualcosa al MIO amico, ti stacco le gambe. Ok?>> Disse con fare poco felice, ma io gli risposi che non avevo fatto niente ed era la verità. <<Oh sì, invece.>> affermò sempre più minacciosamente, avvicinandosi. <<Hai già fatto fin troppo.>> dichiarò e si piazzò davanti a me, distante dieci centimetri dal mio viso terrorizzato. Deglutì e annui con il capo, fissandolo negli occhi in cerca di una risposta. <<I-Io vado.>> balbettai e sgattaiolai in camera di Giorgio, per capire come stava. Appena entrai vidi il mio amico che dormiva profondamente e aveva un'aria rilassata. Era davvero carino quando dormiva...No! Alex, cosa vai a pensare! Lui è solo un amico per te...Però...Al pensiero che lo avrei perso per sempre il cuore mi fece male e...iniziai a piangere. Tra un singhiozzo e l'altro ripensai ai momenti felici insieme e quanto avrei potuto fare con lui...Finchè delle braccia mi avvolsero in vita e mi girai a guardare chi era. Laura: l'infermiera dai capelli color arancia. <<Ehy...Come va?...>> mi chiese e io scossi la testa, come per scacciare via qualche pensiero. <<Male, molto male.>> dissi e sentii il magone tornare su. <<Tranquillo...Ci sono io qui con te.>> affermò sorridendo e io ricambiai, arrossendo. I suoi color nocciola e i capelli arancia luminosi mi avevano subito colpito, ma sapevo che era scattato qualcosa tra noi due. Appena la vidi provai le farfalle nello stomaco e diventavo rosso peperone e...e...va beh, avete capito. Era l'amore a quanto pare.
Guardai negli occhi Laura e finalmente presi coraggio: la baciai. Fu un bacio intenso che durò parecchio e fu la cosa più bella della mia vita. Mi sentivo completo e aveva tutto senso con lei tra le mie braccia. Appena mi staccai, Laura mi guardò sorridente. <<Finalmente lo hai fatto, Alex.>> affermò e ci metterò a ridere al unisono, come uniti dal destino per essere insieme. Presi un bel respiro e finalmente pronunciai le parole che aspettavo di dire da molto tempo: <<Mi piaci Laura e molto. Sei più bella ogni giorno che passa.>> Sorrisi e lei ricambiò. <<Anche tu Alessandro, fin troppo direi.>> disse ridacchiando e una voce severa interruppe il nostro momento magico.
<<Questa volta mi hai veramente deluso, Alex.>> Mi voltai e vidi Lyon in piedi, a guardarmi amareggiato con i pugni serrati, così da tanto da far diventare le nocche bianche. <<Fai veramente schifo, sappilo.>> Affermò e mi guardò negli occhi, più minacciosi di nessun'altro. Fece per andarsene, ma io lasciai Laura e gli chiesi spiegazioni. <<GUARDA, NON LO SO! IL NOSTRO AMICO STA MORENDO E TU TI METTI A RIMORCHIARE?! BELLA MOSSA, C*****O!>> Mi urlò in faccia e io gli dissi furioso che mi ero solo dichiarato alla ragazza che mi piace, nient'altro di più.<<SÌ, MA AVRESTI POTUTO FARLO IN UN MOMENTO UN PO' PIÙ OPPORTUNO, NO?!>> Mandai tutti a quel paese digrignando i denti e me ne andai via con Laura dietro.. Gli altri mi guardavano tutti male, ma non me importava più. N'è di loro e né di Giorgio e anche se sembrava da egoisti in quel momento pensavo solo a quello. Mi misi nella caffetteria con Laura e cercai di calmarmi, mentre la mia "quasi-fidanzata" mi abbracciava. <<Grazie Laura.>> e le diedi un dolce bacio sulla fronte, meno male che c'era lei con me. <<Di nulla.>> rispose e si mise a ridere improvvisamente, senza senso. <<Che c'è?>> chiesi e la ragazza dai capelli color arancia affermò ridendo una frase che mi venne voglia di strozzarla. <<No, niente, è che...Certo che quel ragazzo dovrebbe proprio morire.>> Sussultai e la misi spalle al muro, incavolato come una iena. <<LAURA, CHE C***O HAI DETTO?!>> Urlai arrrabbiato, ma lei continuò a ridacchiare, come se niente fosse. <<Oh, caro Alex...Sai Giorgio avrebbe avuto ancora molto tempo di vita, ma...la sottoscritta ha fatto un piccolo danno...>> rispose ridacchiando e poi aggiunse un particolare, che mi frantumò il cuore: <<Credevi davvero che mi piacessi? Povero illuso...Fai schifo, con quella tua orribile cicatrice.>> Fece per andarsene, ma prima volle distruggere completamente la mia vita prima di lasciarla. <<Mostro.>> Presi a singhiozzare e a abbandonarmi al mio triste destino. Il fato aveva scelto di farmi abbandonare dalla mia ragazza, dai miei amici...Però...Forse potevo ancora salvare Giorgio!
Mi alzai di scatto e le gambe iniziare a muoversi.
Corsi, corsi e corsi fino allo sfinimento.
Appena arrivai davanti alla stanza, le gambe mi tremavano come gelatina e tutti mi guardavano in lacrime.
Entrai con coraggio e mi diressi davanti a Giorgio.
La macchina per il battito cardiaco...suonava.
...
...
Era morto.
Mi aveva abbandonato anche lui.
Mi buttai su di lui a cercare di rianimarlo con la tecnica "bocca a bocca".
Nessun battito.
Non funzionava.
<<Ti prego...>> lo supplicai in lacrime.
<<Un' ultima volta, prima che tu te ne vada...>>
Provai ancora e ancora così tanto da non avere più il respiro.
...
...
Sentii un piccolo "bip".
Il cuore aveva ripreso a battere
Poi persi conoscenza.
Angolo autrice:
Ciao ragazzi, spero che il capitolo vi sia piaciuto e siamo quasi alla fine! Quindi, alla fine Giorgio è morto? A quanto pare no ma vedremo! Alla prossima!🤍☁️
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