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E con questa siamo a 8 partite su 9 che vinco... sei davvero scarso Sime, mi spiace"
"Mirko, fottiti, sei troppo forte in sto gioco di merda!"
L'ora di religione stava procedendo veramente bene, specialmente dopo quanto successo con Daniel. Non frequentandola, io e le altre 5 persone che non seguivano, siamo stati messi nell'aula di materia alternativa. Fortuna vuole che il prof fosse assente e, di conseguenza, io e i miei altri compagni, ne abbiamo approfittato per stare un po' per conto nostro. Già da una settimana a questa parte, avevo stretto amicizia con due ragazzi della mia classe, Simone e Luca. Sono una duo stra stra divertente con cui stare e mi trovo incredibilmente bene in loro compagnia. Simone è un tipo molto esuberante, ed estroverso, il classico amicone di tutti, mentre Luca è un po' più timidino e taciturno, ma anche lui è molto simpatico.
Ci eravamo ritrovati a giocare ad uno sparatutto per telefono, tutti e 3 assieme e ci stavamo cimentando in una partita 2 contro 1.
Nonostante fossi da solo in squadra, essendo praticamente cresciuto con questo genere di giochi, li stavo annientando... mi sento in colpa.
"Dai ma non ci posso credere... Sei a 22 uccisioni con 2 morti. Non è legale questa cosa"
Si lamentò Luca all'ennesimo headshot di cecchino ricevuto. E Simone lo seguì a ruota dopo essere letteralmente esploso su una delle mie mine.
"Dai, ci sto andando piano... Se volete vi posso sfidare su LoL un giorno... Hahahahaha"
Risi di gusto, beccandomi una loro occhiataccia... poverini.
Con noi, c'erano anche altre 3 ragazze; la prima, si chiamava Clara, a seguire, Chiara, e l'ultima di nome Beatrice, amichevolmente chiamata "Bea" o "Beba". Ci stavano osservando giocare già da un po'. Con loro ho legato veramente da subito, infatti sono proprio quelle a cui ho presentato Leonardo come mio Ex e con cui ho fatto coming out e, devo dire che la hanno presa stra bene!
"Ragazzi, siete le cose più rumorose che siano mai esistite, davvero"
Disse Chiara, accasciandosi sul banco e puntandomi un dito tra le scapole.
"Naaaah, sei solo troppo stanca dopo pallavolo, è normale"
Risposi senza distrarmi dal gioco e spostando in avanti la schiena, facendole fare uno sbuffo divertita.
"Probabile, ma questo non vuol dire che voi non siate rumorosi... scemo"
Rispose lei in tono fintamente offeso, al quale risposi ridacchiando.
"Mir, succhiami il cazzo, tu ed il tuo lanciarazzi, basta non gioco più, stronzo"
Ed ecco che doppo una double kill, sia Simone che Luca ragequittarono... poverini hahahahaha
"Mhhh, l'idea non mi spiace, possiamo provare?"
Aggiunsi in tono molto suadente, beccandomi un pugno in testa da parte di Luca. Ridemmo tutti e 6 come dei deficenti, decidendo poi di chiaccherare tra noi.
Senza pensarci, durante la conversazione, accennai alla sfida di Leonardo e Daniel dopo scuola e tutti e 5 mi guardarono molto confusi... maledetto me e quando decido di parlare...
"Allora, praticamente ho discusso in maniera molto pesante con Leo ed oggi, a ricreazione, abbiamo avuto l'ennesima lite che purtroppo ha coinvolto anche Dani, che mi ha difeso. Leonardo lo ha preso e ha cercato di picchiarlo ma si è beccato un destro in pieno stomaco... stavano per fare a botte ma alla fine Daniel ha proposto questa stupida cosa dopo scuola nel retro, e... dio, devo fermarli assolutamente, non posso lasciarli farsi del male"
Dissi tutto d'un fiato. I ragazzi mi guardarono confusi, non capivano come mai dessi così tante attenzioni a quei due, mentre le ragazze sembravano sia preoccupate che arrabbiate con il moro... Giusto per togliergli il dubbio, spiegai a Luca e Simone del mio rapporto con Leonardo e sembrarono quindi fare chiarezza sui loro pensieri, dicendo che se avessi voluto, mi avrebbero aiutato a evitare la sfida. Rifiutai, non volevo venissero coinvolti anche loro per una cazzata del genere...
