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Qui gatta ci cova

Chris: Nella puntata precedente di A Tutto Reality: All Stars! Sotto la guida dei potenti re Cameron e Noah, le due squadre hanno giocato al più appassionante e al contempo noioso match di scacchi mai visto nella storia. Le distrazioni di Lindsay l'hanno fatta eliminare dopo che Cameron ha perso tutte le sue pedine, donando la vittoria ai Malvagi. Abbiamo anche rivisto la nostra cara Leshawna e sembra che Mike si stia facendo degli amici dal lato sbagliato. Chi sarà la vittima sacrificale di oggi? Quanti altri colpi di scena ci faranno sognare? Scopritelo solo qui su A Tutto. Reality. ALL STARS!

È notte fonda. Fuori dal balcone della suite dei ragazzi si poggia un gufo che comincia a chiurlare rumorosamente, prima che un maggiordomo esca e gli fa cenno di fare silenzio. Il rapace abbassa il suo verso, con un'espressione mortificata. Scott si stiracchia sul letto.

Scott: Bentornato, cuscino di piume!

Lo stringe.

Scott: Mi sei mancato in queste dodici ore!

Alejandro si infila sotto le coperte mentre si lega i capelli mentre Noah guarda fuori dalla finestra, assentemente.

Scott: Bisogna ammettere che la ragazza di Duncan ci sa fare. Mi sono quasi venuti i brividi durante il suo discorso...

Alejandro: Non mi dire.

Scott: Seguiamo i suoi consigli e lasciamo che le altre ragazze si scannino a vicenda, così passeremo inosservati e saremo noi tre ad arrivare alla finale!

Alejandro: Stai proponendo un'alleanza?

Scott: Mh?

Alza lo sguardo, notando che erano tutti rivolti verso di lui.

Scott: E chi lo sa? Forse.

Alejandro: E Duncan?

Scott: Ah, a chi importa di quel delinquente.

Si sdraia con gli occhi chiusi, sbuffando quasi irritato. Alejandro e Noah si scambiano un'occhiata e poi alzano gli occhi al cielo.

Confessionale

Alejandro: Le tensioni tra Duncan e Scott stanno aumentando e credo di aver individuato il motivo dei loro continui disaccordi. Anche se, mi secca ammetterlo, Noah l'ha intuito a sua volta.

Noah: Mi secca che Alejandro sia così sveglio. Beh, finché prende di mira quei due e lascia stare Owen, la cosa non mi riguarda.

Fine confessionale

Mike si rigira nel letto, con un continuo fischiettare ed una risata che rimbomba nelle orecchie. Apre gli occhi, potendo gustare il silenzio. Ovvero, il russare di Owen.

Mike: Ti prego, devo tornare là dentro...

Richiude gli occhi e il fischiettare è ancora più forte.

Mike: Argh!

Esclama a voce bassa. Spaventato di poter in qualche modo svegliare i suoi amici, rimane sdraiato ad occhi aperti, sperando che il sonno riuscisse a portarselo via, ed invece appena il sole sorge, si ritrova ancora sveglio, senza aver dormito neanche un minuto. Cameron si stiracchia dal letto di sotto.

Cameron: Che bella dormita. È raro, qui.

Owen: Niente Chef che ci sveglia? Che paradiso di sonno!

Brick: Puoi dirlo forte, giusto Mike?

Mike: Come no.

Sbuffa.

Mike: Alla grande.

Fine confessionale

Mike: Non sono riuscito ad entrare in contatto con Chester o Svetlana perché non ho chiuso occhio tutta la notte! Quel motivetto mi sta mandando fuori di testa, che è il contrario di ciò che sto provando a fare!

Fine confessionale

Chris: *dall'altoparlante* Ma buongiorno, cari campeggiatori!

Dawn, seduta a gambe incrociate sul portico della catapecchia, alza gli occhi, seguita a ruota da Zoey, sotto l'anta della porta, e Lidya, appoggiata ad una colonna.

Chris: Vi voglio tutti sul Molo delle Vergogna tra un'ora esatta! Sbrigatevi, ad ingurgitare la colazione.

Zoey: Colazione?

Rimesta la salsa verdognola nella sua ciotola.

Zoey: Più fertilizzante per piante.

Dawn: Oh. Dallo a me, ci penso io a darlo agli alberi.

Zoey: Agli alberi?

Dawn: Sento che stanno soffrendo molto...

La roscia si scambia un'occhiata con Lidya.

Lidya: Fa sempre bene un po' di fertilizzante agli alberi.

Heather: Hai provato a mangiarlo tu? Potresti crescere di qualche centimetro.

Lidya: Che battuta originale, Heather, te l'ha detta il tuo ragazzo?

Zoey: E poi lei non è così bassa!

Le due si battono il cinque, mentre Heather le osserva infastidita.

Courtney: Avete sentito Chris? Tutti al molo, veloci.

Gwen: Ha detto "tra un'ora".

Courtney: Meglio arrivare in anticipo che in ritardo, giusto?

Gwen: Di un'ora?

Jo: E poi il detto fa "meglio tardi che mai"!

Heather: È la tua polizza per gli appuntamenti, donna cannone?

Jo: Occhio, vecchia Heather, ti conviene tenerti i tuoi amici stretti ed i tuoi nemici ancora di più.

Heather: Pensi che non lo sappia?

La porta dei ragazzi si apre.

Brick: Sento una commozione generale. Qualche problema?

Jo: Nulla che ti interessi, sir Pisciasotto, e... Per tutti i coccodrilli, che diavolo stai indossando?

L'attenzione di tutti i presenti si rivolge alle scarpe di Brick, un paio di stivaletti argentati che gli arrivano quasi al ginocchio. Inoltre sta indossando un top lilla e dei pantaloncini neri.

Brick: Si chiama "fashion", Joanna, apri un libro!

Courtney: Il tuo nome completo è Joanna?

Jo: *arrossendo* No, non ho idea di dove l'abbia tirato fuori!

Brick: Usavo un nome completo solo per darmi un tono.

Gwen: Questo...

Gesticola a tutto il suo corpo.

Gwen: Non è abbastanza per un tono?

Heather: Sembri uscito da un concerto degli ABBA!

Courtney: Quanto portavi in valigia?

Il soldato incrocia le braccia.

Brick: Se Lindsay fosse qui, apprezzerebbe. Ah... Mi manca così tanto la mia amica da Glossie.

Cameron: Prego?

Brick: Glossie! La rivista scritta da- Ah, ma chi prendo in giro? A nessuno di voi importa.

Owen: Io trovo ti stia benissimo!

Brick: Ti ringrazio! Tu che ne pensi, soldato Mike?

Il ragazzo esce dalla casetta con gli occhi rossi e le occhiaie.

Mike: Prego? Sicuro, Brick, quello che hai detto tu...

Confessionale

Brick: Nessuno mi capisce, su quest'isola... Ci credete che si sono portati solo un cambio ed un pigiama? Tsk! Così poca classe.

Dawn: Ultimamente, sento un'aura un po' scura che aleggia intorno a Mike. Vorrei parlarne con Zoey, ma... Che succede se questa è una delle cose sulla quale devo stare zitta? Zoey è la mia unica amica. Almeno credo...

Fine confessionale

Chris: Buongiorno, cari campeggiatori! Dormito bene?

Mike rilascia un verso gutturale sotto lo sguardo perplesso dei suoi compagni.

Chris: Mi fa piacere. La sfida di oggi sarà molto impegnativa, perciò dovrete essere al massimo delle forze.

Scott: Sarà in acqua? Chiedo così, per sicurezza...

Si sta nascondendo dietro Courtney, che lo squadra perplessa.

Chris: Tranquillo. La nostra sfida si svolgerà alla riserva naturale dell'Isola dei Teschi.

Lidya: Riserva naturale? Uuh!

Batte le mani.

Lidya: Avremo a che fare con degli animali? Spero sia una sfida con il lupo-istrice!

Alejandro: Non ricordarmi della sua esistenza.

Dawn: Ti piacciono gli animali, Lidya?

Lidya: Eccome! Ho una certa affinità con gli animali.

Noah: Altro che affinità, è un super potere...

Gwen: A volte fa un po' paura.

Chris: Concentratevi, ragazzi. Questi sono animali coi quali è meglio non farci amicizia. Vi sto per mandare nell'area riservata al contenimento degli animali affetti dalle scorie radioattive.

Passa una gigantesca formica con le ali da falco.

Chris: Ovvero, quasi tutti.

I concorrenti rabbrividiscono.

Chris: Una volta arrivati lì, vi verrà spiegato tutto. Oh, ecco che arriva il nostro passaggio.

Chef guida il Tragh-Etto con Duncan a bordo, che appena raggiunge il molo, scende e sospira.

Duncan: Sembrerà strano, ma mi è mancata quest'aria...

Chris: Ti mancherà ancora per un po'. Torna a bordo, stiamo andando sull'Isola dei Teschi.

