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"Mirko? Com'è che oggi hai fatto assenza?"
Mia madre, appena tornata dal lavoro, mi trovò sul divano del salotto. Erano le 16 e beh, di solito a quest'ora ero solito rimanere a scuola per i corsi pomeridiani come quello di calcio, equitazione o pallavolo. Oggi invece proprio non riuscivo. Dopo aver... concluso con Leonardo, abbiamo deciso di farci un giro per affari nostri. Siamo passati anche ad un centro commerciale; Euroma 2. Dovevo assolutamente prendere un regalo a quel gigantesco idiota d'un moro per aver soddisfatto i miei capricci da bambino.
"Scusa mamma, ma oggi non me la sentivo proprio di andare a scuola. Sull'autobus ho avuto un capogiro e ho preferito farmi accompagnare a casa da Leo"
La donna sorrise. Lei non sapeva nulla della mia situazione con lui, ma aveva sempre adorato la nostra amicizia stretta, anche se, penso che se sapesse del nostro orientamento ci separerebbe...
"Quel ragazzo è sempre un angelo con te, dovresti ringraziarlo più spesso"
_"Non lo hai visto a letto mamma... lì stai tranquilla che ha tutti i ringraziamenti che vuole"_
Pensai tra me e me, sogghignando leggermente. Sentii poi dei passi salire dalle scale, ed anche mio padre, accompagnato dalla nostra palla di pelo, fece capolino dalla porta d'ingresso dell'appartamento.
Anche lui mi fece le stesse domande sul perché non fossi andato a scuola... Cristino d'aveno, lasciatemi in pace volevo solo scopareeeee... okay no, rido
"Beh, se Leonardo ti ha riaccompagnato qui, sarà il caso che ti sdebiti; perché non lo inviti a dormire? Tanto tuo fratello passerà la notte da Stefano, quindi potete dormire in stanza assieme tranquillamente"
Annuii di buon grado e mandai subito un messaggio al moro, che rispose con altrettanta felicità che sarebbe venuto a dormire.... Mi sarebbe piaciuto invitare Daniel...
Avvisati i miei di ciò, decisi di fare la cosa migliore al mondo...
"Razza di essere storto, vieni su Roblox? Non ho voglia di vivere oggi"
Relax chill con Alexhandra su Roblox. Dopo una giornata del genere, passare un po' di tempo con quella bestia satanica della mia bestie è una delle cose che preferisco.
La ragazza annuì molto felicemente in chiamata, iniziando poi a torturarmi di domande.
"Quindiiiii. Il ragazzo, come si chiama? Quanti anni ha? Ci hai già fatto robe? È un fregnazzo? Mi mandi la foto? DADA RACCONTAMI."
Ridacchiai un po' ma una fitta morsa allo stomaco iniziò ad attanagliarmi per i sensi di colpa.
Avevo appena scopato con il mio Ex, pensando ad un'altro ragazzo, illudendo il mio migliore amico che possa tornare qualcosa che già si è spento... Sono una merda umana... ma non posso farmi sentire giù da Ale... farò finta vada tutto bene; in fin dei conti è la scelta migliore.
"Stai calma hahahahahahahha; Allora, lui si chiama Daniel e, dio, è bellissimo, ti giuro. Calcola che è etero eh, quindi cazzo, me la prendo nel culo potentissimo, però è davvero adorabile, un cucciolino. Ha dei riccetti troppo carini e quando ride, dio, quando ride ti giuro potrei stare ad ascoltarlo per ore... dio sono innamorato perso"
La ragazza sclerò nemmeno fosse una fangirl 14enne sulle BakuDeku di Wattpad (BakuDeku shipper, non mi picchiate vi voglio bene), non mi sentiva così da un bel pezzo e, probabilmente la notizia la rese felice.
La avvisai poi che quella sera non ci sarei stato per via del moro e allora iniziò a bombardarmi di domande;
"Me lo saluti Leonardo, vero? VERO? no anzi, fammi chiamare da lui, dai dai dai dai, voglio parlare con papa 2, Pleaseeeeeeee!!!!.... No anzi no, dovete scopazzare, giusto... PERÒ SALUTAMELO EH, poi digli che ho l'uccellone più grosso del suo"
Disse lei facendo una voce da bimba
"Ma quale uccellone, lì serve uno pterodattilo... Mi fa ancora male il culo..."
Sussurrai l'ultima frase senza che la ragazza mi sentisse. È incredibile come quella pirlona sappia tirarmi su di morale. Annuii poi ad ogni altra sua richiesta, concentrandomi poi sul gioco;
Una torre che cambia in continuo, con vari gap di difficoltà su cui far parkour da un livello all'altro.
Le regole sono semplici; tot minuti per completare la torre, i livelli sono mutevoli ogni 2 minuti di game e, cosa più importante, chi arriva in cima, dimezza il tempo a disposizione. Per me e la ragazza non è complicato. Siamo bravi nei parkour e, calcolare gradi di appoggio, salti e cadute, ci viene quasi automatico. Alla fine, decidemmo di girare varie Lobby, in modo da trovarne qualcuna con dei player almeno decenti, ma oggi evidentemente eravamo troppo pro noi per poter essere battuti da qualcuno.
Dopo l'ennesima vittoria, optammo per staccare da quel gioco, iniziando a chiacchierare del più e del meno;
Mi raccontò di cose riguardanti una ragazza che le interessava anche se non gli diedi troppo ascolto. Il pensiero di Daniel mi aveva troppo catturato per potermi anche solo far fare qualcosa... scusa figlia, ma il Non-Ancora-Ufficialmente mio riccio mi ha rapito
Sentii suonare il campanello di casa e pensai fossero i miei; erano usciti per fare la spesa e portare mio fratello dal suo compagno. Andai ad aprire e con mia grande sorpresa, trovai Leonardo con un sorriso smagliante in viso.
"Ya-hoo, come sta il bimbo dopo oggi?"
La sua gentilezza mi fa ben capire che era soddisfatto di quanto successo... poverino, manipolarlo così è da stronzi, ma anche stramaledettamente soddisfacente.
"Potrebbe andare meglio se riuscissi a camminare senza sembrare Pingu"
Scherzai io. Lui sembrò apprezzare ridendo di rimando... Dio se è bello anche lui...
"Senti Leo, devo ancora fare la doccia, ti dispiace se mag-"
"Ti correggo, dobbiamo, ancora farla"
Disse lui interrompendomi a metà frase
"Lo sai che se i miei arrivano ci cacciano di casa a tutti e due e poi... insomma, non facciamo una doccia assieme da mesi... Sai, l'ultimaè stata..."
Dissi io arrossendo, cercando anche di scacciare quei pensieri dei mesi passati.
"Amore, lo so e, mi dispiace... E poi... Come se non mi avessi spiato il cazzo per tutta la mattinata"
Rispose lui roteando gli occhi al cielo
"Leo.. Quel nome... Uff, lascia stare, comunque, come se avessi fatto solo quello stamattina... scemo..."
Risposi a tono, arrossendo ampiamente e mantenendo un sorriso malinconico in viso.
"Si, hai ragione Mir, mi dispiace... Beh, allora direi di ripetere il round in doccia hahahaha"
Cercai di controbattere, ma il moro mi caricò in spalla, chiudendo la porta d'ingresso e trasportandomi fino al bagno, chiudendo a chiave poi anche la via d'accesso della stanza
"Ti dispiacerebbe almeno mettermi giù??? Dai deficente devo almeno prendere il cambio!"
Mi lamentai io ancora ben issato sulle spalle del mio amico. D'altro canto lui negò il tutto, dicendo che non ne avessi bisogno... facile parlare quando hai fatto coming out con la tua famiglia da anni, vero colosso???? Uff... se mi beccano è la fine...
"Mir, dopo la doccia guardiamo qualcosa??? Non so, un film, una serie TV, un'anime... qualsiasi cosa va bene, anche la D'urso, ti giuro, ma voglio passare un po' di tempo a... non lo so, coccolarci un po'? È da tantissimo che non passiamo una serata così..."
