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Capitolo 10

"Sei sicura di quello che stai facendo?" Chiese Greg con un sussurro, ma non era quello che pensava veramente. La ragione gli diceva di fermare Katniss prima che fosse tardi ma il cuore gli urlava, lo implorava, di lasciarsi andare visto che era quello che stava facendo anche lei.
Finalmente si era esposta, gli aveva detto che aveva bisogno di qualcuno che l'amasse e aveva chiaramente detto che voleva che quel qualcuno fosse lui. Ma non c'è la faceva, sentiva addosso che tutto ciò era sbagliato: lei era spostata ed aveva quattro figli.
"Sì, Greg, sono sicurissima." Stava guardando fuori dal finestrino della sua macchina il paesaggio arido e desolato di Las Vegas, erano ben lontani dai casinò e dalle luci abbaglianti della città del peccato.
Greg sospirò, non convinto dalle parole della donna.
Sapeva che non era quello che voleva veramente, era solo troppo sconvolta dall'aggressione e aveva bisogno di qualcuno che le stesse vicino. Ma non doveva essere lui a tranquillizzarla, era Manuel quello che doveva starle accanto.
"Greg." Mormorò lei e si girò dalla sua parte. "So quello che faccio, sono adulta. So prendere le mie scelte e accetterò le conseguenze delle mie azioni, perciò adesso smettila di far finta che t'importi il fatto che tradirò mio marito con te perché sappiamo tutti e due che non te ne frega niente. Okay, io amo Manuel ma in questo bisogno ho bisogno di te."
L'uomo era stupito, Katniss non si era mai esposta così tanto con qualcuno al distretto né tantomeno si aspettava che lei scegliesse lui in un momento di fragilità. Perché lei era così: fragile anche se a tutti mostrava il suo lato da dura.
"Ho paura." Ammise lui. "Ho paura che quello che stiamo facendo sia sbagliato ed una volta finito tutto ti pentirai di quello che hai fatto. Allora sì che ti perderò per sempre ed io non voglio che questo accada, preferisco vederti accanto a Manuel che non vederti affatto."
Per la macchina aleggiò un silenzio opprimente. Nessuno dei due osava dir qualcosa ma poi fu Katniss che prese parola.
"Non mi pentirò di questa scelta, fidati. E non ti abbandonerò, sappilo." Appoggiò la testa sulla spalla di Greg e chiuse gli occhi. Sentiva che fosse sbagliato tutto ciò, ma non gliene importò: con Greg si sentiva al sicuro.
Si lasciò cullare dal suono del respiro del suo amante e dalla pioggia che s'infrangeva sul vetro della macchina del poliziotto.

+

"Okay, siamo arrivati." Greg accostò la macchina vicino all'edificio fatiscente. L'unica fonte di luce era una vecchia insegna al neon che recitava Motel ma a cui mancava la maggior parte delle lampadine colorate.
Il buio era dipinto da uno strano bagliore rosa flou.
Svegliò delicatamente Katniss e la fece scendere la veicolo, una jeep nera e lucida.
"Beh, non è un hotel a cinque stelle ma almeno nessuno saprà che siamo venuti qui, insieme." Constatò l'uomo ad alta voce, osservando schifato il motel. Era un edificio ad un piano solo. Una lunga schiera di camere occupava quel piccolo sprazzo di deserto.
La donna non disse nulla e si limitò a fissare con sguardo vacuo tutto quello che la circondava.
Entrarono nella piccola stanzetta che faceva da hall, era ancora più sporca che il fuori della costruzione.
Il banco era pieno di cartacce ed involucri di merendine.
Dietro al bancone, c'era seduto un uomo pelato ed unticcio, strizzato in una camicia a maniche lunghe, il puzzo di sudato giungeva fino ai due poliziotti.
"Posso esservi utile?" Sorrise cordialmente mostrando due file di denti sporchi e gialli.
"Vorremmo una camera." Disse Greg e guardò Katniss come per chiederle conferma, ma lei non aprì bocca.
"Sono 50 dollari a notte." Rispose sputacchiando e si girò per prendere un paio di chiavi da una bacheca appesa al muro crepato.
"Ecco, per voi c'è la camera 14."
Greg si avvicinò all'uomo e prese il mazzo, poi lo salutò e allacciò la mano con quella di Katniss trascinandola fuori dalla stanzetta.
Il tragitto fino alla loro camera fu breve e tremendamente silenzioso.
Il biondo inserì la chiave nella serratura della porta e prima di farla scattare, le domandò ancora: "Sei sicura, Katniss?"
La donna sbuffò.
"Sì, quante cazzo di volte te lo devo dire?!"
Spinse via Greg ed aprì lei stessa la porta della stanza.
L'interno era meglio della hall. C'era un letto e un armadio, l'essenziale, ma almeno sembrava tutto pulito. Le pareti ed il pavimento erano ricoperti da una moquette marrone.
La mora si sedette sul letto ed aspettò che Greg tornasse con il loro unico bagaglio.
Fece il suo ingresso poco dopo, i capelli fradici e l'aria assente.
Posò la borsa in terra e tirò fuori i suoi vestiti, poi si chiuse in bagno.
L'unico rumore che si sentì fu lo scrosciare dell'acqua della doccia e il temporale.
Katniss rimase qualche secondo a fissare il copriletto di uno strano arancione scuro ed esaminò ogni piccola macchia che lo ricopriva.
Con la sua squadra, era stata un sacco di volte in camere di motel per indagare sull'omicidio di qualche prostituta o di qualche ubriacone, ma mai si sarebbe immaginata di finirci lei stessa con un suo collega pronta a tradire l'uomo che amava da una vita.
Aspettò che Greg finisse di farsi la doccia, non aveva voglia di raggiungerlo sotto il getto d'acqua calda, preferiva fare sesso con lui nel buio della stanza. Forse il tradimento l'avrebbe aggredita meno se non avesse visto la faccia dell'uomo con cui lo stava facendo, poteva far sempre finta che fosse Manuel.

"Katniss?" La richiamò Greg, era uscito dal bagno ed aveva solo un asciugamano legato intorno alla vita. Il suo corpo era minuto, la pelle abbastanza scura era in armonia con i capelli biondo dorato e gli occhi color nocciola.
Lei si girò, era da parecchi minuti in piedi a fissare fuori dalla finestra, mormorò un "mh" e poi si concentrò sulla piccola fila di macchine parcheggiate nello spiazzo di fronte al motel.
"Vuoi dormire?" Le domandò avvicinandosi a lei. Le cinse i fianchi con un braccio e le lasciò un bacio tra i capelli.
Scosse la testa e si girò ancora verso di lui.
Lo fissò per qualche secondo e poi appoggiò le labbra sulle sue.
Rimasero così per alcuni istanti, le bocche ferme, incapaci di fare altro.
Poi, lei gli prese il viso tra le mani ed incominciò a baciarlo. Greg si fece prendere dall'impeto del momento e la guidò fino al letto. I vestiti di Katniss finirono sul pavimento ed in pochi minuti la stanza era riempita dai loro gemiti.
Era sbagliato sì, ma ad entrambi piaceva.

Vi aspetto sotto casa mia armate di forconi, sorry.✌️

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