A risvegliarci dalla nostra chiacchierata, fu la campanella,che annunciava la fine delle lezioni di oggi. Subito mi catapultai fuori dall'aula, seguito dai miei 5 compagni e tornammo a prendere le cose lasciate nella classe principale. Notai subito che nè Leo, nè Dani erano più presenti e subito corsi verso il retro della scuola. Arrivato nel luogo, trovai solo un gruppetto di primini intenti a fumare, ma dei 2 nessuna traccia. Mi arrivò poi un messaggio da Alice che citava;
"Mir, corri in palestra cazzo, si sta mettendo malissimo. Non so che fare"
Non me lo feci ripetere due volte e corsi il più veloce possibile verso l'edificio.
Appena giunsi al giardino dell'edificio, si potevano già sentire le vici dei due, assieme a quella di Alice che gli implorava da fermarsi.
"MA TU CHE CAZZO NE VUOI SAPERE! SEI SOLTATO UN DROGATO DEL CAZZO E CERTE COSE NON TI RIGURADANO AFFATTO"
La voce di Leo, rimbombò fortissimo per la sala e più mi avvicinavo all'entrata più le urla si fecero forti.
"A ME NON FREGA UN CAZZO DI LUI??? MA CHE NE VUOI SAPERE TU?! CAZZO, GLI VOGLIO BENE, È UN MIO AMICO E QUELLO CHE IN PRINCIPIO HA SBAGLIATO SEI STATO TU, LEONARDO."
Anche il riccio stava urlando e... cazzo.
"FOSSI STATO IO IL SUO RAGAZZO, NON LO AVREI MAI PICCHIATO, TRADITO O ABUSATO, CAZZO. GLI HAI FATTO PASSARE LE PENE DELL'INFERNO E LUI TI È RIMASTO COMUNQUE ACCANTO PER AMORE, SEI TU AD AVER MANDATO TUTTO A PUTTANE"
Quanso sentii quella frase del riccio raggelai. Un paio di ragazzi e ragazze si trovavano lì fuori, probabilmente erano stati attirati dalle urla e dal possibile gossip che poteva nascerne, ma poco m'importava.
"VEDETE DI LEVARVI DAL CAZZO VOI"
Dissi a quel gruppetto correndo verso l'entrata. Subito quando mi videro corsero via spaventati, non so se sarebbero tornati da lì a poco e, sinceramente nemmeno mi interessava.
Appena arrivato, vidi subito Leonardo con la maglia strappata ed un livido sulla guancia abbastanza pronunciato, mentre Daniel, aveva un graffio sopra il sopracciglio destro che perdeva un po' di sangue e un grosso livido sulla spalla.
Alice invece, era a terra poco lontano da loro. La aiutai ad alzarsi e mi confessò che aveva cercato di fermarli ma per evitare di venir accidentalmente colpita da un pugno del moro, era scivolata.
"Ecco, bravo, bravissimo drogato di merda. Ora che è arrivato anche il tuo fidanzatino farai la voce grossa eh?"
Disse Leo, cercando di provocare il riccio, il quale si girò a fissarmi per qualche secondo, cosa che gli fu abbastanza deleteria, in quanto Leonardo ne approfittò per mollargli un destro in piena faccia, facendolo cadere a terra.
"Ecco, grandissimo pezzo di merda, che sia chiaro sia a te che al tuo amichetto del cazzo. Non mi fate paura, n'è tu, n'è lui."