Lo guardai dall'alto mezzo sconvolto... che tipo demente che è e... Effettivamente non passevamo una serata così da quando ci siam lasciati..
L'acqua della doccia era congelata, e nonostante le mie lamentele, Leonardo non voleva sapere di alzare la temperatura.
"Almeno una girata, ti prego, sto congelando"
Mi lamentai mentre il gigante mi bloccava al vetro della doccia con un braccio
"Lasciala fredda... ci penso io a scaldarti, tranquillo"
Cercò di ammiccare lui, avvicinandosi a me, stuzzicando la mia intimità con la mano.
Quasi mi pietrificai, non... non me la sentivo e lui se ne stava altamente fottendo di ciò.
Lo allontanai con il braccio, ma il gigante non ne volle sapere di mollarmi, stampandomi un bacio a fior di labbra ed iniziando a scendere con la bocca, bloccandomi al vetro della doccia. Arrivò alla punta e se la mise pian piano in bocca, iniziando quel movimento.
"L-Leo cazzo, no-non voglio. Sai che nonostante tu faccia cosi non mi farai cambiare idea? Non sistemerai le cose tra noi e soprattutto, mi piace Daniel, ne sei consapevole, si? Quello che importa a te della nostra storia è davvero solo il sesso Leonardo? Siamo rimasti scopamici di comune accordo, accetta la mia scelta di andare avanti."
Mi sorpresi della mia stessa freddezza nel dire quella frase, e probabilmente anche lui. Difatti, allentò la presa che mi bloccava al vetro, fermando quello che stava facendo e alzandosi in piedi.
"M-mi dispiace Mirko..."
Disse mantenendo la testa basta, aumentando, seppur di poco, le distanze tra noi. La sua faccia si era rabbuiata, ed i suoi ricci neri gli ricadevano bagnati sul volto. Calò il silenzio e finimmo gli ultimi minuti di doccia senza proferire parola.
"Leo, non volevo essere così freddo, mi sono solo spaventato, io-"
Mi fece cenno di tacere. Dovevo rispettare questo suo momento ed aspettare che gli fosse passata, ma vederlo così giù è sempre un tuffo al cuore... Odio fargli male, anche quando sbaglia ad essere così insistente. Gli accarezzai la guancia, tirandolo pian piano verso di me, fino a farlo appoggiare con il corpo al mio. Le sue braccia mi circondarono quasi subito, stringendo saldamente la presa.
"Mi hai distrutto, lo sai vero? So che ti piace quel drogato del cazzo, così come so che non potremmo mai tornare assieme, ma almeno questi piccoli momenti, fammeli godere... saranno gli ultimi e voglio che siano piacevoli per entrambi..."
Mi disse lui con una voce scheggiata. Non era sul punto di piangere, non lo ha mai fatto in mia presenza, era semplicemente vuoto. Malinconico e privo di emotività, un discorso breve e piatto con un filo nostalgico.
"Prima ti abituerai alla mia assenza nella tua vita come ragazzo o amante, e prima riuscirai a rimarginare la ferita, Leo... abbiamo chiuso una relazione di 4 anni, non è facile per nessuno dei due... ma capiscimi... non posso passarci sopra e non me la sento di illuderti più di quanto non stia gia facendo... So che stai soffrendo, ma anche io sto male... mi hai allontanato dalla persona che più significava tutto per me, non puoi aspettarti che riesca a perdonartelo così facilm-"
Gli feci quel discorso carezzandogli la schiena, ma quando toccai il motivo della nostra rottura, vidi come un lampo d'ira accendersi nei suoi occhi. Mi spinse via, facendomi cadere sulle piastrelle del bagno.
