꧁7꧂
Il giorno dopo mi alzai, non avevo chiuso occhio per tutta la notte, avevo due occhiaie da far paura. Lentamente mi trascinai fino al bagno, lavando il viso... ero inguardabile... ci avrei pensato dopo la doccia. Finito di lavarmi, mi diressi verso la mia arma segreta.
"Eh va bene, cercherò di fare come al solito... uff"
Applicai il correttore al meglio delle mie possibilità, così come il fondotinta. Aggiunsi un tocco di eyeliner nero per non far notare troppo il resto del trucco, ed applicai un finissimo strato di mascara.
"Beh, le mie doti da truccatrice non si smentiscono mai... dio sembro così riposato, fanculo sto morendo"
Mi sbrigai nel posare i miei trucchi di emergenza e mi diressi a fare colazione, i miei non erano ancora svegli, forse per pura grazia divina non vedranno il trucco. Feci il più velocemente possibile nel bere il succo e mi catapultai a vestirmi. Felpa extra, extra, extra large nera, pantaloni lievemente attilati, anch'essi neri, e let's go. Presi lo zaino, volando letteralmente giù dalle scale, arrivando subito alla fermata dell'autobus. Stranamente non c'erano né Daniel, né AccoloGirl ad aspettarmi... meglio. Misi le cuffiette e feci partire la mia playlist preferita《Death inside》. Ci avevo messo mesi nel selezionare tutte le canzoni per quella lista e tutte le volte ero fiero del mio lavoro.
<< Somebody help me through this nightmare
I can't control myself
Somebody wake me from this nightmare
I can't escape this hell>>
La canzone dei TDG mi aveva stregato del tutto, non feci caso a nessuno in quel viaggio di un'oretta, così come non diedi peso a nessuna delle persone che incrociai a scuola, fino a quando giunsi davanti alla mia classe. Ero in orario stranamente. Entrai e vidi subito il gigante di due metri al solito posto. Mi avvicinai, sedendomi come se nulla fosse, cercando di approcciare al mio amico.
"Hey, come stai?"
Niente, mi ignorò.
"Vuoi continuare ad ignorarmi per il resto della giornata? Guarda che non attacca eh"
Zero. Ancora un semplice essere vuoto.
"Leonardo dai, è stata una discussione stupida, possiamo lasciarla alle sp-"
"Mi scusi prof, non riesco a seguire bene la lezione da quì, posso spostarmi qualche banco più avanti?"
Osservai incredulo il mio amico mentre afferrando la sua roba si diresse 3 banchi più avanti, quasi in prima fila rispetto a dove sedevamo di solito. Tre o quattro delle mie compagne mi guardarono confuse; Erano un gruppo con le quale avevo fatto un piccolo test facendo coming out e presentando Leo come mio Ex ed attuale migliore amico. Quando lo videro passare si girarono a fissarmi, trovandomi a bocca aperta e con gli occhi sgranati... Grandissimo figlio di puattana!
"Va bene razza di stronzo, vuoi fare l'offeso? Vediamo quanto riuscirai ad ignorarmi"
Dire che stavo ribollendo dall'incazzatura è poco. La matita che avevo in mano si ruppe a metà talmente tanto la stessi stringendo... Mi toccherà comprarne una nuova, che palle.
Quella dannata prima ora passò abbastanza in fretta e, dalla porta d'ingresso fece il suo arrivo Daniel, come al solito in ritardo di un'ora. Notando l'assenza del gigante al solito posto, ne approfittò per sedersi vicino a me.
"Azz, sembra che qualcuno sia stato piantato in asso"
Lo fulminai con lo sguardo ed il ragazzo alzò le mani in segno di resa
"Okay, okay, ho capito, non devo rompere il cazzo con sta storia, messaggio ricevuto... Che avete combinato?"
Raccontai al ragazzo per filo e per segno della lite con Leonardo... tralasciando i dettagli dove palesavo il mio interesse nei suoi confronti. Lo vidi fare una faccia il più perplessa possibile, che passò subito dopo ad una estremamente... furbina? Non saprei come descriverla, ma non mi fece presagire nulla di buono...
"Forse ho un idea per farlo tornare, ma devi aspettare la fine delle lezioni... Sarà divertente. Tu nel frattempo se hai modo, cerca di approcciarlo o per lo meno, tenta di risolvere... vorrei evitare di mettere in atto la mia idea se possibile, anche se... ammetto di essere tentato hahahahahaha"
Disse lui raggiante
"Guarda che non sei obbligato Dan, posso sbrigarmela da solo e soprattutto non ti ho dato ancora il via libera di fare quello che vuoi... e vorrei prima sapere cos'è."
Fece un sorriso a 32 denti prima di passarmi un dito dal collo facendolo scorrere fino a sotto il mento. Alla scena arrossii velatamente facendo per spostargli la mano, ma notai subito che con lo sguardo era andato a pizzicare qualcuno ai primi banchi che già da un po' ci stava effettivamente tenendo d'occhio. Alla scena vidi leggermente lo sguardo del moro incupirsi e diventare più duro.