Il moro disse il tutto assestando un ulteriore calcio al riccio in pieno stomaco, iniziando come se nulla fosse ad allontanarsi dal ragazzo.
"Cazzo, Dani? Daniel rispondimi"
Corsi verso il riccio, ancora a terra. Appena lo vidi rialzarsi tirai un sospiro di sollievo anche se, non appena provai a tendergli la mano per farlo mi spinse via, scattando direttamente verso il moro. Leonardo che probabilmente non si aspettava una reazione del genere, fù totalmente inverstito dal ragazzo, che lo placcò fino a buttarlo a terra, mettendosi a cavalcioni su di lui e iniziando a colpirlo, il moro, dal canto suo, stava usando le braccia per pararsi la faccia e la testa dalle botte di Daniel... Mi stavo sentendo male, davvero.
"ORA NON FAI PIÙ TANTO IL GRADASSO? TESTA DI CAZZO. ORA STAI QUÀ FINCHÉ NON GLI CHIEDI SCUSA, OKAY? PORCA PUTT- MIRKO MOLLAMI, MOLLAMI SUBITO CAZZO!"
Non resistetti un secondo di più, mettendomi in mezzo a quella lite, cercando di allontanare Daniel dal mio amico ancora a terra. Lo scansai di peso buttandolo di lato. Il ricciò mi guardò incazzato nero, rendendosi poi conto delle mie lacrime, ed il suo sguardo passò dall'incazzato al preoccupato.
"Leo, leo ti prego tirati su... Va tutto bene okay? Mi riesci a sentire?"
Stavo piangendo come un bambino ma non riuscivo a smettere. Dopo aver spostato il riccio, mi precipitai sul mio amico, vedendolo ancora abbastanza inerme a terra. Gli alzai il busto leggermente, ma appena provai a vedere come stesse, quegli occhi azzurri mi scrutarono in modo freddo.
"L-leo... tutto be-"
Le premure che stavo cercando di dare al mio amico, furono interrotte proprio da quest'ultimo che, con una testata, mi feca quasi cadere all'indietro. Avevo il naso che stava sanguinando. Non demordetti però, ed anche dopo quella reazione, chiesi al moro se si sentisse bene o se avesse bisogno di aiuto per alzarsi. Ancora una volta però, da parte sua, la risposta fù negativa, spintonandomi via.
"Ti devo levare dal cazzo puttana di merda. Prima spacco la faccia a quella testa di cazzo del tuo amichetto e poi sistemo pure te".
Disse il moro guardandomi truce.
"Vedi di darci un taglio coglione, si sta preoccupando per te e ancora non te ne rendi conto? Mirko, hai fatto veramente bene a lasciarlo, fidati, ti sei tolto un peso"
Rispose il riccio acidamente, guardandomi.
Il moro imprecò e posò subito lo sguardo su di me. Non capii perché ma per qualche istante si mise a fissarmi ad occhi sgranati, iniziando ad insultare prima me e poi il riccio, cercando poi di raggiungerlo per continuare quella loro stupidissima sfida. Cercai di mettermi in mezzo, abbracciando Leonardo per calmarlo, ma ancora una volta, niente.
"Leo, D-dani vi prego, basta, basta, basta, vi scongiuro, non fate stronzate"
Dissi io ancora in lacrime. In quel momento entrarono in palestra anche Chiara, Simone e Luca che subito mi aiutarono a separare i due ragazzi e, con non pochi sforzi, i tre portarono via Daniel, chiudendolo negli spogliatoi maschili, dai quali si sentivano provenire diverse imprecazioni e colpi, soprattutto alla porta.
Alice era andata a prendere del ghiaccio e del disinfettante dalla medicheria della palestra, io invece, ero da solo con Leonardo, ancora incazzato nero. Dal canto mio, avevo preso qualche botta per separarli dato che, tenere da solo Leonardo non è per nulla facile e, cazzo se facevano male. Il fatto che Daniel facesse Boxe e lui fosse una montagna di muscoli, non aiutava affatto, specialmente per me che, okay, non sono un grissino che dici; "se gli soffio addosso, vola via", e sono abituato a fare a botte, ma, cristo erano colpi diretti e non ho fatto in tempo ad attutirli con nulla.