"SE ERA LEI LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE DI TUTTE, CHE CAZZO DI SENSO HA AVUTO LA NOSTRA RELAZIONE? CHE CAZZO DI SENSO HA AVUTO STARE ASSIEME 4 ANNI MIRKO?. TI HA ABBANDONATO LEI, TI HA GETTATO VIA CON TUTTA LA FACILITÀ DI QUESTO CRISTO DI MONDO, SENZA CONFRONTARSI O ALTRO E ANCORA TI OSTINI A DIRE CHE FOSSE COSÌ TANTO IMPORTANTE? TI PIACE COSÌ TANTO ESSERE PRESO PER IL CULO? NON HAI MAI DATO VALORE ALLA NOSTRA STORIA, O A ME?"
Tentai di calmarlo abbracciandolo, odio quando mi urla contro così, ma si scansò, poggiandomi le mani sulle spalle ed urlandomi in faccia il tutto, per poi tapparsi la bocca in fretta e furia, come avesse detto delle parole proibite.
Sorrisi tristemente guardandolo negli occhi. Mi sembrò di rivedere i pomeriggi con lui e la nostra amica... eravamo un trio inseparabile, come saremmo stati destinati ad esserlo per moltissimo tempo... eppure... mi sbagliavo.
"CERTO PERCHÉ TRADIRMI CON LEI, SOTTO IL MIO NASO, NELLA MIA CAZZO DI CASA, È STATO UNA VERA DIMOSTRAZIONE D'AMORE NEI MIEI CONFRONTI, VERO? CAZZO LEONARDO. TI HO PERDONATO LE BOTTE, TI HO PERDONATO LE PRESE PER IL CULO DIFRONTE AL TUO GRUPPO D'AMICI PERCHÉ NON VOLEVI FARE COMING OUT, MA UN TRADIMENTO? UN TRADIMENTO CON LEI? CAZZO."
Il ragazzo se ne rimase in silenzio, osservandomi. Probabilmente notò le lacrime solcarmi il viso e cercò pian piano di asciugarle con la mano, ma la respinsi con una sberla.
"Possiamo interrompere la discussione quì. Preferirei asciugarmi i capelli ed evitare altri liti, se non ti dispiace."
Dissi mantenendo un tono freddo, girandomi di spalle ed iniziando ad asciugarmi le lacrime
"Certo... come vuoi... però, Mirko... scusami, non volevo urlarti quelle cose..."
Cercò lui di rimediare evidentemente preoccupato per la mia reazione
"Eppure lo hai fatto"
Risposi sorridendo tristemente.
In silenzio ci finimmo di preparare, mettemmo i pigiami e attendemmo l'arrivo dei miei in salone. Nessuno dei due osava guardare l'altro o a proferir parola. Era straziante e la tensione poteva seriamente tagliarsi con un coltello.
"Oggi avranno fatto qualche argomento nuovo?"
Chiese lui quasi interessato alla questione "scuola".
"Già"
Risposi in tono piatto.
"Dici che nessuno dei prof ci farà un piccolo riepilogo vero?"
Ritentò lui, cercando di iniziare una conversazione, ma, non volevo dargli corda. Non finché non si fosse scusato decentemente. Ha fatto male...
"Già".
Risposi ancora io in modo freddo. Il moro non si diede pervinto, riprovando a parlarmi...
"Hai intenzione di fare il bambino ancora per molto?"
Sbottò lui. Alzai lo sguardo e lo puntai nel suo in totale segno di sfida
"Già"
La sua faccia si irritò parecchio.
Non gli diedi peso, distogliendo lo sguardo dal quo quando mi arrivò un messaggio vocale sul telefono, era Daniel.
Riprodussi il messaggio e appena il moro sentì la sua voce, mi guardò incazzato come non mai.
"Hey Mirko, sono tornato ora a casa dopo i corsi pomeridiani a scuola. Oggi sia tu che Leo siete mancati, stai bene? Sono passato sotto casa tua qualche minuto fa, se vuoi appena ascolti richiamami... Ti voglio bene scemo e, grazie ancora per l'aiuto tra me e Giulia"~ Daniel
Sorrisi tristemente all'ultima parte, rispondendogli subito anche io
"Dani, sei un tesoro davvero, ero con Leonardo in quel momento, scusami se non ti ho risposto, abbiamo mezzo discusso e, non preoccuparti per te e Giulia, l'ho fatto con piacere" ~ Mirko
Il moro non ce la.fece più e sbattè la mano sul tavolo, era incazzato, tanto da farlo alzare e andarsene in camera mia. Lo seguii dopo nemmeno 10 secondi e lo trovai intento a spogliarsi e rimettersi i vestiti con cui era venuto.