Duncan: Tu vuoi che io faccia cosa?!

Confessionale

Duncan: Non basta passarci una notte intera con Lucy che mi perseguita, ora ci dobbiamo anche fare una sfida? Noah me la pagherà per questo...

Fine confessionale

Scesi, Chris mostra ai concorrenti l'entrata dell'area riservata.

Chris: Dopo di voi.

Owen: Che gentiluomo!

Noah: Tu resterai qui, vero?

Chris: Pensate che mi metterei davvero in pericolo così deliberatamente?

Courtney: Ma non hai problemi nel mandare noi.

Chris: Voi siete sacrificabili!

Mike: Niente concorrenti, niente soldi.

Chris: Nulla vi può uccidere là dentro... se correte abbastanza veloce! Ahahah!

I Fringuelli e gli Avvoltoi entrano, guardandosi intorno circospetti.

Duncan: Almeno qui dentro, Lucy non può prendermi.

Alejandro: Certo, perché l'orsa col rossetto è il problema...

Zoey: Ehi, qui c'è una grossa ciotola gialla con nostro logo.

Owen: *gasp* È una sfida mangereccia?! Io per primo!

Il ragazzo si lancia dentro, facendo un tonfo.

Owen: Ouch!

Noah si avvicina, insieme a Lidya.

Lidya: È vuota.

Gwen si sporge per controllare la loro: vuota.

Brick: Quando si parla di cibo, puoi saltare.

Owen: Scusate...

Chris: *da dietro* Benvenuti, concorrenti!

I campeggiatori sobbalzano di paura, girandosi. Uno schermo attaccato ad uno dei tronchi della foresta mostra il viso del presentatore.

Scott: Ci hai fatto perdere un infarto!

Chris: Eppure siete ancora tutti in piedi.

Heather: Urgh!

Chris: I contenitori che vedete sono le vostre basi.

Courtney: Basi?

Chris: La vostra missione oggi è di trovare e rubare delle uova! Simile alla sfida della quinta stagione, dovrete prenderle dai nidi dei loro genitori e cercare di non farvi divorare.

Scott: Fin qui tutto semplice.

Chris: Chi, a fine sfida, si ritroverà con più uova nel nido, vince!

Jo: Lo chiedo per scrupolo, vale se troviamo la statuetta anche adesso?

Il presentatore sembra pensarci.

Chris: Vale tutto in questo programma, perciò lo permetterò!

Tutti i Malvagi si squadrano competitivi. Sembra che le uova siano l'ultimo dei loro problemi...

Chris: Cercate di muovervi, non posso garantire la vostra incolumità alle scorie radioattive qua dentro.

Duncan: Aspetta, cosa?

La comunicazione si interrompe proprio in seguito a queste parole, ma non contento il delinquente tira un sasso allo schermo, scuotendolo pericolosamente.

Duncan: Rispondi, sfruttatori di minorenni!

Gwen: È inutile: tanto non ti risponderà.

Brick: E faremmo meglio a non tagliare il nostro mezzo di comunicazione diretta con il presentatore se vogliamo uscire vivi di qui.

I ragazzi si guardano intorno, smarriti.

Owen: *scalando fuori dalla ciotola* Suvvia, sicuro è meno orribile o almeno tanto orribile quanto le sfide precedenti! Nulla di nuovo.

Cameron: Owen ha ragione. Abbiamo già avuto a che fare con le creature radioattive, dico bene, Mike?

Cerca un moto di complicità dal suo amico con un'amicale gomitata, ma questi, ancora mezzo addormentato, sbotta un po' distratto

Mike: Che dici? Ma certo. Sono d'accordo con te.

Sia il quattrocchi che Zoey lo squadrano, un po' confusi.

Confessionale

Zoey: Mike sembra davvero stanco... È già la seconda volta che uno dei nostri membri della squadra non è al massimo della forma. Qualcuno ci starà sabotando?

Scott: Niente Zanna qui, almeno. Spero solo di fare attenzione con tutti i suoi amichetti, sia mai mi facessi un nuovo nemico mortale! *osserva il dente* Se dovessi scegliere, forse vorrei un corno di capra. Ah, ma che vado dicendo?

Fine confessionale

Courtney fa cenno alla sua squadra, che già si stava sparpagliando per la foresta, e con un cenno di tosse li apostrofa

Courtney: Dove pensate di andare senza la riunione iniziale?

Uno sbuffo sonoro accompagna queste parole.

Jo: Non per essere scortese, ma dobbiamo dividerci per coprire più terreno e trovare delle uova. Che vuoi dirci di così urgente dal rallentarci?

Heather: Tanto lo so perché vuoi partire subito. Stai andando a cercare la statuetta dell'immunità, dico bene?

Jo: *canzonandola* Oh ma quanto sei sveglia, Sherlocka Holmes, spero che il tuo cervello gigantesco non ti rallenti!

Ringhia le ultime parole mentre le due si fissano in cagnesco. Gwen sospira esasperata.

Scott: Io ti ascolto volentieri, Courtney.

Courtney: Ecco, bravo, dovreste essere tutti come Scott.

Tocca a Duncan indispettirsi, mentre Alejandro sorride malevolo. Si avvicina al teppista e gli sussurra

Alejandro: Ti fai trattare così dalla tua fanciulla?

Duncan: Bada agli affari tuoi, gatto con gli stivali.

Il latino lancia uno sguardo ad Heather, che continua a battibeccare con Jo.

Alejandro: Se la caverà... Ma tu invece...

Duncan: Hai finito di provare a gabbarmi? Non ti sono bastate due batoste di fila per capire che non attacca?

E, senza aggiungere altro, si lancia nella foresta prima degli altri. Questo viene interpretato come un invito, perché anche gli altri cominciano ad allontanarsi, lasciando solo tre compagni, Courtney, Scott e Alejandro.

Courtney: Dai, tornate qui, per cortesia!

Anche se il suo tono ispirava tutto tranne che cortesia, fatto rafforzato da un rancolo infastidito alla fine della frase. Scott era l'unico che ancora sembrava darle corda ed anche Alejandro si era allontanato.

Confessionale

Courtney: Io ci sto provando a non fare la antipatica, ma nessuno mi dà retta! Vorrei sapere perché mi hanno nominato capo se poi non mi ascoltano mai...

Fine confessionale

Appena Owen si riunisce agli altri, Zoey afferma con sicurezza

Zoey: Dovremo dividerci! Ma anche proteggerci.

Segue un silenzio affermativo, segno che tutti stavano ascoltando. Per destarlo dal torpore, Cameron schiocca le dita davanti al viso di Mike, che sobbalza.

Mike: Certo! Brick, che facciamo?

Il soldatino prende un respiro, un po' a disagio, e poi dice

Brick: Siamo sotto di un concorrente, possiamo coprire più terreno solo andando ai quattro cantoni.

Owen: Huh?

Lidya: Intende che dobbiamo coprire tutte le aree possibili.

Owen: Cosa?

Lidya: *sbuffa* Te lo spiego dopo.

Dawn lancia un'occhiata quasi sofferente a Zoey, che alza le spalle.

Brick: Plotone: dividiamoci!

Fringuelli: Signorsì!

Senza degnare di un minimo sguardo i loro avversari, gli Eroi si lanciano tutti in direzioni diverse nella foresta. Chris osserva le sue telecamere con una bevanda dentro un cocco a metà, sdraiato nella sua villa.

Chris: Ho fatto proprio bene a mandarli là dentro! Un anno senza umani... Larry si sarà sentito molto solo! Ahahah!

Chef: Come li tiriamo fuori di lì se la situazione diventa critica?

I due si scambiano un'occhiata e poi scoppiano a ridere di gran gusto.

Chris: Ahahahah! Carina questa!

Chef: Eheheh lo so, sembravo serio, eh?

Chris: Ahahah! Grande...

Sorseggia la sua bevanda e torna con gli occhi alle telecamere, due di loro fisse sulle ciotolone delle due squadre.

.

Noah sta camminando guardingo in giro per la foresta ed i suoi occhi vengono attratti da un accrocco di ramoscelli al centro di uno stagnetto.

Noah: Ovetti, spero che siate là dentro e... È uno scherzo.

Due anguille si sporgono dall'acqua, minacciose, mandando due scosse. Il ragazzo gira subito i tacchi.

Noah: Tanto finché sono a terra, sono salvo.

La frase finisce appena che gli animali raggiungono la riva e poggiano a terra le loro zampe da papera, mentre dall'acqua tirano fuori una coda da leone. La paura paralizza l'allergico per solo un secondo, prima di farlo fuggire a gambe levate, inseguito dalle anguille.

Noah: Cacchio, cacchio, cacchio, cacchio! Oh ma perché le mie gambe sono così corte?!

Zoey sbuca fuori da un cespuglio subito dopo questa interazione e nota che il nido è scoperto. In conflitto con i suoi pensieri, si dirige verso di esso, addentrandosi nello stagno fino alla vita.

