Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Non si può sfuggire al passato.

Ero lì, nella sala d'attesa dell'ospedale con le mani fra i capelli e sapevo, che era tutta colpa mia se Alex stava per morire. Conoscevo fin troppo bene chi mi aveva scritto quel messaggio, quella era la stessa frase che mi ripeteva ogni giorno una ragazza e avrei riconosciuto tra mille la sua scrittura: era Clara. Lei, la mia ex psicopatica. Prima di trasferirmi in città, passavo assieme a lei le nostre giornate: giravamo in bici per la campagna con il cestino pieno di vestiti comprati da Clara mentre io cercavo di pedalare, sfinito. Eravamo amici fin dall'infanzia e ero cresciuto assieme a lei. Finché l'amicizia si trasformò in amore e questa ragazza divenne la mia fidanzata... Ma...
Era gelosa, fin troppo. Appena parlavo con una ragazza o con una mia semplice amica, finiva che dovevo bloccarla affinché lei non iniziasse a picchiare l'altra. La lasciai prima di partire, era una pazza incontrollabile e non c'è la facevo più a stare con lei. Purtroppo Carla non la prese bene e mi iniziò a odiare...però pensavo che da lì mi avrebbe lasciato stare...invece...il resto lo avete capito...

<<L-Lyon...>> Mormorai guardandolo mentre passeggiava nervoso per il corridoio. <<Cosa c'è, Giorgio?!>> Rispose infastidito e il famoso groppo in gola si ripresentò nel momento peggiore. <<È tutta colpa mia...>> Si fermò di scatto e mi guardò con sospetto. <<Cosa intendi?>> Presi un bel respiro e guardai gli altri. Erano disposti nelle sedie accanto e erano tutti preoccupati quanto me. Mi girai verso Lyon e gli spiegai di tutto del mio passato: della mia amicizia e del mio vecchio amore con Clara, del suo odio nei miei confronti e del mio trasferimento in città. Appena ebbi finito, calò il silenzio. Non sapevo come avrebbe reagito e temevo il peggio. Ettore mi guardò scioccato e deluso allo stesso tempo, ma prima che potesse dire qualcosa, l'infermiera ci interruppe dicendoci che potevamo entrare a trovare Alex dentro. Alla vista di Alex, gli occhi mi si riempirono di lacrime: il mio amico era disteso in un letto d'ospedale collegato a delle flebo che gli fornivano il sangue necessario per sopravvivere. Era fasciato da delle bende bianco pallido situate nel petto e indossava un camicie con cui rivestivano i pazienti di quella clinica, però per fortuna lui dormiva e non avrebbe visto i nostri visi sofferenti.

<<QUESTA È TUTTA COLPA TUA, GIORGIO!>> Urlò Lyon furioso e indietreggiai verso l'uscita della stanza. <<PERCHÉ SEI ENTRATO NELLA SUA, NELLA NOSTRA VITA!>> Mi veniva da piangere e la mia vista iniziò a diventare appannata come il finestrino di una macchina sotto la pioggia e misi le mani per coprimi la bocca, scuotendo la testa. <<SEI SOLO UN MOSTRO!>> Ero dalla porta, non volevo dire niente. Mi tremavano le gambe e non riuscivo a muovere un muscolo. Aveva ragione, ero solo un mostro. <<VATTENE! FUORI DI QUI!>> Corsi via dalla stanza tra le facce incredule di tutti e le urla disperate di Anna, ma era tutto inutile. Scappai tra i corridoi del enorme ospedale tra barelle e camere occupate. In ogni di esse vedevo la faccia dolorante di Alex, non riuscivo a smettere di pensare che tutto ciò era tutta colpa mia. Uscii dalla clinica e mi rifugiai nel bosco vicino alla struttura, volevo tornarmene a casa, ma lì sarebbero venuti a cercare i miei "amici". L'unica soluzione era andare nella foresta per qualche giorno e isolarsi da tutto e da tutti. Ripensandoci era conveniente, se sarei stato lontano da qualunque persona che conoscevo non avrei fatto male a nessuno. Stavo correndo tra gli alberi che mi graffiavano in tutto il corpo, ma non mi importava. Volevo solo allontanarmi. Dai problemi, dai miei "amici", dalla realtà. Mi lasciai cadere a terra col cuore in frantumi: era buio pesto e tutto ciò che vedevo erano le mie lacrime che volavano verso il terreno.

Aveva ragione Lyon.

Sono solo un mostro.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro