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Capitolo 13

L'allenamento era già iniziato da qualche minuto, Manuel osservava fiero i ragazzini che correvano per il campo, passandosi la palla ed incitandosi a vicenda.
Aveva accettato l'offerta che gli era stata fatta qualche anno prima da una squadra di calcio di Las Vegas abbastanza famosa e, in più, allenava anche quei bambini che avevano dai 10 ai 12 anni.
"Bravo, John!" Urlò in direzione del piccolo calciatore che aveva appena fatto un goal. Poi fischiò, segno che la partita di allenamento fosse finita.
Quando i ragazzini gli furono intorno, disse loro che potevano andare a cambiarsi.
Osservò quella piccola massa di testoline e magliette rosse dirigersi verso lo spogliatoio. Pensò a quanto gli sarebbe piaciuto che anche suo figlio giocasse a calcio al posto che unirsi alla squadra di basket della sua scuola materna, gli sarebbe piaciuto che il suo ometto seguisse le sue orme.
Una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare, una donna sorridente era davanti a lui.
"Lei è l'allenatore, giusto?" Gli chiese con voce melodiosa. La fissò per qualche secondo, era così famigliare. Era sicuro di aver già visto quegli occhi color ebano ed i capelli castani.
"Kathrin? Sei tu?" Rispose Manuel sentendo improvvisamente una stretta allo stomaco, la donna - con cui era stato insieme per quasi 8 anni - era di fronte a lui e non era cambiata di una virgola.
"Manuel! È passato così tanto tempo dall'ultima volta che ti ho visto. Cosa ci fai qui a Las Vegas?" Kathrin gli sorrise dolce, si vedeva che non serbava alcun rancore nei suoi confronti anche se era stata lasciata dall'uomo quando solo qualche settimana prima che lui incontrasse Katniss avevano parlato del loro matrimonio.
"Potrei chiederti la stessa cosa, che ne dici se mi racconti la tua storia davanti ad una tazza di caffè?"
Lei annuì. In quel momento i ragazzini uscirono dallo spogliatoio, a bordo campo c'erano già i genitori ad attenderli.
Manuel scambiò qualche frase di circostanza con ognuno di loro e poi salutò i piccoli calciatori.
Tornò da Kathrin quando ormai il parcheggio era vuoto, la donna non aveva smesso un minuto di osservarlo.
"Sei qui con la tua macchina?" Le chiese una volta che le fu vicino.
"No, a dir la verità sono venuta a piedi."
Il tedesco le fece un cenno con il capo ed insieme si diressero verso la macchina dell'allenatore.

+

"Ho conosciuto Klaus un mese dopo che ci eravamo lasciati ed è stato amore a prima vista." Gli occhi di Kathrin non avevano smesso un minuto di brillare da quando aveva iniziato a parlare di suo marito. "Però, purtroppo, lui viveva in America a causa del suo lavoro. L'ho conosciuto a Monaco, era lì per lavoro, e ci siamo frequentati per qualche settimana e dopo lui è dovuto tornare qui a Las Vegas. Stare senza di lui è stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto affrontare nella mia vita, infatti appena ne ho avuto la possibilità mi sono trasferita da Klaus. Abbiamo un figlio di otto anni che si chiama Nate. A te, invece, cos'è successo in questi quindici anni?"
"Beh..." Manuel si rigirò la tazza di ceramica tra le mani, il caffè era freddo. "Ho spostato Katniss ed abbiamo tre figli, Julia, Helena ed il mio piccolo Bastian. Ci siamo trasferiti qui perché lei voleva entrare a tutti i costi nella polizia scientifica di Las Vegas così ho abbandonato la scena calcistica e ho trovato lavoro come allenatore." Abbassò la testa e girò con il cucchiaino il liquido nero.
"Manuel, ti conosco bene ma non mi sembri felice. C'è qualcosa che non va?" Kathrin allungò una mano verso quella dell'uomo e gliela accarezzò dolcemente.
"Non voglio più mentirti, non dopo quello che ti ho fatto. Tra me e Katniss non va tanto bene, lei ultimamente è così distaccata da me e lavora tantissimo. La vedo poco perché è sempre impegnata in qualche indagine complicata." La fissò con i suoi occhi azzurri, limpidi ma tanto profondi come un mare in tempesta.
"Stai tranquillo, vedrai che andrà tutto bene. Katniss ti ama tanto e sono sicura che non sia così stupida da lasciarti andare, non dopo la fatica che ha fatto per conquistarti. Sei un uomo fantastico. Vedrai che andrà tutto bene." Gli sussurrò dolce la donna.
"Grazie, Kathrin. Sono contento di averti incontrato di nuovo." Le sorrise.

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