Zoey: Bleargh! È disgustoso!

Attenta a non bagnarsi i capelli, afferra una manciata di uova arancione brillante, per poi marciare fuori con la stessa espressione inorridita.

Zoey: *rabbrividisce* Lo fai per il premio, ricordatelo...

Camminando manco dovesse stare in equilibrio su una palla, torna velocemente verso la sua base.

Confessionale

Noah: Altre anguille oltre ad Alejandro! Sto uscendo di senno, perché sono ovunque?! E perché ce l'hanno con me?!

Zoey: Un po' mi dispiace per Noah, che non mi sembra tanto cattivo, però meglio a lui che a me, no? E poi quella scena mi ha fatto capire una cosa.

Fine confessionale

Dawn passeggia per la foresta quasi fluttuando, tenendo gli occhi attenti su ogni movimento sospetto. Nota delle impronte indefinite e, curiosa, le segue nella speranza di trovare una madre con la sua tana. Arrivata a capo della traccia, nota che entra in un tronco cavo.

Dawn: Mi scusi? Ha delle uova per me? Giuro che le riporterò appena finita la prova.

Sembra esserci movimento dentro, ma nessuna risposta.

Dawn: Signora madre?

Con un altro fruscio, una figura scapigliata esce dalla tana con un grido, facendo saltare indietro la biondina.

Dawn: Gwen?

La gotica nota che si tratta solo di un'altra concorrente e mette giù il bastone, sospirando di sollievo.

Gwen: Meno male, sei solo tu. Avevo visto un lupo grosso quanto Owen con delle spine prima e mi sono corsa a nascondere.

Dawn: C'è qualcosa là dentro?

Gwen scuote la testa.

Gwen: E se ci fosse, probabilmente me lo sarei già intascato io, non pensi?

Dawn: Sì, ma non lo nasconderesti.

La ragazza scruta Dawn un po' perplessa. Quest'ultima apre la bocca per dire qualcosa, ma poi distoglie gli occhi e scuote la testa.

Dawn: Lascia perdere, meglio che non dica altro.

Gwen: Come mai?

Dawn: Mi è stato fatto presente che la mia abilità speciale mette spesso a disagio la gente.

Gwen: Abilità speciale?

La biondina serra le labbra.

Gwen: Va... bene.

Dawn: Scusami. Anzi, togli il disturbo.

Gwen: Un momento, aspetta.

La gotica mette a terra il bastone e si avvicina alla sua avversaria.

Gwen: Credo che ti faccia male tenerti tutto dentro. Se hai un'abilità che ti rende unica, non vedo perché non dovresti sfruttarla! Sei tu che decidi come usarla.

Dawn: Lo pensi veramente?

Gwen: Ma certo! Io penso che non bisogna stare a sentire cosa pensano gli altri, ma bisogna sempre essere fedeli a se stessi!

La biondina ci riflette.

Dawn: Ammetto di non aver mai pensato ad una cosa del genere... Prima mi sembrava naturale far di testa mia, ma adesso non vorrei sembrare scortese a Zoey.

Gwen: È Zoey che ti ha detto di non usarla?

Dawn annuisce impercettibilmente.

Gwen: Hai mai provato a parlargliene? Sai, le amicizie funzionano a doppio senso, non può mica pretendere che tu segua le sue istruzioni e basta.

Dawn la fissa ad occhi sbarrati, il che viene interpretato subito in modo errato.

Gwen: Cielo, non avrò detto qualcosa di inaudito. Non devi mica fissarmi così...

Dawn: No, dietro di te.

La ragazza si volta ed una grossa pianta carnivora le ringhia in faccia, sbavando a terra. Le sue radici fungono da gambe e si porta appresso una zolla di terreno, mentre tra i denti bianchi si intravede un fiore rossastro.

Dawn: Larry.

Gwen: Non voglio sapere chi sia, voglio solo FUGGIRE!

Le due gridano mentre corrono via, inseguite dalla pianta che morde l'aria dietro di loro, tentando di azzannarle.

Confessionale

Gwen: *respira in una busta di carta*

Dawn: Perfetto! Mi doveva capitare l'unica creatura che non mi darà MAI retta!

Fine confessionale

Brick si aggira tra gli alberi, nascondendosi ad intermittenza dietro i tronchi al minimo suono sospetto.

Brick: Qui entra poca luce... Ma sto bene... Non mi fa paura, no...

Canticchia un motivetto a denti stretti, pestando per sbaglio qualcosa che scricchiola. Tira su la gamba e grida, immobile come una gru, poi apre un occhio e lo posa sotto il suo stivale.

Brick: Fiu. Niente paura. È solo un osso.

Si asciuga la fronte, sorridendo, prima di realizzare la cosa ed assumere un'espressione assai più terrorizzata. Segue con gli occhi una scia di ossicini che forma un sentiero, tremando come una foglia.

Brick: Maledizione...

In punta dei piedi, trattenendo le urla, cammina accanto a questa pista, stupito di non vedere orme, finché arriva davanti al nido e capisce tutto.

Brick: Per tutte le divise da Marines...

Un grosso avvoltoio, con le zampe da iguana e tre occhi, russa rumorosamente sopra un singolo uovo, grosso quanto un pastore tedesco, così pensa Brick.

Brick: Accidenti, ma con quell'uovo si può sfamare un esercito!

L'animale fa uno sbuffo sonoro e il soldatino si affretta dietro ad un cespuglio, spaventato, però non si sveglia; arruffa un po' le piume e continua a ronfare.

Brick: Perfetto. A me tocca l'animale più pericoloso di questa foresta...

Si gira, come ad aspettarsi qualcuno per dargli ragione, e si trova faccia a faccia con un teschio all'apparenza di vacca.

Brick: YEARGH!

Si tappa la bocca subito dopo.

.

Heather si avvicina ad una collina ed alzando gli occhi nota due nidi. Uno stridio la costringe a nascondersi dietro ad una roccia. Delle capre/pipistrello/serpenti si avvicinano al nido e si scambiano con le loro consorti.

Heather: Fanno a turno.

Si siede a terra e rimugina su una tattica per superare la loro guardia, quando all'improvviso nota qualcosa vicino allo zoccolo della capra più a sinistra.

Heather: Bingo...

La statuetta dell'immunità giace tra le uova della bestia, inerme. L'attenzione della ragazza si sposta immediatamente su quell'oggetto, fregandosene beatamente delle uova e della sfida. Azzarda dei passi da dietro alla sua roccia e prova a dire

Heather: Salve, bella capretta. Ti dispiace se prendo quella testa di legno brutta dal tuo nido?

L'animale abbassa gli occhi sulla sua prole, quasi avesse capito.

Heather: Prenderò solo quella e poi toglierò il disturbo immediatamente.

Passa una pausa breve, poi la capra lancia un belato potente e soffia una lingua di fuoco verso Heather, che rimane investita totalmente.

Confessionale

Heather: *guardandosi con uno specchietto mentre si ridisegna le sopracciglia* Forse ho sottovalutato il talento della novellina e della secca stramba. Urgh! Le avevo appena comprate!

Owen: Concentrato! Mi sentivo super concentrato! Nulla poteva distrarmi!

Fine confessionale

Owen si muove in mezzo agli alberi, cercando di stare in punta di piedi.

Owen: Qui, galline coi denti a sciabola...

A poca distanza, c'è un nido con un pollo dentato, che lo scruta senza dire altro, però muove a scatti la testa.

Owen: Ecco. Mi basta solo...

Con delicatezza, acchiappa da sotto il pennuto e prova a sollevarlo. Appena questo succede, la gallina tira un grido e lo morde, facendogli lanciare un urlo che scuote la foresta. Duncan, il più vicino, che si stava arrampicando su un albero, si aggrappa istintivamente al ramo dove stava procedendo carponi.

Duncan: Questo dev'essere l'animale più pericoloso della foresta... l'Owen.

Ridacchia tra sé.

Duncan: Fatevi vedere, nidi piccoli con uova piccole.

Sente un cinguettio e tira fuori il coltellino.

Duncan: Arrenditi con le buone o dovrò- Mi prendi in giro?!

Uno dei fringuelli della partita di scacchi del giorno prima lo osserva, con degli occhioni lucidi.

Duncan: Tu che ci fai qui? Pensavo fosse un'isola esclusiva ai mutanti pericolosi!

Alla vista della lama, il fringuello si stringe nelle ali e trema, cinguettando spaventato.

Duncan: Cosa? Oh no. No no. Lo tolgo subito.

E rimette in tasca il coltellino. L'uccellino fa un verso di contentezza e il delinquente deglutisce.

Duncan: E adesso che faccio?

.

Lidya sbircia da dietro una radice di palude. Una figura simile ad un coccodrillo albino pisola accanto ad un tronco cavo, in mezzo all'acqua.

Lidya: Beh non è così male...

Una farfalla vola vicino agli occhi del rettile che saetta un tentacolo bianco per afferrarla e deglutirla.

Lidya: Parlo sempre troppo presto...

Sibila tra i denti la ragazza. Sbircia nel tronco cavo e non vede nessun uovo, così decide di allontanarsi, quando si ritrova davanti il volto di Mike. Stranamente, forse solo per il buio della foresta, le sembra che il suo volto stia sorridendo malignamente, spaventandola e facendola inciampare su una radice. Urla di dolore e precipita nella palude, attirando l'attenzione del polpo-coccodrillo, che sibila minaccioso.

Mike: Oh! Oh scusa, ti ho spaventata, non volevo...

La aiuta a rialzarsi e si allontanano dalla minaccia, nascondendosi dietro una roccia.

Lidya: Fiu. Sei sbucato all'improvviso... Mi hai fatto prendere un colpo.

Mike: Scusa, sì, hai ragione...

Solo in quel momento, la ragazza nota le occhiaie dell'amico.

Lidya: Va tutto bene? Non hai una bella cera.

Mike: Ah. Ho dormito poco stanotte, ma sta' tranquilla sto be-ee-eeene...

Sbadiglia nel mezzo della frase, sotto lo sguardo curioso della ragazza.

Lidya: Se lo dici tu. Sarà meglio separarci per coprire più terreno e cercare delle uova.

Mike: Intendi queste?

E mostra un manipolo di uova blu.

Lidya: Quando le hai trovate quelle?

Mike: Venti minuti fa. Da una salamandra rossa.

Fissa il vuoto davanti a sé.

Mike: Non credo sia tanto felice di averle perse.

Confessionale

Lidya: Per un secondo, mi era sembrato che Mike volesse spingermi addosso al coccodrillo... Ma ahahah, che vado a pensare, il suo volto stanco mi deve solo aver fatto più paura del previsto. Eheh.

Fine confessionale

Scott taglia le liane davanti a sé usando il dente, sbuffando.

Scott: Questa giungla da sfigati ha più mammiferi che la sagrata della pancetta del mio paesello!

Mentre cammina, senza guardare dove va, continua a lamentarsi

Scott: Sarebbe molto più facile fregare le uova degli Eroi, se solo ne avessero trova-

Il suo piede affonda in un dislivello, facendolo ruzzolare giù in un cuneo di terreno. Atterra di faccia, mugugnando

Scott: Fantashtico...

Alza la testa sputando il terriccio che gli è finito in bocca e poi sussulta, sorpreso. Davanti a lui stanno almeno una decina di uova grandi quanto la sua testa, verde malsano.

Scott: Questo è un nido? Ma di chi...?

Appena si rimette in piedi, si accorge che il dislivello è stato creato da qualcosa di grosso con delle radici.

Scott: Larry.

Subito cerca di afferrarne qualcuna, ma poi si rende subito conto che sono troppe per lui.

Scott: Dannazione! Mi serve un modo di prenderle tutte...

Risale verso dove era caduto e si guarda intorno, alla ricerca di un modo veloce per racimolare le uova prima che Larry potesse tornare, e poi vede le liane che ha tagliato prima.

Scott: Sicuramente ne troverò di più là sopra.

Comincia ad arrampicarsi su un albero, canticchiando tra sé e sé, ed appena trova una liana tira fuori il suo dente e cinguetta

Scott: Cuscino di piume, aspettami...

Courtney: Scott?

Questa voce lo spiazza, facendogli scivolare di mano il dente, che si schianta a terra. Anche la ragazza urla e perde l'equilibrio, trascinando la liana ed il suo compagno di squadra con lei. I due si ritrovano ingarbugliati ed appesi come salami a testa in giù, con l'unico oggetto tagliente ad un metro dalle loro teste.

Scott: Che ci facevi là sopra?!

Courtney: Che ci facevo io? Che ci facevi tu!

Scott: Prendevo delle liane!

Courtney: Io cercavo delle uova, come dovresti fare anche tu!

Scott: Le liane erano per le uova!

Courtney: Non avevi motivo di urlare!

Scott: Smetti prima tu!

Un ruggito in lontananza ed un grugnito nelle vicinanze zittisce i due quasi immediatamente.

Courtney: Dobbiamo districarci il più in fretta possibile. Urgh! Non possiamo fare niente legati così!

.

Chris: Sembra una situazione molto intricata per i Malvagi, e gli Eroi stanno guadagnando punti. Ma chi vincerà oggi? Lo potrete scoprire solo dopo la pausa!

.

Zoey torna verso il suo nido e poggia le cinque uova che ha preso dentro la ciotola. Lo schermo si accende mostrando il volto del presentatore, che gracchia dall'altoparlante

Chris: E siamo 5 a 0 per i Fringuelli Eroici!

Noah: Cinque a zero?!

Sbraita il ragazzo, tornato al punto di partenza. La roscia deglutisce, sentendosi un po' in colpa, ma questo sentimento viene presto annegato alla vista di ciò che il ragazzo teneva in mano.

Zoey: E quelli... Cosa sono?

Noah sbuffa, tenendo fermi un manipolo di ranocchi con un'antenna in testa.

Noah: Ho provato a portarli quando erano solo uova, ma credo che ora mi vedano come la loro madre...

Una delle rane gli salta in testa, lasciando a penzoloni una gamba che gli ricade sulle labbra serrate in un'espressione rassegnata. La ragazza si lascia andare in una risatina. Dai cespugli sbuca il volto occhialuto di Cameron, che è ricoperto di graffi e bava verde.

Zoey: Oh santo cielo, Cam! Che ti è successo?!

Cameron: Sto bene! Ho preso...

Barcollando, tira fuori un singolo uovo traslucido verdastro dalle tasche della sua felpa.

Cameron: Questo!

Noah: A chi l'hai preso?

Commenta questi mentre cerca ancora di tenere fermi i suoi ranocchi, che provano tutti a saltare via.

Cameron: Sai, non è stato poi così difficile...

Confessionale

Cameron: Ho mentito. È stato molto... Molto difficile.

Fine confessionale

Flashback

Cameron si dimena ad occhi chiusi, con una larva tossica attaccata coi denti alla sua testa.

Cameron: Levati di dosso! Lasciami!

Cerca a tentoni un albero e comincia a sbatterci il capo per tentare di disarcionarla e questa gli vomita addosso.

Cameron: I GERMIIII!

Ritorno al presente

Cameron ridacchia nervosamente, mettendo il suo uovo dentro la ciotola insieme a quelli di Zoey, che gli fa un "ok" incerto con le mani.

Chris: Mi correggo. 6 a 0.

Duncan: Davvero facciamo così pena?

Il teppista surge dagli alberi con un nido stretto in mano. Appena vede il suo compagno di squadra, non riesce a trattenere una risata di scherno totale, facendogli arricciare le sopracciglia in un modo offeso.

Duncan: Guarda, non mi dire, non voglio neanche sapere.

Ancora sbeffeggiandosi, poggia il nido nella ciotola.

Chris: Siamo 6 a 4 per i Fringuelli. È ancora recuperabile!

Cameron, un po' perplesso, sistemandosi alla bene e meglio i suoi vestiti stropicciati, chiede

Cameron: Sei indenne ed hai preso quattro uova? Da chi le hai rubate?

Duncan: Pfui! Ho fatto a botte con un orso verde per quelle! Scommetto che dopo avermi incontrato, ci penserà due volte la prossima volta...

Mentre dice questo, flette i muscoli come a vantarsi.

Noah: Ma davvero? Con la tua fifa cronica degli orsi tu ne avresti gonfiato uno radioattivo?

Duncan gira gli occhi per tirargli uno sguardo infuriato, che l'allergico ignora mentre si stacca dai capelli la rana.

Noah: Bleah. Sei appiccicosa.

Rana: Croak!

Duncan: Sei solo invidioso.

Lo schermo si riaccende.

Chris: Tu dici? Perché non vediamo insieme la grande lotta contro la feroce bestia che le telecamere hanno registrato?

A queste parole, il delinquente sbianca, sotto lo sguardo compiaciuto di Noah. Lo schermo mostra un video molto diverso dalla descrizione portata...

Duncan: Devo solo prenderli in prestito! Ti garantisco che li riporterò appena avremo finito!

Il fringuello azzurro comincia a piangere.

Duncan: Andiamo, non fare così...

Si morde le labbra e si avvicina a lei, dandole due pacche per rassicurarla.

Duncan: Su, su...

Il video si interrompe mentre Noah sta ridendo e si sentono degli applausi. Unitasi a quelli di Zoey e Cameron, Jo sta battendo le mani.

Jo: Interessante, bel lavoro, Duncane!

Lui si risente, un po' rosso in viso, e dice subito

Duncan: Io almeno sto aiutando la squadra! Lo stesso non si può dire di voi due!

Il ragazzo alza gli occhi al cielo, cullando gli anfibi in braccio come bambini, mentre la ragazza ridacchia di rimando.

Jo: Tu dici?

Con la mano fruga nel suo cappuccio e tira fuori due uova bianche a pois gialli.

Noah: Siamo pari!

Jo: Saremmo stati anche in vantaggio, ma le altre due si sono rotte mentre correvo qui con il dinosauro appresso...

Cameron: Dinosauro?

Jo: Era una lucertola molto grossa, ma questi sono dettagli!

Confessionale

Jo: Ok, era una lucertola molto piccola, ma aveva una lingua appiccicosa e allungabile, mi faceva schifo, ok?! Ora devo solo cercare la statuetta dell'immunità...

Noah: *con le rane sulle gambe* Questo fa di me una madre adesso? *una di loro salta sul muro del confessionale, appiccicandosi ad esso* Credo di non essere pronto a questa responsabilità. *la rana comincia a scivolare verso il basso, mentre Noah la squadra stufo*

Fine confessionale

I tre Malvagi si allontanano dalla loro posizione, lasciando Zoey ed un ancora moribondo Cameron soli.

Zoey: Ascolta attentamente, Cam, voglio che tu rimanga qui.

Cameron: Cosa? Ma io voglio dare una mano...

Zoey: E lo farai! Devi restare qui a controllare che le nostre uova non si schiudano e non vengano rubate.

Cameron la fissa, un po' supplichevole.

Zoey: Loro sono convinti che, tenendo fede al nostro nome da Eroi, non giocheremo sporco, e sarà così senz'altro. Ma le persone come Heather e Scott non ci mettono niente a fregarci le uova da sotto al naso mentre siamo lontani dalla ciotola.

Cameron: Sì, ma...

Zoey: Per favore, Cam. E poi... Sei un po' malridotto. Non vorrei che ti ferissi ancora.

Passa un attimo di silenzio, ed il ragazzo annuisce con gli occhi rivolti a terra.

Zoey: Grazie mille. Ti sono debitrice!

E lo abbraccia.

Cameron: Fa niente, Zoey, ma tu vai. Dobbiamo recuperare il vantaggio!

Mentre la ragazza si allontana, anche il sorriso incoraggiante del quattrocchi scompare.

Cameron: *sospiro* Allora aspetterò qui.

Sale sulla ciotola con un balzo, tentando di sedersi sui bordi, ma poi scivola con un grido e ci finisce dentro.

Confessionale

Zoey: Mi è dispiaciuto lasciare indietro Cameron, ma non avevo altra scelta. Abbiamo già perso due volte di fila e siamo rallentati dalla mancanza di sonno di Mike.

Owen: *pesto, pieno di lividi* Alla fine non è andata così male. Era una donna ragionevole...

Fine confessionale

Owen sta con il braccio teso, quasi interamente nel becco della gallina dentata.

Owen: Facciamo così. Sbatti gli occhi una volta se vuoi che prenda le tue uova, due se ti dà fastidio.

Incurante di questa proposta, la gallina avanza sul braccio, prendendone un altro pezzo, quasi fosse un serpente.

Owen: Quello era un sì?

Intanto, più in là, Heather stava tendendo un ramo pieno di foglie verso il nido delle capre mutanti. Tenta di scuotere giù la statuetta, ma alla vista del verde, la madre afferra il ramo coi denti ed è lei a scuotere la ragazza, che cade di schiena sconfitta. Appena guarda il ramo che ha in mano, lo vede dimezzato.

Heather: Grandioso.

Alejandro: Buenos días, cariña.

Sentito questo e visto il volto del latino al contrario che incombeva su di lei, si inacidì.

Heather: E tu che ci fai qui?

Alejandro: Oh non ti ho seguita, se è questo che ti preoccupa.

Le dice, porgendole una mano per farla rialzare. Heather la accetta senza ringraziare.

Heather: Prima non mi preoccupava, ma adesso che l'hai detto...

Alejandro: Quindi capre, eh?

Alza gli occhi verso i nidi, ma la ragazza lo costringe a tenere lo sguardo basso bruscamente.

Heather: Va' via! Pensavo avessi detto che era ognuno per sé adesso. Queste sono mie!

Alejandro: Che sgarbata. Fa' come vuoi, io andrò altrove.

Heather: Bravo. Gira a largo.

Il ragazzo ignora quest'ultimo commento e si allontana. Heather sbuffa, guardando il ramo monco per poi buttarlo via.

Heather: Non mi resta altra scelta che arrampicarmi...

Si attacca al picco roccioso e prende a salire, faticosamente. Nei cespugli, poco lontano, Alejandro la osserva beffardo.

Confessionale

Scott: Mettiamo in chiaro le cose. Prima che mi giudichiate, io non mi stavo AFFATTO divertendo legato insieme a Courtney. PER NIENTE! Lei è fidanzata ed io sono qui per vincere!

Courtney: Smetti di scrivere sul tuo blog, Sierra. Io e Duncan stiamo insieme e quel contadino educato che mi dà retta e mi fa borbottare lo stomaco quando lo vedo mi è totalmente indifferente!

Fine confessionale

Scott allunga il collo sforzandosi, ma il dente è comunque troppo lontano. Si è calato un po' dalle liane, mentre Courtney si è sbrogliata quanto le basta per rimettersi a testa in su, anche se non dritta.

Courtney: Lascia stare il dente e aiutami a sciogliere i nodi! Sono stata apprendista scout a...

Interrompe la frase, conscia, mentre il ragazzo la imbecca

Scott: A cosa?

Delle urla interrompono la loro conversazione e Dawn e Gwen compaiono dal bosco.

Courtney: Aiuto! Finalmente!

Le due smettono di correre, ancora un po' scosse.

Gwen: Come ci siete finiti legati come salami?

Scott: A te che importa? Aiutaci!

La gotica adocchia il dente e si piega per raccoglierlo, ma la presa salda sul suo braccio da parte della compagna la interrompe.

Dawn: Lasciali.

Gwen: Che?

Courtney&Scott: COSA?!

Gwen: Ma sono miei compagni di squadra-

Dawn: Non farlo. Lasciali qui.

Scott: Non la ascoltare! È della squadra avversaria!

Dawn: Lasciamo che Larry li trovi. Noi andiamo via!

Gwen: Ma io non...

Un ruggito dietro di loro fece scappare un paio di pennuti, mentre Scott deglutisce terrorizzato e Courtney, sebbene non sapesse chi fosse Larry, sembrava voler evitare di scoprirlo.

Dawn: FORZA!

Courtney: Gwen, ti avverto...

La gotica è combattuta, ma poi, dopo un altro ruggito, a suo malgrado segue Dawn verso sinistra.

Courtney: Traditrice! Se perdiamo, sarai la prima candidata per il gabinetto!

Scott: Dai, Dawn, non ce l'avrai ancora con me per quella storia...

La biondina gli lancia uno sguardo penetrante, talmente gelido che anche Courtney e Gwen rabbrividiscono, prima di tornare a correre.

Confessionale

Gwen: *deglutisce* Ok, beh, almeno adesso so che la nuova biondina è diversa da Lidya... Chissà, forse Zoey aveva ragione a volerle far tenere la bocca chiusa...

Courtney: Non sembra, ma la gracilina fa paura!

Fine confessionale

Courtney si divincola furiosamente, ma nulla.

Scott: Larry ci sta raggiungendo...

Courtney: Non riusciremo mai a liberarci in tempo!

Scott: Non sarà necessario. Ti fidi di me?

Courtney: Sono letteralmente legata a te, non mi stai dando tanta scelta.

Scott: Ottimo. Preparati all'impatto allora.

Courtney: Impatto?

Il muso dentato della pianta compare dalla foresta, ringhiando rabbioso.

Courtney: QUELLO È LARRY?!

Scott: Vieni a prenderci, cervello di polline!

Larry ruggisce ed avanza verso i due. Poco prima che li potesse azzannare, Scott acchiappa la compagna di squadra e butta il peso all'indietro, lasciando che le mascelle del predatore si chiudano sulle liane che li tenevano imprigionati per reciderle. I due vengono trasportati dallo stesso verso il suo nido, ed appena li lascia andare, il roscio grida

Scott: Adesso!

I due usano le liane per legare quante più uova potessero e poi lui evita un morso buttandosi a lato, mentre la ragazza scappa. Il contadino risale freneticamente la collinetta mente Larry annusa l'aria rabbioso, cercando di individuare i due potenziali pasti.

Scott: Ci vediamo, trappola di Venere troppo cresciuta!

Riacchiappa il suo dente e raggiunge la compagna, tornando verso la loro base.

.

Lidya si sporge dai cespugli dopo aver sentito uno strano coccodé, ma più si avvicina alla fonte e più il verso si mischia a delle parole.

Lidya: C'è nessuno?

Owen: Vede, il mio braccio mi serve. Se vuole, può mangiare i miei capelli. Non le piace come idea?