"L-leo... stai bene?..."
Gli chiesi in tono abbastanza preoccupato. Lui mi squadrò da capo e piedi continuando a guardarmi con quell'aria di disgusto
"Tsk, non sono cazzi tuoi, ti sei messo in mezzo come un coglione".
Si girò cercando di andarsene, ma lo afferrai per il polso
"Leo davvero, ti prego, lasciati almeno medicare un po'... stai sanguinando..."
Dissi portandogli una mano ad accarezzargli la guancia, dove un rivolo di sangue gli stava fuoriuscendo dallo zigomo.
"NON MI DEVI TOCCARE, LURIDA ZOCCOLA"
Mi scansò la mano bruscamente, dandomi un ulteriore spinta. Stavolta non vacillai e notando stesse mezzo zoppicando, mi misi al suo lato, facendolo poggiare a me.
"Leo, non riesci nemmeno a camminare da solo, come pensi di andare in moto? Per favore... lasciami aiu-"
Girandosi, mi mollò un destro a piena potenza in faccia, sollevandomi per un braccio e ribaltandomi poi con la schiena a terra. Mi ritrovai a pancia in sù, con il moro che mi guardava schifato
"Non ti ho dato il permesso di toccarmi, bastardo. Per sta volta tu e il drogato siete fortunati, me ne vado. Alla prossima vi spacco le ossa ad entrambi, che vi sia chiaro."
Mi ringhiò contro lui
"L-Leonardo aspetta, ti prego..."
Dissi io con le lacrime agli occhi. Di scatto si girò, mollandomi una serie di calci in pieno stomaco mentre mi trovavo ancora a terra inerme. Alice che era arrivata in quel momento, tirò un urlo terrorizzata. Il ragazzo, accorgendosene, smise di colpirmi e mi sputò adosso prima di iniziare a camminare per uscire...
Mi aveva sputato in faccia ed ora se ne stava andando così, senza nient'altro da fare. La porta degli spogliatoi maschili si aprì di scatto e Daniel ne uscì urlando il nome di Leonardo a gran voce, notandomi poco dopo a terra. Di colpo, sentii tutti i dolori assieme e sia il riccio che Alice mi si precipitarono addosso. Avevo sangue che usciva sia dal naso, che da un taglio sulla guancia. Durante il pugno, Leonardo mi aveva graffiato accidentalmente con le unghie probabilmente. Cercai di alzarmi appoggiandomi alla ragazza che subito mi accompagnò prima al bagno della palestra, per farmi pulire dal sangue e dallo sputo, e poi delle panche di quella struttura, messe a bordo campo. Mi sedetti, poggiando un fazzoletto sulla narice per contenere ancora il liquido rosso in costante uscita. Daniel mi raggiunse, stringendomi a lui ed io, ricambiai la stretta. Alice ed il trio di Simone, Chiara e Luca, usciti dal bagno nel frattempo, andarono nello scomparto scope dedicato agli inservienti tornando poco dopo, avevano trovato del disinfettante e del cotone per me ed il riccio e ce lo portarono subito.
"Mirko... che cazzo ti è venuto in mente? Potevi farti ancora più male se non fossero intervenuti gli altri..."
Disse Alice passando del ghiaccio sulla faccia di Dani..
"Ma non avrebbe dovuto nemmeno mettersi in mezzo... riguardava me e quella testa di cazzo e... dio... stai meglio piccoletto?"
Il tono di Daniel si addolcì così tanto che... Wow. Il ragazzo continuava a stringermi a sè, carezzandomi la testa. Annuii, mentre la nostra amica si apprestava a passarci il disinfettante sui graffi.