"Che cazzo fai? Leonardo che cazzo stai facendo?!"
Gli chiesi stranito dalla sua azione, afferrando la maglietta che era intento a rimettersi
"Metti giù le mani dalla mia roba. Me ne vado"
Strattonò via il vestito dalla mia presa, indossandolo e afferrando lo zaino che aveva appresso, pronto per andarsene. Mi scansò raggiungendo la porta d'ingresso in fretta e furia, aprendo la serratura e facendo per uscire. Lo bloccai per il braccio
"Si può sapere perché cazzo fai così?"
Gli risposi io sul punto di urlare.
"Mirko ti ho detto di mollarmi"
Sbraitò lui.
"Prima rispondimi almeno"
Cercai di convincerlo, ma non ci riuscii; Mi staccò a forza dal suo braccio, spintonandomi a terra, feci per controbattere ma alzando lo sguardo incrociai i suoi occhi e mi paralizzai all'istante.
"Leonardo...?"
"Smettila di rompermi il cazzo e sparisci per sempre dalla mia vita. Sei repellente, un ragazzo del cazzo che illude le persone e spera di passsarla liscia, mi fai davvero schifo. Te ne approfitti, sei viscido, un gran bastardo che manipola le persone, una delle peggiori fecce che si possano incontrare. E sai che ti dico? Sono veramente felice di averti fottutamente messo le corna quel giorno. Vaffanculo"
Uscì subito dopo sbattendo la porta, lasciandomi lì a terra senza parole.
Sentivo qualcosa fare male, probabilmente ero caduto male, ma al momento non gli diedi importanza, ero... pietrificato? Non so quale termine potesse essere più adatto, era come se qualcosa di talmente tanto prezioso si fosse improvvisamente spezzato. Sentivo un dolore lancinante all'altezza del petto che, non so cosa fosse,ma era dannatamente insopportabile.
Quasi come un automa mi alzai da terra, mi stesi sul letto e da lì un primo rivolo bagnato mi cadde dagl'occhi, prima uno, poi un'altro ancora, erano infermabili. Una miriade di piccole lacrime che uscivano ininterrottamente, accompagnate poco dopo da diversi singhiozzi. Mi aveva abbandonato anche lui?
Riconobbi i passi dei miei genitori per le scale. Entrarono in casa chiamandomi a gran voce, facendo poi domande sul moro che se ne era andato.
"Mirko? Ma Leonardo quindi non viene più a dormire? Pensavamo fosse già qui"
Chiese mio padre inconsapevole di quanto accaduto pochi minuti prima.
"No, era passato ma è dovuto scappare dopo poco per un impegno"
Cercai di fare la voce più normale possibile per non allarmarli. Si bevettero quella scusa e fortunatamente uscirono dalla stanza. Non penso cenerò questa sera, sono troppo... meh per farlo.
Passai la notte a scrivere a quel coglione, ma quanto pare, mi aveva bloccato sia nei messaggi normali, che su WhatsApp... ero in panico, non avevo modo di contattarlo in nessun modo e la cosa mi faceva preoccupare fin troppo.
Dio, sono stato un cretino, dovevo immaginare che la avrebbe presa così male, ma noooo, non diamo retta al lato empatico, vero signor me stesso del cazzo???
Quella notte non riuscii a dormire, stavo troppo male. Lacrime, singhiozzi... tutta una serie di dolori e impedimenti, non mi permisero di dormire...
Quella notte feci un incubo abbastanza ricorrente; rivisi la scena di Leonardo e la mia ex migliore amica, quanto ci sono stato male... e quanto continuo a straci...
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