La gallina sbatte le ali furiosa, senza lasciare la presa.

Lidya: Owen? Che combini?

Owen: Oh. Sei tu. Nulla, sto...

Fissa la gallina.

Owen: Fa parte del mio piano.

Lidya: Dici?

Owen: Già.

Lidya: Fermo lì, te la stacco io.

Owen: No! Rimani indietro. Non fa neanche così male...

I denti del pennuto gli entrano nel braccio, facendogli mordere le labbra con un urlo soffocato.

Lidya: Alcuni animali su quest'isola mi danno retta, se solo potessi...

Tende le braccia per afferrare la gallina, ma Owen si ritrae.

Owen: Lascia! È troppo pericoloso, vedi...

Lidya lo squadra, pensierosa.

Lidya: Che ti prende ultimamente? So badare benissimo a me stessa.

Owen: Se mi prende qualcosa? Pft.

Silenzio.

Owen: Ok, mi è stato dato ordine di tenerti d'occhio.

Ancora silenzio.

Owen: E ok, devo proteggerti perché me l'ha chiesto un amico.

Silenzio tombale.

Owen: D'ACCORDO! È stato Noah a dirmelo, va bene? Sei riuscita a farmelo dire. Ho confessato.

Lidya: Wow. Ho proprio dovuto strappartelo con le pinze.

Gallina: COOOOO!

Senza pensarci, prima che scoppi un'altra discussione, la ragazza afferra il pennuto e lo stacca dal braccio dell'amico con uno strattone. Owen muove la mano e sospira di sollievo.

Owen: Tutto intero...

Lidya: Perché Noah dovrebbe ordinare a te di tenermi d'occhio?

Owen: E che ne so io? Ha detto che sei tipo un po' troppo innocente e che potresti farti del male.

Lidya: Mh.

La gallina nella sua presa cercava di divincolarsi sbattendo le ali e lanciando versi arrabbiati.

Lidya: Non credevo che mi vedesse così... Non so che pensare.

Owen: Puoi pensarci dopo?

Lidya: Mh?

Punta dietro di lei e si gira, trovandosi davanti un grosso gallo con i denti appuntiti. I due compagni urlano, correndo via spaventati. Il gallo abbassa lo sguardo, lanciando un verso sommesso.

Confessionale

Gallo: *si guarda allo specchio, tirandosi su la cresta tristemente* Chiii...

Fine confessionale

Heather raggiunge il nido della capra dopo una scalata molto faticosa, infatti i suoi capelli sono in disordine. Si sporge per vedere meglio e si ritrova col viso a pochi centimetri dal muso di una madre, che sbuffa fumo dalle narici.

Heather: Sono due ore che sono qui... Ho scalato il picco roccioso... I miei capelli sono un disastro... E PENSI DI INTIMIDIRMI?!

Tocca alla capra ritrarsi, spaventata. Heather si innalza sopra il nido e grida

Heather: Statemi lontana o vi giuro che vi staccherò i peli uno ad uno per farmi un CAPPOTTO DI LANA!

Gli animali volano via spaventati, mentre la ragazza raccoglie la statuetta freneticamente.

Heather: Finalmente... Sono salva! AHAHAHAH!

Alejandro, intanto, approfitta dell'assenza delle madri per fregarsi un paio di uova, il massimo che riusciva a tenera in mano data la loro stazza, per poi scendere con eleganza e tornare verso la ciotola.

Confessionale

Alejandro: Sì, Heather sarà pure intoccabile adesso, ma se torna a mani vuote ed io aiuto la squadra a vincere, tanto meglio per me!

Fine confessionale

Mentre correva verso la base, una figura familiare gli comincia a correre accanto.

Jo: Bell'acchiappo! Vuoi una mano?

Alejandro: Uhm, no, ti ringrazio, Jo. Che ci fai qui?

Jo: Scappo da quello.

Punta dietro di sé e Alejandro nota solo in quel momento un lupo pieno di aculei che, vedendolo, ringhia sonoramente.

Alejandro: OH NO, NON LUI!

Prende a correre più veloce.

Jo: È una sfida?

Anche lei accelera ed i due arrivano nello stesso istante alla ciotola, sfiniti.

Alejandro: L'abbiamo seminato?

Jo osserva dietro di loro ed il canide sta andando via.

Jo: Credo che non si vogliano avvicinare alla televisione. Chissà che cosa ha fatto Chris per condizionarli così...

Alejandro: Sei molto sveglia. Prova che esistono persone con muscoli e cervello.

Dopo questo complimento, il ragazzo lascia cadere le due uova nella loro ciotola, seguito dal gracchiante

Chris: Otto a sei; datevi una svegliata, Eroi, state tornando in svantaggio e mancano solo venti minuti alla fine della sfida.

Cameron: Come?

I due sembrano accorgersi solo in quel momento del ragazzo.

Alejandro: E tu che combini?

Cameron: Nulla. Gli affari miei. Eheh.

Ridacchia nervosamente, rimanendo accanto alla ciotola. I Malvagi lo squadrano sospetti, ma nulla più.

Alejandro: Trovato qualcosa?

Jo: Già dentro. Ero il punto del pareggio

Alejandro: Muy bueno. Ottimo lavoro, Jo.

Jo: Ehm... Grazie.

Alejandro: Su, sei troppo modesta. Se vuoi il mio onesto parere, tu dovresti essere il capitano della squadra al posto di Courtney.

La ragazza rimane un attimo imbarazzata.

Jo: Ma scusa, tu ed Heather non state insieme?

Alejandro: Sì, certo, però la verità è questa. Sebbene ami Heather, tu sei senz'altro molto più pratica ed analitica nel ruolo di leader.

Jo: I-Io... Beh, ti ringrazio...

L'atleta deglutisce.

Jo: Questo cambia tutto. Perché non ti unisci a me per cercare di eliminar-

Heather: Interrompo qualcosa?!

La voce irritata della calcolatrice fa sobbalzare i due.

Alejandro: Assolutamente no, stavamo solo parlando.

Jo: Bello il nuovo look, alla Silent Hill?

Heather: Non so cosa sia e non mi interessa.

Sebbene il suo aspetto molto distrutto, era ovvio che fosse felice. Cammina fino a raggiungere Cameron e gli lancia un'occhiataccia, che lo fa urlare e scappare dietro alla ciotola.

Heather: Lui che ci fa qui?

Alejandro: Nulla.

Jo: Gli affari suoi, a quanto pare.

Heather: Sarà.

Jo: Ho notato che sei a mani vuote: dove sono le uova?

Heather: Uova, dici? Oh, stiamo già vincendo, quindi...

Jo la fissa male. Intanto, nel bel mezzo della foresta, Brick, molto lentamente, infila la mano sotto il ventre dell'avvoltoio, che continua a dormire.

Brick: Va bene...

Dopo aver slittato anche il braccio sotto la belva, fa leva per tentare di spostarla.

Brick: Piano...

Trattenendo il fiato, a guance gonfie, usa anche le gambe per provare ad imprimere più forza. Un rumore gutturale proveniente dal becco dell'avvoltoio ferma Brick all'istante per paura di averla svegliata, ma poi silenzio.

Brick: Fiu.

Riprende a spostarla e questa cade sul suo fianco, scoprendo interamente l'uovo.

Brick: Missione compiuta.

Il soldato afferra con entrambe le braccia il suo bottino, ma poi si sente beccare.

Brick: AHU!

Istintivamente, si succhia l'indice, per poi vedere che un pulcino di avvoltoio lo fissa.

Brick: Oh. Un ovetto prematuro.

Ridacchia.

Brick: Mi hai spaventato, adesso scusa, ma...

Prova a prenderlo per spostarlo, ma questi gli balza in faccia e gli si attacca al naso.

Brick: AIUTO! STACCATI, STACCATI!

Tutto questo trambusto sveglia la madre, che apre l'occhio lentamente prima di rimettersi in piedi, facendo scuotere il terreno. Brick rimane immobile, col pulcino appeso al naso.

Brick: Forse se non mi muovo, non mi vede.

La madre strilla fortissimo per poi afferrarlo col becco al livello del ventre.

Brick: Oh no.

Il piccolo si stacca e lo saluta con l'aletta mentre l'avvoltoio comincia a scuoterlo come un paio di maracas, facendolo urlare di dolore e paura.

Confessionale

Brick: *con la maglietta strappata e gli stivali sporchi di fango* Pensavo fossero discendenti dei dinosauri! Jurassic Park mi ha mentito!

Pulcino: *ride, cinguettando*

Fine confessionale

Noah percorre la foresta mentre più volte riprende i ranocchiotti

Noah: Basta gracidare! Attirate i predatori. E poi piantatela di muovervi, già faccio fatica a tenervi tutti.

Così preso com'era da questa attività, mette piede involontariamente nell'acqua.

Noah: Fantastico. Ci mancava solo questa.

Alza gli occhi e nota, nascosto tra le radici di una pianta fluviale, un nido con delle uova candide.