"Scusa Dan, ma non potevo permettervi di continuare a fare a botte così... siete miei amici e... vedervi lottare a causa mia mi stava facendo molto più male di quanto queste stupide botte possano aver fatto..."
Dissi amaramente io. Lui si separò un attimo dall'abbraccio, guardandomi in faccia, spostando le mani sulla mia guancia non ferita e mollandomi un lieve bacio sulle labbra, al quale sorrisi e ricambiai. Alice ci guardò molto confusa, voltandosi poi verso la porta d'ingresso, dove Luca, Simone e Chiara accorsero subito dopo; Appena usciti dalla stanza con il riccio ed aver aiutato Alice a prendere qualcosa per medicarci, erano corsi a vedere se effettivamente Leonardo se ne stesse andando o se volesse tornare a fare qualche altra cazzata.
Spiegai l'inizio della rissa anche al trio e subito guardarono male il riccio.
"Scusatemi è che... non riuscivo a ragionare, specialmente quando Mirko mi ha detto della collana, non ci ho visto più..."
Confessò il riccio. I Ragazzi mi guardarono un'attimo, girandosi poi verso Chiara.
Lei non era incazzata, peggio. Ci avevo legato molto ed al suo carattere da testa calda e molto peperino, ormai avevo fatto abituato, ma vederla così... wow, mi fa quasi paura...
"Mir, se ti capita di vedere per strada quel gran bastardo dimmelo, gli faccio saltare la testa, davvero"
Ed eccola che parte... I suoi istinti omicidi verso chi fa qualcosa di sbagliato, sono tra le cose più divertenti e belle da sentire, fanno scassare dalle risate il più delle volte... e poi l'idea di aiutarla in molti suoi piani irrealizzabili, è quasi sempre allettante.
"Stai calma Chià, me lo so gestire da solo, non è la prima volta che litigo così con lui, davvero."
Cercai di calmarla, ma tutti gli altri iniziarono a dire di evitare di farlo... apprezzo che si preoccupino per me, ma so badare a quel gigante molto meglio di quanto possa sembrare.
"Direi di avvisare tutti di quanto successo, se facesse male a qualcun'altro? Non penso sia giusto rischiare"
I miei compagni stavano divagando un po' troppo con le loro idee, quindi decisi subito di mettere un freno alla cosa. Battei la mano destra sul muro della palestra che, essendo abbastanza vuota, fece un suono con tanto di eco molto forte. Il gruppetto di Chiara, Luca e Simone si ammutolì immediatamente, guardando nella mia direzione.
" Non, avvisate, nessuno. Ragazzi davvero, non farà nulla di male. Conosco Leonardo da 10 anni e vi assicuro che non è da lui comportarsi così, è solo incazzato per la discussione gli passerà, statene tranquilli"
Non so se fosse il tono serio e scocciato con cui lo dissi, o il seguito supporto di Alice che, rassicurò ulteriormente di non preoccuparsi, ma i tre sembrarono afferrare il concetto.
Lasciammo la palestra dopo aver effettivamente constatato che il sangue dal mio naso, non colasse più e, finalmente raggiungemmo i rispettivi autobus. Feci la strada con Dani, abitando vicini era ormai quasi quotidiano che tornassimo assieme, magari ascoltando anche musica acckccolati dopo i giorni di after e confessioni imbarazzanti o confidenze intime dati dai weed-Day abituali di quel periodo...
"Uhm, senti... per quanto successo sia prima che in bagno... Come pensi di dirlo a Giulia?"
Io e Daniel eravamo seduti sul bus uno di fronte all'altro. Il ragazzo alzò la testa dal telefono, bloccando la canzone che stavamo ascoltando e guardandomi perplesso.
"Non credo glielo dirò... cioè aspetta, non fraintendermi, è stato fantastico, davvero, estremamente eccitante e devo dire che mi è piaciuto molto più di quanto mi sarei mai aspettato... però, insomma, siamo due ragazzi... e poi con Giulia ho una relazione davvero stabile, grazie a te nell'ultimo periodo, abbiamo approfondito molto il nostro legame e... beh... non so che fare, davvero... penso sia scattato qualcosa di... fantastico?... però... Ho dei limiti ecco..."