Mi voltai poi verso Daniel e lo guardai estremamente perplesso e confuso notando come non avesse ancora spostato il dito da dove era situato. Tirai quindi un finto colpo di tosse per catturare la sua attenzione e subito, quasi richiamato da una specie di trance, spostò il dito, tornando a comportarsi come se nulla fosse...
'Sto ragazzo mi confonde come pochissime cose al mondo.
Fortunatamente nessun altro oltre a noi tre sembrava essersi accorto della scena... e probabilmente era più un bene che altro.
Due ore volarono fin troppo in fretta e la campanella della pausa mi sfondò un timpano talmente tanto fosse inaspettata. Chiesi a Daniel di fermarsi un'attimo, dovevo chiedergli di questo suo fantomatico piano. Il resto della classe invece, scese velocemente nel giardino. Nell'aula rimanemmo solo io, Daniel appunto, e Leonardo. Il moro, si avvicinò al nostro banco con tutta la sua roba; zaino, felpa... Che voleva ora?
"Drogato levati dal cazzo, me ne torno al mio posto, davanti mi sto scazzando"
Leo tuonò quasi disgustato la frase, facendo per afferrare le cose del mio amico e lanciandole a terra... La provocazione di Dan aveva funzionato fin troppo bene, ma non accetto che pensa di poter venir a dettar legge come e quando vuole. Bloccai la mano del ragazzo impedendogli di continuare il movimento
"Chi ti ha detto che a me vada bene che tu torni? Mi stai trattando di merda da ieri e sinceramente mi sto rompendo le palle di sta cosa"
Risposi a modo io. Lui fece una faccia seccata ed irritata, squadrandomi dall'alto al basso, divincolandosi dalla mia presa e lanciandomi indietro col braccio.
"Come se me ne fregasse qualcosa della tua presenza insulsa, se ci tieni tanto, volantene a fanculo con l'amichetto del cuore, ma lasciami il mio banco e anzi, se te ne vai mi fai anche un piacere, mi dai solo urto. E poi, vedo che non ci hai messo troppo a sostituirmi, che c'è? Ti fai spompinare da lui nei bagni ora?"
Leonardo mi sputò in faccia la sua acidità ancora una volta, feci per rispondere ma qualcuno fù più veloce di me.
"Senti razza di colosso mal formato, io non c'entro nulla con sta storia e men che meno me frega farne parte, ma non ti permetto di trattarlo così in mia presenza. Ti rode talmente tanto il culo che abbia deciso di non essere più il tuo giocattolino sessuale, che ora lo butti nel secchio come fosse merda? Tradirlo con la vostra amica è stato bello, vero? O quasi mandarlo in ospedale mentre tu ed il tuo branco di amici lo picchiavate? Da suo ragazzo avresti dovuto difenderlo e invece no. Ti sei comportato di merda nei suoi confronti. Lui ti usava per il sesso? Bene, glie ne parlavi, ma da come ti sei comportato, cazzo se mi fai schifo. Si vede che quello che non ha mai tenuto alla vostra relazione non era Mirko."
Daniel era subito accorso in mia difesa. Lo guardai sorpreso, mentre Leonardo si voltò verso di lui pronto a controbattere, ma non riuscì a farlo.
"Hai detto che ti fa schifo come persona? Bene, allora quello che deve levarsi di mezzo sei tu. Ora tornatene al tuo posto e non accollarti"
Cazzo... il riccio è stato davvero acido con lui.
"Altrimenti cosa avresti intenzione di fare, sentiamo?"
Leo rispose, rimanendo molto sulla difensiva... che lo stia studiando?
"Beh, hai detto che non ti frega più un cazzo di lui, che è un viscido ed il peggior ragazzo che tu abbia mai conosciuto. Allora, non dovrebbe importarti se dovessi fare questo."
Daniel mi guardò abbastanza titubante. Esitò qualche secondo prima di prendermi di scatto il volto e assestarmi un rapido bacio sulle labbra, approfondendo quel contatto così improvviso in pochi istanti, il riccio aggiunse velocemente la lingua e lo lasciai fare, separandosi poi e guardando il moro in segno di sfida. Leonardo aveva in viso un'espressione da omicidio. Denti serrati, sguardo fisso e carico d'odio... anche le nocche delle sue mani facevano paura... strette e bianche da quanto stesse stringendo quel pugno.
"Ti rode per caso? Bene, e sai qual'è la cosa divertente? È che, potrei rifarlo altre mille volte e tu non potresti dirmi o farmi nulla. Non te ne importa e lui non è più una tua proprietà, e anzi, non lo e mai stato. Di conseguenza, può farsi chi vuole senza doverti temere."
Daniel aveva messo in scena una provocazione da manuale. Io nel frattempo ero ancora intento a toccarmi il labbro sotto shock.... mi aveva davvero baciato? Cioè, LUI ha baciato ME? Non riesco a capacitarmi della cosa... è stato... così dannatamente bello... Cristo. Ebbi giusto il tempo di riprendermi per guardare impietrito la scena davanti a me.
Leonardo aveva afferrato Daniel per la felpa ed era già pronto a colpirlo... Quanto cazzo deve essere violento quel ragazzo? Uff
Dan che probabilmente si aspettava una reazione del genere gli mollò un gancio in pieno stomaco, riuscendo a far staccare la presa al ragazzo e facendolo allontanare un minimo. Il riccio ne approfittò, sistemandosi il vestito... Mi avevano detto che il signorino praticasse boxe, ma non mi aspettavo un colpo così forte da far desistere quel colosso.
"Razza di grandissimo figlio di p-"
Sbottò Leo, ma il riccio, non lo fece nemmeno finire.
"Stammi bene a sentire. Non sono il tipo che si mette a fare a botte in classe e sinceramente per una mezza sega come te non faccio eccezioni. Se ci tieni tanto, vieni nel retro della scuola quando suona l'ultima campanella, non ci andrò piano proprio per un cazzo. Hai fatto la merda con una delle poche persone che considero amiche e se dovrò spaccarti la faccia a terra per farti chiedere scusa, sarò ben felice di farlo, mi sei sempre stato sui coglioni e non vedevo l'ora di sistemare la questione. Ora ti saluto, ho la mia agognata sigaretta della ricreazione da farmi. Ti aspetto"
Daniel troncò la discussione lanciano una sfida ben chiara a Leonardo... Devo assolutamente evitare che si mettano a fare cazzate.
"Quel piccolo bastardo, giuro che gli spacco la faccia sull'asfalto, oggi"
Leo fece per inseguirlo, ma gli mollai una sberla prima che potesse fare altro, afferrandolo per la felpa e sbattendolo di schiena al muro
"Adesso te ne stai buono quà. Si può sapere che cazzo hai? Ieri ti incazzi per una cosa che già sapevi, oggi ti viene la bell'idea di fare guerra con il mondo intero e di andare a prenderti a pugni con un tuo amico, si può sapere che ti prende?"
Usai un tono che non so definire se fosse duro o quasi dolce, fatto sta che lui sembrò non apprezzare la cosa
"Chi ti ha dato il permesso di toccarmi, eh? Pezzo di merda. Non ci hai messo molto a trovarmi un rimpiazzo, la tua necessita di avere qualcosa con cui riempirti il buco del c-"
Gli mollai un pugno in faccia, sbattendo poi la mano sul muro dietro di lui. Il ragazzo si massaggiò un'attimo il luogo colpito, prima di notare che la mia mano stesse leggermente sanguinando vicino alla sua faccia per via del colpo al muro dato di nocche.
"Non sparare altre cazzate, okay? Dimmi cosa c'è che non va, ora. Sei praticamente mio fratello, so tutto di te e soprattutto lo abbiamo promesso quando ci siamo messi assieme 4 anni fa. Non ci saremmo nascosti nulla a prescindere che ci facesse male o meno. La vedi questa?"
Dissi mostrandogli la catena con incastrato un anello che mi aveva regalato. Ne avevamo una uguale entrambi ed era il segno della nostra promessa ed amicizia. La ho sempre portata e non me ne sono mai e poi mai separato.
"Questo è il nostro simbolo. È una cosa importante e a cui teniamo entrambi molto, Leo. Ti prego, se c'è qualcosa che non va dimmelo, siamo amici, non voglio che ci nascondiamo cose importanti e che mettano a repentaglio il nostro legame più di quanto non lo sia già..."
Il ragazzo guardò prima me e poi la collana. Facendo un verso seccato. Mi spinse via facilmente e strappandomi la catena dal collo. Notai i pezzi del metallo dietro la mia nuca rompersi e schizzare in avanti. La aveva strattonata fino al romperla...
"Hai detto bene. Il nostro legame è incrinato e sai che ti dico, che è meglio romperlo del tutto. Non voglio starti vicino un minuto di più. Sei la persona più schifosa che abbia mai conosciuto, e non sei stato granché nè cone amico, né come amante, né tantomeno meno come valvola di sfogo usa e getta, è stato divertente quelle volte, vero? Quindi, questa merda qui, non ha più alcun senso."
Disse lanciando la nostra collana dalla finestra dell'aula. Guardai occhi sbarrati la scena, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a fare nulla. In quel momento non fù solo il cuore a spezzarsi. Era qualcosa di molto più profondo. Mi... mi ha rinfacciato anche i suoi abusi?...
Mi spintonò a terra, oltrepassandomi e uscendo dall'aula.
"Sparisci dalla mia vista prima che sia io a fartelo fare. Ciao"
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