Noah: Non tutto il male vien per nuocere.

Il ragazzo lascia cadere le rane in acqua, e queste si disperdono rapidamente.

Confessionale

Noah: Beh, ero andato alla palude per liberarmi degli anfibi mucosi, ma chi sono io per rifiutare un dono dal destino?

Fine confessionale

Il ragazzo punta le quattro uova, cercando un modo di portarle con sé, ma poi sente in lontananza una voce sebbene familiare un po' strana

Chester: Ai miei tempi, i coccodrilli se ne stavano al posto loro in Africa!

Noah: ... Mike?

Appena si sporge per guardare, nota che l'aspetto del ragazzo sembra più trasandato: con le occhiaie, uno dei suoi occhi è chiuso, le labbra secche e la schiena ricurva. Davanti a lui, ringhia un grosso coccodrillo albino con dei tentacoli.

Noah: Forse è stato attaccato...

Chester: Stammi lontano!

Con una debolezza imbarazzante, gli lancia un uovo blu per tentare di mandarlo via, ma il rettile apre la bocca e se lo ingoia.

Noah: Ma che fa? Quelle sono le uova che gli servono per vincere!

Chester: Ho detto va' via!

Riprova a lanciarlo e stavolta va verso destra, distraendo il suo predatore e facendogli cambiare direzione.

Noah: Peggio per lui.

Si accinge a prendere il suo bottino e poi sente

Chester: Che fai? Toglimi la tua bava di dosso!

Si sente uno schiocco e poi un gracidio.

Noah: Cosa?

Una delle rane che aveva liberato viene puntata dal coccodrillo. Noah osserva la scena, poi sposta gli occhi alle uova, poi di nuovo al coccodrillo.

Noah: Che... Strazio.

Lascia perdere le uova e corre per raggiungere il ranocchio. Si guarda intorno e nota un fungo luminoso. Il coccodrillo si avvicina sempre di più alla rana, che tenta di nuotare via, e quando manca un singolo schiocco per raggiungerla...

Noah: Ehi, bestione!

Il ragazzo tiene alto un sasso luminescente, che attira l'attenzione del predatore.

Noah: Vallo a prendere!

Quasi attratto dalla luce, il rettile si dimentica completamente della preda e si fionda a seguire la traiettoria del lancio. Il ragazzo raggiunge la rana e la prende, per poi uscire dallo stagno, bagnato e sporco dalla vita in giù.

Noah: Funziona ogni volta. E tu perché le hai dato un calcio?

Chester: Mi stava salendo sulle scarpe! Questi brutti cosi non sanno... Io ho fatto la guerra!

Noah: Sono rane.

Chester: Tutte scuse!

Noah: Urgh. Almeno dimmi che ti sei tenuto qualche uova e non le hai lanciate tutte a quell'ammasso di scaglie che gode di privilegio sociale...

Chester: Non so nemmeno perché avessi dei sassi nelle tasche, è ovvio che glieli ho tirati tutti!

Noah prova a ribattere, ma il coccodrillo torna verso di loro, ringhiando sonorosamente. La rana si getta dentro la maglietta del suo padrone e poi il predatore ruggisce, scompigliando i capelli sia al Malvagio che all'Eroe.

Chester: Prenditi una mentina! Mia madre, che è morta da 64 anni, ha un alito più pulito del tuo!

Questa sembra l'ultima goccia ed un tentacolo esce dall'acqua.

Noah: Abbassati!

Fa istintivamente il ragazzo, abbassandosi grazie ai suoi riflessi, ma Chester non fa in tempo e viene colpito sulla nuca, svenendo sul colpo. Dopo di ciò, suo malgrado, Noah lo afferra per un piede e lo trascina via dal coccodrillo, che prova ad afferrarlo, e usa tutta la sua forza per correre.

Noah: Uff, uff... E così sono rinasto fregato...

Da dietro delle canne di stagno vede il loro inseguitore infilarsi sotto le radici e coprire le uova col corpo, ancora all'erta.

Noah: Maledizione.

La rana sporge la capoccia dallo scollo del maglione del ragazzo.

Noah: Ti diverti? Torna là dentro!

Rana: Croak!

Noah: Ugh.

Mike: Ouch... Che male...

Noah: Guarda un po' chi si è ripreso...

Mike: Noah? Che è successo? Mi ero perso nello stagno, stavo provando a trovare la strada, quindi ho chiamato Manitoba, ma poi mi sono scoraggiato e quindi...

Sgrana gli occhi.

Mike: Chester.

Noah: Chi?

Mike: Che mi è successo? Da quanto siamo qui?!

Noah: Meno di cinque minuti, chi è Chester?

Mike: Questo non va bene... Non posso addormentarmi.

Afferra Noah per le spalle e lo scuote.

Mike: Tienimi sveglio, Noah, ti prego!

Noah: Calmati! Spaventi la rana!

Gli dà uno schiaffo in faccia e lui smette, ancora allucinato.

Noah: Quasi mi pento di averti aiutato. Ora lasciami in pace.

Mike: Ti prego, facciamo la strada insieme!

Noah: Come sei appiccicoso... Va bene.

Confessionale

Mike: Solo. Sono... Solo. Contro di lui! Tutti insieme forse avremmo potuto evitarlo, ma... Se mi addormento adesso, sarà la fine. Ma come farò? Non posso passare le prossime potenzialmente due settimane SENZA CHIUDERE OCCHIO!

Noah: Niente, ci ho provato con tutto me stesso, ma a quanto pare questa qui non se ne vuole andare. *apre il colletto del maglione ed esce la rana* Spero solo che si stufi e mi si stacchi, prima o poi. Oppure che Lidya la convinca ad andarsene.

Coccodrillo: *stringe a sé il sasso luccicante, con gli occhi che brillano*

Fine confessionale

Owen e Lidya continuano a correre col gallo dietro e si ritrovano in una radura piena di ossa. Vedono un grosso avvoltoio con qualcosa in bocca e smettono di muoversi.

Owen: UN ALTRO! CHE ABBIAMO FATTO DI MALE, OH MADRE TERRA?!

Lidya stringe a sé la gallina, vedendo che il predatore sembra interessato, e poi riconosce cosa stringe nel becco.

Lidya: Brick?

Brick: Plotone! Aiutatemi!

Sta colpendo il becco dell'avvoltoio per fargli mollare la presa. Quest'ultimo e il gallo si fissano, sfidandosi con gli occhi.

Lidya: Signora, non può combattere a becco pieno! Lo lasci andare, per cortesia!

Il pennuto la osserva e lascia cadere Brick, per poi lanciarsi addosso al gallo.

Owen: Stai bene?

Brick: Ouch... L'uovo. Prendiamo l'uovo!

Il biondo lo prende, aiutato in parte dal soldatino.

Lidya: Torniamo alla base! Mancano meno di dieci minuti alla fine della sfida!

I tre corrono a perdifiato per tornare alla ciotola, dove Cameron li aspetta.

Jo: Woah. Quel coso è enorme.

Brick: Invidiosa?

Jo: Fai meno lo sbruffone!

Owen: Varrà almeno sette uova normali!

I due lo lasciano cadere nella ciotola, per poi battersi il cinque.

Cameron: Bel lavoro di squadra!

Chris: State recuperando! Otto a sette!

Brick: Ma come? Questo uovo è più grande dello stomaco di Owen!

Owe: È vero!

Chris: Poche storie, non mi importa quanto grande sia, è solo uno.

Alejandro: Siamo ancora in testa e manca poco alla fine della sfida!

Gwen e Dawn sbucano dai cespugli, seguite da Noah e Mike, poi Zoey, tutti a mani vuote.

Heather: Che ci facevi con lei?

Gwen: Ci siamo incontrate nel bosco e... lasciamo stare.

Noah: Vai, Mike, torna dai tuoi compagni.

Mike: Grazie ancora!

Il ragazzo alza gli occhi al cielo.

Duncan: Quindi sei una madre full-time ora?

Noah: Pensa alla tua di madre, Duncan.

Duncan: E questo che dovrebbe significare?!

Courtney: Ragazzi! La vittoria è nostra!

Scott e lei tornano con le liane ripiene di uova.

Scott: Sono sette-

Courtney: Otto.

Il roscio riconta.

Scott: Otto uova!

Le buttano dentro con tutte le liane.

Scott: Prego, non c'è di che, vi abbiamo salvati!

Chris: Siamo 16 a 7. Se i Fringuelli non se ne escono con qualcosa nei prossimi tre minuti, la vittoria è degli Avvoltoi!

Zoey: Io non ne ho trovate altre! Dawn?

Dawn: Sono stata impegnata a scappare da Larry per tutta la durata della sfida! A proposito, come ha fatto Scott a restare indenne?

La ragazza scuote la testa, ignorando questa osservazione.

Zoey: Mike?

Lui sta tremando, con gli occhi sbarrati.