Il riccio era particolarmente turbato da questa cosa ed io sentii una morsa attanagliarsi attorno al cuore... Mi sporsi dal mio posto, concedendogli una carezza tra i capelli, scompigliandoli.
"Cretino non ti stavo facendo una proposta, era più un; Le dirai quanto successo?"
Lui mi guardò abbastanza spaesato, negando poi di dirlo alla ragazza. Gli sorrisi in rimando, alzandomi in piedi e andando verso le porte del bus. Dani mi seguì a ruota; nonostante abitassi qualche fermata prima, avevo comunque deciso di accompagnarlo fino a casa... avevo bisogno di parlargli e, la mia paranoia, forse anche un po' ossessiva gelosia, che Giulia potesse distruggere questo legame, miste alla preoccupazione per il moro, mi spinsero a rischiare nel farlo.
Nel percorso, chiacchierammo del più e del meno, arrivando sotto casa sua nel giro di 10 minuti al massimo. Nel percorso, provò ad ammiccare e toccarmi un po' una chiappa provocatorio, arrivando anche a baciarmi qualche volta... dio... non resisto più...
"Dai ci si becca domani in classe, drogatello"
Lo salutai io, il ragazzo invece mi fermò poco prima di entrare nel portone, venendomi incontro e schioccandomi un sonoro bacio a stampo, al quale arrossii leggermente. Lo vidi sogghignare in rimando... piccolo pezzo di merda
"Non farci l'abitudine... Stronzo"
Dissi io facendo per andarmene rosso come un peperone. Il ragazzo però, non mi permise di andarmene, afferrandomi per il braccio e facendomi girare
"Si, vederti arrossire è decisamente una delle cose più adorabili che abbia mai visto, mi piace e.. uhm... si, ecco, mi piaci.."
Quel sorrisetto beffardo mi fa andare il sangue al cervello, davvero... però non riesco ad arrabbiarmi veramente con lui, è davvero un angelo di ragazzo... quando vuole.
"Già, e potresti vederlo quando vuoi, MA, odio essere la valvola di sfogo degli altri, e, anche essere un gioco, una semplice bambola o... sfogare, insomma, il sesso, la rabbia e altro, non mi va molto a genio... non più... perlomeno..."
Dissi ciò, divincolandomi leggermente dalla sua presa ed in tono molto, molto amaro. Mi accorsi solo dopo di quanto detto e cercai di dileguarmi il più in fretta possibile. Il ragazzo però, mi tenne ben saldo, senza parlare, solamente guardandomi
"Sai... Forse hai veramente ragione, non sei adatto per essere la valvola di sfogo altrui o la seconda scelta..."
Detto ciò, mi mollò il braccio. Feci per voltarmi e correre via, ma mi bloccai dopo nemmeno 2 metri
"Però, non ho nemmeno mai detto che tu lo sia, no? Io ti considero una scelta assolutamente di prim'ordine... però, non posso, almeno, non ancora...non...non sono pronto ecco... e poi, ho detto sia nato qualcosa, Mirko... sarà il desiderio di amarti o l'avventura di una notte? Non lo so, ma sono sicuro ci sia qualcosa... non so serà tossico come il veleno o dolce come un coctail, ma, qualcosa c'è."
Non mi mossi, semplicemente alzai il braccio per salutarlo. Sentii una mezza lacrima scendermi dall'occhio e successivamente un sorriso formarsi sul mio volto... Non era... una cotta impossibile allora...
Camminai fino in casa, i miei non c'erano e mio fratello era preso dalla play, beh, buono. Mi feci una doccia calda, senza smettere di sorridere ripensando a quanto successo poco prima... Si, sono proprio innamorato... cazzo.
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