Mike: Sono a mani vuote, mi dispiace!

Lidya lo fissa confusa, ma poi sente il verso della gallina nelle sue braccia.

Lidya: Cosa dici?

Anche Dawn si avvicina al pennuto.

Cameron: Accidenti... Se fossi andato anch'io a cercare con voi, forse ne avrei trovate altre!

Jo: Oppure avresti avuto un nuovo colore di felpa, collo a matita!

E punta alla bava sulla sua testa.

Cameron: Ngh! Togliti!

Cerca di staccarla, ma la sua mano si appiccica ai suoi capelli sotto le risate dei Malvagi. Gwen sente un rumore e guarda la loro ciotola.

Gwen: Ehm, ragazzi?

Courtney: Non ora, Gwen, stiamo umiliando i piccioni!

Zoey abbassa lo sguardo insieme a Brick.

Dawn: Largo!

Lidya mette la gallina nella ciotola.

Owen: Che fate?

Lidya: Ha detto di lasciarla, forse...

Chris: Mi dispiace dirvelo, Fringuelli, ma solo le uova valgono. Una fornitrice non è valida!

Gwen: A questo proposito, ragazzi...

Scott: Le stanno provando tutte! Tre sconfitte di fila devono bruciare, polli!

Owen: Mmh... Pollo... Ho fame.

Noah: Ovvio.

Gwen: RAGAZZI!

Avvoltoi: Che vuoi?

Punta le uova portate da Courtney e Scott e tutti notano che si stanno rompendo.

Courtney: No. No no no no no! Restate dentro, il mondo è un posto crudele!

Farfuglia lei lanciandosi sulle uova quasi a reggerle. Inutile; i gusci si aprono ed un'orda di piantine carnivore escono, mordendo la ragazza.

Courtney: OUCH! OUCH!

Duncan: Principessa!

Lui la afferra per i fianchi e la tira fuori, cacciando a pugni le piantine.

Heather: Tornate dentro! Dobbiamo vincere!

Ignorandola completamente, le piantine se ne vanno, una tra loro con una faccia molto simile a Chris. Tutti i concorrenti la fissano inorriditi e Chef si gira verso il suo collega confuso. Il conduttore fischietta, guardando altrove.

Confessionale

Dawn: *rabbrividisce* Mai... Nella vita...

Owen: Per un attimo, pensavo fosse la statuetta dell'immunità, ma poi ho capito: la statuetta è di legno! Ahah! Che sollievo. Chissà perché aveva la faccia di Chris, allora...

Fine confessionale

Alejandro: Chi se ne importa: siamo comunque in vantaggio!

Zoey: Dawn, che combini?

Dawn: Un po' di pazienza...

Chris: Solo due minuti.

Cameron: Vado a cercare un nido!

Brick: È troppo tardi! Vi ho fallito come leader! Ero così concentrato su questo singolo uovo che ho perso tutto il tempo!

Lidya: Avanti, puoi farcela...

Mike: Siamo spacciati! Questa è la fine!

Duncan: Ottimista, mi dicono...

Noah: Non farmi parlare.

Chris: Un minuto!

La gallina lancia un verso e sbatte le ali.

Dawn: Forza...

Dopo un altro stridio, questa depone un uovo, seguito da uno shock generale.

Chris: Pareggio! Sarà stato tutto inutile?

Heather: Questo è contro le regole!

Tensione. Il tempo scorre. Un altro uovo esce e cade nella ciotola.

Fringuelli: WOO-OOH!

Chris: Che colpo di scena! Vincono i Fringuelli Eroici!

Heather: Un momento, ma hanno portato con loro una madre! Così non si fa!

Chris: Finché mi offrite un buono spettacolo, tutto è lecito! Ci vediamo stasera al falò, cari Avvoltoi! E portate anche i vostri bambini.

Noah: Spiritoso...

Rana: Ribbit.

Confessionale

Courtney: Gwen è finita! Mi ha lasciata lì appesa senza intervenire e ha collaborato con una delle avversarie! Spero che Trent la aspetti sveglio, stanotte...

Jo: Heather è spacciata. È stata l'unica che non ha portato neanche un uovo! Almeno Noah ha con sé una rana per il suo duro lavoro.

Alejandro: So di non poter votare per Heather, quindi forse faccio meglio a liberarmi di Noah ora che ne ho l'occasione.

Duncan: Due giorni filati all'Isola dei Teschi; sayonara, Noah!

Fine confessionale

Seduti sui ceppi, tutti gli Avvoltoi rimasti si fissano in cagnesco. Alla tribuna degli Eroi, l'atmosfera si era alleggerita dopo la vittoria. Dawn fissa Mike e si sente quasi male, come se l'amico emettesse un odore nauseabondo.

Dawn: *col naso tappato* Zoey, di bosso barlare un addimo?

Chiede la ragazza.

Zoey: Domani. Vorrei andare io all'Isola dei Teschi, stasera.

Chris osserva la ragazza, con sorriso.

Chris: È così?

Heather sogghigna, ma quasi nessuno vi presta attenzione.

Chris: Lungi da me fermarmi, ma devo proprio annunciarvi che stasera nessuno dovrà andare via.

Duncan: Io due giorni di fila e nessuno dei passerotti ci deve andare?

Chris: Ebbene sì. Mi dispiace per tutti quelli che ci hanno passato tanto tempo, ma sembra proprio che la statuetta sia stata recuperata!

Un sobbalzo di gruppo riempie l'aria, mentre gli sguardi cominciano a viaggiare per cercare un volto tradito dal trionfo o anche dalla paura che il presentatore lo abbia messo nel mirino di tutti. Niente.

Chris: Oggi avete raccolto delle uova come se fosse Pasqua, ma sembra che i coniglietti più abili abbia preso una gallina oggi invece che l'uovo domani.

Duncan: A proposito delle uova, che fine hanno fatto?

Jo: Come mai ti interessa, Duncane?

Duncan: Così... Ci facciamo un'omelette a colazione?

Il suo tono è tutto tranne convincente.

Chris: Tranquilli: li abbiamo lasciati lì. Semmai saranno i genitori a strapazzarsi a vicenda.

Lidya maschera la sua risata con un colpo di tosse.

Courtney: Ci mandi a votare? Ho una scheda che mi sta pregando di disegnarci una croce sopra!

Sottolinea le ultime due parole fulminando Gwen con gli occhi, che la evita.

Chris: Quella scheda dovrà aspettare. Questo era un round senza eliminazione!

Avvoltoi: COSA?!

Chris: Avete sentito bene! Oggi nessuno lascerà l'isola!

Mike: Peccato...

Gli Eroi si girano a guardarlo, perplessi.

Mike: Dico per noi! Siamo ancora in svantaggio numerico!

Si corregge il ragazzo, sudando.

Dawn: Insisto, ti devo parlare subito...

Zoey: Dopo. Che intendevi dire?

Mike: Oh wow, si è fatto tardi, voi non avete sonno?!

Chris: Mike ha ragione. È tardi... L'episodio si conclude qui. Tutti a letto!

Senza farselo ripetere due volte, Mike scappa verso l'albergo, seguito dopo dai suoi compagni.

.

Chris: Stavolta sono salvi tutti, ma per quanto sarà così? Quale altra sfida mortale dovranno affrontare domani? La madre della rana scoprirà mai che Noah le ha fregato un figlio? Lo scoprirete solo qui, su A TUTTO. REALITY. ALL STARS!













⭐️BONUS CLIP⭐️

Lindsay urla, trasportata dalla corrente, prima di fermarsi colpendo col sedere qualcosa di solido.

Lindsay: Dove sono finita?

Si accorge di essere circondata da mura e che sotto di lei e della piattaforma dov'è seduta, c'è dell'acqua.

Lindsay: Oh, sono nella casa delle tartarughe samurai o come si chiamano! A mia sorella piace quel cartone!

Sente un ringhio.

Lindsay: Oppure erano le tartarughe guerriere...

La piattaforma sotto di lei si muove e si rivela essere un alligatore. Con la poca luce presente, Lindsay riesce a leggere su una tubatura "Fogne di New York".

Lindsay: Urrà! Sono a New York! Potrò comprarmi un nuovo smalto!

L'alligatore ruggisce.

Lindsay: Tu non mi sembri una tartaruga...

Tenta di morderla, al che lei scende dal suo muso e nuota via, gridando

Lindsay: QUESTE ACQUE SONO COSÌ SPORCHE!













.

Buonsalve. Lo so, ci ho messo un sacco a scrivere questo capitolo e la mia scusa è che non ho più scuse.

A dirla tutta, non so quanto spesso posterò su questo libro. Mi mancavano le idee per questo capitolo e sto facendo l'università, perciò dovrete avere pazienza.

Ah i bei tempi in cui postavo tre volte a settimana...

Se vi piace Inazuma Eleven, però, ogni venerdì posto un nuovo capitolo di una storia già finita su quello.

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